I saggi qui raccolti, alcuni dei quali inediti, delineano una proposta metodologica per l'interpretazione dei testi biblici e rispondono agli interrogativi sul senso della teologia nella vita cristiana. In un'epoca in cui molti teologi si domandavano se fosse legittimo applicare metodi storico-critici alla lettura della Bibbia, Romano Guardini offriva un contributo lungimirante, che si mantiene attuale anche a distanza di quasi un secolo. Confrontandosi con Anselmo di Canterbury e Karl Barth, attraverso temi quali la creazione e il rapporto tra mito e Sacra Scrittura, l'autore dimostra che quest'ultima è un testo insieme sacro, spirituale e storico. La Rivelazione si rivolge a ogni persona e a ogni tempo, al singolo nella sua unicità e all'umanità intera. In linea con il motto anselmiano Credo ut intelligam, credo per poter comprendere, solo con gli occhi della fede è possibile leggere la Bibbia in maniera autentica, quale «messaggio dall'eternità di Dio al presente». Romano Guardini (1885-1968) è stato uno dei protagonisti della storia culturale europea del sec. XX. Presso la Morcelliana è in corso di stampa l'Opera Omnia.
Bibbai gigante da altare con copertina rossa adatta a una esposizione in chiesa.
La Bibbia, Scrutate le Scritture offre un metodo unico e fecondo per fare esperienza viva di Dio attraverso una ricca proposta di note, introduzioni, passi paralleli e percorsi tematici. Si tratta di una Bibbia unica al mondo perché: Valorizza la via della Scrutatio, sottolineandone l'autorevolezza con riferimenti puntuali e chiari, seguendo la tradizione rabbinica e patristica. Offre un'Introduzione generale che illustra con chiarezza i principi per una lettura orante della Bibbia. Nelle introduzioni ai singoli libri vengono presentati aspetti storici e letterari evidenziando come ciascuno di essi venga ripreso e riletto da un altro testo biblico. Contiene 380 "note di scrutatio-, veri e propri percorsi tematici all'interno dell'intera Scrittura su altrettanti temi biblici. Attraverso queste molteplici possibilità il lettore può costruire un'esperienza inedita e personalizzata e un metodo specifico di lettura del testo. Le note esegetiche-storiche-teologiche evidenziano che la Parola è "incarnata-: abita un tempo, una geografia, una condizione sociale, prediligendo quelle che aiutano a contestualizzare e a chiarire il testo. È la Bibbia più ricca al mondo di passi paralleli in numero e in ampiezza di associazioni che permettono accostamenti tra i due Testamenti, favorendo una lettura vitale. È pensata per una lettura orante della Parola, in un clima di ascolto e di dialogo con Dio. La veste grafica favorisce tutti gli elementi per la comprensione del testo. Sono presenti i sussidi di base necessari alla contestualizzazione dei testi: la tavola cronologica, un piccolo atlante, un elenco dei temi teologici di riferimento. Il tutto è aggiornato alle più moderne scoperte storico-archeologiche. Versione Ufficiale CEI. Edizione con copertina telata e trancia oro, sovraccoperta e cofanetto protettivo.
L'Esodo è un testo difficile, sia per la convergenza di tradizioni e riletture plurisecolari, sia per la presenza di una massiccia legislazione liturgica (si tratta di ben tredici capitoli: 25-31; 35-40), apparentemente arida e inattuale. Il commentario si propone come strumento di comprensione di un testo difficile, ma per raggiungere tale scopo viene anzitutto offerta una traduzione estremamente fedele, che cerca di rendere l'asprezza e la ripetitività, ma anche la bellezza dello stile semitico.
II ED. DEL NUOVO GRANDE COMMENTARIO BIBLICO. IL TESTO ABILITA IL LETTORE AD ESAMINARE IL CONTENUTO STORICO,LETTERARIO, SCIENTIFICO E RELIGIOSO DELLE SCRITTURE,DISCHIUDENDO INSIEME LA VARIETA DELLE INTERPRETAZIONI IN ATTO ALL INTERNO DELLA COMUNITA DEGLI STUDIOSI DI SCIENZE BIBLICHE. Un commentario completo, che rappresenta una vera miniera esegetica. Utilizzando quotidianamente questo commentario, si potra scoprire l'inesauribil e ricchezza e la freschezza che sgorgano dalle pagine della bibbia, quando sono debitamente situate nel loro contesto storico e culturale". Dalla presentazione del card. Carlo maria martini. Ristampa del nuovo grande commentario biblico, che risponde ai nuovi standards scientifici di fine secolo, riuscendo a sintetizzare i risultati della moderna scienza biblica con rigore e chiarezza.realizzato per la prima volta negli anni sessanta, viene ora riedito, non solo aggiornato, ma in edizione interamente rinnovata. Ed e`destinato a fare il punto sulla ricerca biblica di fine/inizio millennio, offrendo ai lettori e alle lettrici quasi una bibbia 2000: -per autorita degli esegeti e degli studiosi coinvolti, -per la molteplicita dei dati sintetizzati, -per la completezza dell informazione, -e per l aggiornata bibliografia utilizzata. Per l edizione ita liana, le indicazioni bibliografiche sono state riviste, sia indicandole versioni italiane degli studi citati nell originale inglese, sia aggiungendo numerosi titoli di importanti libri e articoli in lingua italiana. "
Nella Domenica della Parola di Dio del 21 gennaio 2024 Papa Francesco affermava che non possiamo fare a meno della Parola di Dio, della sua forza mite che, come in un dialogo, tocca il cuore. Alle soglie del Giubileo della Speranza non possiamo rimanere sordi alla parola di Dio: cos'altro può dare speranza al nostro vivere se non ascoltare, custodire e pregare quel che Lui, domenica dopo domenica, ci racconta? Questo libro presenta non un semplice commento ai Vangeli delle domeniche e delle solennità dell'Anno C, ma una preghiera per ogni brano evangelico: una riflessione costante di quello che siamo, davanti alla grandezza dell'amore universale di Dio, nella nostra fragilità di essere umani.
Il Salterio, che è una raccolta di preghiere e di carmi, è intonato dalle labbra festose di antichi fedeli felici, ma lo è, in una tonalità ben più forte e più frequente, dalle bocche aride di sofferenti che lanciano a Dio il loro grido desolato: «Fino a quando, Signore? Per sempre?», avendo come «compagne solo le ombre». È per questo che si è pensato di riproporre, rivisitandola, una delle opere più care a David Maria Turoldo, la sua versione dei 150 Salmi. Gianfranco Ravasi
Il frutto del melograno si caratterizza per i suoi numerosi chicchi e se ne può apprezzare appieno il gusto solo se mangiati insieme. Per la sua conformazione esso ha colpito la fantasia umana e subito si è trasformato in un potente simbolo di pluralità e ricchezza ermeneutica per culture e religioni. Alla sua carica evocativa si ispira la presente serie di volumi che si articolano secondo una struttura costante: dopo aver inquadrato il personaggio in una dimensione teologica, si fornisce una descrizione generale del modo in cui esso è stato recepito nella letteratura esegetica ebraica e in quella cristiana, e si offre un'antologia commentata di testi scelti per la loro bellezza e la loro dimensione dialogica. La serie ha un duplice scopo: da un lato quello di offrire un'idea della ricchezza ermeneutica delle due tradizioni interpretative, mostrandone aspetti poco noti ma suggestivi; dall'altro far comprendere come tra di esse vi sia stato un lungo e fecondo rapporto osmotico più che una precoce e netta divisione.
È dal 2014 che Papa Francesco parla di una «terza guerra mondiale a pezzi» che immerge il mondo in uno stato permanente di conflitto su scala globale. Profeticamente negli ultimi anni questa espressione ha trovato conferma nel numero crescente di conflitti che si aprono e rimangono aperti senza trovare una soluzione. In questo contesto va inserito il testo biblico con il suo articolato modo di pensare tanto la guerra quanto la pace. Il Dio guerriero che combatte in prima persona per la liberazione del suo popolo dalla schiavitù d'Egitto è lo stesso che è signore sulla guerra e pone fine ad essa, per sempre. Difatti, nel vangelo secondo Matteo nel discorso della montagna è proprio la costruzione della pace l'opera che rende ogni uomo un autentico figlio di Dio (Mt 5,9). L'Antico e il Nuovo Testamento immaginano un mondo giusto e aspirano alla vittoria della pace sulla guerra e sulla violenza. Un anelito che tocca agli uomini di ogni epoca e società far divenire realtà.
Fino a che punto è possibile l'unità fra gli uomini e nel popolo di Dio? Ognuno di noi fa esperienze che ci confermano la difficoltà della condivisione di idee, di progetti, di intenti. Leggendo le storie delle origini d'Israele nelle vicende dei Patriarchi si rimane colpiti dal fatto che conflitti e conseguenti separazioni hanno accompagnato in maniera costante la trasmissione della promessa ad Abramo. Le divisioni sono una sorta di "principio di selezione" su cui si è costruita l'identità del popolo eletto ed elemento necessario alla composizione della fraternità tra i dodici figli di Giacobbe. Perché il tema dell'unità non diventi una visione idealistica e utopica vale la pena rileggere, attraverso un'esegesi attenta ma accessibile a tutti, quei racconti dei cicli patriarcali in cui le divisioni sono state necessarie.
Dalla penna agile e vivace di mons. Angelo Spina, Arcivescovo di Ancona-Osimo, vengono raccolti in un unico volumi i commenti dei Vangeli dell'anno liturgico ciclo C (festivi, feriali, solennità, feste e memorie).
Knohl spiega la sua comprensione di come la Torah sia stata redatta nella sua forma finale, gettando un ponte tra l'antico Israele (circa 1400-586 a.C.) e l'epoca del Secondo Tempio (circa 536 a.C.-70 d.C.), mostrando la continuità tra queste epoche e la graduale evoluzione della visione del mondo biblico. Interpretando le prove testuali, in particolare le contraddizioni e le ridondanze nel testo, vuole dimostrare che l'idea di una comprensione pluralistica della rivelazione può essere ricondotta alla stessa redazione della Torah. L'interpretazione della composizione biblica da parte dell'autore sfida una diffusa convinzione nella biblistica contemporanea: l'idea che l'antico Israele non sia mai esistito come realtà storica, ma sia stato inventato e «retroiettato» indietro nel tempo dai successivi sacerdoti israeliti come parte del loro mito nazionale.