Questo saggio divulgativo si propone di offrire al lettore gli strumenti essenziali-per orientarsi tra i sempre più frequenti riferimenti alla sharı‘a, la legge sacra dell’islam, presenti quasi quotidianamente nelle cronache e nell’attualità, quando si parla di integrazione degli immigrati, di politica internazionale, di terrorismo o di finanza. Il testo fornisce la definizione dei termini tecnici fondamentali utilizzati dagli esperti del fiqh, la scienza giuridica dell’islam, e ricostruisce i rapporti della shar-ı‘a con la legge dello Stato e gli usi locali. Considera inoltre alcune delle questioni intorno a cui ruota il dibattito contemporaneo: i rapporti tra donna e uomo,
la sanzione penale, i diritti e le libertà fondamentali. Infine individua le diverse dimensioni del discorso sulla normatività islamica: locale, statale, internazionale e globale.
ROBERTA ALUFFI tiene corsi di diritto islamico e diritto dei Paesi arabi all’Università di Torino e alla Facoltà Teologica di Lugano. Le sue ricerche si focalizzano sul diritto di famiglia, l’integrazione dei musulmani in Italia e i problemi di traduzione giuridica. È autrice di Il diritto islamico, in S. Ferrari (a cura di), Introduzione al diritto comparato delle religioni (Il Mulino, 2008).
E’ una riedizione ampliata, aggiornata e integrata del libro Amore. Come stare insieme tutta la vita, del 1992. L’autore, pur lasciando intatta la struttura generale del testo, ha rivisto il tutto e ha aggiunto alcune considerazioni che ha maturato negli ultimi anni della sua attività professionale, raccogliendo in un nuovo capitolo attente valutazioni, riflessioni e indicazioni operative inerenti la realtà delle coppie di oggi, la fragilità e l’instabilità delle unioni familiari e le problematiche delle famiglie allargate. Il pensiero di fondo è che si può credere all’amore che dura una vita soltanto se si intraprende un percorso di maturità che esige anche una profondità spirituale. L’amore autentico deve saper affrontare e superare momenti di conflittualità, di sofferenza, di rinnovamento continuo della propria vita per essere capaci di accogliere l’altro e di crescere insieme.
Il volume presenta meditazioni ispirate da alcuni avvenimenti di questi ultimi anni. Si tratta di testi brevi, che prendono spunto narrativo, spesso, dalla cronaca di episodi di vita quotidiana vissuta o da riflessioni personali dell’autore, a volte, dalle letture dell’anno liturgico della Chiesa cattolica. Gli argomenti sono i più diversificati e trovano unità nello sguardo di fede con cui vengono considerati, in dialogo costante, secondo la formazione dell’autore, tra Vangelo e Zen. Qualche titolo illuminante: Il giovane senza dimora, L’amore non è protagonismo, Le mani sporche di Dio, La compostezza zen, L’Io credente, L’Io non credente, Poporoya. Il testo si avvale della Prefazione del monaco zen Jiso Forzani.
"L’agostiniano padre Agostino Trapè sosteneva che i devoti di santa Rita sembrano avvertire d’istinto che, per ottenere la sua protezione, “devono tornare a Dio e accogliere la grazia di Cristo”. Allora diventa più facile comprendere il valore della propria esistenza e quanto sia bello che “nessuno vive o muore soltanto per sé, ma anche per gli altri” e per la gioia stessa di Dio. Il sussidio (ispirato a Insegnaci a pregare. Pregare insieme con santa Rita, di padre Giustino Casciano, dell’Ordine di Sant’Agostino) propone una prima parte in cui sono riportate le preghiere della tradizione cristiana, il rosario e la via crucis, la messa in onore di santa Rita, indicazioni per prepararsi al sacramento della riconciliazione; segue una trentina di preghiere nate dalla devozione a santa Rita e riservate a varie categorie di persone. E ancora, due proposte di novena a santa Rita, i quindici giovedì di santa Rita, un triduo di preghiera per i malati, canti dedicati alla santa di Cascia. Alla fine del testo è tracciato un breve profilo biografico che ci aiuta a conoscere meglio questa nostra grande santa e amica."
«Ogni persona deve la vita a una madre. Quasi sempre deve a lei molto anche della propria esistenza successiva» (papa Francesco). Il libretto è una selezione di brani, in poesia e in prosa, scelti da autori di grande interesse a livello internazionale, classici e contemporanei, per celebrare la «donna» più importante nella vita di ogni persona: la mamma. Le immagini scelte completano i testi apportando una nota di vivacità ed evidenziandone la dimensione poetica ed evocativa.
Per molti secoli il Cantico dei Cantici è stato considerato il testo-chiave della mistica cristiana dell'amore. La tradizione ebraica e quella cristiana vedevano nel poema dell'amore tra un uomo e una donna una celebrazione dell'amore di Dio per il suo popolo. Agli inizi dell'Era moderna, però, questa tradizione ha subìto una brusca interruzione: il Cantico ha cominciato ad essere inteso come una semplice raccolta di canti erotici profani. L'autore, riprendendo criticamente la discussione, commenta il Cantico versetto per versetto e dimostra come quella svolta interpretativa non trovi fondamento nel testo: il Cantico dei Cantici, uno dei vertici della poesia mondiale, è si profondamente radicato nell'ambiente della sua epoca, ma lo è anche nella Sacra Scrittura. In quanto tale, non parla solo dell'amore umano, ma evoca pure l'amore divino. L'interpretazione qui proposta ha allora il pregio di mostrare il potenziale sia teologico sia spirituale contenuto nel dialogo amoroso, attribuito a Salomone, che viene affidato a noi oggi.
Quando andiamo al mercato rionale, mentre siamo in coda all’ufficio postale o durante una passeggiata nel bosco: anche lì – in quelle faccende, in quelle relazioni – possiamo essere in cammino verso ciò che si definisce “mistica”.
Gotthard Fuchs ci invita a scoprire proprio la mistica del quotidiano. Trovando ispirazione tanto in Meister Eckhart, Teresa d’Ávila, Madeleine Delbrêl o Dag Hammarskjöld, quanto negli incontri con i suoi amici e conoscenti, l’autore ci invita a una esistenza più consapevole della presenza divina.
E ci mostra con chiarezza una cosa: la mistica non è una via separata, una scelta riservata a pochi eletti. È invece la forma di vita che corrisponde al comandamento più importante della Bibbia: lasciarsi amare da Dio, amarlo e amare perfino il prossimo più lontano – perché i fratelli sono come noi.
"Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io vi ho amati" Dal Vangelo di Giovanni Pagine scelte, linguaggio semplice e tante immagini per conoscere i gesti e le parole con cui Gesù si dona agli uomini e la promessa di un'amicizia davvero speciale. Età di lettura: da 6 anni.
Matteo era esattore delle tasse. Raccoglieva il denaro per l'imperatore e per questo non era ben visto dalla gente. Ma un giorno Gesù lo chiamò e gli cambiò la vita.
In che modo liberare il messaggio di Gesu? da incrostazioni e appesantimenti accumulatisi nei secoli per restituirlo agli uomini del XXI secolo nella sua originaria semplicita? e nella sua dirompente attualita?? Alla domanda il p. Lenaers risponde, come gli e? congeniale, con liberta? di parola e chiarezza di linguaggio. La sua coraggiosa rilettura del modo abituale di concepire Dio, la Bibbia, la fede, la Chiesa puo? sollevare perplessita? e obiezioni: ma, senza la sincerita? e l'anticonformismo di esploratori come lui, la ricerca teologica si sclerotizzerebbe in formule dogmatiche sempre piu? distanti dalle conoscenze e dalla sensibilita? spirituale delle donne e degli uomini del nostro tempo.
Un corso di teologia morale fondamentale composto nel tempo e ora ripensato per studenti di teologia, ma anche per altri, persone e gruppi desiderosi di capire e vivere l'onestà nelle relazioni complesse della propria storia. La riflessione procede dall'esperienza di coscienza di cui ogni uomo è capace, si esprime in funzione del suo maturare, mette in luce l'unità tra vita di fede e vita morale nella costitutiva relazionalità dell'esperienza. Si cerca di capire cosa succede nel divenire onesti e nel divenire discepoli del Signore in questa storia, come l'esperienza morale sia comunicabile oltre i confini di appartenenza culturali, politiche, religiose. Nella prima parte del percorso, l'esperienza di moralità viene letta nel suo carattere autonomo cositutivamente relazionale e storico, la sequela viene letta nel rimando alla storia di parte l'attenzione è posta sui criteri di discernimento dell'oggettività del bene, di fronte alla complessità delle circostanze, alla conflittualità oggettiva di valori, all'inzieme di limiti e possibilità della storia. Nella terza parte la fiducia nella coscienza e il compito di formazione che personalmente e reciprocamente ci è affidato porta in primo piano l'esigenza di comprendere e vivere il discernimento come cammino di necessaria conversione. Il male morale, con la sua efficacia storica, ma anche la realtà della conversione storicamente efficace vengono letti nel loro carattere personale e strutturale intimamente connessi. L'etica e la teologia sono per vivere: come vivere oggi, nel nostro mondo, volendo essere persone umane? come costruire nell'umana reciprocità comunione con il Signore?
Una raccolta di lettere indirizzate a Papa Francesco. Una concreta proposta per la Chiesa, sempre chiamata al rinnovamento. Una proposta pastorale incentrata sulla carità. Una riflessione forte e provocatoria sulla chiamata di ogni cristiano ad accogliere il migrante, a vestire il nudo, e a sfamare il povero, a farsi carico della miseria, anziché giudicarla. Una serie di lettere indirizzate a Papa Francesco, sgorgate dall'esperienza di chi per anni ha lavorato alle missioni del Mato Grosso in Brasile e in Etiopia, e dagli occhi ci chi ha visto concretamente la povertà della condizione umana, la disparità. Una missiva inviata con la certezza che il Santo Padre, meglio di chiunque altro, può capire, confortare ed incoraggiare.