Nell'anno giubilare 2016, l'iniziativa «La Misericordia e le sue opere» ha realizzato un cammino ricco e coinvolgente per tutta l'Università Cattolica del Sacro Cuore, con un'adesione e una partecipazione che sono andate ben oltre le aspettative. Questo volume documenta un'antologia delle diverse manifestazioni che si sono svolte durante l'anno: workshop, mostre, eventi teatrali, letterari, musicali e il Convegno nazionale «Educati dalla Misericordia: un nuovo sguardo sull'umano». Le quattro sezioni - Musica, arte, letteratura e storia; Famiglia e scuola; Povertà e giustizia; Economia -raccolgono tematicamente workshop ed eventi; in apertura viene proposta la lezione magistrale del Cardinale Angelo Scola e in chiusura l'intervento di Monsignor Nunzio Galantine L'iniziativa non è stata estemporanea; anzi, ha assunto il ruolo di «possibile paradigma dell'azione educativa; come esempio di un'università che si rapporta con il mondo contemporaneo per gettare ponti e rendere più inclusiva la società in cui opera» (Franco Anelli, Magnifico Rettore dell'Università Cattolica del Sacro Cuore).
Una pluralità di indagini e di metodi convergono sulla coppia di concetti Dio e Divino, considerati in un ampio spazio temporale che va dal mondo antico al Medioevo fino alla contemporaneità. Il primo tema messo in luce è la definizione del divino, nella filosofia greca classica, nell'età imperiale e nel XX secolo, qui riconsiderando la natura di "dio provvidente" alla luce della tragedia umana della Seconda guerra mondiale e dell'olocausto. In seconda istanza, il discorso si rivolge alla questione del finalismo: questo tema, connesso a quello della provvidenza, è investigato sotto molteplici punti di vista e costituisce il baricentro dell'opera. In quest'ambito si colloca il problema del male in una prospettiva universale e metafisica, cioè nell'opposizione fra assoluto e relativo, umano e divino, sensibile e soprasensibile. Il bilancio teoretico di questa ricerca si traduce nel riconoscere alla metafisica non solo la competenza su un vasto repertorio di ambiti (protologia, eziologia, ontologia, ousiologia, teologia), ma anche lo studio specifico della sostanza e di ciò che dipende da essa, al fine di esprimere in maniera fondata quanto può essere assunto come fondamento di altro secondo una visione gerarchica di tutto ciò che esiste. Il volume raccoglie gli Atti del Convegno "Il divino e l'ordine del mondo: una polarità ricorrente. Minima Metaphysica" tenuto presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano il 5-7 novembre 2012.
La civiltà cristiana europea è stata fondata da gente che credeva in Cristo e la loro fede è stata ed è fattore di inclusione non omologante e non di esclusione. Eppure oggi l'Europa è "malata di cristianesimo": perché sostengono i laicisti - la cultura e la morale cristiane sono dannose per l'uomo; al contrario perché - sostengono i credenti e alcuni non credenti - il cristianesimo non è più l'anima d'Europa. Dalla "cura" di questa malattia dipendono identità e futuro d'Europa: un volto oggi ancora tutto da decifrare e da costruire. Gli Atti del V Convegno nazionale del Progetto "Filosofia ed esperienza religiosa", contenuti in questo volume, aiutano a comprendere tale problema e propongono l'ipotesi di una "buona utopia".
John Henry Newman (1801-1890) ha sviluppato una riflessione filosofica originale circa la questione della certezza nel suo "Essay in Aid of a Grammar of Assent" (1870), con il quale si inserisce nella britannica tradizione filosofica di riflessione sulla gnoseologia e l'atto d'assenso. Il volume presenta uno studio sulla genesi dell'opera, offrendo una ricostruzione del pensiero newmaniano attraverso l'intera sua produzione, la corrispondenza e gli scritti in cui vengono rielaborate le tesi contenute nel saggio. Inoltre, ripercorrendo la riflessione sulla certezza, in ambito britannico, si fanno emergere, per paragone, i fattori di originalità del Saggio di Newman: lo specifico realismo fondato sul primato della persona e una diversa e più ampia concezione moderna della razionalità, elaborata dinamicamente, come attestano le riflessioni sulle nozioni di real, notional, probability.
Il problema di Dio costituisce uno dei temi centrali dell'intera speculazione metafisica del filosofo roveretano. Le ricerche afferenti le problematiche metafisico-teologiche, dagli anni giovanili sino alla maturità del capolavoro della Teosofia, rivelano la genialità di un pensatore che ha saputo esprimersi sistematicamente attraverso uno stile patristico e moderno al tempo stesso. Rosmini, infatti, propone un autentico 'rinnovamento nella tradizione' del pensiero cristiano, in pieno dialogo con la modernità, i cui precedenti storici e teoretici trovano conferma nella speculazione di sant'Agostino e san Tommaso. Lo sviluppo del pensiero giovanile rosminiano, in relazione al problema di Dio, ci pone di fronte all'esigenza fondamentale di una Teologia naturale, perfettamente inquadrata nel contesto di una rinnovata filosofia cristiana, la quale occupa un posto rilevante nel 'sistema della verità'. Seguendo il solco tracciato da Rosmini scopriremo che solo un'Ontologia aperta alla trascendenza, che detiene pure una funzione propedeutica per poter accedere a una compiuta Teologia naturale, permetterà di comprendere a fondo le dimostrazioni dell'esistenza di Dio e dei Suoi attributi, alla luce di un sistema 'ontoprismatico' aperto alla Verità.
I saggi riuniti in questo volume presentano, attraverso l'approccio filologico caratteristico del loro autore, il volto di alcuni pensatori cristiani del Seicento maturo e del primo Settecento. Sullo sfondo di un'Europa orgogliosa dei frutti della rivoluzione scientifica e delle scoperte geografiche, ma ferita dalla frantumazione della cristianità e in cerca di un'identità culturale che la esprimesse meglio della recente sintesi hobbesiana, emerge la figura del saggio e modesto Locke, difensore delle possibilità e dei limiti della ragione - "humana facultas", "candle of the Lord" - individuata come fondamento di una convivenza civile e fraterna tra uomini di fedi diverse. Agli studi lockiani (dalla giovanile edizione di testi tratti da un manoscritto della Lovelace Collection ai lavori presentati nei Colloqui Internazionali dell'Istituto per il Lessico Intellettuale Europeo del CNR) si affiancano gli studi su Robert Boyle, William Law e Samuel Clarke, che operarono oltre Manica, gli studi su Jean Le Clerc e Pierre Bayle, attivi in territorio olandese, e quelli sul cartesiano Jean-Robert Chouet che insegnò a Saumur e a Ginevra e su personaggi quali Pajon e Papin, a lui in vario modo legati. Unitamente a questi studi, che illustrano dibattiti caratteristici dell'età cartesiana, spinoziana e lockiana, e che contribuiscono a una più adeguata conoscenza dei rapporti tra aristotelismo e cartesianesimo in età moderna, viene riproposta l'edizione italiana della voce Revealed religion...
Gli atti del convegno che sono presentati in questo volume restituiscono l'articolata indagine sul declinarsi nella società odierna del secolare rapporto tra le religioni, la libertà e il potere. Il tema della libertà religiosa, messo a tema in occasione del diciassettesimo centenario dell'Editto di Milano, si occupa di comprendere gli spazi d'espressione delle religioni nell'oggi, in relazione alle istituzioni pubbliche e alla cultura civile. In particolare il testo riflette sullo snodo del rapporto tra cristianesimo e libertà di credere, tra la ricerca personale e l'espressione della fede comunitaria, nell'ambito di una società plurale in cui la tematica è diventata cruciale non solo per le religioni ma per l'intera società.
L'indagine sull'origine, sulla natura e sulle funzioni del logos dell'uomo nei primi autori cristiani, in relazione alla cultura classica e tardo-antica, è fondamentale per comprendere l'antropologia e la teologia su cui si fonda la tradizione occidentale. Questo volume raccoglie gli interventi del Convegno "Il Logos di Dio e il logos dell'uomo. Concezioni antropologiche nel mondo antico e riflessi contemporanei" svoltosi presso l'Alma Mater Studiorum Università di Bologna (14-15 novembre 2012). Esso si pone in continuità con gli studi pubblicati in questa stessa collana nel volume "Dal logos dei Greci e dei Romani al Logos di Dio". Ricordando Marta Sordi, a cura di R. Radice e A. Valvo (2011). Il tema della ragione interpella l'uomo contemporaneo che affronta comunque la domanda sull'io. Le questioni inerenti alla ricerca di senso, all'esistenza della verità e della norma, e quindi alla formulazione di un giudizio etico, hanno, nel pensiero cristiano delle origini in rapporto con il giudaismo e con istanze ellenistiche, un fondamento ontologico. È necessaria una verifica nell'attuale contesto. E sull'identità umana integrale, alla luce della memoria storica, di conseguenza, assumono modalità significative anche il dialogo interculturale e la ricerca scientifica.
Il volume offre l'edizione critica di alcuni testi teologici e filosofici di dom Robert Desgabets, benedettino cartesiano vissuto nel Seicento. Gli opuscoli sono editi prendendo per base le raccolte manoscritte conservate nella Biblioteca municipale di Epinal. Essi approfondiscono attraverso la prospettiva agostiniana e cartesiana il tema del rapporto e della collaborazione tra ragione e fede, con particolare attenzione ai misteri della Trinità, dell'Incarnazione e della trasmissione del peccato originale, oltre che alle tematiche della grazia, della predestinazione, della giustificazione e della natura degli angeli. Gli inediti, brevemente contestualizzati e corredati da un essenziale apparato di note, sono preceduti da un saggio introduttivo che, oltre a restituire il quadro storiografico di riferimento, contribuisce a illustrare l'apporto gabetiano ai dibattiti teologici, filosofici e scientifici del XVII secolo.
Il volume raccoglie gli Atti del Convegno nazionale «Religione e fede nell’età postsecolare » (Milano, 21-22 novembre 2012), organizzato nell’’anno della fede’ dal Progetto «Filosofia ed esperienza religiosa», il gruppo di lavoro promosso dal dipartimento di Filosofia dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e dal Servizio Nazionale per il Progetto Culturale della CEI. Nei due precedenti convegni, «Filosofia e mistica» ed «Esperienza religiosa», si è indagato il ‘soggetto religioso’, nel tentativo di evidenziare le categorie fondamentali del ‘fare esperienza religiosa’ come base teoretica, con cui affrontare anche la più vasta problematica del religioso. Abbiamo così voluto rivendicare la specificità della riflessione filosofica sul religioso e insieme l’interesse per un lavoro interdisciplinare. Frutto di questo disegno è questo terzo convegno: un’analisi delle pratiche della religione e della fede in un’età enigmatica, la post-secolare, insieme segnata dal più radicale relativismo e dal cosiddetto ‘ritorno di Dio’. Dalle interpretazioni dei dati delle più recenti e più grandi ricerche sociologiche, condotte dai sociologi F. Garelli, C. Lanzetti e L. Allodi, passando attraverso l’appassionata disamina della fede rintracciata nei chiaroscuri del mondo della vita — nei romanzi italiani del primo decennio del secolo XXI (G. Langella), nel vissuto femminile (P. Ricci Sindoni) e in alcune voci ebraiche (I. Kajon) —, si approda alla domanda cruciale sulla ragionevolezza della fede, a cui si tenta di rispondere con ragioni filosofiche, destreggiandosi tra il labirinto del desiderio e la sfida della finitezza e del non senso (M. Borghesi, R. Madera, G. Palumbo).
Giuseppe Colombo, membro del dipartimento di Filosofia dell’Università Cattolica e della Facoltà di Scienze della Formazione, è professore di Filosofia morale e di Forme e modelli del pensiero filosofico all’Università Cattolica, sede di Brescia. È il coordinatore del Progetto «Filosofia ed esperienza religiosa». È noto per i numerosi studi sulla filosofia italiana del Novecento (La filosofia come soteriologia: l’avventura spirituale e intellettuale di Piero Martinetti, Vita e Pensiero 2005) e per le indagini di antropologia filosofica (dal volume Conoscenza di Dio e antropologia, Milano 1988 ai saggi Agire religioso e fede, in Prospettiva dell’azione e figura del bene, Milano 2008 e Generative Fiduciality and Experience, in Understanding Human Experience: Reason and Faith, Bern 2012).