Il volume costituisce un'agile documentazione di un percorso di ricerca e formazione progettato e condotto tra il 2011 e i primi mesi del 2012 dall'USR della Lombardia in collaborazione con il CREMIT (Centro di Ricerca sull'Educazione ai Media, all'Informazione e alla Tecnologia) dell'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Obiettivo dell'intervento era di procedere a un'analisi dei modelli e delle esperienze presenti sul territorio per ricavare da essi indicazioni ai fini di una riprogettazione degli assetti organizzativi e dei modelli tecnologici e didattici da utilizzare. Sulla base di questa indagine è stato costruito il percorso di formazione che, attraverso un modello di Blended Instruction (adattato da quello sviluppato da Gilly Salmon per la Open University), ha inteso fornire agli insegnanti competenze aggiornate in materia di didattiche inclusive e tutoriali e di tecnologie didattiche. Il risultato atteso (e verificato con successo) è stata la realizzazione di una piattaforma di temi e attenzioni sulla base della quale immaginare una ridefinizione del sistema e la prosecuzione della formazione.
Il volontariato organizzato è il più conosciuto tra i fenomeni sociali inscrivibili nel terzo settore sia per la lunga tradizione che nel nostro Paese hanno le attività prosociali, sia per l’incidenza dell'azione svolta nel campo delle gravi marginalità. Questo libro si propone di identificare teoricamente ed empiricamente quali siano gli orientamenti valoriali e culturali degli aderenti alle organizzazioni di volontariato, quale sia la mission societaria che perseguono attraverso i servizi realizzati, di quali risorse materiali, organizzative e simboliche dispongano, quali regole orientino l’agire dei soggetti sia all’interno delle organizzazioni sia nel confronto con l’esterno. Tale identificazione di ‘culture’ e di ‘pratiche’ trova una adeguata contestualizzazione attraverso una rendicontazione analitica della diversità dei profili societari e di intervento che caratterizzano i volontari italiani e le loro organizzazioni.
Emerge, inoltre, come sia molto rilevante il legame esistente tra agire solidaristico organizzato e motivazione altruistica del singolo: se infatti è vero che il primo non può esistere a lungo senza la seconda, è altrettanto vero che in tale connessione la motivazione individuale trova una modalità espressiva visibile anche a livello sociale che la rafforza e la legittima.
Giovanna Rossi insegna Sociologia della Famiglia e Sociologia generale presso l’Università Cattolica di Milano. È coordinatore della Sezione di Politica sociale dell’Associazione Italiana di Sociologia e direttore della rivista «Politiche sociali e servizi». È autrice di numerose pubblicazioni sulla famiglia, sulle politiche sociali e sui servizi alla persona. Cura, con Eugenia Scabini, la collana «Studi interdisciplinari sulla famiglia». Fra i suoi volumi recenti: Temi emergenti di sociologia della famiglia. La rilevanza teorico-empirica della prospettiva relazionale (Vita e Pensiero, Milano 2003); Reconciling family and work: new challenges for social policies in Europe (Milano 2006).
Lucia Boccacin insegna Sociologia del Terzo settore e Sociologia generale presso l'Università Cattolica di Milano. È autrice di volumi e saggi inerenti il volontariato e il terzo settore, la famiglia, la politica sociale e i servizi alla persona. Tra le sue pubblicazioni: Terzo settore: i molti volti del caso italiano (Vita e Pensiero, Milano 1997); Il terzo settore tra le generazioni. Un'analisi delle relazioni tra i soggetti del welfare plurale (Vita e Pensiero, Milano 2003); Third Sector and Social Partnership in Italy. A Sociological Perspective (Vita e Pensiero, Milano 2005).