Che rapporto esiste fra parola di Dio e liturgia? L'espressione "sacramentalità della Parola", comparsa in un recente testo del magistero (Verbum Domini, n. 56), costituisce il frutto di un lungo cammino di ripensamento di quel rapporto. Il presente volume, scritto a quattro mani da un biblista e da un teologo, intende mettere a fuoco il significato dell'espressione attraverso un itinerario strutturato in quattro momenti. Il primo ricostruisce il percorso che ha condotto il magistero a formulare il tema, seguendo le tappe principali della sua acquisizione. Il secondo si interroga sulla possibilità di un discorso biblico sul carattere sacramentale della parola di Dio, alla luce di alcuni passi scelti dell'Antico e del Nuovo Testamento. Il terzo momento esamina criticamente le proposte teoriche più rilevanti che, nel corso del Novecento, hanno offerto un'elaborazione coerente dell'argomento. La sezione conclusiva è infine dedicata a una ripresa delle questioni bibliche e teologiche implicate nel tema.
Quando muore una persona cara, occorre dirle addio. Il lutto è innanzitutto il dolore per l’addio: è un addio che fa male.
Allo stesso tempo, però, il lutto non ruota soltanto intorno al dolore del distacco, ma anche intorno ad argomenti importanti legati al rapporto con il defunto. Il lutto è amore che continua, al di là della morte.
Infine, la morte di una persona cui ero legato scuote le fondamenta dell’intera mia esistenza di uomo o di donna. Il lutto riguarda perciò anche la questione della mia identità e del senso della mia vita.
«In queste pagine desidero, per prima cosa, esaminare brevemente la natura del lutto e le sue diverse fasi. Parlerò poi della consolazione e dell’accompagnamento delle persone in lutto. Mi chiederò infine come possiamo dare al lutto una patria nel nostro cuore e nella nostra vita» (Anselm Grün).
Esperto in accompagnamento spirituale di persone in lutto, Anselm Grün indica in questo libro come parlare della consolazione alle persone in lutto e come accompagnarle alla ricerca di un loro percorso interiore di rinascita..
Debitamente accompagnati, quanti vivono il lutto potranno attraversare le varie fasi della ribellione, della disperazione e della solitudine e trovare infine dei percorsi spirituali per reagire alla perdita della persona cara. Scopriranno in sé nuove potenzialità, che fino a quel momento non avevano affatto percepito. Potranno instaurare una nuova relazione con il defunto, così che egli divenga un compagno di strada interiore, da integrare nella loro esistenza. Si apriranno così alla consolazione che proviene dal mistero stesso della risurrezione di Gesù. Perché l’amore non viene distrutto dalla morte, resiste oltre la morte. Comprendere il messaggio del defunto, essergli vicino in ciò che contava per lui può essere una via verso la vita e verso una nuova intimità, per costruire una relazione profonda.
Perché Gesù per parlare di Dio, del suo Regno e di ciò che si aspetta dalle persone, ha deciso di raccontare delle storie? Anche nel suo confronto con gli avversari, il Nazareno si serve di racconti per mettere in crisi una certa visione di Dio e della fede, e suscitare così un nuovo agire: più fraterno, attento agli ultimi, ai più deboli e agli emarginati. Gesù non "spiega" Dio come una teoria, ma lo rivela col proprio agire. Analogamente, solo una storia narrata può mettere in scena l'eccesso d'amore che è la vera novità di Dio. Con il loro finale aperto le parabole suscitano la creatività dell'uditore, chiamato a vivere di questa nuova immagine di Dio nella propria quotidianità. Ripercorrendo trentadue parabole tratte dai vangeli sinottici, il noto esegeta belga Camille Focant ci offre un percorso biblico fresco e piacevole, al fine di esplicitare come funziona ancora oggi l'insegnamento in parabole di Gesù.
In questo commento discorsivo e scorrevole, Blenkinsopp esplora la storia biblica di Abramo, facendoci dono di un ritratto nuovo e creativo di questo intrigante antesignano per giudaismo, cristianesimo e islam. Mentre decifra i testi di Genesi 11-25, Blenkinsopp si concentra sull'arte letteraria e teologica della narrazione nel suo insieme. Egli discute inoltre una serie di questioni sollevata dalla saga di Abramo, tra cui la conferma delle promesse di Dio, il cosiddetto sacrificio di Isacco (anche in rapporto alla morte di Gesù) e il ruolo dell'altro figlio di Abramo, Ismaele. Ogni capitolo comprende poi una sezione intitolata «Colmare le lacune», che analizza con occhio critico una quantità di commenti ebraici, cristiani e islamici suscitati dal testo-base di Genesi nel corso dei secoli. Abramo ne esce illuminato di una luce nuova. Da storico esperto qual è, Blenkinsopp ci restituisce un riassunto solido ed essenziale del testo, delle sue affermazioni e delle sue ricche risorse per la fede. Concentrandosi infine sul ruolo e la funzione che la tradizione abramitica seguita a svolgere, al lettore e alla lettrice si spiega che cosa può significare il patriarca per i cristiani di oggi.
Liturgia delle Ore, Ufficio divino, Breviario: sono tutte espressioni che si riferiscono alla stessa pratica, quella della preghiera quotidiana della chiesa, composta principalmente dalla recita dei salmi. Nonostante la percezione comune, non si tratta di una prerogativa del clero o dei monaci: il concilio Vaticano II ha voluto estendere la pratica della Liturgia delle Ore a tutta la comunità ecclesiale. Il liturgista e pastoralista francese concentra la propria riflessione sul mistero pasquale quale chiave per intendere il significato profondo di questa preghiera, con l'obiettivo di contribuire al suo rinnovamento. In questa sezione storica rintraccerà le origini antiche di questa pratica, fino alla riforma che ha conosciuto nel XX secolo. Poi si concentrerà sugli aspetti teologici e pratici, esaminando il perché, il chi, il quando, il come e il dove della Liturgia delle Ore. Non appena si collochi la preghiera oraria nel contesto del mistero pasquale, emergono nuove prospettive che offrono una vera e propria esperienza spirituale, integrata nella vita quotidiana. Si può così osare, con creatività, di rifondare la pratica della Liturgia delle Ore come fonte di rinnovamento per ogni battezzato che voglia vivere da discepolo di Cristo. Non una introduzione alla Liturgia delle Ore, ma uno studio accurato per rinnovarne il fondamento teologico e la pratica. «L'esperienza umana che facciamo nella Liturgia delle Ore nel corso di una giornata può essere vista come un'esperienza spirituale del mistero pasquale, nelle sue dimensioni di morte e risurrezione. Ecco la convinzione che sta alla base di questo libro».
Prefazione del cardinal Mario Grech, segretario generale del sinodo dei vescovi
Il presente volume – curato da R. Luciani, S. Noceti e C. Schickendantz e in uscita contemporanea in edizione inglese, spagnola, portoghese – offre un apporto di grande qualità alla riflessione sulla sinodalità. I contributi che raccoglie affrontano coraggiosamente questioni aperte e argomenti problematici, ed esprimono le riflessioni di venti studiosi/e, fra i massimi esperti a livello mondiale; molti di loro sono membri della commissione teologica e della commissione metodologica del sinodo dei vescovi. Ne risulta un contributo imprescindibile per il prossimo sinodo dei vescovi (2021-2023), ma anche per lo stesso cammino sinodale della chiesa italiana (2021-2025).
Descrizione
Papa Francesco, fin dall’inizio del suo pontificato, ha sollecitato la chiesa intera alla conversione pastorale e alla riforma. Tale prospettiva si è strettamente saldata con la maturazione di una coscienza e di una forma sinodale di chiesa. Ciò rappresenta una sfida straordinaria, perché comporta un cambiamento dei paradigmi, una revisione delle strutture esistenti, la creazione di nuove pratiche.
Il presente volume – curato da Rafael Luciani, Serena Noceti e Carlos Schickendantz – si offre come apporto alla riflessione in corso sulla sinodalità, ricco com’è di preziosi contributi che raccolgono le riflessioni di venti studiosi internazionali, uomini e donne. Tutti affrontano coraggiosamente questioni aperte e argomenti problematici. Lo fanno pensando insieme – sinodalmente – e intrecciando diverse competenze disciplinari, in una riflessione attuale sul mistero della chiesa che richiede, nondimeno, di considerare le implicazioni sul piano storico, fenomenico e istituzionale.
Le quattro parti del volume suggeriscono la logica aperta e dinamica che ha guidato la ricerca: si tratta di costruire la sinodalità; di riconfigurare ministeri, carismi, servizi; di creare consenso; di sinodalizzare le istituzioni. La ricostruzione del dibattito teologico e canonistico in atto si salda, allora, con l’individuazione di nuove possibili vie di sinodalità effettiva in tutti i contesti e a tutti i livelli della vita ecclesiale.
Questa pubblicazione, nata da un progetto del Gruppo iberoamericano di teologia, contribuisce al processo di riforma sinodale della chiesa per concorrere alla «edificazione del corpo di Cristo» (Ef 4,13) nell’unità della fede e dell’amore.
Commento
Questi i nomi del gruppo internazionale di autrici e autori che hanno contribuito al volume, fra i quali compaiono anche quelli dei due sottosegretari del sinodo dei vescovi:
Nathalie Becquart (Italia); Raúl Biord Castillo (Venezuela); Alphonse Borras (Belgio); Agenor Brighenti (Brasile); Catherine E. Clifford (Canada); Margit Eckholt (Germania); Massimo Faggioli (USA); Anne Béatrice Faye (Burkina Faso); Gloria Liliana Franco (Colombia); Carlos M. Galli (Argentina); Arnaud Join-Lambert (Belgio); Rafael Luciani (Venezuela); Santiago Madrigal (Spagna); Luis Marín de San Martín (Italia); Serena Noceti (Italia); Gilles Routhier (Canada); Ormond Rush (Australia); Carlos Schickendantz (Cile); Dario Vitali (Italia); Myriam Wijlens (Germania).
Le modalità in cui uomini e donne vivono il proprio essere coppia o genitori e la forma che danno alla loro vita in comune sono destinate a modificarsi con il tempo. I modelli ecclesiali di matrimonio e di famiglia, di uomo e donna, di amore e sessualità sono invece tipicamente inamovibili, "fuori dal tempo": provengono da un mondo e una cultura premoderni. Eppure anch'essi non sono fatti per durare all'infi nito, come hanno dimostrato le controversie e i dibattiti sviluppatisi attorno all'esortazione apostolica Amoris laetitia di papa Francesco (2018). Quali sono le risorse - derivanti dalla Bibbia e dalla tradizione cristiana, dalla dottrina e dalla vita, dalla liturgia e dall'ecumenismo - che contribuiscono a una comprensione moderna delle forme di relazione oggi? Quali sviluppi teologici sono necessari, oltre che adeguati, alle dinamiche del nostro tempo? Julia Knop riunisce analisi su matrimonio e famiglia espresse da diverse prospettive teologiche, mostrando come si possa parlare responsabilmente delle modalità di relazione umana, nella loro riuscita e nel loro fallimento. In questo volume si annuncia una nuova teologia del matrimonio, dell'unione fra partner e della famiglia, percorrendo una molteplicità di prospettive e inaugurando una riflessione molto profonda: quella che si attendeva da tempo.
Il regno di Dio è il fulcro della predicazione di Gesù e il nucleo della fede cristiana. Oggi sembra però trascurato nell'annuncio ecclesiale e nella teologia. Vi domina infatti ampiamente una dottrina della redenzione incentrata sulla croce e la risurrezione: per il Catechismo della Chiesa cattolica, centro della buona novella è essenzialmente il mistero pasquale; per la teologia, salvezza e redenzione non si ricollegano in modo incisivo con la predicazione di Gesù; nelle preghiere eucaristiche è raro che compaia in modo esplicito il messaggio di Gesù sulla venuta del Regno; la signoria di Dio, concetto chiave in teologia biblica, è estranea a molti fedeli... Christoph Böttingheimer cerca perciò di riportare al centro dell'attenzione il messaggio sul regno di Dio, spiegandone il senso e l'importanza. Il regno di Dio è già presente o deve ancora venire? In che misura il ritorno di Cristo, che sembra prendere il posto della venuta del Regno, si riferisce all'universo intero? La redenzione e la salvezza derivano soltanto dalla passione e morte di Gesù in croce, o c'è di più? Dato che l'odierna crisi ecclesiale è di fatto una crisi della fede, è essenziale chiedersi: l'annuncio attuale riflette integralmente il messaggio del Gesù consegnatoci dai vangeli canonici? Una indagine rigorosa che si interroga in modo specifico sul messaggio centrale di Gesù, finito in secondo piano. Il teologo di Eichstätt intende quest'opera in chiave molto personale: come espressione di proprie ricerche e anche di proprie lotte, come appello a "pensare oltre".
"Giustificati per grazia" scandaglia la tematica della giustificazione in tutte le lettere di Paolo, comprese quelle delle sue tradizioni. In sintonia con il metodo storico-critico, l'analisi retorica epistolare apre nuovi orizzonti sulla giustificazione. Già prima di Paolo la giustificazione è messa in relazione a Cristo, reso da Dio strumento di espiazione, secondo la fede condivisa delle comunità protocristiane. Introdotta nel contesto polemico della Lettera ai Galati e in funzione della figliolanza divina, la giustificazione per grazia si trova al centro della Lettera ai Romani e assume un ruolo preventivo in quella ai Filippesi. Quando esplode il dilemma sulle vie della giustificazione, Paolo opta decisamente per la fede in Cristo e non per le opere della Legge. Lo Spirito vivifica l'unica giustificazione in Cristo e la rilancia in vista della giustificazione sperata. Nell'evangelo di Paolo, giustificazione e partecipazione sono non alternative, ma accomunate dalla grazia e dalla croce di Cristo. Della giustificazione per grazia non si dirà mai abbastanza, perché è universo simbolico che coinvolge diversi interlocutori. Non una dottrina, ma l'evangelo della giustificazione è quel che rende sempre attuale l'essere giustificati per grazia.
All'inizio c'erano i riti: prima di scrivere le pagine del Nuovo Testamento, i cristiani hanno vissuto la presenza del Signore attorno al pane e al vino eucaristici. Poi sono nate delle questioni attorno ai riti, e i cristiani hanno offerto le loro risposte, spiegando tutto ciò che ruota attorno ai sacramenti (materia, forma, ministro, effetti...). Da qualche secolo a questa parte, però, noi occidentali abbiamo grossi problemi con i riti, e solo da pochi decenni la teologia ha iniziato a occuparsi seriamente della questione. Il risultato è una situazione complessa: prassi secolari, definizioni consolidate, pensieri nuovi e sfide pastorali inedite si incontrano e, non raramente, si scontrano. I sacramenti cristiani talvolta ci propongono piccoli-grandi rompicapi: teologie, definizioni e soluzioni pratiche - che, prese singolarmente, hanno buone ragioni - una volta inserite in un quadro unitario evidenziano clamorose incongruenze. Il libro, nato dall'insegnamento e in dialogo costante con gli operatori pastorali, tenta allora di mettere a nudo alcuni paradossi del celebrare cristiano, aprendo qualche cantiere per approdare a conclusioni sempre più accettabili.
Per ogni giorno si offrono: – La lectio: che cosa dice il testo? – la meditatio: che cosa il Signore dice a me? – l’oratio: che cosa dico io al Signore? – la contemplatio: che cosa dicono i Padri o i maestri dello Spirito? – l’actio: una 'Parola' da ripetere e da vivere, che accompagna lungo la giornata – una lettura spirituale: come un Autore del nostro tempo attualizza la Parola? Dalla quarta di copertina: Viviamo un momento della storia ecclesiale felicemente caratterizzato da una ritrovata centralità della parola di Dio nella vita spirituale dei credenti. I volumi di questa collana suggeriscono un percorso di lectio divina: preghiera di antichissima tradizione, che si rivela quanto mai viva e attuale anche oggi per il popolo cristiano. Sono uno strumento concreto - agile ma allo stesso tempo rigoroso, semplice ma ricco di contenuti - che aiuta a seguire un piano di lettura meditata della Sacra Scrittura, che insegna a gustare i testi biblici proposti dalla liturgia lungo lo svolgersi dell'anno liturgico. Lo fanno guidando il lettore nelle classiche tappe della lectio, della meditatio, dell'oratio, della contemplatio e dell'actio. Queste pagine abbondano di brani antologici tratti dai grandi commenti che i Padri ci hanno lasciato sulla Scrittura, e per ogni giorno (festivo e feriale) accanto ad essi riportano gli insegnamenti dei santi e degli interpreti moderni della storia umana. Un sussidio completamente nuovo, frutto della collaborazione di diverse competenze: i numerosi autori sono esperti nel campo dell'esegesi, della liturgia e della spiritualità, rappresentanti di diverse sensibilità culturali e spirituali. Il loro impegno comune è quello di convergere tutti insieme verso una spiritualità biblica, sia personale sia comunitaria, che si incarni nella vita degli uomini e delle donne di oggi.
Che cosa dice veramente il racconto su Adamo, Eva, il serpente e il frutto proibito? Per secoli è stato una pietra angolare per la dottrina cristiana del "peccato originale". Negli ultimi anni molti studiosi hanno però contestato questa interpretazione abituale, perché in Genesi 3 non si parla di peccato, trasgressione, disobbedienza o punizione, ma si delineano i tratti della condizione umana - nel bene e nel male. Eppure il quadro è troppo complesso e strutturato per essere liquidato in maniera così semplice. Smith analizza magistralmente sia il racconto biblico che la storia della sua ricezione; esamina il controverso concetto di "caduta", presente nella tradizione ebraica e sviluppato nei primi secoli dal cristianesimo; dimostra che il racconto del "paradiso terrestre" costituisce un'esplorazione del desiderio e della bontà, del peccato e del male negli esseri umani, posti in relazione a Dio. Sicché lo specialista americano stimola a comprendere il concetto di peccato originale a partire dalla Bibbia, andando oltre le interpretazioni tradizionali o quelle moderne. E da una lettura attenta e ben informata deduce che è meglio parlare di "ricaduta", piuttosto che di "caduta". «Questo libro suscita più domande di quanto non dia risposte; e non potrebbe essere altrimenti. Ma a coloro che sono interessati a ulteriori esplorazioni, esso offre anche una enorme ricchezza di risorse» (Christopher B. Hays). Un'analisi esegetica stimolante, proposta con una scrittura fluida e incisiva.