Questo libro è la testimonianza della passione dell'autore per quella "penisola occidentale del continente asiatico che si chiama Europa" e del legame culturale che esiste fra i popoli che la abitano. I turisti che invadono le capitali hanno come tappa obbligata la visita ai grandi musei, vere e proprie "stanze delle meraviglie" che custodiscono la memoria di un senso comune dell'armonia che ha unito gli europei nel corso dei secoli, una memoria effettivamente collettiva di un'Europa miracolosamente già unita. Philippe Daverio ripercorre la storia delle istituzioni, delle dinastie e delle evoluzioni della società civile passando in rassegna diverse tipologie di raccolte museali, da quelle "nazionali", che rispecchiano l'identità dei singoli Stati, a quelle nate da collezioni private, di principi o di imprenditori, fino a quelle dedicate a un determinato periodo storico. Per ogni museo, sulla scorta di curiosità e gusti personali, l'autore ci accompagna poi in una visita guidata alla scoperta di opere o percorsi meno frequentati, ai margini degli itinerari più battuti, al fine di stimolare l'immaginazione e aprire nuovi orizzonti In base al vecchio detto francese "Les voyages forment la jeunesse", i giovani si formano viaggiando, il tour d'Europa attraverso i musei si riconferma una destinazione attraente e istruttiva per i curiosi di tutte le età.
“La strada” è un libro centrale per avvicinarsi o approfondire il pensiero di Severino, che qui indaga sull’identità dell’Occidente attraverso i due elementi che la caratterizzano: la follia e la gioia. Il più profondo tra i pensatori italiani contemporanei offre qui una somma della sua filosofia, con un linguaggio critico molto attuale, accompagnandoci in un viaggio attraverso la civiltà moderna, fatto di contrapposizioni: da un lato la forza distruttiva della follia occidentale, dall’altro la gioia come verità e fonte di liberazione dai vincoli imposti dalla nostra civiltà. Così Severino allarga in modo decisivo l’orizzonte sugli elementi che contraddistinguono la nostra società.
Da una delle penne più provocatorie del giornalismo italiano nasce una nuova inchiesta sul tema più controverso per gli italiani. Il volume racconta come il fascismo sia rimasto impresso nella nostra identità, tanto da essere tutt’ora un elemento dominante non solo dei discorsi politici, ma della vita di tutti i giorni. Cerno propone un’analisi del passato per comprendere la formazione dell’Italia di oggi. Con un ritmo incalzante, ma basato su un’accurata ricerca storica, il titolo è un’acuta e originalissima lettura della nostra storia e del nostro presente, che ci fa capire chi siamo stati, chi ci ha governato e ci governa. E soprattutto chi siamo, noi italiani.
C’era una volta un Paese in cui tutti erano felici. Il Principe e la Principessa si amavano e il regno prosperava nella gioia e nell’armonia. Ma un giorno la Principessa si ammala e i medici non riescono a capire il perché. Il Principe è il solo che possa risvegliare in lei la voglia di vivere, ma per riuscirci dovrà prima comprendere quello che dimora nel cuore della sua amata.
Feodora vive con la madre tra boschi perennemente innevati, in una casa colma di cibo e camini. Lì vicino, in una chiesetta abbandonata, si sono fatti la tana dei lupi. Nessuna paura, però, anzi: la madre di Feodora è una soffia-lupi, li aiuta cioè ad ascoltare il Richiamo della Foresta dopo anni di spenta cattività. Non tutti però sono amanti dei lupi, e ancor meno di chi li aiuta a tornare selvaggi. Quando la madre viene incarcerata ingiustamente, Feodora lascia la sicurezza di casa per correre a salvarla. Saranno i lupi a insegnarle a sopravvivere, ma anche quanto giusto, indispensabile e vitale sia combattere per chi amiamo.
Una grande riscoperta editoriale a 50 anni dall’ultima edizione: il diario di Hitler, in cui il dittatore confessa il suo fallimento in allucinanti monologhi, dettati appena prima di morire. “Il mio testamento politico” è fondamentale per comprendere il punto di vista del dittatore e per comprendere meglio i misteri della sua esistenza, e ha un estremo valore storico, gettando nuova luce sulla insalubre mentalità del Fuhrer e sugli eventi che hanno dettato la storia di quegli anni. Attraverso le sue parole possiamo comprendere in che modo egli vedeva se stesso e la sua missione, e come le sue azioni scossero gli equilibri dell’Europa e di tutto il mondo fino ai giorni nostri.
La mattina del suo primo compleanno, una bambina galleggia nella custodia di un violoncello sulle acque della Manica. A raccoglierla è Charles, un eccentrico ma premuroso scapolo inglese, che decide di prendersi cura di lei. Una cura un po' speciale, perché Charles usa i libri come piatti e permette a Sophie di scrivere sui muri. Per questo, quando la ragazzina compie tredici anni, i servizi sociali minacciano di metterla in un istituto. Allora Charles e Sophie fuggono a Parigi in cerca della madre di lei, con un solo indizio in mano: la targhetta sulla custodia del violoncello che l'ha salvata dal naufragio. L'impresa non è affatto semplice, ma Sophie troverà sui tetti di Parigi un aiuto inaspettato. Età di lettura: da 12 anni.
"'Tutto ciò che resterà della mia vita è quello che ho scritto.' Qualcuno l'ha detto pensando a se stesso, però sono parole che si adattano anche a me. Ho sempre voluto scrivere. Alla fine della scuola media, andavo per i tredici anni, mio padre Ernesto mi regalò una macchina Underwood di seconda mano, dicendo: 'Vedi un po'se la sai usare'. Mia madre Giovanna mi mandò a una scuola di dattilografia. Ma dopo un paio di lezioni, chi la dirigeva le spiegò: 'Giampaolo ha imparato subito quanto gli serve. Non butti via i suoi soldi'. Ho cominciato a scrivere nell'estate del 1948 e da allora non ho più smesso. Nell'ottobre 2015 di anni ne ho compiuti ottanta. E ho deciso che potevo permettermi questo libro. Non oso definirlo un'autobiografia, parola pomposa. Allora dirò che è il racconto personale di un vecchio ragazzo destinato a fare il giornalista. Non venivo da una famiglia di intellettuali. Mio padre era operaio del telegrafo. Mia madre aveva cominciato a lavorare a dieci anni ed era stata così brava da aprire un negozio di mode. La mia nonna paterna, Caterina, era analfabeta. Rimasta vedova con sei bambini da crescere, aveva vissuto nella miseria più nera. Troverete qui le loro storie, insieme a quelle di mio nonno Giovanni Eusebio, un bracciante strapelato, e di uno zio paterno, Paolo, un muratore morto a New York in un cantiere. I miei antenati sono questi. E se esiste un aldilà, guarderanno stupiti questo figlio che si è guadagnato il pane scrivendo.'" (G. P.)
Un cavalluccio marino ondeggia tra le laminarie, mentre lo squalo toro attende la sua preda e una tartaruga marina dispiega le pinne come se fosse in volo. Catturate dalla tecnologia Photicular®, le creature di questo libro sembrano così reali che, sfogliando piano le pagine, si ha l'impressione di essere davvero sul fondo dell'oceano, faccia a faccia con pesci pagliaccio, meduse e giganti degli abissi. Età di lettura: da 7 anni.
I pinguini camminano sulla banchisa e sembrano ballare. Un piccolo orso gioca con la mamma. La balena fa breccia nel ghiaccio. L'aurora boreale brilla nella notte stellata come un arcobaleno. Catturati dalla tecnologia Photicular®, gli animali e i fascinosi paesaggi polari si muovono e sembrano così reali che pare di poterli toccare. È la danza della vita tra le pagine di un libro. Età di lettura: da 7 anni.
Ha una borsa prodigiosa, arriva con il enti e fa cose molto, molto strane.
E' Mary Poppins, la bambinaia più famosa di tutti i tempi.