"La Sacra Scrittura è lo specchio di come la misericordia si esprima nella sua concretezza. Prima ancora di essere una dimensione affettiva, le pagine della Bibbia evidenziano la concretezza della misericordia nella sua dimensione tangibile e visibile. Il 'grande fiume della misericordia' non si esaurisce mai perché trova sempre persone che ne danno concreta testimonianza nella vita di ogni giorno. Si scopre che esiste un sentimento che lega uomini e donne solo perché si appartiene tutti alla stessa umanità. Le opere di misericordia corporale e spirituale si inseriscono all'interno di questo processo di solidarietà umana e ne specificano, comunque, una caratteristica essenziale. 'Lo avete fatto a me' (Mt 25,40) è il tocco peculiare che permette di esprimere la testimonianza cristiana." (Rino Fisichella)
Un nuovo ampio trattato di Teologia spirituale da uno dei maestri della disciplina teologica. Ampiezza e Completezza sono le due caratteristiche fondamentali di quest'opera di base nella quale l'autore ricorre costantemente alla Sacra Scrittura come fonte di tutto il pensiero cristiano e all'integrazione continua con le nuove prospettive psicologiche e teologiche. Temi quali l'affettività, la dualità uomo-donna, il simbolismo, l'influsso dell'ambiente, le manifestazioni dello Spirito Santo sono stati affrontati con serenità e apertura di mente, anche allo scopo di chiarificare i problemi della direzione spirituale. Charles André Bernard è nato a Berck-sur-Mer (Pas-de-Calais, Francia) nel 1923 ed è morto a Roma il 1° febbraio 2001.
Sono qui raccolti, su iniziativa del Dicastero per la Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, tutti i discorsi di papa Francesco ai religiosi tra il 2017 e il 2022 ordinati secondo dieci parole-chiave che delineano la dimensione della consacrazione religiosa nel nostro tempo. Tra le parole-chiave vi sono, per esempio, «cammino», «discernimento», «fedeltà», «memoria». Presentazione del cardinale Joao Braz de Aviz e dell'arcivescovo José Rodriguez Carballo.
Questi scritti, riuniti qui in un unico volume, costituiscono una lunga riflessione sul Cuore di Cristo, che ha occupato la mente e l'affetto dell'Autore lungo la sua vita; nascono dal suo desiderio di offrire una rinnovata riflessione su questa spiritualità, così feconda e connaturata al Vangelo stesso, per poterla riproporre nella sua freschezza alla pietà dei fedeli. Si tratta di scritti vari: alcuni più di ampio respiro, volti a svilupparne la dimensione più precisamente teologica, altri più semplici, tracce di preghiera per i primi venerdì del mese o per l'Ora santa; altri ancora volti a ripresentare la storia di questo centro e culmine della nostra fede, testimoniata dai santi e corroborata dal magistero.
Alta frequenza è uno strumento pensato dall’Azione cattolica per accompagnare quotidianamente la preghiera personale dei giovani (19-30 anni), attraverso la meditazione della Parola di Dio.
Il brano del Vangelo del giorno è accompagnato da un breve podcast e da uno spazio per la riflessione. Nei tempi di Quaresima e Pasqua, scegli di vivere ad alta frequenza.
Tocca da vicino l'amore personale di Dio, attraverso un ritmo di preghiera che alimenta l'intimità con il Signore e dona nuovo slancio a ogni testo.
Da anni, nei suoi interventi, nelle comunicazioni pastorali alla diocesi, monsignor Olivero utilizza l'immagine della vita conviviale, della tavola, del brindisi, per indicare un luogo di incontro dove anche la fede possa tornare a dirsi a tutti (ma davvero a tutti) in una maniera comprensibile ai vicini e ai lontani, a coloro che vivono la compagine ecclesiale e a coloro che la incrociano nelle loro vite spesso "ai margini- di questa stessa Chiesa. Ebbene, in questo libro il pensiero del vescovo di Pinerolo trova una sintesi in cui il sedersi a tavola si incrocia con la ricerca dell'altro che ci sta accanto e di quell'Altro così unico che è Dio stesso. Cristo ci ha insegnato nella sua vita terrena che la tavola poteva e può essere l'occasione dello scambio, dell'incontro, dell'ascolto: Derio Olivero ripercorre questo "progetto- rendendolo comprensibile per il nostro tempo. Un altro elemento è, oggi, particolarmente attuale nell'ambito dell'annuncio: quello dell'arte, portatrice "sana- di bellezza. L'uomo d'oggi è sensibile al tema della bellezza e Dio, non a caso, ci viene incontro nello splendore del suo amore: ecco dunque che tavola e bellezza diventano due alleate nel ricondurre l'uomo verso l'uomo, affinché questo incontro possa mostrare l'incontro decisivo, quello con il Dio che ci ha fatti fratelli nella fatica e nella gioia.
Questo libro è una sorta di chiusura di una trilogia, iniziata con "Preti senza battesimo" e portata avanti con "Ridotti allo stato ecclesiale". Il tema di una Chiesa che deve ripensare sé stessa in maniera complessiva è centrale nella riflessione di Fratel MichaelDavide: c'è una decisione ormai inemendabile da prendere, ossia che la Chiesa rinunci a ogni orpello, che sappia tornare a farsi guardare senza vergogna per quello che è, ossia una comunità fragile che nasce dalla croce di Cristo e non può essere confusa con nessun potere mondano. L'elogio dell'ammirazione evocato dal titolo rimanda all'unica ammirazione cristiana possibile, non quella dei corpi belli e levigati delle pubblicità, ma quella provata dalla vita e sintetizzata dalla croce. Siamo ancora capaci di distinguere davvero ciò che è ammirabile da ciò che non lo è?
Come risvegliarsi dal torpore in cui è spesso immersa la vita spirituale? Come esporsi alla luce della grazia per uscire da una fede "sonnacchiosa" e non in grado di rivestire di senso quello che si vive, quello che si muove dentro e attorno a noi? La risposta è forse da cercare nell'incapacità di prestare al sole divino il cuore - cioè tutto quello che si è, la totalità del corpo, della "carne" - e non soltanto la testa, i pensieri. È quanto attesta la sapienza monastica che "da sempre gusta Dio con il corpo perché cadenza il tempo con il suono della campana e ordina lo spazio intorno al chiostro". Rifacendosi all'esperienza dei padri monastici, l'autore propone un itinerario per trovare nel cuore il proprio chiostro e la propria campana. Il libro consta di tre parti, di sei capitoli ciascuna; ogni capitolo è autonomo e compiuto in se stesso, così da poter leggere il volume a seconda delle esigenze del proprio itinerario spirituale. Completano il testo due appendici: la "Piccola Regola di vita" tratta dal Discorso ascetico di san Basilio Magno e indicazioni su: "Modo di pregare la Parola", "Esame di coscienza", "Esame serale".
A firma del grande esegeta e biblista di fama internazionale, un libro di viaggio per raccontare la parabola umana e spirituale di Gesù di Nazaret. Quattro grandi tappe, che corrispondono ai momenti fondamentali di un pellegrinaggio in Israele e Palestina: Galilea, Samaria, Giudea e, infine, Gerusalemme. Un viaggio che dalla Bibbia si apre alla topografia, alla storia, all'archeologia, alla letteratura, alle tradizioni giudaiche, cristiane e musulmane e al misticismo.
Nel Padre nostro diciamo: «Non abbandonarci alla tentazione». È giusto esprimersi così? Oppure la formulazione tradizionale – «Non ci indurre in tentazione» – dovrebbe restare, come provocazione per il nostro modo di pregare e di pensare? La posta in gioco è delicata.
Le voci degli esperti chiamate a raccolta in questo libro consentono di riconsiderare criticamente l’attestazione biblica, di approfondire il senso dell’agire di dio nella storia e il senso della richiesta d’intervento del Padre che l’uomo avanza nella preghiera, di sottoporre ad esame la prassi liturgica, di testare le relazioni ecumeniche.
Che cosa vuol dire propriamente “tentazione”? Che cosa significa esservi “indotti” da Dio? Come va compresa questa strana richiesta del Padre nostro formulata in termini negativi?
Si tratta di riscoprire l’Oratio dominica – “la preghiera del Signore” per eccellenza – per noi che vogliamo manifestare la nostra fede, la nostra speranza e la nostra carità.
Ermes Ronchi ci accompagna nella preparazione e nella celebrazione del grande mistero del Natale. Meditando tutti i vangeli dei giorni dal 17 dicembre al 6 gennaio ci porta a "inciampare nella stella", a lasciarci ancora una volta stupire dall'amore di Dio che entra nella nostra storia, a gustare la gioia e la tenerezza dei giorni natalizi per riprendere poi, rinvigoriti come i Magi, il cammino per una nuova strada.