Questa nuova edizione del noto manuale aggiorna i contenuti, specialmente in relazione a quelle aree della biologia cellulare e molecolare in cui la ricerca è maggiormente attiva e i recenti avanzamenti particolarmente significativi. Allo stesso tempo il testo rimane fedele ai tre obiettivi principali che hanno caratterizzato le precedenti edizioni: presentare agli studenti i principi fondamentali relativi all'organizzazione e alle funzioni della cellula; analizzare e discutere alcune delle prove scientifiche cruciali che hanno portato alla formulazione di questi concetti; realizzare tutto ciò all'interno di un manuale che possa essere letto e compreso con ragionevole agilità da uno studente ai suoi primi passi nello studio della biologia. Per realizzare questo terzo e ultimo obiettivo gli autori hanno dovuto essere necessariamente selettivi, sia per il tipo di esempi scelti a illustrazione dei concetti chiave sia per la quantità di evidenze scientifiche incluse.
Il manuale affronta la materia cognitiva da una prospettiva nuova e originale. Innanzitutto, la maggior parte dei recenti progressi negli studi cognitivi è da imputare all'emergere delle neuroscienze cognitive, che guardano ai fenomeni psichici con metodi e dati tipici delle neuroscienze. Questo volume è stato il primo a integrarli negli studi sulla cognizione. Nello specifico, si passano in rassegna le scoperte più recenti circa le basi neurali della cognizione attraverso le tecniche di neuroimaging, studi di pazienti con danni cerebrali, metodi di registrazione di singoli neuroni, studi di segnali elettrici e magnetici, e gli effetti farmacologici selettivi sulla cognizione. L'obiettivo di questa edizione italiana non è quello di trattare in dettaglio ciascuna area della cognizione ma di illustrarne i concetti chiave, integrando studi classici con le più recenti ricerche. Per aiutare gli studenti ad appropriarsi dei suoi contenuti, questa edizione mantiene inalterata la struttura del volume, ricca di esempi di situazioni quotidiane, illustrazioni, analogie
La caratteristica principale di questo manuale, che lo rende diverso dagli altri testi pensati per gli studenti, è quella di offrire un'accessibile introduzione alla vasta gamma di analisi statistiche impiegate dai ricercatori professionisti. In questa edizione, inoltre, sono stati aggiunti anche approfondimenti che spiegano come effettuare analisi statistiche attraverso programmi e applicazioni informatiche. Non c'è nulla di inusuale nel produrre manuali che insegnino a utilizzare software come il pacchetto statistico SPSS. Tuttavia, l'utilizzo di SPSS per effettuare l'analisi dei dati può portare a qualche inconveniente - non è sufficientemente completo e non comprende tutte quelle tecniche statistiche che gli studenti hanno bisogno di conoscere. SPSS può offrire pertanto un utile vantaggio, ma in alcuni casi è necessario un ulteriore aiuto. Questa è la ragione per cui il presente manuale tenta di far conoscere e proporre agli studenti anche altri software statistici, utilizzabili quando necessario.
Il volume si propone non solo di presentare il pensiero dei principali autori che a partire dall'avvento della società industriale hanno studiato, con gli strumenti della sociologia, il tema della famiglia, ma anche di approfondire i modelli e le strutture che hanno caratterizzato e che caratterizzano la famiglia contemporanea. Questo manuale vuole essere uno strumento per la didattica capace di collegare le indagini sulla specificità della famiglia a quelle che definiscono il sistema delle relazioni (strumentali ed espressive, affettive e produttive, di comunità e di scambio, di cooperazione e di dominio) nei tessuti della moderna Società civile. Nelle pagine che seguono sono stati sviluppati concetti e saperi elaborati dai "classici" della disciplina fino a giungere al pensiero contemporaneo, in un'ottica diacronica e sincronica. Si è cercato di non perdere le concatenazioni tra differenti scuole e approcci sociologici, ma insieme di evidenziare i caratteri specifici di ciascuna corrente di pensiero. Gli studiosi che vengono presentati nel testo si sono occupati della famiglia facendo confluire nell'analisi sociologica dati provenienti da una vasta gamma di scienze sociali e naturali (la storia, l'antropologia, il diritto, l'economia, la psicologia).
La maggioranza delle imprese gestisce il social media marketing come una semplice funzione "aggiuntiva" del marketing tradizionale: un modo più efficiente ed efficace di comunicare e gestire le relazioni con i propri clienti, che quasi per magia divengono dei fan. Questa prospettiva, a nostro modo di vedere, è riduttiva perché disconosce il potenziale di rottura insito non tanto nei social media in sé, ma nella cultura in cui questi strumenti sono stati concepiti e cresciuti e di cui oggi sono tra i più validi promotori: la cultura hacker degli anni Sessanta, che oggi è stata rivisitata sotto diversi tag quali web 2.0, open source e, più recentemente, maker. Il trait d'union che unisce tutti questi tag è rappresentato dalla parola condivisione. I social media, al di là delle loro specifiche declinazioni, sono tutti luoghi di condivisione, ossia luoghi virtuali dove si agisce. Questa rivoluzione - paradossalmente non tecnologica - di naturalizzazione della tecnologia, riduzione entro perimetri "naturali" dell'interfaccia tecnologica e dei suoi contenuti, aiuta anche la sua diffusione non più o non solo limitatamente ai giovani istruiti e ai professional.
Sino a non molti anni addietro, come è noto, la prospettiva da cui si osservavano le vicende dell'economia mondiale veniva ricondotta a un modello di crescita sostenuto da logiche precise. Questo poggiava, in estrema sintesi, su un ordine internazionale relativamente stabile, su politiche macroeconomiche nazionali fondate su una gestione keynesiana della domanda, su un'organizzazione ford-tayloristica della produzione. Quei fondamenti, grazie ai quali le economie sviluppate conobbero un'epoca "gloriosa", non sono più rintracciabili, come verrà ampiamente spiegato nelle pagine di questo volume. Da almeno due decenni, da quando si sono intravisti i segnali di un'incerta ripresa dell'economia, si osservano di regola anche crescenti ineguaglianze nei livelli di profitto delle imprese, una persistente disoccupazione nei "vecchi" paesi industriali, il decentramento massiccio della produzione stessa in aree selezionate del pianeta. In altre parole, nei decenni a cavallo tra il XX e il XXI secolo i consueti indicatori macroeconomici non hanno più rispecchiato la realtà del secondo dopoguerra. Ciò nondimeno, negli anni a noi più vicini, sono apparse all'orizzonte molte cose che rendono più nitide le immagini confuse e offrono spiragli alquanto percettibili. Per capire meglio, è utile recuperare in rapida rassegna alcuni elementi chiave, i quali, pur non essendo esaustivi, sembrano in grado di rendere più intelligibili processi e fenomeni intimamente complessi.
"Questo manuale continua l'esperienza dei miei precedenti volumi, le "Lezioni di Matematica generale" e la "Matematica generale". Contiene così, da una parte, i tradizionali argomenti di un primo corso di matematica, come viene solitamente impartito nelle facoltà di economia o nei corsi di laurea in biologia, chimica, geologia, scienze dell'informazione, architettura ecc. Il filo conduttore è rappresentato dal concetto di funzione. Si comincia con la presentazione dei numeri reali per approdare al cosiddetto studio di funzione e ai concetti di integrale e serie. Gli ultimi quattro capitoli sono qui dedicati, con diversi gradi di approfondimento, alle funzioni di più variabili. Ho voluto d'altra parte presentare subito, nel primo capitolo, il concetto di modello matematico. Non credo che, in un corso base, si possa insegnare 'per modelli': credo che l'esposizione debba essere sottesa da un 'pensiero forte' e che non possa ridursi a una disordinata presentazione di 'casi' concreti. E però auspicabile che la parola 'modello' entri nel lessico usuale degli studenti, perlomeno con la stessa frequenza di altre espressioni: le disequazioni, il segno della derivata prima, l'integrazione per parti ecc."
La trattazione fornisce strumenti statistici e di probabilità non eccessivamente formalizzati, per affrontare la soluzione di problemi reali, conducendo lo studente alla comprensione degli stessi attraverso molti esempi e numerosi esercizi, volti anche a facilitare l'interpretazione dei dati nell'ottica di un possibile utilizzo in ambito professionale.
Un testo aggiornato, che considera sì i modelli e le prospettive concettuali che hanno goduto del riconoscimento e del consenso internazionale negli ultimi decenni, ma inquadrandoli nel contesto e nell'ambito delle problematiche che caratterizzano le aziende e i lavoratori del XXI secolo. In secondo luogo è un testo pratico e integrato, nella misura in cui affianca le questioni legate alla rigorosità della ricerca a quelle con cui quotidianamente lo psicologo del lavoro e delle organizzazioni è chiamato a confrontarsi nella sua pratica, rendendo evidente in ogni passaggio la traduzione dalle teorie alle prassi professionali, utilizzando un linguaggio chiaro e accessibile ma mai approssimativo. Infine, è un testo etico, in quanto richiama costantemente l'attenzione ai dilemmi e alle difficoltà che lo psicologo del lavoro e delle organizzazioni affronta nel suo dinamico posizionamento tra le esigenze dell'azienda e quelle della persona al lavoro.
Dall'analisi delle caratteristiche che hanno contraddistinto lo sviluppo economico dei diversi paesi, gli autori evidenziano il ruolo svolto dalle disuguaglianze nello scandire l'evoluzione dei sistemi economici. Dall'osservazione emerge come fra le aree territoriali e i settori produttivi caratterizzati da diversi livelli di sviluppo, sia economico che sociale, si sia consolidato un insieme di legami particolarmente stretti. L'elemento di fondo che viene sottolineato è dato dal rapporto complementare, se non addirittura funzionale, che si è stratificato nel corso del tempo. L'approccio adottato propone le tematiche tradizionali dell'economia dello sviluppo analizzate in questa prospettiva, cioè ponendo al centro dell'analisi il ruolo assunto dalle disuguaglianze, sia interne a uno stesso paese sia fra diversi paesi.
Pur conservando l'ormai nota e inconfondibile metafora che vede un calcolatore come una gerarchia di livelli, questa nuova edizione presenta numerosi cambiamenti, che allineano i contenuti del manuale allo stato dell'arte dei più recenti sviluppi dell'industria. Gli esempi presentati riguardano Intel Core i7, OMAP4430 di Texas Instruments e ATmega168 di Atmel. Il Core i7 è un esempio di CPU largamente utilizzata su portatili, desktop e server, OMAP4430 è una diffusissima CPU basata su ARM, molto utilizzata su smartphone e tablet e ATmega168 è il microcontrollore della piattaforma open-source ARDUINO, presente in numerosi sistemi integrati, dalle radiosveglie digitali ai forni a microonde.
Mai come oggi abbiamo a disposizione enormi quantità di informazioni accessibili gratuitamente; con gli strumenti adatti possiamo dare un senso a questa massa di dati per individuare schemi e tendenze che altrimenti non sarebbero visibili. Con questa introduzione pratica al funzionamento delle infografiche, imparerete a utilizzarle come strumenti per guardare oltre gli elenchi di numeri e variabili, e raggiungere nuovi livelli di comprensione del mondo che ci circonda. Il primo libro a offrire un'ampia introduzione pratica all'infografica e alla visualizzazione, L'arte funzionale rivela: perché la visualizzazione dei dati dovrebbe essere concepita come un'"arte funzionale"; come utilizzare i colori, i caratteri e altri strumenti grafici per rendere le infografiche più efficaci, non solo esteticamente più gradevoli; come il nostro cervello percepisce e ricorda le informazioni; le tecniche migliori per la creazione di infografiche interattive; una panoramica esaustiva del processo creativo alla base di un'infografica riuscita; una ricca galleria di progetti ricchi di spunti, firmati dai migliori designer e visual artist del mondo.