Presentazione sintetica in chiave teologica e spirituale della virtù della speranza da parte del coordinatore del Giubileo 2025, dedicato al tema della speranza. Il testo introduce una raccolta di brani antologici da vari autori, antichi e contemporanei, sia credenti che non credenti, capaci di mostrare, nelle diverse sensibilità letterarie (poesia, saggistica, romanzo...) la forza mite e dirompente della speranza.
Il volume raccoglie 8 interventi di papa Francesco (solo scritti o pronunciati) nei quali fa emergere il suo messaggio e il suo sogno per il mondo “nuovo” che sta nascendo durante e dopo la pandemia del coronavirus. Un mondo con al centro le relazioni tra le persone, in cui la solidarietà e la collaborazione, la creatività e il sostegno a chi è “più indietro”, sono i pilastri. Introduce il volume la prefazione del card. Michael Czerny, gesuita, sottosegretario della Sezione Migranti e Rifugiati del Dicastero per lo Sviluppo Umano Integrale della Santa Sede.
Il volume raccoglie i contri­buti apparsi sull’inserto de L’Osservatore Romano dedi­cato all’Europa in vista del­le elezioni di maggio 2019. È stato realizzato con la col­laborazione di Dario Antiseri, professore ordinario emerito di Metodologia delle scienze sociali (Luiss), Enzo Di Nuo­scio, professore ordinario di Filosofia della scienza (Uni­versità del Molise), Flavio Felice, professore ordinario di Storia delle dottrine politi­che (Università del Molise) e Dario Velo, professore ordi­nario di economia (Universi­tà di Pavia). L’Introduzione di Fausta Speranza, curatrice dell’intera serie dello “Speciale Europa” apparsa ogni domenica sul quotidiano, regala un focus sull’obiettivo della rubrica “Europa Ieri Oggi Domani”: «Spalancare il cielo sull’Europa, ritrovare i tesori del passato, affacciarsi da protagonisti sul futuro» (pag. 7) riproponendo alcuni dei principali contributi intellettuali e statisti presenti alla base del progetto comunitario europeo. La postfazione è a firma di Andrea Monda, direttore de L’Osservatore Romano e approfondisce il significato delle riflessioni presenti da cui «emerge con evidenza la radice cristiana dei valori principali – pace e solidarietà – che hanno sostenuto l’impegno di tenere in unità i popoli europei rispettandone le diversità» (pag. 142). Completa il volume una appendice contenente i discorsi dei pontefici Pio XII, Paolo VI, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco indirizzati ai membri del Parlamento Europeo.
Il nuovo volume del professor Giovanni Maria Flick, "Elogio del patrimonio. Cultura, arte, paesaggio" contiene molteplici riflessioni sul passato e sul futuro della cultura alla luce di un presente quanto mai complesso. L'autore, non abbandona il concetto di dignità da lui declinato all'interno del precedente volume "Elogio della dignità" ma lo amplia rafforzando il concetto legato all'importanza di un dialogo tra passato e futuro, fondato sulla cultura, al fine di poter vivere oggi la realtà di tutti i giorni. Il nostro presente, all'interno di queste pagine, è premessa e condizione della nostra dignità. Sia quella che spetta a tutti noi - cittadini e stranieri - in astratto, in quanto persone. Sia quella che spetta a ciascuno di noi cittadino o straniero - in concreto, nello svolgimento della propria personalità attraverso gli ostacoli di ordine economico e sociale che ne impediscono il pieno sviluppo e ne limitano la libertà e l'eguaglianza.
Nel contesto attuale di crisi, di odio, di disprezzo della condizione umana, il presente volume si sofferma a riflettere sul significato e sul valore della dignità. La dignità è premessa e condizione di uguaglianza e al tempo stesso di diversità, è espressione di solidarietà e fondamento di libertà. Ragionare sulla dignità di fronte al terrorismo, alla violenza, all'intolleranza, alle degenerazioni dell'economia finanziaria, alla corruzione, allo sfruttamento dei più deboli, al dramma della morte, è un diritto e dovere di tutti per rivendicare e difendere la nostra umanità.