Nato a Triuggio (Milano) il 16 gennaio 1923. Fu vescovo di Acerra dal 1978 al 2000. Prima di arrivare in Campania, nel 1968 aveva dato voce ai terremotati del Belice, in Sicilia. Nominato vescovo di Acerra da papa Paolo VI, fece il suo ingresso in diocesi il 9 aprile 1978 trovando una situazione non facile, dovendo «rianimare la vita ecclesiale e sostenere l'intera comunità tra le problematiche di un momento che richiede la difesa della dignità della persona». Le sue attenzioni si rivolsero soprattutto al contrasto alla camorra, tanto da essere messo sotto scorta.
Un'economia imbevuta di spiritualità evangelica, rispettosa della dignità umana, solidale e in grado di creare uguaglianza, benessere e pace per tutti... Solo un'utopia o è veramente possibile? Padre GianMaria Polidoro, autore di questo illuminante saggio, ne è convinto. In qualche modo la storia dimostra che anche a livello economico c'è stato un progresso: perché allora non ipotizzare un passaggio ulteriore di crescita verso una cultura e una civiltà nuove, in cui i valori cristiani completano, armonizzano, perfezionano l'umanità, in tutti i suoi ambiti, sociale, economico, tecnologico-scientifico, artistico, ecc. L'Autore sceglie come prima guida per questo percorso San Francesco d'Assisi, che ha saputo sperimentare nella sua vita una sintesi geniale e sublime tra la dimensione materiale e quella spirituale. Ne viene fuori una visione e una proposta di futuro originale, bella, ottimista, soprattutto realizzabile!
Don Tonino (1935-1993) si distinse per il coraggio profetico con cui fu capace di indicare le strade per la costruzione della pace alla luce del Vangelo. Rimane famosa la sua definizione della "chiesa del grembiule", di una comunità cristiana che sa chinarsi umilmente sui piedi degli uomini.
Il volume, della collana dedicata all'Epistolario di San Ludovico da Casoria, raccoglie le lettere, ordinate cronologicamente, di San Ludovico relative alla fondazione, ad Assisi nel 1871, dell'Istituto Serafico, dove si fece carico di accogliere ragazzi sordi e ciechi, da lui definiti "creature infelici e abbandonate". Ancora oggi l'Istituto Serafico porta avanti la sua opera. Negli scritti si leggono le attenzioni del Santo, le sue preoccupazioni, le gioie, la fiducia grande nella Provvidenza, la sua capacità organizzativa.
In questo volume, della collana dedicata all'Epistolario di San Ludovico da Casoria, sono raccolte in ordine cronologico tutte le lettere che ha scritto al suo fedele amico, Ignazio Maresca, diventato poi padre Bonaventura di San Francesco dei Frati Bigi di cui si troverà, all'interno, una piccola presentazione e una biografia tratta da "L'Orfanello e La Carità" del 1917.
Nei suoi 102 anni di vita, un'età insolitamente lunga per la sua epoca, Jacopo Gratij (1517-1619), chiamato il Caballero de Gracia, fu un fine diplomatico, al servizio di colui che sarebbe diventato Papa Urbano VII; da uomo con una profonda preoccupazione sociale, si dedicò ad iniziative per la cura dei poveri; fondò vari conventi e, divenuto sacerdote a 70 anni, diede inizio alla Congregazione degli Schiavi Indegni del Santissimo Sacramento.
La figura e la vicenda terrena del Servo di Dio Dom Emilio Maria Colombo Osb (1920-2000), monaco benedettino virginiano, è tutta inscritta nel primato di Dio e della carità, di cui il fondamento si trova nell'esperienza chiara e intensa dello Spirito Santo. Dopo aver svolto numerosi incarichi di fiducia e di responsabilità, nel 1976 diviene priore della comunità monastica del Santuario di Montevergine.
Quando il 1° febbraio 1966, Suor Maria Teresa fece la professione perpetua, era ormai in fin di vita: tre giorni dopo infatti, a soli 26 anni, concludeva i suoi giorni sulla terra, nell'abbraccio eterno di Dio. Giovanissima aveva capito di voler dedicare la sua esistenza a Dio per i fratelli più bisognosi ed era entrata tra le Suore della Carità di Santa Giovanna Antida Thouret. Nel suo lavoro di infermiera professionale era ammirata dalle sue consorelle per la sua allegria, per la sua socievolezza e per i tanti carismi che metteva al servizio della comunità; ed era stimata dai medici, per la sua grande professionalità unita ad una luminosa carità che donava sia agli ammalati sia a tutto il personale dell'ospedale.
Nasce nel 1789 in Liguria e, giovane sacerdote, contraddistingue la sua attività con una serie di innovazioni pastorali e con la creazione di varie istituzioni tra le quali spicca quella destinata all'educazione delle ragazze povere. Fonda la Congregazione delle 'Figlie di Maria Santissima dell'Orto' conosciute come 'Gianelline' Nel 1938 viene nominato vescovo di Bobbio.
Nel 1950 comincia la sua esperienza di predicazione alla radio, con Radio Vaticana e con la RAI. Dal gennaio 1955 inizia la sua intensa e appassionata attività di apostolato televisivo (che durerà 17 anni), inventando e conducendo tre rubriche "La Posta di Padre Mariano", "In famiglia" (dal 1958) e "Chi è Gesù?" (dal 1959). Con la sua simpatia, la sua schiettezza e serenità, la sua saggezza e spiritualità profonda guadagna presto una grandissima popolarità, lasciando nel cuore degli italiani un ricordo indelebile. Alla fine del 1971 gli viene diagnosticato un male incurabile. Muore il 27 marzo 1972. Papa Benedetto XVI lo dichiara Venerabile il 15 marzo 2008.
"Ogni battezzato è chiamato, dall'essenza stessa della sua vocazione e della sua fede, a diventare offerta viva, oblazione pura come Gesù: offrirsi come Gesù offerto e immolato al Padre, in adorazione, espiazione, lode, impetrazione di salvezza. Maria di Gesù ha vissuto con singolare pienezza questa oblazione con Cristo sino a farne la sua stessa vita. Gli ampi estratti del diario - bellissimo e ancora in gran parte inesplorato - stanno a testimoniare tutto questo. Per questo, ne presentiamo in traduzione ampi stralci per vivere anche noi, come lei, la vita come oblazione con Cristo, certi di compiere un piccolo grande servizio ai nostri fratelli, in questo nostro tempo che facendo dell'uomo un dio per se stesso, rifiuta l'adorazione e l'offerta, ritrovandosi però infelice e colpevole, nel rischio di una disgregazione di tutto quale mai si era vista." (Dal diario di Maria di Gesù Deluil-Martiny).
L'Eucarestia è uno dei grandi misteri della nostra fede. Mistero non nel senso che non possiamo comprendere il significato di questo grande dono del Padre, ma nel senso che noi comprendiamo l'Eucarestia, in quanto partecipiamo in essa in modo attivo e con fede. Uno spettatore, uno che considera l'Eucarestia dal di fuori, non potrà mai penetrarne il suo significato e da essa non potrà mai essere trasformato interiormente. Ecco allora la Spiritualità Eucaristica che ci ispira nel nostro cammino di vita e ci fa capire che l'Eucarestia non solo ci definisce come seguaci di Cristo, ma anche ci rende capaci di vivere come tali. Le pagine semplici di questo libretto mirano a farci comprendere che nella vita della Chiesa dire Eucarestia significa dire tutto.