Se 2000 anni dopo Cristo il Mondo si ritrova sul baratro di una Terza Guerra Mondiale, simultanea e atomica, quando invece ci si sarebbe dovuto attendere un anticipo storico del Paradiso nel Cristo d'Amore, è doveroso da parte dell'intera umanità e in particolare da parte del Magistero della Chiesa porsi una serie di riflessioni per arrivare a un bilancio definitivo sulla propria opera, e avere il coraggio di riconoscere come ovvio che qualcuno abbia sbagliato e abbia fallito nella propria Missione, Cristo stesso o l'umanità, e all'interno dell'umanità la sua Chiesa.
Per quanto tu possa andare per deserti, per quanto tu possa perderti o fallire, c'è sempre una dimensione autentica e vera ad aspettarti. Puoi credere di essere solo, e al freddo, invece non lo sai ma c'è un abbraccio per te. Questa presenza di eternità nel mondo, questa promessa di compimento, si trova nell'eucarestia, in due brevi studi qui raccolti insieme.
Questo libro su Gabriele Mandel è un lavoro a due mani. La prima parte, trattata da Nazzareno Venturi, racconta l'uomo, il suo pensiero e la sua vita, partendo da vicende personali e aneddoti. La seconda, di Rossano Vitali, ci dà un quadro dell'insegnante sufi, come emergeva durante gli incontri nella takke di Milano. Due punti di vista, due stili diversi che liberamente si incrociano, per dare vita a una figura magistrale, non solamente del Sufismo, ma soprattutto del mondo contemporaneo, quale Gabriele Mandel è stato.
Una ricerca meticolosa, che analizza le interpretazioni e concettualizzazioni date da filosofi e ricercatori vari al termine "ragione". Scopo della ricerca è il significato da attribuire alla parola che nei rituali e negli statuti massonici assume un particolare rilievo, anche se con accezioni e riferimenti diversi.
Romanzo noir esoterico ambientato nella Napoli contemporanea. Il testo tratta il percorso iniziatico ed esistenziale di un fratello e una sorella: la storia della giovane protagonista Rossana che affronta il duro percorso per uscire dal tunnel dell'alcol, si interseca con quella di suo fratello Momo. Dopo l'incontro con un personaggio misterioso all'interno del museo "Tempio massonico Cappella di Sansevero", nella zona più antica di Napoli, i due iniziano un percorso che li vedrà a volte rivali, altre complici ma sostanzialmente accomunati da un unico simbolico percorso, dove saranno entrambi protagonisti. Il problema dell'alcolismo entra nella trama del noir e apre la possibilità di presentazioni in centri SERT o iniziative contro l'abuso dell'alcol. Tema che è trattato e vissuto, non solo dalla giovane protagonista Rossana, ma anche con gli occhi di familiari spesso poco considerati in storie del genere. Il percorso filosofico-iniziatico di Momo, che vede la possibilità di presentazioni in circoli culturali e associazioni a tema, è intrecciato alle peripezie di Rossana, a personaggi misteriosi e a maestri di vita saggi ma ignoranti. Romanzo narrato in maniera da rendere chiaro il messaggio di speranza e possibile evoluzione, a prescindere da ogni accadimento. L'intreccio noir interesserà più personaggi su vari fronti, fino all'inaspettato epilogo.
Egitto: 2520 a.C. Il faraone Gedefra, nomina Athenir "Gran Veggente" del regno. Questi rivela che 250 anni prima del chiudersi del quarto millennio, il defunto Altotas, suo predecessore, rinascerà a nuova vita per recarsi a Palermo. La profezia si avvera. Altotas si presenta in casa Balsamo offrendo in omaggio un misterioso scrigno. Giuseppe Balsamo lo apre e ne segue il cammino. Dopo un lungo peregrinare entra in possesso del manuale della massoneria egizia. Attratto da una forza misteriosa, oltrepassa la porta alchemica. Si ritroverà nel mondo degli inferi, dove sarà dilaniato da due belve infernali. Giuseppe Balsamo, come fenice, rinasce. Ora è il conte di Cagliostro e strabilia con le sue arti extrasensoriali le maggiori corti europee. Amori, misteri, tradimenti, intrighi di corte, magia, esoterismo, alchimia, morte e rinascita ne segneranno il destino.
Dai Longobardi ai Mongoli, dai Samurai ai Tartari passando per la Cavalleria, dall'economia al sistema sanitario nel Medio Evo. Un percorso nel mondo medievale.
Il popolo tributa grandi onori a san Giuseppe. Gesti, riti, fede che non sono frutto di spontanea e semplice fede popolare, ma diretta emanazione di un documento scritto, secondo il quale sarebbe stato proprio Gesù, che ama definirsi "il figlio prediletto" di Giuseppe, a dare indicazioni su come onorare degnamente la memoria del padre putativo. Un santo che, secondo l'apocrifo "Storia di Giuseppe il falegname", non morì il 19 marzo ma il 26 del mese di Epep, giorno della resurrezione di Osiride e capodanno per gli antichi Egizi, all'età di centoundici anni. Vecchiaia messa in dubbio da alcuni cristiani. Papa Giovanni Paolo II ne proclama la gioventù. In questo studio anche il testo integrale di S. Alfonso de' Liquori: Rosario dei sette dolori e allegrezze di San Giuseppe, la riduzione teosofica di eventi e numeri e alcune immagini votive della collezione di Giuseppe Pitrè.
L'obiettivo di questo libro è di mostrare come l'Uomo-Spirito (o esercitante un ministero spirituale) può migliorarsi e rigenerare se stesso e gli altri, restituendo la Parola o il Logos all'uomo e alla natura. È in questa parola che l'autore, pieno della dottrina e dei sentimenti di Jacob Böhme, attinge la vita di cui anima qui i suoi ragionamenti e il suo stile; ragionamenti miranti a rinnovare il proprio pensiero, in modo che dalla sua forma dialettica, in cui da tutti viene comunemente usato, possa esso ritrovare la sua luce originaria, e che, come accadde a Teseo con il filo di Arianna, consenta la risalita dal labirinto della mente alla soglia della Libertà dello spirito, eliminando così, per usare i suoi termini, l'opposizione della causa inferiore alla causa superiore, per passare finalmente dalla razionalità all'intuizione, e per mezzo di questa pervenire alla luce, e quindi al Logos.
L'obiettivo di questo libro è di mostrare come l'Uomo-Spirito (o esercitante un ministero spirituale) può migliorarsi e rigenerare se stesso e gli altri, restituendo la Parola o il Logos all'uomo e alla natura. È pertanto per questa via che passa la rinascita dell'uomo; via fondata sulle tre fondamentali facoltà dell'anima, e cioè pensare, sentire e volere, che mediante la loro unità nell'agire quotidiano, fa sì che l'uomo di desiderio possa impedire al nemico di entrare in lui, e d'impadronirsi, come l'autore afferma, della cittadella.
L'obiettivo di questo libro è di mostrare come l'Uomo-Spirito (o esercitante un ministero spirituale) può migliorarsi e rigenerare se stesso e gli altri, restituendo la Parola o il Logos all'uomo e alla natura. Ed è mediante questa parola di Dio, che l'autore chiama eterna parola, che l'Uomo-spirito può oggi ripetere nei confronti dei nostri simili, sebbene limitatamente, l'opera che il Riparatore ha compiuto su tutta la famiglia umana, e ciò in quanto essendo l'eterna parola depositaria dell'eterna misura, dell'eterna luce e dell'eterna vita, bilancia continuamente e particolarmente per l'uomo quaggiù, il disordine, l'angoscia e l'infezione in cui egli è immerso.
Questa raccolta di saggi fa parte di una serie di testi che Mandel volle fossero pubblicati sul sito dei sufi Jerranhi in Italia, ordine di cui è stato il Khalifa, e sul suo sito di dialogo interreligioso "il caravanserraglio punrosufi". Sono scritti degli ultimi vent'anni della sua vita e mostrano i temi a lui più cari e ricorrenti.