Descrizione dell'opera
«Il tema proposto da questa 61ª Settimana nazionale di aggiornamento pastorale, ultima della serie realizzata dal Centro Orientamento Pastorale, ha subito attirato la mia attenzione per l'attualità che la tematica scelta, «Educarsi alla corresponsabilità - I battezzati nel mondo alla prova della vita quotidiana», riveste nel quadro degli orientamenti pastorali della Chiesa italiana in questo decennio. È così che ho prontamente accolto la proposta di organizzare a Firenze, i lavori della Settimana. Si tratta di un tema certamente urgente e coinvolgente per la sua importanza e consistenza» (dalla Prefazione).
La 61ª Settimana nazionale di aggiornamento pastorale prosegue l'attività di ricerca già avviata dal COP e invita a riflettere sulla relazione pastorale per aiutare le comunità cristiane a elaborare esperienze e percorsi formativi.
Sommario
Prefazione (G. Betori). Studi. Promozione dei laici e pastorale del COP (G. Bonicelli). Il laicato in parrocchia. Linee di tendenza (G. Villata). Dall'analisi dei dati all'assunzione dei compiti (L. Ammannati Martini). Corresponsabili perché battezzati (G. Savagnone). Essere laici: corresponsabili della missione evangelizzatrice della Chiesa (G. Campanini). Corresponsabilità nella cultura e nell'impegno educativo (P. Bignardi). Corresponsabilità laicale nella cittadinanza (G. De Palo). Corresponsabilità nella fragilità e nella vita affettiva (P.M. Blasetti). Approfondimenti. Educhiamoci alla corresponsabilità. Introduzione alla tavola rotonda (U. Ughi). La comunicazione della fede attraverso l'arte (T. Verdon). I cristiani in campo (M. Livia). La famiglia risorsa della società e della Chiesa (D. e M. Bellomaria). Postfazione (U. Ughi). Riflessioni spirituali. Corresponsabili della missione evangelizzatrice della Chiesa ( S. Manetti). Prospettive pastorali. La corresponsabilità è una vocazione esigente. Lettera al laico (D. Sigalini).
Don Gian Franco Mariconti è sacerdote della diocesi di Crema, nato nel 1955 a Monte Cremasco e ordinato nel 1978 da sua eccellenza monsignor Carlo Manziana. Dopo aver completato gli studi in Teologia, Diritto (Pontificia Università Gregoriano) e Pastorale catechistica (Pontificio Ateneo Salesiano), invece di rimanere a Roma per lavorare nella Congregazione della dottrina della fede, in Segreteria di Stato e alla Conferenza Episcopale Italiana, è rientrato in diocesi per dedicarsi, come direttore dell’Ufficio Catechistico Diocesano – Insegnamento della Religione Cattolica e delegato per la cultura, alla formazione dei formatori (sacerdoti, seminaristi, catechisti, docenti di religione, operatori della cultura).
La cultura è ritenuta dall’autore nodo strategico per discernere e coltivare le vocazioni, i carismi, i ministri in una Chiesa di comunione in stato di missione come quella voluta dal Concilio Vaticano II e riproposta oggi, in termini aggiornati, da papa Francesco. Il presente volume dedicato al Credo è frutto di un lavoro durato alcuni decenni.
"Il bene della persona e della società umana e cristiana è strettamente connesso con una felice situazione della comunità coniugale e familiare" (GS 47). Il Concilio Vaticano II parla di famiglia in riferimento alla società e alla Chiesa, considerandola il primo ambito di dialogo Chiesa- mondo. Col passar del tempo si è confermato il carattere profetico di questa visione: testimone privilegiato della presenza della Chiesa nel mondo, la famiglia è sempre più al centro del dialogo sociale. A cinquant'anni dalla Gaudium et spes e nella prospettiva aperta dai due ultimi Sinodi, è urgente una riflessione teologica che, nella memoria dell'importante documento, colga le nuove inedite sfide aperte alla missione: l'annuncio del vangelo della famiglia in un contesto secolarizzato e plurale, la difficile trasmissione della fede alle nuove generazioni, l'emergenza antropologica e la rilevanza della famiglia quale soggetto per il bene comune della società.
S.E. Mons. Carmine Rocco ha attraversato i grandi cambiamenti del Novecento dalla seconda guerra mondiale, alle feroci dittature dell'America Latina e delle Filippine nella direzione del bene delle popolazioni e del bene della Chiesa. La sua testimonianza di vita, attraverso i diari ai tempi di Parigi occupata dai nazisti fino ai drammatici momenti della repubblica di Vichy; la bella e profonda amicizia con Santo Giovanni XXIII espressa nella lunga e fitta corrispondenza tra loro; le sfide per la fondazione dell'Università Cattolica Boliviana; le visite del beato Paolo VI nelle Filippine e quella successiva di Santo Giovanni Paolo II in Brasile, costituiscono delle affascinanti pagine di storia della Chiesa ecumenica, e raccontano la dimensione umana e spirituale di un uomo che ha dedicato la propria vita a questa importante missione per la Chiesa nei diversi continenti.
"Padre Mauri fu mosso da una inesauribile ansia per la santità dei cristiani, per la loro spiritualità, per il loro lasciarsi "intessere di fibre eucaristiche" e diventare "cooperatori col Divino Spirito". Per il mondo laicale, e particolarmente i coniugati, richiamava "il carisma sponsale", mentre per la Chiesa del tempo ha avvalorato "il mondo femminile" entrando nella realtà del vissuto della società. Lui stesso trasmette come raggiungere l'obiettivo della santità: "Non occorrono istituzioni ed opere, ma oasi spirituali in cui elevare le anime per ascendere nelle vie del Signore". Dal suo operare in questo settore nasce la sua "teologia della nuzialità", che trova alimento nella coscienza di un pastore attento lettore della positività dell'esperienza coniugale, considerata nel progetto del Creatore e del Redentore visto nella sua realtà di Sposo. Lo sviluppo del carisma di Padre Mauri e la sua spiritualità sono un insegnamento affascinante per tutti, e in particolare per quelle famiglie che oggi possono offrire testimonianza e servizio pastorale a sostegno dei più deboli." (dalla presentazione di Mons. Giulio Sanguineti) Con testi di: Alberto Tanasini, Roberto Falciola, Paolo Blasetti, Renzo Bonetti, Nicoletta e Davide Oreglia, Francesco Pilloni, Vito Angiuli, Charles Hakizimana, Anastase Nzabonimana, Silas Ndagijimana, Alphonsine Mujawimana, Claudine Umubyeyi.
Una fede che non cerca la propria intelligenza non è pienamente accolta né veramente pensata né fedelmente vissuta: oggi è più che mai necessario che la Chiesa pensi la fede e che la fede tomi a pensare, dandosi un nuovo impulso missionario per capire l'uomo alla luce del Vangelo. Un percorso articolato all'interno del rapporto tra fede e cultura nel mondo contemporaneo che, coniugando spessore spirituale e saldezza concettuale, vuole proporsi come un invito a essere cristiani all' altezza di un mondo in cui la verità ha cittadinanza solo se rivestita di autenticità.
"Dio non è indifferente! A Dio importa dell'umanità, Dio non l'abbandona! All'inizio del nuovo anno, vorrei accompagnare con questo mio profondo convincimento gli auguri di abbondanti benedizioni e di pace, nel segno della speranza, per il futuro di ogni uomo e ogni donna, di ogni famiglia, popolo e nazione del mondo, come pure dei Capi di Stato e di Governo e dei Responsabili delle religioni. Non perdiamo, infatti, la speranza che il 2016 ci veda tutti fermamente e fiduciosamente impegnati, a diversi livelli, a realizzare la giustizia e operare per la pace. Sì, quest'ultima è dono di Dio e opera degli uomini. La pace è dono di Dio, ma affidato a tutti gli uomini e a tutte le donne, che sono chiamati a realizzarlo."