Chi sono le innamorate? E di chi? E perché sono felici? Attraverso dieci brevi testi, scritti con intensa partecipazione, un vescovo tratteggia i profili di donne consacrate dei nostri giorni. "Si rimane affascinati da queste donne umili, coraggiose, ricche di fede, colme di gioia", scrive nella presentazione Maria Marcellina Pedico. "Alcune giovanissime, altre meno, tutte donne dal cuore di spose innamorate. Felici di aver creduto all'Amore e di essersi "votate" a un'esistenza offerta senza riserve e senza calcoli". Le suore protagoniste del libro: Monica Cima, Cecilia Andorno, Maria Laura Mainetti, Alessandra Macajone, Teresilla Barillà, Rosalba Smedili, Laura Pelizza, Leonella Sgorbati, Rita Dametto, Le sei "Poverelle" di Bergamo.
Da tanto tempo si avverte che nella vita religiosa qualcosa non va. Si sono fatte tante analisi sulla vita comunitaria e sulle opere delle religiose e dei religiosi, come anche sulla loro collocazione nella Chiesa. Il libro mette in evidenza alcune dinamiche teologico-spirituali della storia della vita religiosa alle quali si può attribuire lo stato in cui essa si trova oggi, individuando dei sentieri che aprono agli orizzonti in cui propriamente si colloca la risposta a Colui che chiama. E lo fa mantenendo viva una creatività dinamica tra il monachesimo antico e la vita religiosa nella forma che essa ha assunto in occidente nel secondo millennio. L'aspetto della memoria, infatti, è costitutivo della vita religiosa, perché essa è in un certo senso, nella Chiesa, tra le realtà che hanno la memoria più lunga: dalla memoria dei deserti in cui è cominciata a quella della parusia, di cui costituisce un'anticipazione vivente. È nello spazio di questa memoria, allora, che essa impara a non avere il cuore imprigionato dalle proprie realizzazioni e a disporsi continuamente ad accogliere il dono. E questa è la condizione del suo servizio alla Chiesa, la possibilità di avere gli occhi attenti a saper cogliere il germoglio quando ancora punge il gelo.
La spiritualità delle persone consacrate può essere pensata, recepita e vissuta come una progressiva configurazione a Cristo. L'opera plasmante e trasformante dello Spirito agisce nella persona in felice simpatia con il suo particolare carisma e nel rispetto della sua libertà. Questo libro vuole inoltre sottolineare che la vita spirituale è responsabilità propria di ogni singola persona in quanto essere unico, perciò portatore di una missione che è originale e insostituibile per il compimento della storia della salvezza.
Il libro presenta gli atti del convegno 2014 (9-12 dicembre) promosso, come ogni anno, dall’Istituto di Teologia della Vita Consacrata «Claretianum» di Roma. Titolo del convegno: "La gioia del Vangelo nella Vita Consacrata".
Il popolo dei superiori di comunità religiose, sia maschile che femminile, è molto numeroso e variegato. Lo testimonia anche la grande varietà di nomi con cui ne viene indicato il ruolo: abate, priore, preposito, ministro, guardiano, rettore, presidente, decano, responsabile, coordinatore, padre, madre, fratello (sorella) maggiore, arciprete. Altrettante sono le modalità con cui la loro funzione viene esercitata. Alcuni nutrono di sé un concetto così alto che non è più possibile vederlo a occhio nudo, altri vivono l'incarico come un peso opprimente, altri ancora sono capaci di trasmettere la loro vitalità in modo costruttivo e gioioso a tutta la comunità. Siamo certi che il superiore ognuno a modo proprio - fa onestamente quello che può, gestendo in modo diverso limiti e opportunità. Questa convinzione di fondo permette all'autore di scrivere questi "pensieri in libertà", dove prevale, sulla critica, il buonumore e il sorriso. Il libro, frutto di molte osservazioni e di alcune esperienze concrete, propone una riflessione divisa in tre parti: la prima mette a fuoco una "galleria di ritratti" o di modi diversi di concepire e realizzare il compito di superiore; la seconda indaga su alcuni documenti della Chiesa e delle Congregazioni che descrivono funzioni e ruolo del superiore; la terza parte, infine, propone qualche suggerimento pratico per orientarsi nell'esercizio quotidiano dell'autorità.
L'amore di Dio non rimane nascosto e trabocca in ogni aspetto della vita relazionale. Come esso rielabora il modo di collocarsi dei cristiani, in particolare nell'ambito della carità e dell'impegno? Le organizzazioni e le strutture sociali sono impermeabili a tale amore? Il libro affronta il tema della vocazione diaconale, talvolta ridotta ad attività caritative o sociali, considerate appendici operative della fede, e presenta in modo nuovo le ragioni teologiche che motivano la presenza dei cristiani nella società e il loro impegno nella solidarietà sociale. Per i diaconi, in particolare, è uno strumento per approfondire identità e vocazione oltre che un completamento del manuale pastorale di Alphonse Borras Il diaconato, vittima della sua novità?, pubblicato da EDB nel 2008. "L'obiettivo di questo libro - spiega nella prefazione il cardinale Roger Etchegaray - è quello di ricordare, sulla scia dell'enciclica di Benedetto XVI Deus caritas est, che la diaconia della Chiesa non costituisce una sorta di attività annessa che possa essere subappaltata a cristiani particolarmente generosi o devoti. In realtà, essa concerne tutta la Chiesa, ogni cristiano e l'intera comunità".
Racconti di uomini e donne che hanno "osato" offrirsi, per amore, alla causa dell'umanità e del Vangelo scegliendo la vita della consacrazione totale a Dio. Dai benedettini alle domenicane, dalle suore ospedaliere di San Paolo alla Comunità Fraternité Eucharisterin ai Gesuiti e alle Carmelitane: più di ottanta testimonianze da tutto il mondo che hanno come leit motiv la gioia e nelle quali l'impegno religioso appare, di volta in volta, una lezione di umiltà, un'offerta di vita a servizio del prossimo, una testimonianza d'amore. In esse traspare un progetto di vita ambizioso animato da una ricerca di Assoluto e sottintende implicitamente che il dono di una vita possa cambiare il mondo. Contiene: Inno alla Gioia messaggio di Papa Francesco, Inno alla speranza di Padre Albert Longchamp,gesuita. Testimonianze di oltre ottanta consacrati e religiosi/e di tutto il mondo.
In questa epoca di mutamento del volto di Chiesa, come cambiano l’identità e il ruolo dei preti? In questo saggio agile e sintetico, i teologi del Seminario della Diocesi di Milano, illuminati anche dalla loro esperienza educativa, offrono una riflessione originale. Due sono i cardini attorno a cui ruota il loro ripensamento: la dimensione comunionale del servizio dei preti col vescovo (il presbiterio) e la centratura della loro spiritualità attorno alle coordinate del ministero pastorale.
Quelli descritti in questo libro sono solo alcuni tra i preti che ho conosciuto nella mia vita e che hanno seminato in me il desiderio di rispondere alla vocazione del Signore. Vantano in ogni modo la loro diversità, ognuno con una vera personalità, uomini maturi che sono una benedizione per le loro comunità. Figli del proprio tempo, con sensibilità diverse, che creano un arcobaleno di speranza e fedeltà alle promesse sacerdotali. Non un esercito di funzionari del sacro, ma una fraternità di pastori del gregge. Ciascuno di costoro ha colorato un tratto del mistero del sacerdozio. Ciascuno è una sfumatura dell'infinita ricchezza di colore e fantasia che il ministero a servizio del regno di Dio può essere. Ciascuno è una sfumatura dell'Eterno Sacerdote che nessuno di noi può pretendere di ingabbiare nei propri schemi e modi di vita. Ciascuno di loro è una sfumatura della vita della chiesa. 50 ritratti di preti di oggi, per riflettere sulla figura dei pastori e imparare ad amare le loro... sfumature.
Seconda parte di Vieni e seguimi!, pubblicato nella stessa collana dedicata alla Vita Consacrata, in questo volume Maurizio Bevilacqua si sofferma sui temi di povertà e castità. Nel corso della sua storia, la vita consacrata ha spesso ripensato la povertà, cercando nuove forme per concretizzarla nella propria esperienza. Il celibato rappresenta l'aspetto più specifico di questa vocazione. Tanti sono gli esempi, nei secoli, di consacrati che hanno testimoniato che ci si può affidare a Dio liberando il proprio cuore da tutto, per Amore. Al termine di tale percorso ogni consacrato di oggi potrà individuare gli elementi che gli sembrano più caratteristici della sua storia e riscoprire, tra questi, la promessa di una vita piena fatta dal Signore nel momento del loro sì. Un libro che interroga e aiuta a ritrovare le radici della propria scelta vocazionale.
"Ma è possibile che io riconosca nella Scrittura il senso della mia storia qui e ora?" si chiede l'autore. Questo libro è un'occasione per provare a farlo, seguendo un filo rosso di personaggi dell'Antico Testamento, che sono stati scelti dal Signore. Adamo, Caino e Abele, Abramo e Sara, Giacobbe ed Esaù, Giuseppe, il popolo d'Israele, Geremia. La libera iniziativa di Dio è evidenziata in diverso modo in ogni testo di elezione. A volte è un fatto puntuale, immediato, altre una progressiva rivelazione che si serve di mediazioni umane. Così avviene anche oggi nella vita di ogni consacrato. Un testo per ricordare che, da sempre, le chiamate di Dio scaraventano nell'arena e sbaragliano gli incerti. Ma promettono vittoria: la sua, e a modo suo. Ed è così che si forma un profeta.
Prefazione di Nunzio Galantino.