Studi: Il diritto missionario nel CIC: la dialettica tra universale e particolare (Vincenzo Mosca)Il rispetto dei riti orientali nell'evangelizzazione delle genti: attualità dell'enciclica Allatae sunt di Benedetto XIV (Lorenzo Lorusso) La dimensione ecumenica ed interreligiosa dell'attività missionaria nella Chiesa (Dimitrios Salachas) La circolare ai Nunzi comunica la fondazione di Propaganda Fide, 15 gennaio 1622 (Eutimio Sastre Santos) Lo scioglimento del matrimonio in favorem fidei. Aspetti storico-dottrinali e giuridici (Erasmo Napolitano). Note: L'Archivio Storico di Propaganda Fide: fonti per la storia delle missioni e per il diritto missionario (Luis Manuel Cuña Ramos) La prassi amministrativa della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli come fonte del diritto particolare (Joseph Koonamparampil) Communicatio in sacris: understanding can. 844 (Elias Frank). Documenti: Le Facoltà speciali della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli (Andrea D'Auria) Le convenzioni per il servizio pastorale in Italia dei presbiteri provenienti dai territori di missione e la convenzione per il servizio in missione dei fedeli laici (Mauro Rivella). Tesi: di dottorato in diritto missionario. Recensioni a cura di Andrea D'Auria.
Il volume affronta le varie tematiche e problematiche che la materia del processo penale canonico pone all'interprete. In particolare vengono esaminate anche questioni poco approfondite dalla dottrina canonica - come, ad esempio, gli elementi che debbono caratterizzare il contenuto della notitia criminis, il diritto a difendersi dell'imputato, specie in relazione alla necessaria assistenza di questi ad opera di un avvocato difensore, l'esercizio dell'azione criminale da parte del promotore di giustizia e la successiva rinuncia ad essa, nonché la figura della pars laesa, unica legittimata a promuovere l'azione per il risarcimento dei danni subiti a seguito del delitto, e la distinzione tra la stessa e la persona offesa dal delitto (o vittima di esso) - cercando di trovare per esse una soluzione che si accordi con i principi canonici vigenti in materia. Il lavoro è suddiviso in sei capitoli. Dopo aver chiarito alcuni concetti generali, indispensabili per una retta comprensione della materia, tra cui quelli di "processo penale" e di "delitto" (capitolo I), si passa ad esaminare la fase pre-processuale dell'indagine previa (capitolo II), per poi analizzare le due forme processuali penali canoniche, e cioè il processo amministrativo, nella cui trattazione vengono considerati anche i canoni riguardanti l'applicazione delle pene (capitolo III), e quello giudiziale, contenente ampi cenni dedicati allo svolgimento delle varie fasi del giudizio contenzioso ordinario (capitolo IV). Gli ultimi due capitoli sono rispettivamente dedicati all'azione per il risarcimento del danno (capitolo V) e all'esame, sia di diritto sostanziale che procedurale, dei delitti riservati alla Congregazione per la Dottrina della Fede (capitolo VI). Nell'esaminare la materia processuale sopra descritta non ci si limita alla sola analisi del diritto canonico vigente, ma si procede altresì ad un sia pur breve excursus storico concernente il diritto canonico ante codicem nonché quello del codex Pio-Benedettino.
L'ecclesiologia del Vaticano II ha condotto il legislatore nella rielaborazione della normativa riguardante la natura e la missione dei soggetti della vita ecclesiale. L'azione di Dio nella storia coinvolge un popolo al cui interno il fedele diventa il soggetto personale protagonista. La struttura fondamentale del popolo di Dio, allo stesso tempo mistero e soggetto storico, viene studiata alla luce dei principi costituzionali della uguaglianza e diversità. Il volume non vuole essere soltanto un commento ai canoni della prima parte del Libro secondo del CIC, ma intende sviluppare una trattazione sistematica inserendo la normativa all'interno di un discorso organico. In questa prospettiva lo studio analitico-esegetico, riservato soprattutto ai canoni dal forte contenuto teologico, si accompagna alla presentazione prevalentemente storico-critica delle tematiche considerate. Il confronto costante con i testi del Concilio e la legislazione ad esso successiva aiuta non solo alla verifica della recezione di quell'evento, ma permette di cogliere anche il necessario sviluppo della normativa frutto dell'ascolto dello Spirito che nel tempo continua l'azione fondatrice di Cristo.
Forestieri, girovaghi, migranti, esuli, profughi, nomadi, naviganti rappresentano dal punto di vista pastorale categorie specifiche di fedeli. Per la particolare situazione di mobilità, essi vengono a perdere il riferimento stabile alle strutture territoriali della Chiesa, rendendo così necessaria una diversa cura pastorale impostata su base personale e regolata da una particolare normativa sia nel Codice di diritto canonico per la Chiesa latina sia nel Codice dei canoni delle Chiese orientali. Il volume precisa i diversi aspetti della personalità giuridica del fedele migrante ed esamina i caratteri che, in ragione della mobilità umana, possono mutare la condizione canonica delle persone nella Chiesa: il luogo di origine, il domicilio, il quasi-domicilio, il rito. Si considera, inoltre, la peculiare situazione dei cattolici orientali che hanno domicilio in territori dove il parroco è assente oppure dove non è costituita una gerarchia orientale propria. Si esaminano, infine, altre situazioni peculiari che riguardano i girovaghi e che la legislazione canonica regola con normativa specifica. Le migrazioni, che in genere sono concepite come un fattore di sradicamento culturale e di perdita dell'identità individuale, sociale e religiosa, possono costituire anche un fattore di crescita, con risvolti positivi tanto da un punto di vista antropologico e culturale quanto teologico e pastorale.
Nella prima parte si presenta la legislazione del CIC e del CCEO sui chierici e sul ministero sacro, specie quello parrocchiale. Nella seconda parte, gli argomenti si fanno più specifici e ne riflettono la prospettiva interecclesiale che costituisce l'oggetto caratteristico di questo lavoro. Ambiti privilegiati di interecclesialità sono soprattutto quelli inerenti alla celebrazione e all'amministrazione dei sacramenti. L'argomento è vasto, di rilevante interesse e di grande attualità, specie in tempi come i nostri dove si assiste alla mobilità di popoli dall'oriente all'occidente e dall'occidente all'oriente.
Questo volume dedicato a "Inculturazione, diritto canonico e missione" parte da un presupposto: la maggioranza delle norme della Chiesa sono legate alla realizzazione della sua missione salvifica. In questa prospettiva, tutte le leggi della Chiesa hanno una dimensione missionaria e "inculturata", universale e, al contempo, particolare. Nell'impegno di evangelizzazione la Chiesa è, da una parte, consapevole della sua identità "cattolica" ed è, dall'altra, debitrice alla cultura del mondo al quale è inviata. La problematica attuale dell'evangelizzazione trova una sua focalizzazione nel processo di inculturazione della fede al quale non può sottrarsi né il diritto ecclesiale né l'ordinamento delle missioni.
Le Chiese d'Oriente e quelle d'Occidente hanno il diritto e il dovere di reggersi secondo le discipline particolari loro proprie. Da questa determinazione deriva una propria disciplina, confluita nel Codex Iuris Canonici per la Chiesa latina e nel Codex Canonum Ecclesiarum Orientalium per le Chiese orientali. I Codici, tuttavia, non sono altro che il punto di arrivo di una lunga storia delle Chiese d'Oriente e d'Occidente, della loro vita e quindi anche della loro disciplina, confluita in maniera organica e sistematica in una raccolta di leggi. Destinato a studiosi, studenti e cultori del diritto latino e orientale. Luigi Sabbarese è docente presso la facoltà di Diritto Canonico della Pontificia Università Urbaniana.
Secondo un inveterato insegnamento morale e giuridico l'atto umano, che è sempre a fondamento dell'atto giuridico, si compone di un aspetto volitivo e di un aspetto cognitivo. Tutto ciò che influenzerà una delle due dimensioni dell'atto umano fino ad eliminarla totalmente comprometterà la possibilità di ravvisare la stessa sussistenza di un atto libero e quindi giuridicamente rilevante. Questo tema abbraccia la vasta problematica della violenza psichica e del plagio che riguardano non solo la sfera giuridica ma anche quella psichiatrica e psicoterapeutica. Andrea D'Auria è docente di diritto canonico presso la Pontificia Università Urbaniana.
Il volume, tradotto per la prima volta in italiano, rappresenta il testo legislativo più completo ed elaborato delle antiche chiese di origine apostolica. Riproduce soprattutto la tradizione delle chiese di Siria e di Antiochia, ma relativamente a un tempo in cui le sedi apostoliche erano tra loro unite e tutte assieme in comunione con la sede apostolica di Roma. Emblematicamente ci sono consegnate sotto l'autorità di papa Clemente, vescovo dei romani e cittadino. Contengono in sintesi l'Insegnamento Cattolico, relativo alle regole di fede e di disciplina delle comunità cristiane. E sono divise in VIII Libri, a tipo dell'antico settenario, col sabato di riposo dalla creazione, congiunto all'ottavo giorno della risurrezione del Signore.
Si tratta di un commento approfondito della Parte I del Libro II del Codice, intitolata "I fedeli " (cann. 204-329). Essa consta di 125 canoni, per la cui presentazione viene seguita la sistematica del Codice stesso. Per la prima volta il Legislatore ha tentato una elencazione sistematica del diritto delle persone, evidenziando il significato che la comunione ha nella valorizzazione dello statuto giuridico delle diverse categorie di fedeli nella Chiesa e la funzione deontologica dei singoli statuti personali. Così si perviene, sulla base della comune partecipazione, in forza del battesimo, a considerare i fedeli in quanto tali. Il commento ai canoni viene arricchito dal riferimento al CIC/17, senza dimenticare le fonti antiche.