«Cammino» è un luogo comune della pedagogia spirituale, cristiana e non cristiana. L’itinerario, le tre vie, la salita del monte, sono motivi e simboli ricorrenti nella patristica e negli autori medioevali.
Ma per santa Teresa, che percorse in prima persona quel cammino, è esperienza di vita, prima ancora di tradursi in materia letteraria.
Nei suoi quarantadue capitoli, il Cammino di perfezione distilla tutta la sostanza dell’insegnamento teresiano – l’orazione, le virtù evangeliche, la Chiesa, Cristo – e vi innesta la spiritualità cristiana. Ne risulta una catechesi chiara, rivolta a gettare le fondamenta dell’edificio.
Con un susseguirsi di confidenze e consigli personali, l’Autrice guida nella strada che porta alla perfezione: a conclusione del Cammino, il lettore ha imparato come prega Teresa e si è fatto partecipe della sua esperienza di fede. Può sentirsi come un orante in comunione con una contemplativa immersa nell’esperienza di Dio.
Il volume raccoglie nella prima parte gli Atti della Commissione Ermengol in cui venivano segnalate tre falsificazioni perpetrate dall'inquisitore Nicola Eimeric in relazione all'"Arbre de filosofia d'amor" di Raimondo Lullo. Segue poi la trascrizione di un importante documento reale in difesa di Raimondo Lullo.
In questo volume l'autore, dopo aver analizzato la personalità e lo spirito francescano di santa Veronica Giuliani, analizza la spiritualità e il pensiero della santa per ciò che concerne il tema della dottrina mariana e del rapporto sussistente tra Maria madre di Dio e i sacramenti, con particolare attenzione ai sacramenti della confessione e dell'eucaristia.
Nel volume VII della sua Opera omnia, San Lorenzo Giustiniani descrive la responsabilità del governo e delle condizioni, dei doveri, onori, compiti che ha il Vescovo. L'autore analizza le funzioni del governo dei Vescovi soprattutto riguardo al magistero, al potere, al prestigio e all'autorità proprie del ministero episcopale.
Nel volume VIII della sua Opera omnia, San Lorenzo Giustiniani affronta il tema dell'ascesa alla perfezione.
Il Liber di Angela da Foligno è un testo che ha suscitato, nell'ultimo ventennio, un crescente interesse da parte degli studiosi di letteratura, storia e filosofia medievale a causa dei suoi molteplici livelli di composizione e degli interrogativi che ancora ne accompagnano la lettura. Questo studio analizza le strutture retoriche del Liber, e in particolare quelle atte ad esemplificare sotto forma di metafora i cinque modi sensoriali di contatto tra anima mistica e Dio. La dottrina dei sensi spirituali nasce, si trasforma ed evolve nella tradizione filosofico-teologica a partire dal III secolo d.C. e la letteratura mistica latina dell'amore, particolarmente fiorente nel XII secolo, la arricchisce di forme retoriche e linguistiche. L'autoagiografia spirituale femminile italiana ed europea del basso Medioevo (XIII-XIV sec.) eredita teoria e pratica dei sensi dimostrando, nella frequenza d'uso, non solo l'appartenenza al genere "mistico" ma anche, nella ri-formulazione metaforica, la sapienza inventiva, di creazione, figurativamente efficace ed espressiva propria del linguaggio degli autori e delle autrici. L'ineffabilis experientia di Angela da Foligno, Margherita da Cortona e Umiliana dei Cerchi è raccontata con un linguaggio che è tanto quotidiano quanto simbolicamente allusivo: in questo i testi agiografici recuperano a pieno titolo i caratteri dell'opera letteraria.
Rossana Vanelli Coralli ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Italianistica all'Università di Bologna. La sua ricerca è volta allo studio del linguaggio retorico e mistico in Dante, nell'agiografia e autoagiografia femminile italiana ed europea bassomedievale, nell'opera del predicatore domenicano Giovanni Dominici. E' attualmente borsista della Fondazione Michele Pellegrino.
L’esperienza cristiana - tomo 2 del volume Il mistero di Cristo - si dedica anzitutto a illustrare l’attualità di Cristo attraverso la forma sacramentale: nei "santi segni" della liturgia è presente ed è attiva l’opera di salvezza del Crocifisso risorto.
E lo è particolarmente nel sacramento principale, l’Eucaristia, su cui diverse parti del libro si soffermano lungamente e con speciale compiacenza. Ma i sacramenti sono colmi di grazia perché sono atti di Cristo e sono azioni dello Spirito Santo. E, infatti, molte pagine trattano dello Spirito Santo, che il Signore glorioso non cessa di effondere sulla Chiesa a rendere validi e salvifici i suoi gesti.
D’altra parte, tramite i sacramenti, si diviene figli Dio, a immagine di Gesù Cristo, e quindi da lui ci si trova portati al Padre: Padre suo e Padre nostro, e anche a questo tema è dedicato un ampio saggio.
Vi sono poi, a conclusione, diversi "frammenti di teologia", che irraggiano dagli argomenti principali e illustrano puntualmente l’uno o l’altro aspetto del mistero cristiano, sempre annunciato per essere "sperimentato" e diventare fonte e forma di vita.
Una difesa teologica, morale, scientifica ed esegetica del dogma della risurrezione.
Scritti scelti di Charles de Foucauld, una singolare figura di asceta e di mistico" la cui intuizione profonda, il cui carisma di imitazione della vita nascosta di Gesù vivente a Nazaret ha ispirato diciotto famiglie di piccoli fratelli. "
Con rigore scientifico e grande originalita' l'autore si propone di rivisitare la dottrina tomana dell'atto umano e in particolare il suo punto centrale: l'electio, superando non solo la concezione scolastica tradizionale ma anche le piu' recenti interpretazioni che vedono la scelta semplicemente come esito di una sinergia di facolta' (ragione e volonta') dando talvolta il primato all'elemento conoscitivo, talvolta a quello affettivo.Il Volume e' pubblicato in lingua inglese.
Il volume nasce dal corso di teologia per laici sui Padri della Chiesa tenuto presso l'Istituto Superiore di Studi Religiosi di Villa Cagnola, a Gazzada. Cesare Pasini ripercorre le radici della religione Cattolica, attraverso lo studio dei Padri, in una trattazione agile che inizia con il sorgere e il primo svilupparsi della Chiesa a Milano. I capitoli si snodano a partire dagli scritti e autori del del I secolo, di epoca apostolica o subapostolica, sino a raggiungere la metà del V secolo, tradizionalmente considerato come epoca d'oro della patristica, con uno sguardo anche ai secoli successivi.