Roma è una risorsa inesauribile di aneddoti e curiosità e in questa guida si approfondiscono le più incredibili e sconosciute. Claudio Colaiacomo, grande appassionato della storia della Città Eterna, a cui ha dedicato otto libri, accompagna il lettore alla scoperta degli aspetti più singolari della storia di Roma, i suoi luoghi, i personaggi e gli indizi che ancora oggi rendono vive le storie del passato. Un invito a passeggiare, percorrendo tremila anni di storia concentrati in un unico intreccio di strade: dagli albori dell'Urbe, alle raffinatezze dell'Impero; dal buio del Medioevo alla straordinaria rinascita della cultura; fino ai conflitti mondiali e ai giorni nostri. Questa opera è un invito a guardare la città con una prospettiva nuova, quella dei secoli che l'hanno attraversata, come se Roma fosse un punto fermo, eterno e incredibile attorno al quale danza la storia. Un invito a passeggiare, percorrendo tremila anni di storia. Tra gli argomenti trattati: Reliquie, Fattucchiere e Stregoni tra storia e leggenda; Gli altri colossei di Roma; Il secondo arco di Tito e lo stadio di Massenzio; Obelischi da record; Una mappa del tesoro per Roma; Il dono per l'imperatore dannato Michelangelo a spasso per Roma; Quando le bombe caddero a casa del papa; Quattro campanili davvero speciali; Ponti scomparsi, curiosi e sfortunati; Costantino e la sua famiglia in periferia; A nascondino tra i Teatri; Una volta nella vita a Roma.
Negli anni Settanta del II secolo d.C. nasceva a Emesa, piccola città della Siria, una fanciulla che avrebbe segnato per più di un ventennio la storia dell'Impero romano. Il suo nome era Giulia Domna. L'ambizioso padre, che ricopriva il ruolo di gran sacerdote del dio Sole, la diede in sposa, poco più che adolescente, a un uomo molto più anziano di lei, di nome Settimio Severo, destinato a divenire imperatore di Roma. Giulia Domna abbandonò patria, parenti, amici e andò incontro alla sua nuova vita; una vita che le riservò molti onori ma anche grandi dolori, ai quali reagì sempre con forza e determinazione. Seppe destreggiarsi fra intrighi di palazzo, congiure, vendette e punizioni, riuscendo ogni volta a contrastare le avversità, ora rifugiandosi nei suoi amati studi, ora giocando la carta di un ruolo pubblico che nessuno poteva mettere in discussione: la fanciulla cresciuta nei fasti di una fiorente città dell'Oriente era infatti divenuta la capostipite di una dinastia che, fra alterne vicende, resse il potere per più di cinquant'anni. Attraverso una paziente collazione di fonti letterarie, epigrafiche e monumentali, il volume racconta la sua storia, fino al tragico epilogo.
In questo libro conciso ed essenziale Andrea Augenti dà conto delle principali coordinate storiche e teoriche utili a orientarsi all’interno della disciplina. Il primo capitolo introduce il lettore nel periodo che chiamiamo Medioevo, grazie a una discussione sulla periodizzazione e a una serie di mappe che illustrano la mutevole geopolitica di quell’epoca. Segue una sintetica storia delle origini e degli sviluppi dell’archeologia medievale, che introduce al cuore vero e proprio del volume: i densi capitoli dedicati all’archeologia delle città, delle campagne, dei monumenti, delle pratiche funerarie, dell’artigianato e dei commerci. Chiudono il testo un capitolo dedicato al rapporto tra l’archeologia medievale e la storia dell’arte e uno che illustra le nuove frontiere della disciplina e i suoi possibili sviluppi futuri. Il libro si rivolge agli studenti universitari, ai docenti, agli studiosi ma anche a chiunque voglia farsi un’idea di una delle discipline emergenti nel campo dell’archeologia italiana, grazie a una scrittura lavorata appositamente per raggiungere la massima comprensibilità e all’ampio apparato di note, bibliografia e illustrazioni.
Il Partenone, il più celebrato dei templi greci, costruito sull’Acropoli nel V secolo a.C. in onore di Atena, custodiva una statua colossale della dea in oro e avorio, simbolo dell’egemonia della città sull’Egeo. Ma quanto costò alle casse pubbliche un’opera del genere? Un’ipotesi è che tempio e statua richiedessero 9.000.000 di dracme d’argento. Era quanto occorreva per retribuire una giornata di lavoro di 9 milioni di operai specializzati, o quanto bastava per allestire una flotta imperiale di 1500 triremi.
La spesa enorme fece scandalo e innescò una polemica su costi e benefici. Con l’ispiratore del progetto, il grande Pericle, finì sotto accusa la gestione democratica di Atene. Eppure, nel parossismo della vicenda, si nascondeva una verità scomoda: la complicità dell’arte con uno degli aspetti più inesplorati del mondo greco, quello economico-materiale.
Aprendo questo libro il lettore ripercorrerà le tappe di un percorso nell’arte attraverso i retroscena economici dei meccanismi di produzione. Avrà l’impressione di scoprire relazioni pericolose, perché, a partire dall’Acropoli di Atene, dietro l’esperienza della perfezione si cela una delle piú seducenti forme assunte dal denaro nel corso dei secoli: quella dell’arte.
Ci sono molti romani e anche molti turisti che non si accontentano di ammirare i monumenti di Roma più importanti, che con la loro presenza maestosa sono i protagonisti indiscussi di qualunque itinerario. E che scelgono allora di addentrarsi nelle profondità cittadine: luoghi poco noti e affascinanti che alimentano la curiosità ma offrono anche risposte ad alcuni interrogativi su Roma: dove vivevano i romani? Dove pregavano i fedeli delle varie religioni? Come venivano seppelliti i morti? E come erano fatte le prigioni? Per scoprire la vera anima della città bisogna scendere nel sottosuolo della Capitale, dove la Roma antica, quella medievale e quella moderna si incontrano e si ricompongono come in un affascinante puzzle. Questo libro propone dieci itinerari che, partendo da Piazza Venezia, accompagnano il lettore fino alle pendici dei Castelli Romani o sulle sponde di Ostia antica, per fargli scoprire gli emozionanti misteri e i segreti della Città Eterna.
Quasi tutti i luoghi dell'Italia antica sono famosi nel mondo. Ma per quanto si sia viaggiato, esplorato e raggiunto ogni anfratto della nostra nazione, il Bel Paese custodisce sempre nuovi siti meravigliosi da scoprire. Tra le Alpi e il Mediterraneo, si nascondono centinaia di mete affascinanti. Santuari sanniti, strade romane e nuraghi, approdi fenici e incisioni rupestri, piccoli e grandi musei offrono molte sorprese a chi vuole scoprire il passato. Insieme ai romani, che hanno eretto monumenti quasi ovunque (anche a Milano, a Torino, a Trieste), questo libro permette di conoscere gli altri popoli antichi che hanno lasciato le loro tracce. Stefano Ardito, escursionista, alpinista e viaggiatore, descrive in questo libro 101 itinerari frutto della sua lunga esperienza sul campo. Percorre l'Italia da nord a sud, attraversando le due isole più misteriose del Mediterraneo, la Sicilia e la Sardegna, alternando luoghi insoliti, segreti e sconosciuti a mete tradizionali. Un percorso suggestivo nel passato della nostra terra, che ci aiuta a scoprire il Paese di oggi.
Le origini dell'uomo moderno sono davvero così recenti? La teoria dell'evoluzione è così scientificamente documentata e inattaccabile? Una recente interpretazione archeologica condotta da due ricercatori dimostrerebbe il contrario. Secondo Michael A. Cremo e Richard L. Thompson, a dispetto delle più consolidate teorie scientifiche, le origini dell'uomo moderno non risalirebbero a 100.000 anni fa, ma a ben tre milioni di anni fa. I siti archeologici che producono tali evidenze, non solo sotto forma di reperti paleontologici, ma anche di manufatti, vengono dettagliatamente descritti e interpretati in questo saggio affascinante e provocatorio. L'intento divulgativo di questo studio non smorza tuttavia i toni di accusa contro il mondo scientifico, che secondo gli autori avrebbe ignorato e occultato le prove più scomode, con l'obiettivo di mantenere saldo lo "status quo" della teoria evolutiva. Ciò che emerge è che con ogni probabilità non è esistita un'evoluzione del genere umano dall'Australopiteco all'Homo Sapiens, ma che al contrario uomini e ominidi hanno da sempre coesistito sulla Terra e che quindi la teoria evoluzionista della vita sul nostro pianeta, su cui si basano le odierne scienze naturali, non hanno alcun fondamento certo. Introduzione di Graham Hancock.
L'avventura archeologica nelle terre della Bibbia è una delle più emozionanti di sempre. Non solo perché l'archeologia è una professione straordinaria che ha fatto sognare intere generazioni di uomini e donne, ma soprattutto a causa dell'impatto delle ricerche archeologiche sulle conoscenze della Bibbia, questo immenso racconto universale che costituisce il fondamento spirituale del mondo occidentale. Questo libro racconta 150 anni di ricerche attraverso le scoperte più straordinarie. Storie incredibili di avventure ricche di colpi di scena in cui il lettore scoprirà come i risultati dell'archeologia nelle terre bibliche abbiano sospinto in avanti, messo in discussione, sovvertito e rifondato le conoscenze "convenzionali" sulla storia antica, politica e religiosa, di quella regione.
La Chiesa, in quanto istituzione, ha rappresentato il legame più forte tra il mondo classico e quello medievale ed è stata garante della preservazione del carattere urbano della società medievale. Allo stesso tempo ha costituito l'elemento più innovativo dell'età di transizione e uno dei principali agenti del cambiamento. Studiate come documenti storici, le chiese sono potenziali fonti di informazione sulla società, l'economia e il contesto politico, spia preziosa di un'epoca nella quale altre forme architettoniche sono meno visibili. Il volume ne presenta gli aspetti principali attraverso fonti scritte e dati materiali: le prime ci parlano dei committenti, della ritualità e della liturgia in rapporto all'articolazione degli spazi; i secondi ci permettono di ricostruire le sequenze dei monumenti, le modalità di utilizzo e il contesto insediativo. In questa nuova edizione, oltre al necessario aggiornamento bibliografico e alla quasi completa sostituzione dell'apparato iconografico, sono stati approfonditi alcuni temi tra cui quello delle chiese costantinopolitane e della Terra Santa, il loro impatto sull'architettura occidentale e le conseguenze dell'arianesimo nella costruzione della topografia cristiana.
«L'archeologia è più affine alla poesia di quanto possiamo immaginare, si tratta in entrambi i casi di svelamenti, perché in un frammento si svela il mistero delle domande che ci abitano da sempre.» Flaminia Cruciani, poetessa e archeologa, ha fatto parte per diversi anni della Missione archeologica italiana a Ebla, in Siria. Con Ebla «gli italiani hanno scoperto una nuova lingua, una nuova cultura e una nuova storia» ha affermato Ignace J. Gelb, uno dei maggiori assiriologi americani del Novecento. Questo libro però non è un manuale di archeologia, e non è neppure un diario di viaggio o di avventure. È il racconto sincero e appassionato della più bella lezione di immortalità che Flaminia Cruciani abbia ricevuto dalla vita: l'archeologia in quella terra millenaria che è la Siria con la sua straordinaria gente. Dalla preparazione del viaggio all'organizzazione delle attività di scavo, dal rapporto con la popolazione locale alle numerose difficoltà della vita nel deserto, grazie a un linguaggio poetico e fortemente evocativo, l'autrice ci restituisce l'emozione di un lavoro tanto affascinante. L'archeologo è un investigatore, nella ricerca sul campo indaga, procede all'indietro rispetto alla direzione del tempo per resuscitare, fra stratificazioni, un passato perduto. Se l'antico sopravvive attraverso le rovine, che sono l'opera d'arte della natura, e attraverso i reperti, l'archeologia forse è il momento supremo, il kairos, dell'immortalità. «Mi è sembrato importante scrivere questo libro adesso, perché l'archeologia è l'unico modo di comprendere il presente. Per non dimenticare la Siria, terra di prodigi originari.» Un racconto ricco di pathos, che riguarda ognuno di noi, dove l'attenzione è posta sulle nostre radici. Flaminia Cruciani ci ricorda infatti che nel Vicino Oriente sono nati i miti più antichi, come la "Saga di Gilgames", la prima riflessione della storia sul tema dell'immortalità, in cui all'eroe viene svelato il segreto della «pianta dell'eterna giovinezza». Che ancora oggi, dopo oltre quattromila anni, l'uomo non si è stancato di ricercare. Per i mesopotamici il tempo passato figurativamente era ciò che stava di fronte, mentre il futuro era dietro le spalle. «Con questo libro» scrive Flaminia Cruciani «voglio restituirvi un tempo ritrovato , giovane, che inventa la vita.»
Il Catalogo narra la storia di uno dei luoghi più leggendari e simbolici di Roma, il Capitolium, acropoli e roccaforte della città antica, abitato già prima della sua nascita e dove sorse il più importante dei suoi santuari, dedicato a Giove, Giunone e Minerva. Partendo dalla visione mitica e romantica che i diversi viaggiatori e artisti in visita a Roma, ebbero dell’Urbe sin dalla fine del XVI secolo, si esamina il percorso storico-urbanistico del Campidoglio attraverso rari documenti d’archivio, dipinti, sculture, plastici e opere conservate essenzialmente presso le collezioni capitoline. Pur segnato da un periodo di totale abbandono, iniziato con la caduta dell’impero romano e che lo rese selvaggio e inospitale, nonché funesto e tetro per via delle esecuzioni capitali che vi si volsero durante il Medioevo, il Sacro Colle risorse con l’arrivo della nobile famiglia dei Caffarelli alla metà del XVI secolo. Viene in seguito approfondito il periodo in cui i Prussiani si stabilirono in Campidoglio ampliando le loro proprietà con nuovi edifici e successivamente si illustrano i cambiamenti che furono messi in atto dopo la proclamazione di Roma Capitale d’Italia nel 1870. Liberato il colle dalla presenza teutonica con la fine della I Guerra Mondiale, ebbe inizio un fervido periodo di studi e indagini archeologiche volte alla riscoperta del Tempio di Giove e delle fasi più antiche della città, accompagnato da demolizioni e distruzioni che dovevano riportare alla luce il virgiliano immobile saxum, la Rupe Tarpea, simbolo sacro dell’origine stessa di Roma. L’ultima parte del catalogo è infatti dedicata a una storia dei più recenti scavi che si sono eseguiti in Campidoglio, con particolare riferimento agli importanti ritrovamenti emersi sull’area del Belvedere Tarpeo e che hanno restituito oltre a strutture della prima età imperiale, un cospicuo numero di terrecotte architettoniche dipinte e di scultura fittile riconducibile alla decorazione della fase originaria di fine VI secolo a.C. del Tempio di Giove.
L'appassionante racconto delle campagne archeologiche dell'antico Oriente da metà Ottocento a oggi, dalla decifrazione delle due scritture più antiche dell'umanità alle prime epiche imprese alla ricerca di Ninive, alle grandi scoperte nella Valle dei Re a Tebe, da Ebla, Qatna e Aleppo in Siria a Nimrud e Sippar in Mesopotamia, a Troia e Hattusa in Anatolia, ad Abido e Amarna in Egitto, fino a Gerusalemme in Palestina.