˛ˇ L u n g o l a s t r a d a c h e d a G e r i c o s a l e a G e r u s a l e m m e , l a s t r a d a p e r c o r s a d a l b u o n s a m a r i t a n o e d a G e s ® s t e s s o , s o r s e r o f i n d a i p r i m i s e c o l i n u m e r o s i m o n a s t e r i , t r a c u i i l p i ® f a m o s o fi a n c o r a o g g i q u e l l o d i S . G i o r g i o d i C h o z i b a , m e t a o b b l i g a t a d i t u t t i i p e l l e g r i n i i n T e r r a S a n t a . Q u i v i s s e , t r a i l v i e i l v i i s e c o l o , G i o r g i o d i C h o z i b a : n e l p e r i o d o d r a m m a t i c o d e l l i n v a s i o n e p e r s i a n a e p o i a r a b a , G i o r g i o f u u n a u t e n t i c o p a d r e s p i r i t u a l e c h e , s e n z a p r e s i e d e r e n È f o n d a r e a l c u n a c o m u n i t ‡ , s e p p e s o s t e n e r e s p i r i t u a l m e n t e i f r a t e l l i . A c c a n t o a l o r o n e l l a f e r i a l i t ‡ d e l l a v i t a c o m u n e , p r o n t o a c o n s o l a r e e i n c o r a g g i a r e c o n d i s c e r n i m e n t o e m i s e r i c o r d i a , G i o r g i o f u u o m o d i c o m u n i o n e , l i e v i t o n e l l a p a s t a c a p a c e d i r i d a r e v i t a e s p e r a n z a a o g n i u o m o . L e a h C a m p a g n a n o D i S e g n i , d e l l U n i v e r s i t ‡ E b r a i c a d i G e r u s a l e m m e , c i r e n d e c o n t e m p o r a n e i d i q u e s t a f i g u r a a f f a s c i n a n t e , c o s ˝ c o m e d i G e r a s i m o , r i f o r m a t o r e d e l m o n a c h e s i m o p a l e s t i n e s e . I n a p p e n d i c e l ' a n t i c h i s s i m a t e s t i m o n i a n z a d e i m i r a c o l i d e l l a V e r g i n e d i C h o z i b a .
Per accostarsi alla preghiera di Israele – questo santuario interiore in cui si celebra la santificazione e l’unificazione del Nome di Dio nella storia da parte del popolo delle promesse e delle benedizioni – ci si è affidati a un maestro dei nostri giorni, il compianto prof. Joseph Heinemann dell’Università Ebraica di Gerusalemme. L’opera presenta nella prima parte una raccolta di detti rabbinici, mentre la seconda raccoglie alcuni testi principali di preghiere. L’insieme dell’opera, adeguatamente introdotta e annotata per il lettore italiano, costituisce uno strumento essenziale per penetrare nella comprensione dell’atteggiamento dell’uomo credente di ogni tempo: la consapevolezza di essere costantemente alla presenza del suo Signore.
Un invito a tre voci per riscoprire la penitenza e la riconciliazione alla luce del Padre di ogni misericordia, del Dio di amore che corre incontro alla creatura ferita per restaurarla nella sua condizione filiale. Se l'uomo peccatore acconsente al perdono divino sempre offerto, capirà meglio la propria colpa e la propria vocazione a essere figlio nel Figlio.
Comunione attraverso il conflitto, la vita dell'uomo non è mai concepibile senza l'altro: tragedia allora non è il conflitto, l'alterità, la differenza bensì i due estremi che negano questo rapporto: la confusione e la separazione. In questa nuova stagione dobbiamo imparare ad accettare il mistero e l'enigma di chi non conosciamo, di chi appare come l'estraneo e non solo lo straniero.
Riscoprire il ruolo dell'uomo nell'economia creazionale e leggere il creato come occasione di eucaristia, di offerta e rendimento di grazie: ricomposta l'armonia con tutti gli esseri animati e inanimati, l'uomo torna ad essere la speranza offerta alla creazione che, assieme a lui, "geme e soffre in attesa della redenzione".
Sono questi i cardini su cui poggia la vita religiosa e gli elementi cui ritornare per qualunque tentativo di rinnovamento e ricerca di identità. Partendo dai fondamenti evangelici della vita religiosa, l’autore — francescano saldamente radicato nelle fonti bibliche e patristiche — percorre un itinerario che fa riemergere la valenza escatologica del celibato vissuto per il regno di Dio e la centralità della vita comune nell’ esistenza cristiana. La vita religiosa appare così non come via perfetta né come fuga dal mondo e dagli uomini, bensì come abbozzo e segno eloquente delle esigenze radicali dell’evangelo e dell’universalità della salvezza: una sequela Christi che rende manifesta la comunione degli uomini con Dio e tra loro, nell’attesa del ritorno del Signore.
Thaddée Matura, francescano, è un profondo conoscitore delle problematiche inerenti alla vita religiosa e uno dei migliori esperti di fonti francescane. Ha curato l’edizione francese integrale delle opere di san Francesco. Presso le nostre edizioni ha pubblicato anche Incontri con Francesco d’Assisi e Francesco, maestro nello Spirito.
Memoria dell'agire di Dio nella storia e fedeltà alla terra nell'attesa della venuta del Signore: con questa duplice tensione, così cara a Dietrich Bonhoeffer - il teologo e pastore della Chiesa confessante tedesca impiccato su ordine di Hitler - sono qui raccolti alcuni testi inediti in italiano. Un'antologia ad uso quotidiano che proprio nella sua frammentarietà consente cammini impensabili a opere più organiche.
Gli scritti
che più hanno nutrito
la spiritualità cristiana
“Quando fai il bene non darti pensiero dello scopo della ricompensa immediata e sarai ricompensato doppiamente da Dio. E se è possibile, non agire neppure per la ricompensa futura. Ma sii virtuoso al di sopra di tutto, per amore di Dio ... Un cuore misericordioso è l'incendio del cuore per ogni creatura: per gli uomini, per gli uccelli, per le bestie, per i demoni e per tutto ciò che esiste ... Il cuore si scioglie e non può sopportare di udire o vedere un danno o una piccola sofferenza di qualche creatura. E per questo egli offre preghiere con lacrime in ogni tempo, anche per gli esseri che non sono dotati di ragione, e per i nemici della verità e per coloro che la avversano, perché siano custoditi e rinsaldati; e perfino per i rettili, a motivo della sua grande misericordia, che nel suo cuore sgorga senza misura, a immagine di Dio”.
Semplice monaco, eletto vescovo di Ninive e dimessosi dopo soli cinque mesi per ritornare alla vita anacoretica, Isacco – vissuto in Assiria nel vii secolo – è stato un padre spirituale nel senso più profondo del termine, non solo per i pochi discepoli che ne ascoltarono gli insegnamenti, ma per monaci e cristiani di ogni situazione e di tutte le generazioni, fino ai nostri giorni: uomo provato dalla grazia di Dio, avendo gustato la dolcezza del perdono, è capace di generare alla fede indicando alla creatura che geme il cuore stesso di Dio e predicando con insistenza l'amore della misericordia.
Una affascinante e profonda presentazione di Gesù – uomo del suo tempo e del suo popolo, eppure figura unica, vicina e inquietante, portatore di “un canto di speranza, d’amore e di vita” – e di Paolo – ebreo, greco e romano, nato al cuore di un conflitto di culture e di civiltà – che in Gesù trova pace e che da quella rappacificazione persegue l’appassionata ricerca di una soluzione che permetta la riconciliazione tra ebrei e gentili . Una lettura rinnovata del Vangelo e delle Lettere paoline, restituita al suo contesto originale, alla freschezza di un annuncio liberatore.
André Chouraqui, nato in Algeria nel 1917 da una famiglia di ebrei sefarditi, educato nella fede ebraica, emigrato dapprima in Francia e poi in Israele – dove è stato tra i collaboratori di Ben Gurion prima di diventare vicesindaco di Gerusalemme –, instancabile fautore del dialogo e della ricerca della pace tra le tre religioni monoteiste, è stato il primo e finora l’unico autore ad aver tradotto in una lingua moderna la Bibbia ebraica, il Nuovo Testamento greco e il Corano.