In questo piccolo libro l'autore spiega cosa vuol dire restaurare la purezza dell'anima senza intaccare il libero arbitrio.
Il tema della fine dei tempi è ormai divenuto una vera ossessione dell'immaginario contemporaneo, spesso nutrendosi di mistificazioni e banalità mass-mediatiche. In questo saggio, al contrario, l'autore ricostruisce la visione apocalittica del Cristianesimo a partire dalle Sacre Scritture, in un cammino a tappe che comprende tutta la vicenda umana: dalla Caduta di Adamo all'avvento del Messia, dalla manifestazione dell'anticristo alla Parusia di Gesù. Uno sguardo inedito su un tema basilare per la fede cristiana, dove l'annuncio drammatico degli "sconvolgimenti" dei Tempi Ultimi si sublima nell'attesa carica di speranza del mondo nuovo e della Gerusalemme Celeste.
«[…] L’impresa tentata in questo libro da Francesco Brancato sta proprio nel tener fermo da un lato l’approdo teoretico dell’esercizio teologico, ma nell’avvertirne a un tempo i limiti, per volgersi poi a quella pregnanza simbolica che nell’arte può dischiudersi proprio sul versante dell’infinito. Si tratta a ben vedere d’una ricerca sotto un certo riguardo coraggiosa e innovativa, disposta per un verso come critica della ragione teologica e per altro verso tesa a considerare l’opera d’arte non come mero abbellimento della fede religiosa, tanto meno come una sorta di Biblia pauperum, bensì come un autentico esercizio teologico» (dalla Prefazione di Virgilio Melchiorre).
Francesco Brancato è docente di Teologia Dogmatica allo Studio Teologico “S. Paolo” di Catania e alla Facoltà Teologica di Sicilia “S. Giovanni Evangelista” di Palermo. Collabora con diverse riviste teologiche e filosofiche e ha scritto su questioni di escatologia e di teologia della creazione.
Dopo circa trent’anni di studio ed approfondimenti vari sulle tematiche apocalittiche, cominciati in concomitanza della sua conversione a Cristo, mentre leggeva la passione di Gesù descritta nel Vangelo secondo Matteo, l’Autore è approdato a dei risultati che sono stati compendiati in questo trattato sull’Anticristo. La presentazione sinottica degli eventi storico-teologici della salvezza, attraverso il discernimento critico del complesso apocalittico ad esso inerente, è riportata con metodologia globale, ritenuta autorevolmente rigorosa e scientifica. Tale lavoro ha la finalità di delineare una sistematizzazione dottrinale, cattolica, sul tema dell’Anticristo offrendo a tutti delle risposte adeguate alle domande poste sul destino ultimo della storia. Il trattato è proposto come strumento interpretativo degli odierni segni dei tempi e come manuale di resistenza cristiana in tempi di crescente persecuzione. Il popolo cristiano è esortato ad affrontare il combattimento escatologico finale con armi spirituali, rifugiandosi, in particolare, nelle odierne catacombe ovvero nel rifugio salvifico dei Sacramenti. Alla luce di taluni pronunciamenti magisteriali, l’Autore si pone nel ruolo di sentinella perché l’Anticristo è alle porte. Prevalga l’ottimismo della fede perché in Cristo la vittoria è assicurata. L’urgenza della conversione è ormai un’esigenza ineludibile: o con Cristo o senza di Cristo, o Vita eterna o Dannazione eterna, o a immagine e somiglianza di Dio o a immagine e somiglianza di Satana. Con il libro è allegato un cd contenente le tavole esplicative cui il libro fa riferimento.
Lorenzo Ventrudo, nato a Orsara di P. (Fg) il 9 dicembre 1940, ha conseguito il Diploma Accademico di Magistero in Scienze Religiose, presso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “Giovanni Paolo II” nell’anno accademico 1990-1991. Ha pubblicato una monografia su Lotte operaie nella Cartiera di Foggia 1944-1974, con un approfondimento scientifico sul “Modo di Produzione Capitalistico (oligopolio) cartario italiano, alla luce della filosofia marxista”, pubblicazione della tesi in Scienze politiche, indirizzo storico-politico, dottorato conseguito presso l’Università di Bari il 3 febbraio 1975. Dopo la sua fulminea conversione a Cristo, ha lasciato l’attività politica e sindacale per impegnare il resto della vita all’edificazione del regno di Dio. Intende pubblicare quanto prima: Escatologia: fine dei tempi e delle fini e Europa, Europa, Quo vadis?.
Queste brevi pagine parlano delle “cose ultime” (escatologia) e cercano di dare qualche risposta ai fondamentali interrogativi dell’uomo: “da dove vengo? chi sono? dove vado?”. Sullo sfondo di ogni risposta apparirà sempre la presenza di Dio. A un discepolo che chiese al maestro: “Perché parli sempre di Lui?”, questi rispose: “C’è forse un argomento più importante di questo?”. Nulla è più importante di ciò che è eterno. E Dio lo è. Al contrario, ciò che non è eterno è niente.
Il camminare del teologo vede nella parusia l’eschaton, l’interpretazione ultima della “nostra” verità che lungo la strada sperimentiamo come mera anticipazione. Il primo volume del trattato ha cercato di pensare il cammino, che è escatologico. Questo secondo volume cerca di pensare in cammino il mistero dell’eschaton e cioè la parusia. In questo modo vuole ripensare il classico trattato De novissimis nei suoi temi caratteristici, ora però notevolmente trasformati perché considerati non come oggetti a sé stanti, come cose, ma all’interno della prospettiva escatologica, cioè dell’escatologia come anche una prospettiva del pensiero e del fare teologia.
Destinatari
Religiosi, studenti di scuole teologiche.
L’autore
Antonio Nitrola, nato nel 1958 a Roma, è professore incaricato di Escatologia all’Università Gregoriana di Roma.
Queste poche pagine trattano delle cose ultime", e sono state scritte per offrire qualche risposta ai fondamentali interrogativi dell'uomo sull'aldilà. "
Parole come ''inferno'', ''dannazione eterna'', sono ormai quasi scomparse dal vocabolario teologico. Dio, la fede, l'eternita', diventano sempre piu' affari privati dell'uomo. L'uomo si orienta da se' nelle sue scelte e Dio molto spesso viene ''piegato'' ai suoi interessi, ai suoi desideri di perdono a buon prezzo. Si fa leva sovente sulla misericordia di Dio: un Dio buono non potrebbe condannare nessuno all'inferno. Per molti oggi l'inferno e' ''vuoto''. La parola di Gesu' - confermata dal Magistero della Chiesa - invece, chiaramente insegna la verita' dell'eterna perdizione per chi muore nel peccato che provoca la morte, per chi rifiuta Dio.
In questo libro in brevissimi capitoli la visione ortodossa della Salvezza
Ciò di cui la Chiesa ha bisogno nel tempo attuale è il risveglio di una nuova e autentica predicazione escatologica circa il ritorno di Gesù Cristo, quale alimento della speranza degli uomini nel futuro della storia e annunzio adatto per la conversione del mondo. Quest’ultimo, sempre più secolarizzato e scristianizzato, si prepara alla venuta di Gesù per il giudizio non come la sposa che lo attende, ma come il fico sterile, senza frutto, pronto solo a essere tagliato e gettato a bruciare nel fuoco. L’annunzio escatologico della Parola di Dio, attraverso la Sacra Scrittura, è rivolto principalmente a preparare l'umanità al ritorno di Cristo e alle cose che avverranno in quel giorno, che sarà anche l'ultimo della storia. Questi temi, poco noti e poco predicati, riguardano "l'escatologia storica finale" in cui la fine di questo mondo coincide con la venuta definitiva e gloriosa del Regno di Dio e il passaggio dal tempo all'eternità per l'umanità intera. Il libro di P. Colonna rappresenta un aiuto al rinnovamento dell'escatologia storica finale, presentando in modo vivo e kerigmatico le verità relative al ritorno di Cristo e alle cose che avverranno nell'ultimo giorno della storia.
Carlo Colonna è un sacerdote gesuita. Vive a Bari, dove è Assistente spirituale di una Comunità carismatica di Alleanza, la Comunità di Gesù, impegnata nel dialogo ecumenico col mondo evangelico-pentecostale, anglicano, ortodosso e con gli ebrei messianici. È predicatore, autore di canti religiosi e scrittore di numerosi libri di spiritualità e catechesi di diverso genere. Con Fede & Cultura ha pubblicato Medjugorje profezia mariana (2008) e Gli Ebrei Messianici (2009)
Il testo presenta un saggio di escatologia.
“Dove l’esegesi non è teologia, la Scrittura non può essere l’anima della teologia e, viceversa, dove la teologia non è essenzialmente interpretazione della Scrittura nella Chiesa, questa teologia non ha più fondamento” (Benedetto XVI). Volendosi fedele a questa sollecitazione, il volume offre un percorso di puntuali studi biblici rilevanti vari aspetti del novum cristiano. Il “peccato originale” è ripensato alla luce dell’adozione filiale e le “virtù teologali” a partire dell’azione dello Spirito Santo. Si evidenzia altresì la potenza rinnovante della presenza di Cristo nei credenti (Rm 8, 10) e l’inaudita comunione uomo-donna nel contesto matrimoniale (1 Cor 11, 3, Ef 5, 21-32). Si ricerca pure il senso dell’unità voluta da Gesù per i suoi discepoli (Gv 17), della risurrezione dei santi (Ap 20, 1-6) e della speranza di una riconciliazione universale (1 Cor 15, 24-28). L’analisi critica dei testi, unita ad uno spirito autenticamente ecclesiale, propone un originale discernimento teologico rispettoso della Tradizione e sensibile agli interrogativi più profondi dell’uomo contemporaneo.
Carlo Lorenzo Rossetti Di Valdalbero
Laureato in Storia e in Filosofia e diplomato in Studi Medievali a Lovanio (Belgio); licenziato e dottore in Teologia alla Gregoriana di Roma. Ha insegnato presso la Facoltà di Teologia della Lateranense e in numerosi Seminari sparsi nel mondo. Dirige il Seminario Redemptoris Mater di Lezha e insegna all’Istituto teologico di Scutari (Albania). Ha scritto numerosi saggi soprattutto in ambito ecclesiologico/sacramentario ed antropologico/escatologico. Tra le sue pubblicazioni: “Sei diventato tempio di Dio”. Il mistero del Tempio e dell’abitazione divina negli scritti di Origene, Roma 1998; Sapientia Traditionis. Antologia latina delle più importanti sentenze filosofiche e teologiche (Pres. del card. Ch. Schönborn), Verona 2007; La civiltà dell’amore e il senso della storia. Liberazione cristiana - fraternità - utopia (Pres. del card. C. Ruini), Soveria Mannelli (Cz) 2009.