La luce, nella sua duplice accezione di matrice generatrice dello spazio e dei suoi luoghi, ma anche di metafora della divina Presenza, si offre quale simbolo privilegiato per un dialogo fecondo tra architettura e teologia. Entrare in una chiesa vuol dire lasciarsi sorprendere da una luce altra: una luce che, "guidata" dall'architettura e dalle arti sacre, rischiara il buio originario degli spazi interni, facendo sperimentare una luce che è trionfo sull'oscurità.
Giunto al suo XII numero l'Annale dell'ISSR di Rimini, "Parola e Tempo", si propone come di consueto nella sua raffinata veste editoriale, con un'accurata scelta di materiali (operata dal direttore N. Valentini, insieme alla redazione). Pensato originariamente come strumento di formazione e confronto culturale, ma anche di elaborazione e ricerca nelle Scienze Religiose, il volume pubblicato dall'Editore Pazzini, raccoglie materiali di particolare rilevanza teoretica e spirituale, quasi interamente frutto di esperienze concrete di formazione e ricerca promosse nel corso dell'ultimo Anno Accademico.
Giunto al suo XI numero l'Annale dell'ISSR di Rimini, Parola e Tempo, si propone come di consueto nella sua raffinata veste editoriale, con un'accurata scelta di materiali (operata dal direttore N. Valentini, insieme alla redazione). Pensato originariamente come strumento di formazione e confronto culturale, ma anche di elaborazione e ricerca nelle Scienze Religiose, il corposo volume pubblicato dall'Editore Pazzini, raccoglie materiali di particolare rilevanza teoretica e spirituale, quasi interamente frutto di esperienze concrete di formazione e ricerca promosse nel corso dell'ultimo Anno Accademico.
Florenskij è il più importante pensatore russo del XX secolo. Sacerdote sposato della Chiesa ortodossa, matematico e ingegnere, filosofo e teologo, fu fucilato nel durissimo gulag delle isole Solovki nel 1937. Il saggio, interamente rivisto dall'autore, affronta alcuni dei nodi cruciali - per impegno filosofico e intensità teologica - della sua vastissima produzione: il fulcro riguarda il rapporto tra linguaggio della verità e quello della bellezza. Radicato nella tradizione filosofica patristica e nella propensione estetica dell'ortodossia, Florenskij mette a fuoco una "metafisica concreta" dove "tutto è significato incarnato e visibilità intelligibile". Da una parte egli svolge la critica della ricerca razionale del vero svolta secondo le strade dell'Occidente, dall'altra indica nelle vie del simbolo, dell'icona, della parola e del culto il sentiero attraverso cui la verità si rivela all'uomo. Gli opposti, la distanza e la differenza - scogli su cui si arenerebbe la ragione - convivono nella bellezza come splendore incarnato del vero, che è amore vivo e pieno di grazia. Nelle pagine di Valentini il lettore troverà concentrati vari libri: una aggiornata biobibliografia di Florenskij; un trattato di teologia della bellezza (la teologia dell'icona, la bellezza come via per andare a Dio, il simbolismo ontologico dell'opera d'arte); un trattato di filosofia della religione in una prospettiva ermeneutica in cui l'amore, più che il raziocinio, giunge alla sapienza ed esprime sapienza.
I saggi qui raccolti sono il frutto di un intenso e appassionato confronto ermeneutico sul libro della Sapienza, maturato tra alcuni dei maggiori studiosi di questo testo fondamentale e autorevoli filosofi contemporanei che si sono lasciati interpellare dalle questioni radicali poste dal testo biblico. I differenti sguardi ci offrono non soltanto una chiave interpretativa aggiornata e attualizzata dell'opera, ma soprattutto una riconsiderazione complessiva del significato della sapienza per la coscienza umana universale come fulcro stesso della vita e del pensiero. Sia pure nella loro diversità di approccio e di prospettive interpretative, i nitidi e accurati contributi ci accompagnano con rigore scientifico e profondità di comprensione nella stratificata polifonia del libro della Sapienza, scrigno che racchiude alcune delle perle più preziose della saggezza antica, nel confronto e in dialogo con le diverse forme della Sophia maturate entro la cultura occidentale. Contributi di Guido Benzi, Markus Krienke, Virgilio Melchiorre, Angelo Passaro, Carlo Rusconi, Roberto Vignolo.
Nonostante la straordinaria rilevanza della cultura russa, la potenza e la dolcezza della sua antica tradizione cristiana, la sconvolgente intensità dell’arte e della grande letteratura del XIX secolo, l’assoluta originalità e radicalità del pensiero filosofico e teologico del XX secolo, la conoscenza della Slavia ortodossa resta ancora del tutto irrilevante. Neppure il crollo del totalitarismo sovietico e la fine della guerra fredda, con una diversa collocazione geopolitica e geoculturale della Russia in Europa, sono riusciti a colmare questo vuoto di conoscenza della spiritualità dell’Europa orientale.
Questo saggio, attraverso una presentazione di quelli che sono i presupposti storici dell’Ortodossia con i suoi fondamenti antropologici, teologici, filosofici, etici e spirituali, vuole colmare proprio questa lacuna.
Andando alla ricerca dei volti ancora nascosti della Russia eccelsa, vuole offrire al lettore la possibilità di un incontro significativo con alcuni «luoghi» tipici (la bellezza, la mistica, l’icona, la trasfigurazione, la filosofia dell’amicizia) della grande tradizione cristiana slavo-ortodossa.
Il tutto nella prospettiva di un’autentica reciprocità e complementarità tra la cristianità d’Oriente e d’Occidente.
Punti Forti
Un ottimo libro che introduce alla conoscenza del pensiero teologico, filosofico, spirituale russo.
La fama dell’autore, in Italia uno dei massimi esperti di spiritualità dell’Oriente cristiano.
Destinatari
Quanti hanno interesse per l’Oriente cristiano, ma anche e soprattutto coloro che voliono conoscere quest’altra parte dell’Europa cristiana.
Autore
Natalino Valentini. laureatosi in Filosofia (Università di Bologna), ha conseguito un Dottorato di ricerca in Etica e Antropologia filosofica orientale (Università di Lecce) e si è poi specializzato in Spiritualità dell’Oriente cristiano.
Dopo l’incontro con la tradizione slavo-ortodossa, la sua ricerca si è concentrata sul pensiero religioso russo. Attualmente è direttore dell’Istituto Superiore di Scienze Religiose «Alberto Marvelli» della diocesi di Rimini.
Oltre ad aver realizzato numerosi saggi e articoli scientifici, negli ultimi anni ha pubblicato i seguenti volumi: Pavel A. Florenskij: la sapienza dell’amore. Teologia della bellezza e linguaggio della Verità, EDB, Bologna 1997 (nuova edizione 2011); L’arte di vivere. Sei lezioni su Pavel A. Florenskij, Ed. Santa Brigida (Comunità dei figli di Dio), Firenze 2009. Del pensatore Pavel A. Florenskij ha inoltre curato la pubblicazione di diverse opere inedite apparse in Italia negli ultimi anni.
Nel Gennaio 2003 la Chiesa di Rimini si apprestava a vivereun momento di particolare grazia e intensità spirituale nel cammino ecumenico: La celebrazione del dono della reliquia di San Nicola alla Diocesi Greco-Ortodossa di Dimitriade (la greca Volos). L'importante evento spirituale ed ecumenico non ha soltanto generato l'avvio di una concreta esperienza di comunione fraterna tra le due Chiese, ma ha altresì suscitato un sorprendente impulso di ricerca rivolto verso l'insigne reliquia di san Nicola di Myra, custodita e venerata a Rimini da oltre otto secoli.