Una realtà lontana e differente dalla nostra, eppure plausibile in un mondo in cui la violenza fa da padrona e dove vige la legge del più forte. La città diventa una giungla urbana, che le due razze predatrici in lotta fra loro, sfruttano come personale riserva di caccia. L'umanità però qui è la stessa da secoli: accanto allo sfarzo dei potenti, vive il degrado e la paura costante di un mondo che non si capisce e che è governato da assurde regole di sangue. È proprio in questa ignoranza che crescono le nuove generazioni, prive della speranza in un futuro sempre più illusorio, immerse nel dolore e costrette ad affrontare, giorno dopo giorno, problemi troppo grandi. Attraverso questa sofferenza, alcuni riusciranno a maturare il coraggio di crescere, elevarsi dal male come fiori, ma segnati da cicatrici profonde, pallidi ed insani fantasmi di ciò che sarebbero potuti essere.
La vicenda si svolge nell'arco di circa quindici anni: dagli inizi degli anni '90 fino al 2004. Protagonisti due scienziati di personalità e di età diverse che cercano, attraverso il loro rapporto, di superare il disagio derivante dalla loro particolare condizione. La narrazione va comunque al di là di un "amore diverso" nella ricerca di un significato più pregnante quale anelito verso l'Assoluto, per una pienezza contrapposta al vuoto d'anima che ci circonda. Presenze sta a significare l'interazione dell'autrice-personaggio che si trova ad assistere, nell'arco temporale dei quindici anni, alle vicende dei due protagonisti partecipando alla loro sofferta storia e accettandone via via gli aspetti più sconvolgenti e venendo così a scoprire "un mondo altro" che scardina le sue certezze e i suoi pregiudizi.
"Ridere fa buon sangue" recita un vecchio proverbio popolare: ebbene, gli effetti benefìci della risata sono stati dimostrati da recenti ricerche scientifiche, le quali conferiscono al buon umore un ruolo centrale nella nostra vita. Quando ridiamo di cuore, il nostro corpo partecipa ad una vera e propria rivoluzione "neuro-endocrino-immunologica"; sul piano emotivo la risata equivale ad un autentico "antidepressivo naturale" e su quello sociale è una "scorciatoia comunicativa". In questo manuale, l'Autrice stimola la riflessione del lettore, scardina schemi mentali rigidi, e soprattutto propone sul piano pratico idee e semplici esercizi-gioco per ricontattare, consapevolmente, la nostra parte bambina, fonte di energia, creatività, gioia.
L'autore in questo romanzo si propone di narrare l'odissea delle genti dalmate attraverso le tempeste del Novecento: dal crollo dell'impero austro-ungarico alla dissoluzione della ex-lugoslavia. Conflitti di razze, di ideologie, di nazionalità, di religioni, vissuti sulla pelle di gente comune di una terra di frontiera, la più sconosciuta d'Europa. Ne risulta l'affresco di un mondo in parte scomparso, ma che ha lasciato una scia di rancori, di sconfitte non digerite. Di problemi etnici e religiosi tuttora aperti, di strascichi giudiziari, di controversi tra Stati, di immaginar! collettivi contrapposti e tuttora incomunicabili.
Un testo singolare tra il saggio e il pamphlet di grande interesse e attualità per il fatto che l'autore affronta temi che riguardano tutti noi molto da vicino come l'economia, sempre più disastrata, ed un sistema politico più che mai vacillante, con le difficoltà, piuttosto marcate, della famiglia media italiana; il rapporto difficoltoso con le banche; l'allettante ma non sempre redditizio investimento in Borsa.
Il disturbo denominato "attacchi di panico" indica una complicata forma d'ansia che colpisce una persona su 70 circa e, di solito, si manifesta durante l'adolescenza o la prima età adulta. Oltre ad allarmanti sintomi fisici (quali soffocamento, vertigini, sudorazione, tachicardia) le persone che ne soffrono avvertono spesso una sensazione di morte imminente. Questo libro intende aiutare tutte le persone che soffrono di questo disturbo a migliorare la loro qualità della vita.