Questo libro raccoglie alcune lettere inviate a giovani fidanzati nel tempo di preparazione prossima e immediata alla celebrazione delle loro nozze o a coniugi in varie circostanze, tutte idealmente indirizzate a Sergio come loro rappresentante.
In questo libro si parla dell'amore umano come dono: un approfondimento sul sacramento del matrimonio. Nel rapporto uomo-donna, padre-figlio. I binomi ricchezza e fecondita', perdersi per ritrovarsi, sono sottolineati in maniera profonda e singolare.
Il fidanzamento e il progetto di Dio, l'armonia tra uomo e donna, i figli naturali e la genitorialità allargata, il conflitto ed il perdono, l'amore fragile ma per sempre...Un libro per chi pensa che la famiglia oggi sia più viva che mai.
“Mi considerano pazzo perché non voglio vendere i miei sogni in cambio di oro; e io li giudico pazzi perché pensano che i miei sogni abbiano un prezzo”
Kahlil Gibran
Sono un infermiere che da più di vent’anni lavora in ambito psichiatrico, sia in strutture di tipo riabilitativo sia in reparti per pazienti acuti. Ho iniziato con questa tipologia di pazienti poiché, avendo una sorella con problemi psichiatrici che abita lontano da me, curando loro era come se mi prendessi cura di lei, una persona splendida alla quale voglio molto bene. In tutti questi anni ho avuto modo di constatare come la malattia, soprattutto quella psichica, allarghi la dimensione interiore dell’uomo. Tale dimensione interiore traspare anche da queste bellissime poesie, che ho potuto raccogliere in questo periodo e che, a mio parere, costituiscono il traboccare spontaneo di sentimenti possenti. In esse io ritrovo il sorriso e le lacrime di questi malati, ritrovo i loro sogni e le loro aspettative che non sono poi così diverse dalle mie, come si può constatare dai versi che anch’ io ho scritto nel tempo e che ho inserito in questa raccolta. Nei giorni vissuti con loro, questi pazienti hanno preso tanto di me, anche perché mi sono lasciato “prendere”, in barba ai consigli di chi mi spingeva a non lasciarmi coinvolgere troppo. Ho appurato tuttavia che nessuno di loro se n’è andato senza lasciarmi nulla in cambio, prova evidente che due anime non si incontrano mai invano.
Giorgio Celsi è nato a Fossombrone (Pesaro-Urbino) nel 1963. Da più di vent’anni lavora in qualità di infermiere in ambito psichiatrico. È presidente dell’associazione “Ora et Labora in Difesa della Vita”.
"Con abnegazione, molte famiglie vivono nella loro patria l'ideale cristiano fra non poche difficoltà, che minacciano la solidità dell'amore coniugale, la paternità responsabile e l'armonia e la stabilità dei focolari domestici. Non saranno mai sufficienti gli sforzi che si compiranno per sviluppare una pastorale familiare vigorosa, che inviti le persone a scoprire la bellezza della vocazione al matrimonio cristiano, a difendere la vita umana dal suo concepimento fino al suo termine naturale e a costruire famiglie in cui si educhino i figli all'amore per la verità del Vangelo e ai saldi valori umani". (Benedetto XVI).
La famiglia è chiamata, oggi, a compiti educativi non facili. I cambiamenti sociali costringono a ridefinire gli stili di vita: il lavoro, il tempo libero, i consumi, le relazioni. Anche i modelli educativi respirano aria di crisi. I genitori sono in difficoltà, alla ricerca di risposte che ga-rantiscano e tutelino la crescita dei figli. Con quali strumenti? Quali le strategie più adeguate? Sono queste le domande che abitano la mente di padri e madri. Partendo dall'esperienza clinica e di formatori, incontrando tanti genitori ed educatori, gli autori tracciano alcune piste di conoscenza e traiettorie su tematiche educative che si intrecciano nei diversi contesti familiari. Per rendere lo scritto più agevole e fruibile, viene utilizzata la forma dialogica: i due autori conversano tra loro, in uno scambio comunicativo.
Perché tanti fidanzamenti finiscono, spesso dopo molti anni, e all'apparenza inspiegabilmente? Perché molti matrimoni, anche nati da un sentimento sincero e intensamente voluti, dopo un iniziale periodo di entusiasmo si spengono, si inaridiscono e poi naufragano senza rimedio?
Con la sua nuova opera Ugo Borghello cerca di dare una ragionata risposta a tali quesiti, continuando la riflessione sull'etica prematrimoniale e sponsale, un argomento che si innesta sulla pluriennale prassi pastorale dell'autore. Con un linguaggio semplice, franco e diretto, il libro affronta, secondo un taglio rigoroso, ma insieme umanamente partecipe, i grandi problemi che l'amore umano, e, in particolar modo, l'amore tra i giovani, si trova a dover risolvere in una società sempre più diversificata e complessa, ricca di voci discordi e seducenti, ma spesso travianti.
Il testo analizza l'amore nella prospettiva del fidanzamento, visto come periodo di grazia, ma anche come opportunità conoscitiva da impostarsi su basi moralmente corrette per costruire un matrimonio cristiano e realizzare il sogno dell'«amore per sempre» (pp. 376).
Ugo Borghello (Novi Ligure 1936) dopo aver conseguito il dottorato in Diritto canonico all'Angelicum di Roma (1958) si è laureato in Scienza dell'informazione all'Università di Navarra (Pamplona 1961), poco prima della sua ordinazione sacerdotale. I suoi scritti per giornali e riviste vertono sui temi della Risurrezione, della festa, della famiglia, sul fenomeno intellettuale della gnosi, sui problemi giovanili. Nel 1983 ha pubblicato il volume Ernst Bloch, ateismo nel cristianesimo. Con le Edizioni Ares ha pubblicato Liberare l'amore. La comune idolatria, l'angoscia in agguato, la salvezza cristiana (20003, con prefazione di Bruno Forte), Le crisi dell'amore. Prevenire & curare i disagi familiari (20003) e La sfida dell'amore. Perché essere cattolici fin da giovani (2000, con presentazione del card. Giacomo Biffi).
L'amore tra un uomo e una donna cresce e si sviluppa insieme con i due soggetti coinvolti: può esso essere orientato sotto il segno della progettualità? Il volume indaga le tappe evolutive che segnano il divenire dell'amore coniugale alla luce di un progetto educativo.
La Confederazione Italiana Consultori Familiari di Ispirazione Cristiana, l'Associazione per l'Abbazia di Mirasole e l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, con la partecipazione dell'Ospedale Maggiore di Milano e con il sostegno della Regione Lombardia, hanno inteso rispondere alle esigenze degli adolescenti, delle famiglie, dei Consultori Familiari, della Scuola e dei Centri di aggregazione, di presenza o di assistenza giovanile, con la costituzione di un Centro denominato CREADA, per la ricerca scientifica, la formazione e la consulenza sull'adolescenzialità, aperto a livello nazionale e internazionale. Il sempre non facile dialogo intergenerazionale con gli adolescenti assume infatti, ai nostri giorni, caratteri di crescente difficoltà per la complessità e la problematicità degli atteggiamenti e dei comportamenti giovanili che trovano a volte del tutto impreparati gli adulti cui compete la responsabilità dell'educare. La caratteristica educativa del CREADA si qualifica per apporti interdisciplinari sia delle scienze umane che della medicina e la globalità del suo approccio direttamente connessa ai principi del personalismo, al rispetto della dignità della persona e del suo valore.
Tema centrale di questo libro è la generatività. Come nella famiglia così anche nella comunità sono all’opera processi generativi e/o degenerativi: i primi producono benessere e capitale sociale, incrementando le storie familiari e sociali; i secondi sviluppano malessere, minano la storia familiare e provocano il deperimento e la scomparsa di tradizioni sociali, persino di civiltà. Ma cosa rende possibile la generatività sia familiare sia sociale? I contributi del presente volume si situano entro un complesso quadro di riferimento che identifica nella fiducia e nella reciprocità la base delle relazioni familiari e sociali. Nella vita le relazioni, soprattutto quelle significative, sono spesso messe alla prova da accadimenti che sfidano l’equilibrio raggiunto. Lo scenario è dinamico e le conquiste non sono mai definitive, ma aprono spazi di eccedenza generativa in cui si collocano le esperienze più interessanti, tematizzate in questo libro dai contributi di area psicologica e sociologica. L’incontro tra le storie familiari, tra le generazioni, tra padri e figli sono ambiti nei quali la generatività è prodotta e messa alla prova. Inoltre la prospettiva biblica, proposta nel primo saggio, documenta come nella storia dell’umanità la religione, prima ebraica e poi cristiana, abbia proposto un orizzonte di novità assoluta sulla generatività umana. Una volta messa a fuoco la posta in gioco e quanto i temi affrontati costituiscano sfide cruciali per il futuro della famiglia e della società, è possibile comprendere anche quali possano essere forme innovative di vita in comune e percorsi di sostegno per genitori e coniugi. Dare vita a comunità familiari, l’impegno prosociale dei giovani, la conduzione di percorsi di promozione e arricchimento dei legami familiari sono modi diversi, ma congruenti, di avviare forme generative di fiducia, di cooperazione e di scambi reciproci, cioè di capitale sociale.
La collana «Studi interdisciplinari sulla famiglia» è lo strumento di divulgazione culturale scientifica del Centro Studi e Ricerche sulla Famiglia (CSRF) dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Il Centro, che opera dal 1976, si occupa di ricerca scientifica sulla famiglia e di formazione di alto livello rivolta a professionisti che lavorano con e per le famiglie. In esso si confrontano competenze pluridisciplinari attinenti principalmente gli ambiti psicologico e sociologico, con aperture alla teologia, alla demografia, all’economia, alla giurisprudenza e alla storia. Gli studiosi che fanno parte del Centro si riconoscono in una specifica prospettiva relazionale di comprensione dei fenomeni familiari che viene indicata nel settore psicologico come approccio relazionale simbolico. In tale ottica la famiglia è intesa come luogo costitutivo del legame tra generi, generazioni e stirpi. Ad essa è riconosciuto lo statuto di ‘soggetto societario’, protagonista attivo nella costruzione dell'identità personale, dell'azione educativa e delle politiche sociali.
Il tema scelto per questo Rapporto è di grande attualità e risponde alle domande: perché possiamo ancora parlare di una «famiglia» che mantiene delle differenze con altre forme sociali che pretendono di chiamarsi famiglia o quanto meno di avere gli stessi trattamenti? Ecco nel dettaglio gli interventi e gli autori: La famiglia tra passato e futuro: la sfida del ri-conoscimento, di Pierpaolo Donati; I. Riconoscere la famiglia attraverso il suo valore aggiunto, di Pierpaolo. Donati; II. I valori della famiglia in Italia ed in Europa tra continuità e cambiamento, di Gabriele Pollini; III. Famiglie al confine tra familiare e comunitario, di Giovanna Rossi e Donatella Bramanti; IV. Identità della famiglia migrante e diversità culturale, di Eugenia Scabini e Vittorio Cigoli; V. Metamorfosi della famiglia contemporanea e psicopatologia: l’osservazione clinica, di Franco Poterzio; VI. Famiglia e felicità: un’analisi del rapporto tra condizioni, valori, relazioni familiari e benessere individuale, di Luigino Bruni e Luca Stanca; VII. Il valore aggiunto dei processi di istituzionalizzazione della famiglia rispetto alla sua privatizzazione, di Andrea Bettetini; VIII. Che cosa significa «riconoscere» la famiglia dal punto di vista giuridico, di Francesco D’Agostino e Fabio Macioce; IX. Una riflessione sul valore aggiunto della famiglia in prospettiva storica, di Lucetta Scaraffia; Conclusioni: Riconoscimento come responsabilità della famiglia e verso la famiglia, di Pierpaolo Donati; Allegato statistico, a cura del Centro Documentazione del Cisf
Gli autori sono tutti illustri esperti nella loro materia di competenza, in qualità di docenti universitari e ricercatori. Molti di questi autori hanno già lavorato ai precedenti rapporti (G. Rossi, E. Scabini, V. Cigoli), gli altri invece collaborano per la prima volta.
Il curatore del Rapporto è Pierpaolo Donati, Professore ordinario di Sociologia della famiglia all’Università di Bologna e curatore di tutti i precedenti Rapporti Cisf.