L'autobiografia di uno dei protagonisti della storia politica della seconda metà del '900 in Italia, con la pubblicazione di importanti documenti e lettere. Luigi Gui, esponente di spicco della Democrazia cristiana, è stato più volte Ministro (in particolare della Pubblica Istruzione).
Come si intreccia in Germania la letteratura con il religioso tra il XVI e il XX sec., nella produzione di Lutero, J.C. Günther, Lessing, Goethe, J. Paul, Annette von Droste-Hülshoff, Hofmannsthal, R. Musil, H. Hesse, N. Benjamin, M.L. Kaschnitz, R. Schami. Un quadro ricco, tracciato dai contributi dei maggiori specialisti, docenti nelle università italiane.
GEORGES BERNANOS (1888-1948), romanziere di ispirazione cattolica e saggista di fama mondiale, le cui opere sono tradotte in italiano, scrisse i Dialoghi delle Carmelitane in Tunisia negli ultimi mesi della vita. Quest’opera fu concepita come «dialoghi», appunto, per un film, sceneggiato già dal p. Raymond Bruckberger, e impostato sulla rielaborazione in romanzo di una vicenda storica della Rivoluzione francese, compiuta da Gertrud von Le Fort in L’ultima al patibolo. Il fatto è il martirio di sedici Carmelitane arrestate, processate, e infine ghigliottinate il 17 luglio 1794. Gertrud von Le Fort non poteva trovare un interprete più sensibile all’angoscioso dramma delle sue eroine. Il panico dell’agonia, la paura di non poter restare fedeli alla consegna fino alla fine, sono questi i sentimenti che hanno ispirato più duna delle indimenticabili creature del romanziere francese. Nella paura di Bianca de La Force, la protagonista umanamente fragile di tutto il dramma, Bernanos alla vigilia del suo estremo congedo terreno individuò certo la sua stessa paura. Quale sarà il nostro volto di fronte a quello tenebroso della morte? Varrà a vanificare forse l’impegno coraggioso di un’intera vita? Così nei Dialoghi l’autore affronta gli angosciosi interrogativi delle sedici martiri con la disperata passione del credente che cerca una luce di speranza, la via della salvezza.
Il volume, curato da Gabriele Boccaccini, offre un bilancio sulla figura del Messia tra ebraismo e cristianesimo, realizzato con la partecipazione di alcuni dei più importanti specialisti internazionali: P. Sacchi, G. Boccaccini, P. De Benedetti, J.J. Collins, A. Luzzatto, B. Maggioni, J.G. Vanderkam, L.H. Schiffman, R. Fabris, I. Grunewald, F. García Martínez, C. Marrone, S. Caruso, J.H. Charlesworth.
Il volume presenta uno studio della figura del Diavolo: nell'Antico e nel Nuovo Testamento, nella dottrina della Chiesa, nell'arte occidentale e nella tradizione islamica. Con saggi di P. Stefani, P. Capelli, L. Manicardi, P. Arata, A. Cini, C. De Michelis, I. Zillio Grandi. Il Curatore è docente di Letteratura ebraica all'Università di Venezia. Gli Autori sono tra gli studiosi più importanti dell'argomento.
Chiude con una domanda Remo Bodei la sua lucida e distesa riflessione sull'ateismo. E il fatto stesso che un percorso di pensiero termini con una interrogazione deve farci cogliere tutta la portata della complessità del tema. La domanda è rivolta alle sentenze contenute nel libro di Geremia, in cui il Signore dice: "Maledetto l'uomo che confida nell'uomo, che pone nella carne il suo sostegno e il cui cuore si allontana dal Signore... Benedetto l'uomo che confida nel Signore e il Signore è sua fiducia..." (Ger 17,5-11). Davvero, si chiede Remo Bodei, è maledetto l'uomo che non confida in Dio? Davvero non vi è speranza per lui di vita umana sulla terra? Bodei ha ben presente che l'ateismo non è qualcosa di radicalmente estraneo alla fede, ma è piuttosto ad essa legato da una parentela profonda, e con questo suo alter ego innesta una sorta di corpo a corpo, di "lotta con l'angelo" che, se non è mortale, può essere portatrice di nuovo e di futuro. (Gabriella Caramore)
Il commento al Vangelo di Giovanni, nel suo significato teologico e spirituale, nei dialoghi tra Gabriella Caramore, dal 1993 autrice del programma di cultura religiosa "Uomini e Profeti" di Radio Rai, e Paolo Ricca. Dialoghi che mostrano la perenne attualità dei versetti dell'evangelista.
La Storia della Chiesa di K. Bihlmeyer ed H. Tuechle sa congiungere la documentata esposizione scientifica alla chiarezza divulgativa, con l'aggiunta di una ricchissima e aggiornata informazione bibliografica. Se la storia, più che maestra della vita, è vita, questa storia ha il merito di presentare le vicende terrene della Chiesa in tutta l'espansione e vastità della storia dell'umanità nei duemila anni che hanno seguito la venuta di Cristo. Civiltà, culture, valori profani, tutta la varietà delle attività umane che la Chiesa ha potenziato, dalla teologia alla musica, nulla è dimenticato e tutto sistemato armoniosamente. Piano dell'opera: Vol. I L'antichità cristiana (fino al 692); Vol. II - Il Medioevo (692-1294); Vol. III - L'epoca nuova o delle riforme (1294-1648); Vol. IV - L'epoca moderna (1648 - ai nostri giorni).
La Storia della Chiesa di K. Bihlmeyer ed H. Tuechle sa congiungere la documentata esposizione scientifica alla chiarezza divulgativa, con l'aggiunta di una ricchissima e aggiornata informazione bibliografica. Se la storia, più che maestra della vita, è vita, questa storia ha il merito di presentare le vicende terrene della Chiesa in tutta l'espansione e vastità della storia dell'umanità nei duemila anni che hanno seguito la venuta di Cristo. Civiltà, culture, valori profani, tutta la varietà delle attività umane che la Chiesa ha potenziato, dalla teologia alla musica, nulla è dimenticato e tutto sistemato armoniosamente. Piano dell'opera: Vol. I L'antichità cristiana (fino al 692); Vol. II - Il Medioevo (692-1294); Vol. III - L'epoca nuova o delle riforme (1294-1648); Vol. IV - L'epoca moderna (1648 - ai nostri giorni).
Viene presentata la vicenda della Chiesa nel periodo del liberalismo (dalla Rivoluzione francese ai primi del '900). Nel volume viene analizzata l'età della Riforma protestante e cattolica, la ricerca delle cause, il Concilio di Trento e i suoi effetti, l'assolutismo statale e il fenomeno parallelo nella Chiesa, la genesi e la faticosa affermazione dell'idea di tolleranza, il giansenismo e il gallicanesimo, l'illuminismo, gli atteggiamenti della Chiesa verso la Rivoluzione francese, il regime liberale e il cattolicesimo liberale, la "questione romana", il Sillabo, la lotta antimodernista, l'imporsi nella Chiesa della questione sociale e la sua posizione di fronte al nazionalismo e ai regimi nazista e fascista, la guerra fredda, il Concilio Vaticano II.