Nouwen ha scritto e parlato molto di comunità nel corso della sua vita, svolgendo il ministero di prete e di docente. Una ricerca di comunità ha alimentato gli scritti di questo autore prolifico e molte delle sue scelte di vita più importanti - compresa la decisione di lasciare l'incarico all'università per fare da cappellano in una comunità de L'Arca in Canada. Lì, vivendo a fianco di persone con disabilità intellettive e dello sviluppo, in compagnia dei loro assistenti, la sua comprensione della comunità, ma anche dell'impegno che richiede la vita comune, sono giunti a maturazione. Stranamente, però, Nouwen non ha mai dedicato un libro completo all'argomento. Solo adesso, attingendo a conferenze e articoli apparsi nel corso degli anni - con materiali inediti per l'Italia -, Comunità fornisce un quadro esaustivo della visione che Nouwen aveva della comunità cristiana. E dà ragione del perché egli la percepisse come una parte ineliminabile della vita spirituale, in tutte le sue varie dimensioni.
Dal 1963 la rivista accompagna in Italia la riforma liturgica e si occupa di formazione liturgico - pastorale, facendo emergere il ruolo che il culto liturgico occupa nella vita delle comunità parrocchiali.
Questi i temi dei fascicoli del 2023:
1/2023 (gennaio-febbraio): «L'urto del reale» (R. Guardini). Ai confini della liturgia
2/2023 (marzo-aprile): Si è sempre fatto così
3/2023 (maggio-giugno): Liturgia e futuro
4/2023 (luglio-agosto): La liturgia come sinodalità in atto
5/2023 (settembre-ottobre): La riforma liturgica verso la terza età
6/2023 (novembre-dicembre): Il villaggio globale liturgico
Ogni numero, per passare dalla riflessione alla prassi, verrà articolato in tre sezioni: Studi su tema monografico; - Sussidi e testi per celebrazioni; - Schede per incontri formativi adatti alla catechesi degli adulti, al gruppo dei catechisti e al gruppo liturgico.
Fondato nel 1955, da più di sessantacinque anni è il bimestrale dell’Associazione Biblica Italiana dedicato all’aggiornamento e alla formazione biblica degli operatori pastorali. Mira a divulgare e rendere efficaci sul piano culturale e pastorale gli studi esegetici più accreditati e la ricerca biblica più recente.
I fascicoli del 2023 saranno dedicati all'Apocalittica, e precisamente:
1/2023 (gennaio-febbraio): Questioni introduttive
2/2023 (marzo-aprile): L'apocalittica nei libri profetici
3/2023 (maggio-giugno): L'apocalittica in Daniele
4/2023 (luglio-agosto): Testi apocalittici nel Nuovo Testamento
5/2023 (settembre-ottobre): L'Apocalisse di Giovanni
6/2023 (novembre-dicembre): Temi trasversali
La rivista è costituita anzitutto da contributi puntuali sul tema principale, inclusi alcuni articoli di sintesi applicativa. Contiene poi curiosità storiche sul tema principale, divagazioni e attualizzazioni, indicazioni per la pastorale biblico-catechistica, una rassegna bibliografica, un’analisi dettagliata di un capolavoro pittorico sul tema. Infine le pagine centrali, realizzate come inserto staccabile, sono pensate come sussidio pratico per strutturare gli incontri a tema biblico.
Quale immagine di Dio trasmettere ai nostri figli o ai nipoti che ci vengono affidati? Quale amore, quale chiesa, quale cristianesimo presentare ai ragazzi del catechismo? La risposta è duplice: per parlare correttamente ed efficacemente dell’amore del Padre di Gesù occorre avvalersi dell’aiuto delle scienze umane e della riflessione teologica, e occorre farlo nella maniera più concreta possibile, valorizzando cioè la relazione familiare o quella educativa.
Dalla quarta di copertina:
Il percorso è diviso in quattro parti in cui elementi di tipo teologico o pastorale entrano in circolo con le scienze umane e da queste si lasciano sollecitare. Ogni parte si conclude con concrete indicazioni narrative, a misura di bambino.
La prima parte esplora come Gesù stesso ci parla del suo approccio ai bambini, perché non gustarcelo? E, soprattutto, perché non lasciare che i loro dubbi e le loro domande aiutino anche noi adulti in questa opera fondamentale?
La seconda parte mostra, nell’ottica della formazione relazionale-sistemica degli autori, che la Parola raggiunge il bambino nelle interazioni e nel dialogo che qualifica il mondo che lo circonda. Il tema del male nel mondo e il tema dell’amore del Padre che si abbassa con tenerezza verso ogni bambino costituiscono la spina dorsale di questa seconda parte.
La terza parte prende in esame il contesto familiare/amicale e di gruppo in cui nasce la domanda del bambino all’adulto, mettendo in rilievo come l’adulto possa fraintenderla e tradirla e come invece la Parola può bonificare e rendere più vivibili quei rapporti che l’età evolutiva da tempo ha sigillato come tipici per il bambino. In particolare si occupa del senso del tempo, della formazione alla coscienza e di alcuni relazioni, quali la gelosia, la bugia, l’aggressività.
La quarta parte si occupa dello strumento principe della trasmissione volontaria e consapevole della fede in un arco che va dalla parola alla Parola e mette a fuoco la sollecitazione narrativa che percorre tutte le parti del testo.
La nostra fede è la più grande salvaguardia del bambino che Gesù ci chiede di rispettare in Suo nome. Da questa considerazione scende la nostra tesi che l’educazione alla fede non sia un sovrappiù né un optional, ma proprio una autentica protezione del bambino, ricca di futuro.
In questo senso, il testo si mette sulla scia della seconda enciclica di Benedetto XVI, Spe salvi che pone in stretta sinergia – e non solo in una prospettiva di dialogo e di aiuto reciproco – ragione e fede. Quale religione, quale Amore, presenteremo allora ai nostri figli? Ai ragazzi che troviamo a catechismo? Agli scolari che incontriamo in classe? Ai nipoti e ai piccoli che ci vengono incontro?
La risposta del testo è in accordo con queste premesse e ci invita: a) a parlare dell’Amore del Padre di Gesù utilizzando tutti i mezzi delle scienze umane e tutti i mezzi di una moderna riflessione teologica; b) a parlare dell’Amore del Padre di Gesù nella maniera più concreta possibile, cercando tracce della speranza proprio nella realistica incarnazione di ciascun umano: là dove ogni persona fa esperienza di amore; e cioè nella relazione di coppia che fonda, costruisce, plasma il famigliare. Tutti noi portiamo – in maniera più o meno esaltante e/o dolorosa – le stimmate di questo amore esperito agli albori della vita e dentro il terreno del noi della coppia parentale che ci ha generato.
Il testo riprende dopo più di dieci anni il tema che gli autori hanno già trattato nel fortunato Parlare di Dio ai bambini (Queriniana 20014) e vorrebbe completarlo e aggiornarlo con i caratteri fondamentali della relazione che insieme, genitori/educatori e ragazzi, costruiscono, quando si mettono in clima di trasmissione della fede. Questo intento, che guida tutto il libro, non solo intende fornire a coloro che parlano di Dio alle nuove generazioni spunti operativi, ma chiede di riflettere sulla loro trasmissione della fede, a favore del bambino come dice il titolo; nella speranza che faccia bene a loro e a tutti noi, generazione adulta.
Dal 1968 è il più qualificato e apprezzato strumento di lavoro per la comunicazione di fede nelle assemblee liturgiche. Il suo intento non è quello di sostituirsi ai responsabili delle comunità cristiane, ma di offrire loro un qualificato contributo per animare in modo sempre più adeguato e incisivo le assemblee celebranti, domenicali e festive.
Per ciascuna domenica e festa vengono proposti quattro contributi per preparare l'omelia:
– un'analisi delle tre letture bibliche, con elementi per indagare il senso originale dei testi;
– una riflessione su un tema particolare che sta al centro della Parola di Dio;
– uno schema completo di omelia, con indicazioni per la celebrazione e la regia liturgica;
– due schede (una per il presidente, una per i collaboratori) che suggeriscono gli interventi di parola adatti alle diverse figure ministeriali e alle diverse sequenze celebrative.
Ogni fascicolo è inoltre arricchito da:
– un Dossier monografico che passa in rassegna una nutrita sequenza dei nostri modi di dire: Gesù è il povero, Sono arrabbiato con Dio, Morire a se stessi, Dire le preghiere, Dio ti vede;
– un Sussidio pratico per celebrazioni particolari durante l’anno liturgico e per interpretare cristianamente le vicende della vita civile ed ecclesiale (Celebrazioni della Parola, Via Crucis, Novene…)
– una Rubrica «Sguardi in pastorale».
David Cabrera esplora in questo libro le sfumature e le implicazioni di questa emozione tanto radicata in noi - la paura - e lo fa integrando opportunamente la sua esperienza personale con la sua formazione di psicologo e teologo. La riflessione intorno alla paura, sui suoi aspetti oggettivi e soggettivi, si concentra soprattutto nell'ambito della vita spirituale e nel contesto della nostra risposta alla chiamata di Dio. Un approfondimento è dedicato anche alla possibilità di essere liberati dal timore facendo esperienza della consolazione, termine chiave nella spiritualità ignaziana. Tutto questo sviluppo trova il suo fulcro nel racconto evangelico della preghiera di Gesù nell'orto degli ulivi: contemplando il Signore nel suo momento di massima angoscia, scopriamo le chiavi che ci aiutano ad affrontare e a superare i nostri timori più opprimenti. Prefazione di Marta García Fernández.
Una guida agli Esercizi Spirituali di Ignazio di Loyola. Un libro originale e profondo.
La teologia morale cattolica si è basata, per tradizione, su un approccio che ha accentuato di molto il ruolo dell'etica normativa e ha poi associato la responsabilità morale all'osservanza oppure alla disubbidienza alle norme morali. Joseph A. Selling si propone di ampliare le basi e di espandere gli orizzonti della teologia morale, senza tuttavia rigettarne o rimpiazzarne quei tratti che per noi sono abituali. Ridefinire l'etica teologica offre allora un metodo alternativo a quello tradizionale: senza disprezzare nessuna delle valide intuizioni dell'etica normativa, ricontestualizza e riorienta la disciplina. La aiuta a considerare la motivazione e l'intenzione umana prima di indagare le opzioni comportamentali mirate alla realizzazione del fine. L'analisi di Selling trova una solida base nell'insegnamento del Vaticano II, per cui la «persona umana considerata integralmente e adeguatamente» fornisce il criterio fondamentale per affrontare i temi etici nel mondo contemporaneo. La sua prospettiva si rivolge alla questione cruciale della descrizione dei fini o degli obiettivi della vita etica, fornendo un approccio nuovo al concetto di virtù. Selling conclude con suggerimenti su come combinare l'etica normativa con questo metodo alternativo in teologia morale, che prende avvio con l'effettivo orientamento etico della persona umana verso una vita virtuosa. Esegeti esperti, studenti di teologia e persone colte - dunque anche non solo specialisti di morale - trarranno grande frutto dalla lettura di questa lucida opera di Selling. Una combinazione insolita di argomentazioni bibliche, storiche e sistematiche rende questo libro indispensabile.
«Sono grato a Steffens non solo perché ha trattato l’argomento, ma per come l’ha trattato. La sua scelta non è caduta sull’anatema magisteriale o sull’analisi psicologica bensì sulla magistrale lettura del desiderio vero celato dietro ai desideri falsati espressi (o, meglio, repressi) dalla pornografia» dalla prefazione di Robert Cheaib.
«L’essere umano non è fatto per amare: è fatto per morire d’amore». E si tratta di una vocazione così eccedente che contiene in sé ogni impazienza, ogni smarrimento.
La pornografia, in sé e per sé, fa la caricatura dell’amore, mimando il desiderio umano di donarsi senza riserve. Difatti l’amore vero è l’amore nel suo significato forte. L’amore assolutamente donato e assolutamente ricevuto. L’amore come dono di sé senza contraccambio. L’amore come cuore che si dilata. L’amore come ferita per la quale vigilare perché non si rimargini mai, dalla quale non guarire mai.
Questo amore, un tempo detto “carità”, ci fa sostare pazientemente, come una preghiera, alla soglia dell’altro. Senza possederlo, senza consumarlo, ma anzi espropriandosi.
Una lettura coraggiosa e non scontata della pornografia, considerata come una emergenza reale.