Editoriale, di Filippo Lovison; L'Associazione e l'insegnamento della Storia della Chiesa in Italia, di Filippo Lovison; L'Associazione e la «Rivista di Storia della Chiesa in Italia», di Maria Lupi; La valorizzazione della conoscenza dei beni culturali nell'insegnamento di Storia della Chiesa, di Roberto Regoli; L'Associazione Italiana dei Professori di Storia della Chiesa e il suo contributo alla ricerca storica in Italia. Attività, ricerche, pubblicazioni (1967-2007), di Maurizio Tagliaferri; La svolta del 1426 nell'Osservanza francescana italiana, di Mario Sensi; Clero, famiglie e società nel tardo medioevo. Il Capitolo Cattedrale di Molfetta dal 1396 al 1495, di Nicola Gadaleta; Santi terapeuti e cura della rabbia, di Corrado Scardigno; Tre relazioni "ad limina" sul Patriarcato latino di Gerusalemme (1877, 1893, 1913), di Davide Meli; Caltanissetta sede episcopale: diocesi di provenienza ed elementi identitari, di Gaetano Zito; La guerra di Pasqua. La Santa Sede e la guerra delle Falklands, di Nicola Neri; Don Sirio Politi pioniere dei preti-operai italiani, di Alberto Belletti.
La produzione plurisecolare di documenti pontifici relativi alle migrazioni non è certo miserrima. Tuttavia, questa ricca produzione è per molti versi dispersa tra varie sedi e vari filoni di interesse, difficilmente reperibile e soprattutto difficilmente sintetizzabile. Questo volume offre un sintesi analitica e accurata della documentazione della Chiesa relativa all'emigrazione, attingendo da Giovanni Paolo II, Benedetto XV e Francesco I, i maggiori documenti sul problema, da Leone XIII a Giovanni Paolo I, i materiali diffusi dal Pontificio consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti istituito nel 1970 e rifuso nel 2016 nel nuovo Dicastero vaticano per il Servizio dello sviluppo umano integrale...
È la pubblicazione degli Atti del Convegno annuale dell'Ass. Professori di Storia della Chiesa. In questo nuovo numero di "Chiesa e Storia" vengono pubblicati gli Atti del XVII suo Convegno di Studio (Roma, 2015) dal titolo: "Vita regularis sine regula in Italia tra istituzioni ecclesiastiche e società civile. Verso un primo censimento". Dall'approfondimento critico delle conoscenze oggi a disposizione sulla Vita regularis sine regula in Italia dal Tardo Antico alle soglie del Novecento, nei suoi molteplici aspetti socio-politici, se ha preso forza l'ormai evidente inderogabilità di censire il fenomeno dei semireligiosi e delle semireligiose - le cui istituzioni italiane ammontano a diverse centinaia - non si può che essere soddisfatti dei contributi qui di seguito pubblicati, benché necessariamente ancora a "macchia di leopardo" circa la Penisola italiana; sulla scia di vecchie e sempre nuove quaestiones, questi ultimi avranno poi certamente bisogno di ulteriori approfondimenti e riscontri visto che, soprattutto nei manuali di Storia della Chiesa, la presenza dei "semireligiosi" negli ultimi due secoli appare totalmente ignorata.
Francesco non è stato eletto legittimamente. È eretico. Vuole canonizzare perfino Martin Lutero. In cinque anni di pontificato i critici, fuori e soprattutto dentro la Chiesa cattolica, hanno attaccato Bergoglio accusandolo perfino di eresia, come hanno fatto i quattro cardinali che hanno espresso i loro dubbi per le sue aperture in favore dei divorziati risposati o coloro che hanno realizzato 200 manifesti affissi per le strade di Roma che irridevano la poca misericordia del Papa latinoamericano verso i suoi oppositori. Sedevacantisti del vaticanista Francesco Antonio Grana, direttore del quotidiano FarodiRoma, vuole rispondere punto per punto agli attacchi infondati e ingiustificati contro Bergoglio ripercorrendo i suoi grandi successi in campo ecclesiale e sul panorama geopolitico mondiale.
Il volume presenta le vicende della Chiesa dal VII al XIII secolo. Sette secoli di storia della Chiesa ripercorsi per offrire sia agli studenti universitari sia agli studiosi e ai cultori della materia, uno strumento utile a orientarsi nelle vicende che riguardano l'espansione del cristianesimo nel continente europeo fino alle soglie dell'età moderna. L'attenzione alle istituzioni e agli avvenimenti va di pari passo con una visione il più possibile globale, che tenga conto delle chiese orientali e del movimento missionario, e con una attenzione specifica alle forme di vita cristiana popolare e ai percorsi della pastorale. Si è scelto di stabilire come inizio del "Medioevo" il secolo VII, perché punto di svolta a motivo dei cambiamenti che avvennero nella centralità del cristianesimo: l'Impero Bizantino, il sorgere dell'Islam e la critica fase attraversata dalle chiese d'occidente. Il volume si conclude con l'analisi dei decenni che vanno dal Secondo Concilio di Lione fino alla fine del pontificato di Bonifacio VIII, quando già si delinearono profonde mutazioni nel ruolo istituzionale della Chiesa e nella mentalità del mondo ecclesiale.
Oltre alle consuete sezioni (Miscellanea, Recensioni e cronache, Bibliografia e Attività Sociale), il contenuto del volume 5 (2015) di Chiesa e Storia contiene gli interventi del Seminario Interdisciplinare di Studio sui Riti funebri, dal titolo: Pratiche e riti funebri dall'età antica all'età moderna, svoltosi a Roma, nella Pontificia Università Gregoriana, il 14 maggio 2014. I contenuti e i temi trattati: - A. Menniti Ippolito, Pratiche e riti funebri dall'antichità all'età moderna. Seminario interdisciplinare - D. Marchiandi -M. MARI, Morire per la città. Demósion Sêma e Lógos Epitáphios nell'Atene del V secolo a.C. - O. Bucarelli, Sepultus est in Basilica Beati Petri Apostoli. Note epigrafiche sulle tombe dei Papi da Leone Magno (440461) ad Adriano I (772-795) - L. M. De Palma, L'Offitium della Confraternita di San Giovanni Battista dei Crociferi di Catanzaro (Cod. Sec. XV) - P . Zovatto, Ferdinando Castelli o la speranza cristiana - M. Papalini, Le religiose del Monastero di Sant'Agostino di Viterbo tra storia e vita quotidiana - N. J. Doublet, Un secolo dalla Grande Guerra. Papato e progetti di pace - F. Sportelli, I «vota et consilia» dei Vescovi della Puglia per il Vaticano II.
Queste pagine traggono ispirazione dal crescente interesse suscitato dai santi libanesi, in particolar modo dalla figura di San Charbel Makhlouf. "I Maroniti rappresentano oggi una comunità dispersa in tutto il mondo, si contano più di cinque milioni, pronti a testimoniare, per merito dei loro Santi, la bellezza di quel mosaico religioso libanese formato da diciassette comunità confessionali. Basterebbe ricordare la presenza dei Maroniti a Roma, con la partecipazione del loro Patriarca Geremia Amshiti al IV concilio del Laterano nel 1213 e la fondazione del Collegio Maronita avvenuta nel 1584, tra i più antichi collegi pontifici. L'autrice di questo Libro, come una pellegrina charbeliana, dopo essersi dedicata allo studio dei Santi Maroniti ha riassunto coraggiosamente la storia ecclesiale, liturgica e spirituale dei Maroniti." (dalla Prefazione di P. Elias Al Jamhoury OLM, Procuratore e Postulatore)
27 ottobre 1986. Papa Wojtyla convoca ad Assisi le religioni del mondo per un'inedita "Giornata mondiale di preghiera per la pace". Lo "Spirito di Assisi" è ancora vivo nei cuori di moltitudini di uomini perché sono stati i 30 anni trascorsi fin qui a mostrare quanto potente e lungimirante fu l'ispirazione che animò quella e le successive "Giornate" (1993, 2002, 2011, 2016): la pace è un dono di Dio, non è "religione" quella che fa guerra in Suo nome.
Angelo Cesi fu uno dei vescovi nominati immediatamente dopo la fine del Concilio di Trento. Ad essi veniva affidato l’impegno prioritario di una riorganizzazione spirituale e materiale delle chiese locali. Il volume di Alessandro Fortunati è un doveroso omaggio al vescovo Cesi, un lavoro che a tutt’oggi mancava nel panorama della bibliografia umbra e che adesso, finalmente, vede la luce andando a colmare una grande lacuna. La pubblicazione coglie a pieno il modus operandi del Cesi ossia la sua strategia pastorale, la sua visione di riforma, il concreto intervento nell’adattare la sua diocesi ai dettami conciliari.
Benedetto XVI è stato veramente un Papa totale. Ricordato la maggior parte delle volte per la storica rinuncia, il successore di Giovanni Paolo II ha invece operato in meno di otto anni di pontificato una trasformazione all'interno della Chiesa. Dalla lotta senza quartiere alla pedofilia, alla nuova era della trasparenza finanziaria fino ai grandi temi quali la denuncia del relativismo. Un pontificato a tutto tondo nel mezzo di una rovinosa crisi economica e valoriale che ha cambiato la fisionomia del mondo.
Molti immaginavano un concilio di dogmi e di condanne. Ma papa S. Giovanni XVIII volle un concilio "pastorale". Lo volle insieme agli oltre duemila vescovi per presentare al mondo una Chiesa capace di Capire "le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d'oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono" (GS 1). Questo fu possibile perché i padri conciliari agirono come Servi della Parola e Padri nella Fede. In queste pagine si è tentato di descrivere persone e dinamiche, pur sapendo che il vero motore di un concilio ecumenico è lo Spirito Santo (At 15,28).
La pubblicazione annuale dell'Associazione Italiana dei Professori di Storia della Chiesa quest'anno affronta le problematiche relative alle deposizioni, "abdicazioni", deportazioni e rinunce di papi e antipapi, in più di duemila anni di storia della Chiesa. I lavori hanno preso spunto dall'interrogativo posto dalla recente rinuncia di Joseph Ratzinger: "Papa Emerito" o "Vescovo Emerito di Roma"? Da qui una riflessione storico-giuridica più che mai attuale, da molti richiesta e sicuramente sentita, alla luce dei contributi di noti studiosi come Menniti Ippolito, Prinzivalli, Grohe, Canonici, Fantappiè, Rusconi.