Il simbolismo dell'eucaristia nell'arte cristiana, dalle prefigurazioni dell'Antico Testamento alle rappresentazioni simboliche. Una ricerca accurata tra opere note e meno note, che passa in rassegna i numerosissimi simboli che, nelle diverse epoche, gli artisti hanno scelto per rappresentare questa verità di fede: dal pesce al delfino, dall'agnello al pellicano, dal corvo all'unicorno. Un percorso al tempo stesso di arte e di fede. Tra arte e fede: i simboli dell'eucarestia.
Leoni, cervi, serpenti, draghi, sirene... Sulle facciate delle nostre cattedrali, come nei chiostri dei monasteri o sulle pagine di antichi codici, è tutto un brulicare di creature animali, reali o fantastiche, mansuete o feroci. Un "bestiario" sorprendente e affascinante, ma che oggi non riusciamo più a "leggere" e a interpretare con immediatezza. Questo libro racconta, in modo chiaro ma affascinante - anche attraverso un ricco e originale apparato di immagini - il significato simbolico delle numerose e diverse rappresentazioni "zoologiche" che affollano gli edifici sacri e le pagine miniate dell'età medievale. Riscoprendo un linguaggio complesso e misterioso, ispirato ai testi biblici e ai Padri della Chiesa, ma anche alla tradizione classica e alle credenze popolari, che si serve dei simboli e dei segni della natura per parlare delle cose celesti. Perché, come scriveva Alano di Lilla nel XII secolo, "ogni creatura del mondo funge per noi da specchio della nostra vita, della nostra morte, della nostra condizione ed è segno fedele della nostra sorte".
All’interno della serie “Simboli” della collana “Arte e fede”, questo volume esamina il simbolo del fuoco a partire dall’antichità e del mondo classico per approdare poi al suo significato nella Scrittura, segno di purificazione e di alleanza. Nel tempo della Chiesa, poi, il fuoco assume significato teologico, ecclesiale e liturgico, dal segno del martirio alle visioni dei santi. In questo volume agile e ricco di immagini sono presentati i significati simbolici di questo elemento nelle raffigurazioni dell’arte cristiana in diverse epoche, continuando così la serie iniziata con La croce e L’acqua.
L'autrice
Claudia Corti è nata a Grosseto nel 1975 e si è laureata presso l’Università degli Studi di Siena in Lettere a indirizzo moderno artistico con una tesi nell’ambito dell’archeologia dell’architettura. Guida turistica, opera da anni nelle grandi mostre e nei musei milanesi e pavesi e si occupa della divulgazione culturale su molteplici livelli. Collabora con la rivista Il Dirigente per la quale cura la rubrica mensile dedicata all’arte. Con le Edizioni San Paolo ha pubblicato La croce nei primi quattro secoli. Dal buio alla luce (2013) e Il simbolo dell’acqua nell’arte cristiana. Dalle Scritture al battistero (2013).
"In queste pagine l'iconografo non ha proposto solo le 25 icone, che accompagnano le principali feste dell'anno liturgico, ma per ogni icona propone un brano della Scrittura, una meditazione e preghiere tratte dalla Liturgia bizantina. Il volume si propone più come itinerario personale e familiare che come percorso ecclesiale e intende educare alla contemplazione della bellezza, ricordandoci che non ogni immagine porta alla vita spirituale e orienta la fede" (M. I. Rupnik).
Una raccolta di contributi opera di noti accademici, esperti ed artisti su un tema che sta ritornando di grande attualita: il rapporto tra arte e sacro. Quattro sono i momenti della ricerca di ...e vide che era bello": Volti della bellezza e secolo breve, per rileggere i sentieri percorsi dal bello nel Novecento; Lo s-velamento della Gloria, per traguardare, attraverso le testimonianze personali di alcuni artisti, la sorpresa che l'esperienza artistica, come ricerca del bello, tiene sempre in serbo; L'esperienza della Gloria, per cogliere lo splendore del bello nel rito; La Bellezza che salva, per incontrare la buona/bella notizia della Parola. Il volume e la documentazione della ripresa di attivita del centro di documentazione cristologico che va sotto il nome di Osservatorio cristiano. L'Osservatorio, che ha sede in Assisi, e un'iniziativa della Pro Civitate Christiana. "
Questo libro si inserisce nel fortunato filone dei libri d’arte e meditazione di Àncora realizzati sulla vita di Gesù e su Maria. Commentando 20 dipinti, riprodotti – sempre a colori – a pagina intera e poi evidenziati nei particolari più significativi, quest’opera svolge il tema della paternità di Dio ricercato in diverse opere sia come raffigurazione antropomorfica del Padre sia come allusioni simboliche o figurali. L’iconografia è tratta da artisti del calibro di Michelangelo, Raffaello, Domenichino, Guercino, Tintoretto. Ad accompagnare le immagini, un articolato commento estetico-spirituale, chiuso da brani meditativi attinti da grandi autori come Teresa d’Avila, Tommaso d’Aquino, Agostino d’Ippona.
Che cosa hanno in comune la Tavola di Pergola di Carlo Crivelli, il Dossale di Poggibonsi di Giovanni Della Robbia e la Pala di S. Frediano di Vincenzo Frediani? Sono tre splendide raffigurazioni dell'Immacolata Concezione , tre mirabili espressioni di immagini mariane del Rinascimento italiano analizzate dalla prospettiva della fede nel volume di monsignor Vincenzo Francia Splendore di bellezza edito dalla Libreria Editrice Vaticana. Duecentocinquanta pagine in cui è possibile leggere il significato mariologico dietro ogni creazione artistica, contestualizzata nell'ambiente storico-culturale che l'ha prodotta e ne ha fruito. Non manca nell'analisi sulle opere dell'arte rinascimentale italiana l'aspetto storico-critico dell'oggetto. Attraverso la lente della fede scorrono sotto gli occhi del lettore le raffigurazioni di Leonardo da Vinci, del Caravaggio e di Matteo da Gualdo." Questo libro è il tentativo di ricostruire storicamente le prime tappe dell'iconografia dell'Immacolata - spiega monsignor Francia, officiale della Segreteria di Stato Vaticana -. È chiaro che immagini di Maria ce ne sono fin dai tempi delle catacombe, ma risale al Rinascimento italiano l'immagine della Vergine Immacolata. Una studiosa, Eva Tea, analizzando questo fenomeno l'ha spiegato con il fatto che questa è una fase storica caratterizzata da arte 'alta', non popolare, che va a scavare nelle pieghe del mistero di Dio. Come dimostrano Leonardo, Michelangelo e Raffaello...
Il presente Dizionario, unico nel suo genere nel panorama editoriale attuale, vuole fornire un repertorio dell’arte cristiana attraverso i secoli e fino ai giorni nostri. Più che affrontare problematiche concettuali – peraltro presenti nell’opera — offre una lettura complessiva del fecondo rapporto fra Chiesa e arte.
– 540 voci
– redatte dai migliori specialisti delle varie discipline
– linguaggio agile e accessibile
– notevole apparato iconografico
Liana Castelfranchi Vegas è professore di storia dell’arte medievale presso l’Università degli Studi di Milano. Maria Antonietta Crippa è professore di storia dell’architettura presso il Politecnico di Milano.
Sullo sfondo le grandi allegorie di Lorenzetti e dei fratelli Van Eyck, le scene evangeliche di Vermeer, Giovanni Bellini, Michelangelo, Bosch, e naturalmente le Ultime Cene (Veronese, Leonardo), e in primo piano le analisi ‘tecniche’ dei soggetti pittorici: esse consentono a Riva di mostrare la quintessenza spirituale dell’arte, di riflettere in particolare sulla centralità dell’eucaristia. Una galleria di capolavori della pittura europea appartenenti ad epoche diverse affiancate ad una raccolta di considerazioni spirituali meditate alla luce degli scritti di Maria Maddalena dell’Incarnazione.
Il linguaggio adottato da Riva sfugge al gergo della critica d’arte e si adatta bene al grande pubblico.
Sr. Maria Gloria Riva (Monza 1959) entra tra le Adoratrici Perpetue del SS. Sacramento nel 1984 dove, accanto alla sua passione per l’arte, coltiva lo studio della Sacra Scrittura (con una particolare attenzione all’ebraico biblico e alla tradizione rabbinica), della Patristica e della spiritualità di Madre Maria Maddalena dell’Incarnazione, fondatrice dell’Ordine. Partecipa alla fondazione di un gruppo laicale associato all’Istituto (la Comunità Rete di luce) e propone dal 1996 lezioni su Bibbia, arte e spiritualità, presenti sul sito Beth-or.org. Fonda con alcune consorelle una rivista (Nel Cuore del Lume) per diffondere la spiritualità di Madre Maria Maddalena. Ha pubblicato articoli su alcuni quotidiani e riviste e collabora col sito www.culturacattolica.it.
Venti piccoli monasteri incastonati tra le rocce di una sottile penisola nella Grecia del nord, raccolti intorno a una massiccia montagna a forma di cono, costituiscono da oltre mille anni la repubblica del Monte Athos. Ancora ai nostri giorni, qui vivono circa 1400 monaci ortodossi, eredi di una tradizione spirituale unica al mondo.
I monaci del Monte Athos sono noti per il loro riserbo e la volontà di proteggere la loro clausura. Nel corso di numerosi viaggi, Kiros Kokkas ha visitato i monasteri e condiviso la loro vita. Ha inoltre fotografato e documentato per la prima volta la vita quotidiana dei monaci dell’Athos. Dalla storia della piccola repubblica alla spiritualità dei suoi abitanti, il libro presenta uno spaccato di grande interesse.
Kiros Kokkas è nato nel 1961 ad Atene, dove vive e lavora. Negli ultimi vent’anni ha viaggiato a lungo in Asia e Sudamerica, raccogliendo fotografie e resoconti di viaggio pubblicati in numerose riviste greche. Monte Athos è il suo primo libro.
Cristo in azione nella storia e nella vita quotidiana dell’uomo.
I gesti più comuni, i grandi movimenti di folla, le sofferenze, i miracoli: quella presenza straordinaria agiva nella realtà, e iniziava a trasfigurarla.
Proseguendo nel percorso iniziato con il fortunatissimo “Un volto da contemplare”, Giuseppe Sala ci invita a guardare Gesù che agisce, si muove, comunica. La struttura del libro è semplice: un brano evangelico, l’immagine che lo rappresenta descritta e commentata, le risonanze nella letteratura. L’iconografia è attinta da tre autori: Beato Angelico, Giotto e Caravaggio.
Un’opera curata e di prestigio, un’ottima strenna di Natale.