Dalle Oranti alla Maddalena, dall'ascesi di Maria Vergine alle parabole dei Vangeli Apocrifi, Dario Fo accompagna il lettore attraverso la rappresentazione e il "progressivo occultamento" della donna nei testi sacri, nel tentativo di risalire alle origini della presunta misoginia della Chiesa. Attraverso lo studio delle opere d'arte e dell'iconografia cristiana e la rielaborazione di molte immagini pittoriche, egli trae alcune delle riflessioni che lo porteranno a identificare una sorta di involuzione nello sviluppo della figura femminile nella storia.
Attraverso i dipinti, i disegni e le fotografie questo volume racconta la storia della lettura femminile dal Medioevo al XXI secolo. Il tema della lettrice ha affascinato gli artisti di tutte le epoche. Sono stati tuttavia necessari molti secoli perché alle donne venisse permesso di leggere ciò che volevano. Prima potevano ricamare, pregare, allevare bambini e cucinare. Ma nel momento in cui esse colgono nella lettura la possibilità di sostituire l'angusto mondo della loro casa con il mondo sconfinato del pensiero, della fantasia e del sapere, diventano una minaccia. Le donne che leggono sono pericolose perché in questo modo si sono appropriate (e forse lo fanno ancora oggi) di conoscenze ed esperienze originariamente non destinate a loro. Queste immagini di donne che leggono sono piene di bellezza, grazia ed espressività.
"Diceva Marcel Duchamp che è impossibile, forse addirittura blasfemo, commentare un'opera d'arte. Solo gli occhi e un determinato atteggiamento mentale possono collocarci in giusta disposizione davanti a una tela, una scultura, un'incisione. La parola è non solo arbitraria ma insolente e ridicola, e rischia sempre di sovrapporsi a quanto la tela o la scultura dicono. La parola può tradire. Inoltre: chi siamo noi, uomini d'oggi? E con quali metri possiamo misurare il frutto d'un'arte antica? Tre secoli esatti ci dividono da Rembrandt, una distanza infinita. Noi abbiamo perduto la nostra misura, mentre un europeo del Seicento era davvero il signore dell'universo. Rembrandt e noi: corre una differenza come tra la sua Lezione d'anatomia del 1632 e il documentario cinematografico d'una operazione sul cuore. Che è già un altro cuore. Il Seicento fu certamente l'ultimo dei secoli d'oro. Subito dopo, corroso e svanito l'oro, dovettero inventare i Lumi. Il Seicento è il grande teatro, è la sicurezza di un continente battagliero e soddisfatto, l'Europa." (dalla presentazione di Giovanni Arpino)
Il volume è un saggio, ampiamente illustrato e ricco di dettagli narrativi, che analizza il virtuosismo illusionistico e la grande fantasia decorativa di Giambattista Tiepolo, dalla formazione alle grandi opere della maturità. Il volume è corredato dal catalogo completo delle opere dell'artista settecentesco, aggiornato in base agli ultimi studi critici dopo le grandi mostre di Venezia e New York del 1996.
Scrittore di narrativa e di teatro, saggista raffinato, Gao Xingjian, Nobel per la letteratura 2000, ha sempre coltivato anche la pittura ed è considerato un innovatore sia nel campo dell'arte figurativa sia in quello letterario. Questo volume presenta una sintesi della sua opera pittorica (un centinaio di lavori ad inchiostro di china su carta di riso, eseguiti a partire dagli anni Sessanta) arricchita da un saggio autobiografico e critico in cui l'autore parla della pittura e del suo rapporto con i colori, con la tradizione cinese e con l'avanguardia europea.