C'è un luogo privilegiato, oltre alle chiese e alle case, in cui costruire il presepe: è il cuore dell'uomo, dove Gesù viene ad abitare: "Nulla della nostra umanità ti è estraneo perché tu ne sei l'origine e tu ne sei, magnificamente, il fine. Ravvivando l'attesa del tuo nascere dentro di noi e del tuo venire in mezzo a noi non possiamo che fare memoria di quel filo rosso che remotamente prepara il tuo venire". Nel cammino verso il Natale, la novena accompagna ogni giorno il fedele con una preghiera di introduzione, scritta da Milena Simonotti, un brano del Vangelo e una ulteriore proposta di lettura dall'Antico Testamento, una riflessione di fratel MichaelDavide e un'invocazione. Una tavola inedita di Giuseppe Cordiano impreziosisce il sussidio e invita alla meditazione.
Il Natale è la festa della speranza. La speranza vera nella nascita, per noi, del Salvatore: quel bambino così piccolo, che arricchirà profondamente la nostra vita se decideremo di fargli spazio, di metterci in ascolto, di seguirlo... Se, emergendo dalla "corsa ai regali", sapremo dedicargli - e dedicarci - un tempo di silenzio, di preghiera, di pace. Con Finalmente con noi. Novena di Natale, monsignor Sigalini scuote, come sempre riesce a fare, le coscienze, in questo tempo di attesa e di festa per il Natale, con un linguaggio schietto, originale, attento ai cambiamenti in atto nella società di oggi. La Sacra Famiglia e il Presepe ci aiuteranno a comprendere come e perché Gesù è - ancora e finalmente - qui con noi.
Una novena di Natale con riflessioni attualizzate per una chiesa della nuova evangelizzazione. Una proposta per celebrare l'attesa del Natale attraverso i presepi di Dio, di Maria, dei magi, dei bambini, di Gerusalemme-Gerico, dei poveri, di una chiesa che guarda oltre, della chiesa del presepe.
Destinatari
Tutti
Autore
ANTONIO RUCCIA (Modugno, Bari), sacerdote dell'archidiocesi di Bari-Bitonto, ha studiato teologia pastorale presso la Pontificia Università Lateranense. Dal 2008 è direttore della Caritas dicocesana di Bari-Bitonto. Attualmente insegna teologia pastorale presso la Facoltà teologica pugliese di Bari e la Pontificia Facolta Urbaniana di Roma. Ha all'attivo già numerose pubblicazioni di carattere liturgico-pastorale. MIMMA SCALERA (York, Toronto, Canada), suora delle Adoratrici del sangue di Cristo, è laureata in scienze politiche presso l'Univeristà di Bari e attualmente è docente di diritto ed economia presso due istituti di scuola secondaria superiore di Bari. È impegnata nell'animazione giovanile e membro del Consiglio nazionale dell'AGIDAE (Associazione gestori istituti dipendenti dall'autorità ecclesiastica).
Una Novena nel solco della tradizione. Profezie, inni, letture, polisalmi, riflessioni, Magnificat per vivere nella celebrazione l'attesa di Gesù. Le musiche seguono una linea semplice, secondo lo stile tradizionale dell'atmosfera natalizia. Oltre a questo libretto per i fedeli con i testi e le melodie musicali, sono disponibili la partitura per l'accompagnamento con l'organo e il Cd con la registrazione dei canti.
Una novena ricca di spunti e di riflessioni spirituali, a partire dalla contemplazione del dipinto di Girolamo dai Libri, pittore e miniatore della Verona rinascimentale, «Il presepio dei conigli». L'autore, con un linguaggio chiaro e provocatorio, ci guida, giorno dopo giorno, a riconoscere il senso più profondo del Natale, scoprendo il messaggio che ci consegnano i diversi personaggi che popolano il quadro e rendendo attuale e concreto il Mistero dell'Incarnazione. Uno strumento prezioso per ritagliarsi una pausa di silenzio e di riflessione nei giorni che precedono la celebrazione della Natività.
Meditazioni prendendo spunto da una Natività un po' particolare: è quella di Simone dei Crocefessi, pittore Bolognese del '300. Come gli altri anni l'idea è che questa breve e modesta riflessione, fatta ogni giorno, diventi possibilità concreta di aspettare insieme il Natale di Gesù.Per chi lo può fare, la Natività va collocata ben in vista in casa;si sceglie un orario fisso per leggere insieme la riflessione e per rispondere con la preghiera. Chi la legge come coppia o famiglia può avvalersi anche delle riflessioni finali.
Un cammino verso il Natale segnato dalla parola di Dio, dalla riflessione e dalla poesia. Far parlare i poeti, in uno spazio dedicato alla preghiera e alla meditazione, non è bizzarra originalità, ma espressione della fede che dialoga con la cultura, che è essa stessa cultura.
Destinatari
Comunità, gruppi e singoli fedeli.
Autore
Don SANDRO CAROTTA è monaco benedettino, sacerdote. Ha completato gli studi teologici nell’abbazia di Praglia (Padova). Collabora a diverse riviste (La Scala, Forma Sororum, L’Ulivo ecc.) con studi a carattere biblico-spirituale e tiene incontri di lectio divina per sacerdoti, religiosi/e e laici. Sr. MARIA MANUELA CAVRINI, bolognese, è laureata in Lettere classiche. Da quasi 20 anni è clarissa nel monastero di Città della Pieve (Perugia). È responsabile della rivista Forma Sororum, su cui ha pubblicato diversi studi. Nel 1992 ha pubblicato per il Movimento Francescano (BO), Con santa Chiara preparando il centenario.
"Casa del pane": è il significato del nome Betlemme. Prendendo spunto dal nome Betlemme, l’Autore ha impostato la novena di Natale come il racconto in 9 tappe della vita di un chicco di grano: viene seminato nella buona terra; lasciato "riposare" al buio durante il freddo dell’inverno; risvegliarsi al calore del sole e germogliare; trasformarsi in una spiga matura; viene raccolto e macinato; impastato e cotto per essere il pane che Gesù nell’Ultima Cena benedice e spezza per i suoi. Così è la parabola della vita di ogni cristiano: diventare, attraverso un susseguirsi di dolori e difficoltà inspiegabili ma necessari, un altro Gesù. Seguendo passo dopo passo la parabola di un chicco di grano, l’Autore traccia un cammino di preparazione, individuale e comunitario, alla venuta di Gesù.
Sempre più spesso, a Natale manca il protagonista. Quel Gesù di Nazareth, volto di Dio, che ha segnato la storia. Quella nascita che ci fa impallidire, la notizia di un Dio che diventa accessibile, incontrabile, che si fa bambino, non è più il centro del Natale. Natale, ormai, è diventata una festa di compleanno senza il festeggiato, che tristezza! È giunto il momento di riprenderci il Natale.