«La immagino, metaforicamente, come la pioggia, le cui gocce possono cadere con leggerezza, oppure trasformarsi in piccole bombe d'acqua e inondare, abbattere dighe. Tuttavia, così come le prime gocce di pioggia ci avvertono del possibile precipitare del tempo, così l'ansia suona un primo "campanello" che ci mette in allerta e attiva le nostre risorse, a protezione di noi stessi e degli altri».
Coinvolge tutti i genitori e li accompagna in tutte le sfide di crescita dei loro ragazzi: l'ansia è un'esperienza universale e trasversale che lambisce ogni età, affolla i pensieri, attraversa normalità e patologia. Nel tempo ciclico di una famiglia, l'ansia assume diverse tonalità e scaturisce proprio dagli effetti della crescita dei figli, delle dinamiche di coppia, della maggiore o minore permeabilità di una famiglia al discorso e agli eventi sociali.
Un libro come un compagno di viaggio, una raccolta di preziose riflessioni per comprendere questa "presa sull'anima" e viverla non come un fardello ma come una mappa nell'impegnativo ma anche straordinario cammino di madri e padri.
Attualmente, Instagram è tra i social network più in crescita in Italia e sicuramente tra i più amati dai giovani. La sua caratteristica peculiare è l'immagine. È una piattaforma che si concentra sulla creazione di foto e video dando origine a veri e propri diari virtuali tramite cui è possibile raccontarsi. Senza dubbio, è il principale strumento di socializzazione tra gli adolescenti e ha portato importanti cambiamenti a livello personale e sociale. I giovani hanno tra le mani un potente mezzo che offre molte opportunità e altrettanti rischi. Ma sappiamo cosa succede su quella piattaforma? Instagram ormai è parte integrante delle vite dei più giovani, ma non solo, e si intreccia con alcuni aspetti fondamentali del loro sviluppo come la ricerca di sé, la costruzione dell'identità, il confronto sociale, l'autostima, lo sviluppo corporeo e la corporeità. Ma come? E quali sono gli effetti? L'educazione digitale è il primo passo per garantire un uso sicuro e responsabile della piattaforma: lo scopo di questo libro è fornire una lettura psicologica di Instagram in modo da comprendere il suo dispiegarsi nella delicata fase di ricerca di sé, tipica degli adolescenti. All'interno del volume è anche presente un contratto da far firmare ai propri figli prima di iscriversi ad Instagram con una scheda di approfondimento per adolescenti e genitori.
Chi è il bambino evangelico? È il cristiano, che vive la complessità della vita contemporanea dando il meglio delle proprie facoltà umane ed esprimendo con tutto se stesso anche la trascendenza della Grazia divina, che ha ricevuto con il battesimo. Ezio Aceti propone il suo libro più profondo e mistico, raccontando come ciascuno di noi può essere, anzi è, il "bambino evangelico". Siamo figli che hanno ricevuto il seme della Grazia, che si trova depositata nel nostro cuore. Siamo figli che ricevono l'amore incondizionato di Dio e che danno la propria testimonianza, come fratelli, in un mondo in piena deriva narcisistica. Eppure, riallacciare i legami è possibile, i cristiani sono chiamati a farlo: la crisi è un'opportunità, va vista come il dolore di un parto, nella direzione dell'amore e della costruzione di un mondo accogliente, unito e plurale.
Questo libro è una guida per chi è impe­gnato nel viaggio della vita: mira a dare un nome alle emozioni che viviamo dentro di noi, aiuta a “leggerle”, a capire come fun­zionano e ad affrontarle, trasformandole in bussole per capire dove siamo e dove stiamo andando.
La possibilità di nominare ciò che vivia­mo dentro, dalla rabbia alla tristezza, dalla paura alla gioia, è uno strumento che svela gli inganni e le maschere del nostro tempo, mette a nudo le relazioni che bloccano, permette di reagire alla fatica e all’ansia quotidiana. L’uomo è chiamato a crescere, a evolversi e a compiersi. Ognuno di noi è il sogno più bello di Dio e la sua pace sta nel realizzarlo.
Maria Pia Colella è una donna, sposa, madre, psicologa-psicoterapeuta e formatrice. Ha conseguito la Laurea in Psicologia a indirizzo clinico specializ­zandosi in Psicologia relazionale presso l’Accademia Psicoterapia Relazionale (IPR). Nel 2011 ha conseguito il Master di II livello in “Clinica della relazione di coppia” presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano – ASAG Alta Scuo­la di Specializzazione Agostino Gemelli. Svolge da diversi anni attività privata in ambito clinico. Ha promosso ed elabo­rato progetti per le scuole su inclusione sociale, genitorialità, prevenzione del disagio giovanile. Con sguardo attento e appassionato, da circa 10 anni offre il suo servizio per la formazione di giovani, fi­danzati e famiglie all’interno del Proget­to Nazareth. Autrice di diversi articoli sulla genitorialità e sulla relazione della coppia, per San Paolo nel 2018 ha pubbli­cato Chiamati ad essere. Manuale della coniugalità.
"La malattia di un figlio è l’esperienza più difficile che la vita possa riservare a un genitore e porta con sé risvolti psicologi e molte problematiche di carattere pratico. Questo libro è una guida per comprendere e metabolizzare tutti i passaggi che vanno dalla diagnosi alle cure, per favorire la comunicazione con il personale sanitario, per avere un pensiero sugli aspetti organizzativi e familiare, per restare saldi ma anche farsi aiutare quando serve. Nato dall’esperienza degli autori, il testo trae spunto da innumerevoli casi di vita vissuti da bambini, genitori, fratelli e dalle equipe curanti. I temi affrontati: elaborare la fatica e il dolore della diagnosi; fidarsi dei centri di cura italiani; sapere cosa prova il bambino rispetto alla sua malattia, aiutarlo ad affrontare esami e cure e migliorare la comunicazione in famiglia; riorganizzare i tempi di vita e di lavoro; sostenere una certa “normalità” anche per i fratelli; riuscire a riprendere il cammino dopo la dimissione e recuperare una vita normale."
L'eroe della storia è colui che nella città punta la lancia nella gola del drago, e nella solitudine tiene con sé il leone nel pieno delle sue forze, accettandolo come custode e genio domestico, ma senza nascondersi la sua natura di belva. Italo Calvino
Quarto volume della serie Pollicino, Ciao, io esco! è dedicato ai primi passi del bambino nel mondo esterno: la scuola, i primi amici, le prime decisioni, l’incontro con nuove regole e nuovi interlocutori. Il bambino vuole scoprire il mondo dei grandi, e la mamma e il papà lo vedono crescere e apprendere nuove cose. Quando il bambino comincia a infrangere le regole, a dire le prime bugie, ad avere i primi segreti dentro e fuori dalla rete social/e dei coetanei spesso i genitori dicono di non riconoscerli più. L’impegno di mamma e papà diventa allora riconoscersi in un ruolo genitoriale che subisce bruschi cambiamenti e nel riconoscere e valorizzare le parole, i desideri, i sogni e le ambizioni di figli che non sono più dei piccoli e non sono ancora grandi: bisogna darsi tempo e fargli spazio!
Il volume presenta il processo di counseling nella sua struttura e nelle sue fasi: il primo colloquio, che farà cogliere al counselor e al suo cliente come stare nella relazione e come attivare il percorso di crescita e di cambiamento, l'intuizione quale elemento necessario nella relazione, la supervisione, che sarà l'elemento di verifica perché tutto questo processo possa essere compiuto nel rispetto e nella coerenza di una iena unitarietà metodologica. La novità di questo metodo consiste nello strutturare i processo di counseling in quattro fasi all'interno di quattro piani di lavoro, in modo tale che l'operare disponga di un sistema di riferimento scientificamente valido in ogni mento del suo intervento. Lo scopo è fornire al counselor un aiuto concreto per superare i rischi di genericità e superficialità del oro intervento, per fare una corretta lettura dei dati evitando le interpretazioni fuorvianti, per ottenere una maggior precisione nella dimensione diagnostica e quindi nella definizione dell'intervento possibile e appropriato al caso.
E' possibile nel mondo contemporaneo utilizzare il metodo del Coaching per accompagnare o essere accompagnati in un cammino spirituale.
Un progetto che offre un approccio originale fra tradizione e nuove domande della spiritualità.
La solitudine è sofferenza maledetta non quando si è soli ma quando si ha il sentimento di contar niente per nessuno.
Enzo Bianchi
"Che bello il mondo" è dedicato ai bambini dai 3 ai 6 anni e propone una serie di temi che si originano dalla maggior indipendenza del bambino e dalla sua crescita psicologica. Dopo i primi anni, il percorso di separazione è avviato, sia per il piccolo sia per la mamma, e la figura del papà acquista sempre più importanza. Il bambino sente l'esigenza di vedere riconosciuta la sua persona e provoca, si oppone all'inizio dell'educazione. I primi "no" sono per il piccolo il primo e prezioso incontro con il valore della frustrazione e per i genitori rappresentano l'inizio della grande e faticosa avventura di sostegno alla crescita del figlio.
"Possiamo fare a meno di molte cose" è una frase che ricorre spesso sulla bocca di noi tutti e sintetizza la psicologia del "senza" che gli autori presentano per la prima volta in questo libro. Al completo la frase sarebbe: "possiamo fare a meno di molte cose che possediamo, di molti acquisti che facciamo e di molti desideri di consumo", ma perché acquistiamo sempre più prodotti "senza" (senza glutine, senza olio di palma, senza zuccheri, senza parabeni, senza siliconi....)? Cosa succede quando dobbiamo o vogliamo rinunciare a qualche acquisto? Quando cioè rimaniamo "senza consumi"? Per rispondere a queste domande occorre partire dalla crisi economico-finanziaria che - sul piano psicologico - ha avuto un impatto epocale e ha cambiato non solo il nostro modo di fare acquisti ma anche di vivere.