Scopo di questo breve saggio è dimostrare che Lutero non intendeva fondare una nuova Chiesa, bensì trasformare quella esistente, rendendola più confacente allo spirito evangelico delle origini. Per questo il monaco agostiniano si adoperò con zelante impegno a tratteggiare, per così dire, la planimetria del cristianesimo del futuro, configurandolo più come una fede, che come una religione. Solo così, alla luce anche di certe sue intuizioni, è possibile pensare che il cristianesimo, scevro dalle ipoteche dei condizionamenti culturali, sia in grado di fare ancora risuonare l'eco della voce di Cristo e risulti più "credibile", presso le nuove generazioni, nella sua "pretesa" di essere depositario di un messaggio universale da offrire all'umanità.
Il primo ingresso delle monache nel Monastero di Santa Chiara di Verucchio avvenne nel 1636. Un testimone oculare, il notaio Girolamo Celli, scrisse una "Memoria" dell'evento assai particolareggiata e suggestiva. Il manoscritto originale è perduto ma ci è pervenuta la trascrizione di Ariodante Marianni nel 1875. Il linguaggio è elaborato e solenne: il notaio è consapevole di presentare un episodio fondamentale della storia di Verucchio.
Giunto al suo XI numero l'Annale dell'ISSR di Rimini, Parola e Tempo, si propone come di consueto nella sua raffinata veste editoriale, con un'accurata scelta di materiali (operata dal direttore N. Valentini, insieme alla redazione). Pensato originariamente come strumento di formazione e confronto culturale, ma anche di elaborazione e ricerca nelle Scienze Religiose, il corposo volume pubblicato dall'Editore Pazzini, raccoglie materiali di particolare rilevanza teoretica e spirituale, quasi interamente frutto di esperienze concrete di formazione e ricerca promosse nel corso dell'ultimo Anno Accademico.
Corrispondendo con rigore ai criteri e ai metodi della scienza storica, gli autorevoli studiosi coinvolti nella realizzazione di questo secondo volume, dedicato a uno dei periodi di maggiore fioritura artistica, culturale e spirituale della comunità riminese, ci fanno dono di un'opera assai preziosa per conoscere, contemplare e amare la nostra Chiesa e la nostra città.
Questo studio è incentrato sulla coscienza di evangelizzazione e di attenzione ai poveri, vissuta nella Chiesa diocesana di Rimini in un periodo (1870-1903) segnato teologicamente da una solida spiritualità incentrata sul Mistero dell'Incarnazione del Figlio di Dio e sull'azione dello Spirito Santo nella storia umana, da parte di movimenti laicali e religiosi aperti alla condivisione con i poveri. "È di grande interesse il periodo temporale preso in esame da Don Biagio Della Pasqua in questa ben strutturata ricerca, ma ancor più rilevante è il punto di vista con cui considera un segmento di storia della Chiesa riminese, avendo ben presente il quadro più ampio, quello nazionale".
La montagna simbolicamente riunisce il cielo alla terra, per questo in ogni mitologia e religione è considerata sacra, collocata al centro del mondo. Il libro rappresenta un'autentica spedizione, attraverso montagne sacre e cosmiche, che si svolge a tappe. Nella prima si seguono le linee essenziali del pensiero orientale invitanti all'ascesa del monte Meru, del Kailash, del Taishan, del Kunlun, del Koya, del Fuji. La seconda tappa è la ricerca degli influssi mesopotamici, persiani ed ellenici, con la ziqqurat, il picco di Hara, l'Olimpo, che confluiscono sulla cima del Nemrud Dagi. I grandi monoteismi si rivelano sul Sinai, sul Monte delle Beatitudini, sulla Montagna della Luce; aspirano al Qaf. Nella terza i sentieri reali, che non sono mai tali, scompaiono per lasciare spazio a mistiche salite interiori. Il fine dell'intero percorso è avvicinarsi al vuoto e al silenzio: peculiarità della montagna e cuore di ogni insegnamento profondo.
Giunto al suo 8° numero l'annale dell'ISSR di Rimini, Parola e Tempo, si propone come di consueto nella sua raffinata veste editoriale, con un'accurata scelta di materiali (operata dal direttore N. Valentini, insieme alla redazione). Pensato originariamente come strumento di formazione e confronto culturale, ma anche di elaborazione e ricerca nelle scienze religiose, il corposo volume pubblicato dall'editore Pazzini raccoglie nelle sue sette sezioni materiali di particolare rilevanza teoretica e spirituale, quasi interamente frutto di esperienze concrete di formazione e ricerca promosse nel corso dell'ultimo anno accademico.
Nel Gennaio 2003 la Chiesa di Rimini si apprestava a vivereun momento di particolare grazia e intensità spirituale nel cammino ecumenico: La celebrazione del dono della reliquia di San Nicola alla Diocesi Greco-Ortodossa di Dimitriade (la greca Volos). L'importante evento spirituale ed ecumenico non ha soltanto generato l'avvio di una concreta esperienza di comunione fraterna tra le due Chiese, ma ha altresì suscitato un sorprendente impulso di ricerca rivolto verso l'insigne reliquia di san Nicola di Myra, custodita e venerata a Rimini da oltre otto secoli.
Adamantius è una rivista annuale redatta a cura del Gruppo Italiano di Ricerca su "Origene e la tradizione alessandrina" e pubblicata fino al 2005. È il un periodico specializzato a livello mondiale nello studio di Origene (185-254 ca.), il maggior interprete della Bibbia fra i Padri del cristianesimoantico, e del più ampio sfondo storico in cui si colloca la sua opera: la poliedrica cultura di Alessandria, primo esperimento universalistico legato all'incontro tra ellenismo, giudaismo ecristianesimo.