per la propria vita: ecco i due elementi che accomunano La morte di Ivan Il’icˇ e Confessione. Il primo, narrazione dal realismo spietato dell’agonia di un giudice costretto a letto da un misterioso male, riscopre negli occhi del morente i tormenti di un uomo fino a quel momento felice e soddisfatto. In Confessione è lo stesso Lev Tolstoj, scrittore affermato e di chiara fama, ad aprire le porte della propria coscienza per mostrare la sua lacerante insicurezza di fronte alla domanda fondamentale: «Come devo vivere?». Il grande scrittore russo scoperchia il contenitore dei dubbi esistenziali e rivela la sua prospettiva, quella di un uomo che andrà incontro a una ferma ma tormentata conversione.
Quattro racconti (Il vescovo, Lo studente, Il monaco nero, Il violino di Ròtschild) di uomini chiusi in se stessi, vittime di una profonda solitudine impossibile da aggirare e lasciarsi davvero alle spalle. Storie che raccontano un destino che colpisce tutti, quello della incomunicabilità, di una distanza abissale con gli altri e dell’incapacità di costruire relazioni sociali e interpersonali. Se la religione,nonostante Cechov fosse ateo, sembra poter offrire un appiglio, riannodare i capi sfilacciati delle vite umane, la vera certezza pare essere soltanto quella della sofferenza.
"Quattro tra i migliori racconti di Cechov raccolti in un unico volume della nuova collana BUC - I Narratori. Grandi classici e capolavori introvabili con in comune il respiro dell'assoluto".
L'Autore
Anton Pavlovic Cechov (1860-1904) nacque a Taganrog, città russa affacciata sul Mare d’Azov; dopo il fallimento del padre, un piccolo commerciante, si trasferì a Mosca con la famiglia. Per pagarsi gli studi in medicina Anton si dedicò alla scrittura di brevi racconti, perlopiù umoristici, che trovarono il favore degli editori. Il suo impegno letterario, pur nato dalla contingenza, maturò con la mutata situazione economica e Cechov arrivò alla consacrazione con la sua produzione teatrale, soprattutto con i drammi Il gabbiano (1895), Zio Vanja (1896) e Il giardino dei ciliegi(1903). Cechov è dotato di una forte sensibilità per i temi morali e propone in molti suoi racconti una fredda ma pungente riflessione sulla condizione umana.
Francia, 1212, un giovane sacerdote di nome Rolando viene inviato dal vescovo di Orléans ad indagare e verificare i rischi di un’eresia presso l’accampamento dove si sono radunati migliaia di bambini che hanno ascoltato la chiamata di Stefano, il fanciullo di Dio.
Rolando, conquistato dal carisma del fanciullo di Dio, da spia e inquisitore ne diviene il confessore, confidente, consigliere e amico. Il fanciullo ha ricevuto dal Signore un singolare incarico: raccogliere una crociata composta da soli bambini, e recarsi con essi presso il Santo Sepolcro per convertire i seguaci dell’Islam con la predicazione e l’esempio.
Il fanciullo di Dio riuscirà nell’impresa di salpare per la Terra Santa, portando con sé sulle navi mille bambini. Ma sofferenze indicibili, inganni crudeli, prove atroci e ancor più atroci dubbi riguardo alla sua missione, attendono lui, il suo consigliere spirituale Rolando e la schiera degli innocenti bambini. La mano della Provvidenza traccerà infine un lungo itinerario che sarà innanzitutto una conversione verso la vera fede.
La vicenda è narrata in prima persona da Rolando che, dopo quindici anni trascorsi nelle terre degli infedeli, tra le corti dei più ricchi principi e le torture più umilianti e crudeli, ritorna dagli anziani genitori del fanciullo di Dio, raccontando loro gli esiti della insolita e tragica crociata, e soprattutto rivelando che l’annuncio del Vangelo diventa più efficace se viene vissuto dal bambino che è nel cuore di ogni uomo...
Walter Sibelius è saggista e scrittore. È autore di numerosi romanzi, alcuni di carattere storico. Il fanciullo di Dio è il suo primo romanzo pubblicato in Italia.
Ning Xuan lavora in un'azienda creata con capitale straniero nel Sud della Cina. Il suo impiego le permette una vita borghese in un ambiente di lusso, ma la lascia insoddisfatta e la lettura è il suo unico vero svago. Un giorno si imbatte in un libro di Tingsheng che la coinvolge e la commuove profondamente; decide allora di scrivere una lettera all'autore. Il romanzo ha inizio proprio con questa lettera, dalla quale nasce una relazione di amicizia prima e di amore coronato dal matrimonio poi. Romanzo autobiografico costruito su lettere e brani di diario dei due protagonisti, "Il Monte degli Aromi" (il titolo è tratto da una citazione del "Cantico dei Cantici") è il viaggio di due giovani cinesi alla ricerca appassionata del vero amore, della verità e del significato della vita; al tempo stesso diventa - attraverso i loro occhi - un affresco della Cina d'oggi e una critica senza sconti al suo sistema politico, che nega la libertà, i diritti umani e la possibilità di parlare apertamente.
Tra tutti i libri di Alojz Rebula che hanno per protagonista un uomo di Chiesa, il romanzo Notturno sull’Isonzo occupa un posto speciale. Ispirandosi alla vita di un sacerdote realmente esistito, ovvero don Filip Tercelj (di cui Florijan Burnik è l’alter ego letterario), Rebula descrive il tragico destino che investì tanti preti sloveni, vittime dei totalitarismi del secolo scorso: il protagonista del romanzo è dapprima incalzato dai fascisti in casa propria, poi confinato ed esiliato in Italia; rinchiuso in un campo di concentramento dai nazisti; infine, nel dopoguerra, assassinato brutalmente dai comunisti senza tanti complimenti. Questo romanzo è un singolare monumento eretto alla memoria di tutti i sacerdoti sloveni della cosiddetta Primorska che, accettando la persecuzione e mettendo a repentaglio la loro vita, furono sempre pronti a difendere la dignità umana nonché il diritto fondamentale spettante a ciascun uomo di onorare Dio nella sua lingua madre e di conservare la propria identità nazionale.
Destinatari
Un ampio pubblico.
Autore
Il triestino Alojz Rebula (1924), insegnante di lettere classiche ed esponente della minoranza slovena in Italia, è uno dei maggiori scrittori e intellettuali sloveni contemporanei. Al suo attivo ha più di quaranta volumi di opere letterarie, diversi saggi e traduzioni. I suoi campi di interesse spaziano dalla poesia alla saggistica, dai romanzi ai racconti, dai diari alle biografie, dai trattati di filosofia e teologia ai testi teatrali, dalle traduzioni dall’italiano, dal latino e dal greco in sloveno a quelle dallo sloveno in italiano. Ricordiamo alcuni titoli di maggior successo: La vigna dell’imperatrice romana, Il richiamo al Mediterraneo, Il ballo delle ombre, Nel vento della Sibilla, Jakob Ukmar e La peonia del Carso. Notturno sull’Isonzo è stato pubblicato nel 2004 con il titolo Nokturno za Primorsko e ha vinto nel 2005 il prestigioso “Premio Kresnik” per il miglior romanzo sloveno dell’anno.
Punti forti
Rebula è uno dei più grandi scrittori di lingua slovena viventi, nonché forse il più influente intellettuale cattolico di aerea slava. Notturno sull’Isonzo si è aggiudicato nel 2005 il prestigioso premio Kresnik per il miglior romanzo sloveno dell’anno.
Hadrien, è un clochard, che nessun disastro famigliare, nessun fallimento sul lavoro, né l’alcool o le droghe, hanno spinto sulla strada, ma un attacco di claustrofobia, l’improvvisa impossibilità di rimanere più a lungo impigliato nella rete dei doveri, delle convenzioni, dei ricatti che la società moderna impone ai suoi abitanti, condannati a una felicità senza scampo, in cui non solo il denaro e il benessere, ma anche una fitta rete di legami personali in gran parte basati su regole tanto immotivate quanto inviolabili, li condanna all’obbedienza assoluta.
Come una novella illuminista, Pia Petersen mette in scena un moderno selvaggio, un uomo estraneo alle norme, per gettare uno sguardo disincantato su quanto ci appare come del tutto ovvio, dalla mania del telefonino, al traffico che emana veleni e rumori, dalla calca grottesca nei metro alla irosa difesa della proprietà, con i suoi guardiani feroci, i suoi soprusi mascherati dall’asettica e impersonale esigenza della legge.
Destinatari
Un ampio pubblico.
Autore
Pia Petersen, danese trapiantata in Francia, vive e lavora tra Parigi e Marsiglia, città nella quale gestisce un caffè letterario. I suoi romanzi, tutti pubblicati da Actes Sud, sono Le jeu de la facilité (2000), Une fenêtre au hasard (2005), Passer le pont (2007), Iouri (2009), Une livre de chair (2010). Con gli occhi bassi (titolo originale Parfois il discutait avec Dieu) ha venduto oltre 100.000 copie in Francia.
Punti forti
Oltre 100.000 copie vendute in Francia.
Un romanzo dall’alto valore letterario.
Una delle voci più importanti nella letteratura francese contemporanea.
Uno sguardo fresco e penetrante sul mondo moderno.
Tania Velmans, storica dell’arte di fama internazionale specializzata nell’arte e nella civiltà di Bisanzio, è autrice di numerose opere sulle icone. In questo volume abbandona i panni della ricercatrice accademica per lanciarsi in un’opera narrativa che descrive il mondo delle icone attraverso le vicende di una immaginaria missione archeologica destinata a catalogare il patrimonio iconico mondiale. In questo modo, le emozioni, la bellezza dei paesaggi, gli incontri e le vicende umane si intrecciano con la teologia, la simbologia e la geografia delle icone, offrendo al lettore una sorta di viaggio sentimentale attraverso le reminiscenze artistiche e storiche dell’impero bizantino.
Tania Velmans, originaria della Bulgaria, è una storica dell’arte di fama mondiale. Specialista della storia e della cultura bizantina, insegna a Parigi, in Giappone e negli Stati Uniti. Per la San Paolo, ha scritto la voce Arte Bizantina per il Dizionario di Iconografia e arte cristiana.
Infiltrarsi nella setta segreta del Presidente dell'Europa e provocare la sua conversione per evitare che diventi l'Anticristo. È questo l'obiettivo impossibile di padre Elia, un frate carmelitano in missione segreta per il Vaticano, ebreo convertito, sopravvissuto ai campi di concentramento nazista, già potente uomo politico del governo israeliano e da vent'anni nascosto in una clausura volontaria nel monastero del Monte di Elia. Il Papa in persona e il Cardinale segretario di Stato lo richiamano fuori dall'oscurità per affidargli un compito urgente e cruciale per la salvezza della cristianità intera, afflitta dalla paura e dallo smarrimento dei suoi uomini migliori.