Il volume raccoglie otto studi che attraversano gli orizzonti della filosofia antica, analizzata muovendo da taluni aspetti del pensiero socratico e platonico, della filosofia moderna, indagata a partire dai problemi della libertà religiosa, del male, della teodicea, e della riflessione contemporanea, affrontata innanzitutto dalla prospettiva del legame tra religione, storicismo, liberalismo. Domina i saggi adunati una tensione euristica che, se rinviene il suo focus nel religioso, nel suo spazio, nel suo istituirsi come un'alterità nell'uomo, prima che fuori dell'uomo, non cessa di misurarsi costantemente con le dimensioni del concreto storico ed etico. Ne risulta una rotazione attorno a taluni nodi tematici che rimbalzano e si rincorrono da un saggio all'altro a formare, in tale trasmigrare, un'essenziale coerenza e una non tautologica trama di rimandi e risonanze.
Scientology, un movimento al centro dell’interesse mediatico anche internazionale, può essere considerato un modello paradigmatico delle problematiche giuridiche sollevate dai nuovi culti e dei delicati equilibri della società contemporanea. L’attenzione è stata focalizzata sulle più recenti dinamiche processuali che hanno coinvolto l’Italia e la Francia, strutture liberali che declinano in forma diversa il principio di laicità. L’esercizio in forma aggregata della libertà religiosa, di cui i nuovi culti sono espressione, va contemperato con le esigenze di protezione dell’ordi-namento nell’ambito dei possibili conflitti tra valori costituzionali.
Il libro propone informazioni e riflessioni circa alcuni leader di movimenti religiosi e spirituali presenti da tempo in Italia. Si tratta di movimenti giunti per lo più dall’India, attraverso un passaggio precedente negli USA. Ma non soltanto. L’autrice si sofferma in particolare su tre casi: quello di Swami Kriyananda, fondatore delle comunità Ananda, che si richiamano all’insegnamento del celebre maestro spirituale indiano Yogananda e sono oggi presenti negli USA, in Europa, in Oriente; quello di Daisaku Ikeda, leader spirituale della Soka Gakkai Internazionale, movimento che si autocolloca all’interno del Buddhismo, nato in Giappone e sviluppatosi oggi a livello internazionale. E infine Oberto Airaudi, fondatore e ispiratore della Comunità di Damanhur, in Piemonte. Quest’ultima è nota come una comunità acquariana, magica, spirituale, dura da oltre trenta anni; da essa varie altre comunità, in Italia e all’estero, hanno tratto ispirazione. Si tratta di personalità diverse, di differenti storie di vita. Ma in comune questi tre uomini hanno l’essere dei punti di riferimento per chi in loro si ritrova, l’avere indirizzato la vita di molti giovani e meno giovani seguaci, proponendo iniziazioni, mete, segnando confini. Sono, tutti e tre, ritenuti dei capi carismatici amati, seguiti. Il libro propone le loro storie, esamina alcuni tratti tipici, caratteristici del carisma, così come è stato studiato da Max Weber, interrogandosi sulla loro rispondenza o meno al modello sociologico classico.