Il volume contiene il testo della Lettera che Papa Francesco ha scritto a Mons. Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, in occasione della preparazione del Giubileo ordinario del 2025. Il Santo Padre, infatti, ha affidato a questo Pontificio Consiglio il coordinamento, da parte della Santa Sede, della preparazione del prossimo Anno Santo.
Le Lettera del Papa contiene i tratti salienti e le ragioni del Giubileo, riassumibili nel motto Pellegrini di speranza e il volume è corredato da una nota di lettura di Mons. Fisichella.
Natale è gioia è una selezione di brani di papa Francesco, intercalati da immagini sacre e foto che, quasi fossero un commento artistico-esistenziale dei suoi pensieri, rendono queste pagine un significativo piccolo libro-regalo, occasione per un "pensierino" natalizio semplice ma significativo. Cuore di tutto è il presepe e i suoi personaggi, la cui concretezza incarna e rende attuale ancora oggi il messaggio biblico: Dio si fa prossimo agli emarginati (i pastori), indica la via per l'incontro ai cercatori (i Magi), attraversa e si fa carne nella storia concreta di uomini e donne (Maria e Giuseppe). A compendio di tutto, una chiamata: da Betlemme tutti sono chiamati a ripartire, avendo nel cuore la Speranza, Dio stesso, fattosi presenza.
Bratislava, 12 settembre 2021, ore 17.30. Papa Francesco, in visita pastorale in Slovacchia, incontra i gesuiti della regione. La prima domanda è un semplice "Come sta?". Ma la risposta di Bergoglio è tutt'altro che banale: "Ancora vivo. Nonostante alcuni mi volessero morto. So che ci sono stati persino incontri tra prelati, i quali pensavano che il Papa fosse più grave di quel che veniva detto. Preparavano il conclave. Pazienza! Grazie a Dio, sto bene...". Il riferimento del papa riguarda il suo intervento al colon, all'inizio del luglio precedente, al Policlinico Gemelli. Durante il ricovero era anche rimbalzata la "notizia- circa la possibilità di sue dimissioni perché gravemente ammalato... rispedita al mittente dallo stesso pontefice. "Io personalmente posso meritarmi attacchi e ingiurie perché sono un peccatore, ma la Chiesa non si merita questo: è opera del diavolo. Io l'ho anche detto ad alcuni di loro", aggiunge il papa, che lamenta pure maldicenze e accuse in molti circoli cattolici. Gavino Pala ha deciso di vederci chiaro: quali sono i "problemi" che, secondo alcuni, il papa procurerebbe alla Chiesa? Come si è manifestato in questi anni il dissenso nei suoi confronti, sia nei modi leciti sia in quelli meno leciti? Quali caratteristiche del magistero e dell'azione pastorale di papa Francesco rimarranno nel ricordo di tutti e saranno un'eredità, anche scomoda, per il suo successore?
«Sembriamo tutti giudici mancati, ma Dio perdona chi non giudica i fratelli.» Così, in una messa a Santa Marta, papa Francesco sottolinea come il giudizio verso l'altro sembra aver sostituito la misericordia cristiana. Lo stesso papa, del resto, è costantemente criticato; alcuni lo hanno addirittura bollato come eretico, chiedendone le dimissioni. Una storia per molti versi speculare a quella di san Francesco d'Assisi che, nel corso della sua vita, dovette passare attraverso ben tre processi. Il primo, mosso dal padre Pietro di Bernardone, terminò con uno dei gesti più eclatanti e significativi mai raccontati nelle vite dei santi, la «spoliazione». Il secondo, noto come il processo del «Signor Papa», ha come protagonista Innocenzo III ed è una parte centrale del complicato percorso che portò all'approvazione della Regola. Il terzo, infine, scatenato dai dissidi sull'interpretazione della Regola che avevano causato numerose dispute tra i frati, terminò con la decisione di Francesco di rassegnare le dimissioni dalla guida del suo stesso Ordine. Partendo dal racconto di questi tre episodi, Enzo Fortunato riflette sulle somiglianze tra la vita del Santo e quella di papa Francesco. Entrambi, come Gesù, non giudicano mai l'altro, ma sono continuamente sotto giudizio. Il ritorno dello spirito francescano veicolato dal papa, infatti, ha scosso dalle fondamenta una Chiesa arroccata e autoreferenziale che rischiava di perdere di vista il messaggio più autentico del Vangelo: l'amore verso gli ultimi. Come scrive il cardinale Matteo Maria Zuppi, «una delle chiavi di lettura offerta da padre Enzo Fortunato sta nel modo in cui entrambi - il Santo e il papa - rispondono ai loro accusatori. O, come sarebbe meglio dire, il modo in cui non rispondono. Non si tratta di eludere il confronto, ma di ribaltare il piano e la logica dell'accusa. Questa, infatti, alimenterebbe soltanto l'odio e il rancore. La logica del cuore apre invece lo spazio a un altro modo di intendere la relazione umana».
Se avessi, in modo improvviso e inaspettato, l'occasione di passare un po' di tempo a faccia a faccia con il Papa, cosa gli chiederesti? Proprio questa è stata l'esperienza straordinaria vissuta da Davide Banzato e raccontata nelle pagine di questo libro: in Vaticano per il suo programma 'I viaggi del cuore', don Davide mai avrebbe pensato di avere la possibilità unica di chiacchierare con il pontefice e porgli le domande che lui, e forse molti di noi, portava dentro di sé. Ne è scaturito un dialogo sincero e spontaneo, ma anche una riflessione illuminante tra un sacerdote dal vissuto spesso rischioso, fatto di luci e ombre, e un Papa dalla grande saggezza e, soprattutto, dalla sconfinata umanità. In occasione del decimo anniversario del pontificato di papa Francesco, sono appunto dieci le domande a cui risponde qui il Santo Padre, dando vita a un percorso che affronta temi esistenziali e attuali: dalla solitudine all'indifferenza, dalla crisi di fede alla pace del cuore, dalla paura alla povertà. Il tutto arricchito da aneddoti personali e riflessioni sul tempo che viviamo, sui documenti e discorsi del Papa, su questioni scottanti come gli abusi, la guerra e la crisi economica, in un approfondimento che parla a tutti. Le parole del Pontefice ci accompagnano così in un vero "viaggio del cuore": un cammino intenso, non privo di ostacoli e luoghi oscuri ma capace di mostrarci che, per ognuno di noi, è sempre possibile gettare l'ancora della speranza nel mezzo della tempesta, aprire una finestra e scorgere l'orizzonte di un domani più sereno.
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Uno dei grandi temi del Pontificato di papa Francesco è la misericordia che Dio ha nei confronti di tutti i suoi figli, che siamo noi. La tenerezza è l'espressione materna di questa misericordia e ci permette di cogliere quanto Dio sia vicino alla nostra esistenza. Tutti abbiamo bisogno, tutti abbiamo momenti di fatica, tutti cerchiamo una parola di perdono e di consolazione: ecco, ci dice il Pontefice argentino che in questi dieci anni abbiamo imparato ad apprezzare e ad amare, Dio è colui che non ci fa mai mancare una risposta, anzi non ci fa mai mancare una carezza.
In un mondo interconnesso, percorso da una «guerra mondiale a pezzi» e dominato da prospettive apocalittiche, qual è il compito della Chiesa? Che cosa caratterizza, in particolare, i gesti e le parole di Francesco? Quali sono le radici della «diplomazia della misericordia»? E come si concilia la volontà di mediazione con l'energica denuncia dei mali di oggi? A dieci anni dall'elezione di Jorge Mario Bergoglio, Antonio Spadaro ne rilegge l'approccio geopolitico da più prospettive. Innanzitutto la visione, di cui mette in luce i punti fondamentali, attingendo ai numerosi riferimenti culturali e intellettuali del pontefice. Ricostruisce quindi la «mappa» dell'azione di Francesco, attraverso i viaggi apostolici, gli eventi sinodali e la politica internazionale della Santa Sede. Ne emerge un'analisi dei traguardi raggiunti e delle sfide aperte: l'impegno per un nuovo umanesimo in Europa e per porre fine ai conflitti e alla tragedia dei migranti, proponendo un'alternativa credibile al capitalismo finanziario speculativo; l'avvicinamento alla Cina e il dialogo con l'Islam; l'esperienza della prima pandemia globale nell'era digitale; l'attenzione a territori dalle forti contraddizioni politiche ed ecologiche, come l'Amazzonia; i passi avanti nei rapporti con il Medio Oriente e le visite in paesi quali il Kazakistan e il Bahrein, luoghi di incontro e crocevia multietnici, «laboratori» di una Chiesa piccola ma viva.
Il tema economico sta a cuore a Papa Francesco, in quanto dalla gestione concreta della attività produttiva dipende la sopravvivenza della intera umanità e della realtà ambientale. Il Papa spesso ha indicato la necessità di correggere le storture di una economia che si fonda esclusivamente sul profitto, sull'idolatria del successo e del denaro. Quando questo viene applicato, socialmente si instaura una economia dello scarto: pur di guadagnare si escludono persone e popoli, si riducono i diritti dei lavoratori, si peggiora la loro condizione, si sfruttano le risorse naturali senza criterio, si investono somme spaventose di denaro in armi sottraendole ai bisogni fondamentali delle persone. Una economia così strutturata genera morte. In nome del Vangelo della libertà e fraternità, Papa Francesco ci indica invece un percorso per costruire una economia della vita piena per tutti.
«Il "meglio" è davanti a noi e non nel passato; per questo, come dice la tradizione rabbinica, la sfida non lascia scampo: interpretare o morire». Così fratel MichaelDavide in questo suo libro, che è il seguito ideale di "Preti senza battesimo?". Se in quel testo l'autore aveva dato inizio a una profonda riflessione sul senso del ministero presbiterale, a partire dalla crisi che lo stesso sta vivendo negli ultimi decenni, sia al suo interno che agli occhi del mondo, nelle presenti pagine approfondisce ciò che la Chiesa non deve smettere di voler diventare, se vuole sopravvivere ed essere, contemporaneamente, fedele al suo Maestro: «Chiesa di Abele che non ha paura e non fa paura, una Chiesa che fa corona all'Agnello Pastore». La seconda parte del volume è una sofferta e analitica perorazione del lavoro di papa Francesco a fronte delle critiche dei suoi detrattori: fratel MichaelDavide affronta i dilemmi dei "nemici- di Bergoglio e propone loro una strada di dialogo e di prospettiva, in nome di una Chiesa capace di leggere i segni dei tempi e di comprendere gli incroci evangelici odierni. Un libro "per- e non "contro-, che pure è una sfida per non rimandare oltre la nostra necessaria «riduzione allo stato ecclesiale».
Il commento di Papa Francesco al Vangelo di Matteo che si legge durante l'anno liturgico A. Con la brevità sapiente che lo contraddistingue, il pontefice spiega il senso profondo della parola evangelica mostrandone tutta la forza e profezia per il tempo in cui viviamo.
Messaggio del Santo Padre Papa Francesco per la Quaresima 2022