Perché i cicli sono stati ridotti da tre a due? Scomparirà la figura della maestra? E cosa ne sarà del liceo classico? Sono solo alcuni degli interrogativi che trovano risposta in questo volume. Luigi Berlinguer, autore della riforma della scuola che è in corso di attuazione, analizza il sistema educativo italiano, spiega le ragioni e i contenuti del rinnovamento, le sue basi culturali e la sua architettura, senza nasconderne le difficoltà e i rischi. Con una prefazione di Tullio De Mauro.
Un panorama desolante, quello delle nostre università, tanto al centro di periodiche discussioni e di pubbliche lamentazioni, quanto impermeabili a tentativi i riforma. Questo libro è una nuova edizione, con importanti integrazioni, di un libro-denuncia di forte impatto. L'autore sostiene che, malgrado le innovazioni normative intervenute, nella struttura profonda l'università italiana è rimasta identica a com'era nel 1993.
"Cari genitori, chi - come me - ha fatto il pediatra per quasi cinquant'anni, ha imparato che nulla è importante quanto la vostra esperienza diretta. In questo libro, dunque, non troverete ricette mediche, ma strumenti per conoscere meglio i vostri figli (e forse anche voi stessi). Strumenti che ho costruito attraverso la ricerca ma soprattutto incontrando migliaia di bambini, alcuni con malattie rare e difficili, la maggior parte con i tanti piccoli o grandi problemi che richiedono comunque attenzione. Spero che queste pagine vi possano aiutare". Franco Panizon
Fra le famiglie e l'opinione pubblica, la scuola media si è guadagnata la fama di anello debole del sistema d'istruzione italiano. Anche i confronti internazionali la vedono penalizzata sul fronte della qualità degli apprendimenti. Che cosa c'è di vero e perché? Il Rapporto sulla scuola in Italia 2011 affronta in profondità i nodi critici (insegnanti, studenti, risorse educative e organizzative) della secondaria di primo grado, andando alla ricerca delle ragioni del suo malessere e interrogandosi sul senso della sua 'missione' presente. Se, infatti, negli anni Sessanta e Settanta la scuola media è servita a garantire l'originario obiettivo di fare crescere la scolarità italiana, attraverso il completamento dell'obbligo, oggi è una terra di mezzo, che non riesce a dare a tutti i ragazzi le stesse possibilità di successo negli apprendimenti. Come i due precedenti Rapporti, la ricerca si è avvalsa dei contributi multidisciplinari di un'equipe di esperti e nelle sue conclusioni offre indicazioni di policy per un rinnovamento della scuola media italiana nel segno di una maggiore equità ed efficacia.