Noi rivendichiamo per noi un’affinità profonda con te, visto che il Figlio tuo grazie allo Spirito di adozione non disdegna di assumere lo stesso nostro nome. Questo libro è testimonianza di una ricerca del volto di Dio. Raccoglie due scritti: il De Contemplando Deo, opera tra le più conosciute, meditate e amate di tutto il medioevo, e una breve Oratio, rimasta invece praticamente ignota per lunghi secoli. Autore di entrambi, quello “ spirito inquieto per amore di quiete” che fu Guglielmo di Saint-Thierry, grande figura di monaco cistercense vissuto attorno al 1100. Questa nuova edizione permette a un ampio pubblico di gustare due gioielli della letteratura mistica medievale.
Il lettore che abbia di Francesco una conoscenza basata solo sulle biografie sarà stupito dalla densità del messaggio spirituale dei suoi scritti, così come l’autore – uno dei massimi studiosi di Francesco – lo fa emergere. È un messaggio fortemente imperniato sul mistero di Dio nella sua comunione trinitaria e sul mistero dell’uomo. Un itinerario affascinante in quindici tappe attraverso gli scritti, fino al punto d’arrivo della ricerca appassionata di Francesco, l’incontro con Dio nell’abbandono fiducioso: “Nulla di voi trattenete per voi, affinché totalmente vi accolga colui che totalmente a voi si offre”.
Thaddée Matura, francescano, è un profondo conoscitore delle problematiche inerenti alla vita religiosa e uno dei migliori esperti di fonti francescane. Ha curato l’edizione francese integrale delle opere di san Francesco. Presso le nostre edizioni ha pubblicato anche Francesco, maestro nello Spirito.
Dopo Generati dallo Spirito, in cui approfondiva il tema dell’accompagnamento spirituale, André Louf, abate di Mont-des-Cats, affronta qui in profondità una tematica centrale nella vita di fede, già trattata in un breve capitolo del suo Sotto la guida dello Spirito: la preghiera. Questo libro è innanzitutto la testimonianza di un uomo di preghiera che offre una rispo- sta al desiderio di preghiera oggi così diffuso eppur ambiguo. André Louf “trae dal suo tesoro cose antiche e cose nuove”, testi della tradizione monastica d’oriente e d’occidente, vivificati e attualizzati dal costante rimando alla Parola di Dio e all’esperienza dell’uomo. L’autore diventa così il miglior tramite dell’unico Maestro di preghiera: lo Spirito che prega in noi e trasfigura la nostra preghiera e la nostra realtà.
André Louf (Lovanio 1929) è entrato a vent’anni nell’abbazia trappista di Mont-des-Cats, nelle Fiandre francesi. Eletto abate durante il concilio Vaticano II, ha contribuito con i suoi scritti e la sua umile sapienza alla riscoperta degli elementi essenziali della vita cristiana in occidente e al rinnovamento della vita monastica invocato dal concilio. Lasciato nel 1998 il servizio abbaziale, vive oggi ritirato in un eremo. È uno dei più autorevoli maestri spirituali del nostro tempo.
Chi legge questo libro scoprirà l’ampiezza della propria ignoranza, sarà fortemente impressionato dalla descrizione di fatti sconvolgenti per la coscienza cristiana; non ne sarà tuttavia schiacciato, vi attingerà piuttosto il desiderio di un incontro con il popolo ebraico nella verità, scoprirà con stupore il cammino già percorso dai tempi di papa Giovanni XXIII fino a papa Giovanni Paolo II dopo il decisivo impulso dato al concilio Vaticano II. Libro utile dunque per correggere i nostri istintivi giudizi cristiani, i nostri pregiudizi riguardo al popolo ebraico. Libro opportuno per fondare le nostre relazioni su un autentico rispetto della memoria e di conseguenza per entrare in una più giusta conversione delle nostre intelligenze e dei nostri cuori.
L’autore, indubbiamente uno dei più grandi maestri spirituali del nostro tempo, facendo tesoro di tutta l’esperienza di trent’anni d’abaziato in un monastero trappista, approfondisce e sviluppa un capitolo del suo precedente lavoro – Sotto la guida dello Spirito – trasformandolo in un vero e proprio libro sull’accompagnamento spirituale. È un aiuto quanto mai necessario e prezioso in una stagione in cui rari sono diventati i padri spirituali perché si sono rarefatti i discepoli capaci di ascolto. Il lettore sarà colpito dalla profondità del radicamento biblico e patristico delle riflessioni. André Louf attinge direttamente alle sorgenti e riesce a farne emergere tutta l’attualità in un’evocazione dei tesori della tradizione spirituale che non incatena al passato ma arricchisce la vita di oggi, senza offuscare ma anzi illuminando i dati fondamentali della psicologia moderna.
(dalla “Prefazione” di Enzo Bianchi, priore di Bose)
André Louf (Lovanio 1929) è entrato a vent’anni nell’abbazia trappista di Mont-des-Cats, nelle Fiandre francesi. Eletto abate durante il concilio Vaticano II, ha contribuito con i suoi scritti e la sua umile sapienza alla riscoperta degli elementi essenziali della vita cristiana in occidente e al rinnovamento della vita monastica invocato dal concilio. Lasciato nel 1998 il servizio abbaziale, vive oggi ritirato in un eremo.
“Su tre cose il mondo sta:
sulla Torà,
sul culto
e sulle opere di misericordia”
In questa raccolta, Rabbi Jehudà – vissuto nel secondo secolo e.v. – volle fissare tutta la sapienza dei maestri d’Israele che l’avevano preceduto e offrire alle generazioni a venire il cuore dell’etica ebraica colto dalla bocca dei Padri. Da queste pagine – e dai commenti rabbinici medievali che le accompagnano – emerge il mistero che sta al centro dell’ebraismo: non “chi è” Dio, ma “cosa vuole” Dio. Un mistero a favore dell’uomo perché la volontà di Dio è benedizione per l’uomo. Pagine di grande profondità e freschezza che aprono ancora oggi squarci di luce e di consolazione sull’esistenza quotidiana di ogni uomo.
Alberto Mello (Biella 1951), monaco della Fraternità di Bose a Gerusalemme e biblista, unisce alla conoscenza delle Scritture la passione per la sapienza di Israele. Oltre ad aver curato Un mondo di grazia. Letture dal Midrash sui Salmi, si è recentemente soffermato sui tesori del Salterio in L’amore di Dio nei Salmi. Sempre per Qiqajon ha curato un commentario all’Evangelo secondo Matteo e ha approfondito il messaggio profetico in La passione dei profeti, attingendo alle ricchezze della tradizione ebraica.
Accanto ai detti dei padri del deserto troviamo anche antichi resoconti di vite di prostitute passate dall'abisso del peccato alla santità: Pelagia, Maria, Taide, Maria Egiziaca. Prendendo le mosse dalla figura della Maddalena, l'autrice affronta il tema della contrizione, preliminare ineliminabile di ogni autentica sequela cristiana
L’abitare insieme tra fratelli
è dunque uno stadio ove lottare,
una via sicura di progresso,
un continuo esercizio
e un’ininterrotta meditazione
dei comandamenti del Signore.
E il fine di questa vita comune è la gloria di Dio,
secondo il comandamento del Signore nostro Gesù Cristo.
I testi qui presentati fanno parte dell’insieme degli scritti “ascetici” e hanno come destinatari immediati fraternità di vita comune che vedevano in Basilio una guida capace di condurle con sapienza evangelica: la tradizione ha dato loro il titolo di “Regole”, ma in realtà sono solo risposte, a volte elaborate e sviluppate, a sollecitazioni o domande poste dai monaci a Basilio in occasione delle sue visite alle fraternità. I cristiani del nostro tempo – non solo i monaci e le monache – che si interrogano su come restare fedeli all’Evangelo e ai segni dei tempi nelle mutevoli condizioni della vita odierna troveranno in Basilio un testimone dell’eroica radicalità delle esigenze evangeliche e un sapiente ispiratore della vita monastica come ministero umile ma necessario al cuore di una chiesa convocata e unita nell’unica vocazione alla santità.
(dalla “Prefazione” di Enzo Bianchi, priore di Bose)
Fornire un aiuto per leggere attraverso e al di là di alcuni personaggi e vicende bibliche, di fronte ai quali l’autore si è posto da “credente”, interpretandoli cioè “come se” fossero letteralmente reali. Nascono così queste pagine: non spunti per meditazioni devote ma tentativi ispirati di comprensione della vita quotidiana e delle situazioni umane che, nella loro concretezza, conducono ciascuno a interrogarsi sulla qualità del rapporto con gli altri uomini, con la creazione intera, con il Creatore.
Paolo De Benedetti, docente di Giudaismo alla Facoltà teologica dell’ Italia settentrionale di Milano e all’Istituto di Scienze religiose dell’Università di Urbino, ha pubblicato presso le nostre edizioni “E l’asina disse...”. L’uomo e gli animali secondo la sapienza di Israele.