L'intersoggettività descrive le continue interazioni e gli scambi tipicamente umani che si sviluppano fin dai primi giorni di vita, in un processo che conduce alla capacità di comprendere la mente degli altri. Nel capitolo iniziale l'intersoggettività viene affrontata in un'ottica neurobiologica valorizzando il funzionamento cerebrale nel contesto dei comportamenti interattivi, con una particolare attenzione alla funzione dei neuroni specchio. Nei capitoli successivi si analizzano le dinamiche psicologiche materne e paterne che contribuiscono alla nascita della matrice intersoggettiva nel figlio. Queste dinamiche genitoriali vengono approfondite anche alla luce della cogenitorialità, ossia della capacità di entrambi i genitori di sostenersi reciprocamente nell'allevamento del figlio. Infine viene esplorato l'impatto dello stress genitoriale fin dalla gravidanza sullo sviluppo del bambino. Nelle conclusioni si delineano le implicazioni di queste importanti ricerche nella prevenzione e in campo clinico attraverso strategie di sostegno ai genitori e ai bambini in difficoltà.
L'idea di questo libro nasce dall'incontro quotidiano degli autori, professionisti impegnati nella clinica e nella formazione, con giovani adulti in condizione di disagio: persone fra i venti e i trent'anni alla difficile ricerca di un'identità sociale, non in grado di elaborare autonomamente la conflittualità adolescenziale e di acquisire in forma stabile le caratteristiche tradizionalmente riconducibili all'età adulta. Il volume analizza e descrive i tratti specifici di questa fase del ciclo di vita, differenziandoli da quelli adolescenziali, sia rispetto alla fisiologia della crescita sia rispetto alla qualità della sofferenza psicologica, in una prospettiva psicodinamica ed evolutiva. L'età del giovane adulto è definita "terza nascita" in quanto successiva alla seconda nascita dell'adolescenza: un modo evocativo per sottolineare come la realizzazione del Sé sociale, in questa fase di crescita, rappresenti un compito evolutivo cruciale per la definizione e costruzione dell'identità dell'individuo. Una "terza nascita" sulla quale è necessario riflettere a partire dal contesto affettivo, relazionale e sociale in cui avviene.
Nuove tipologie di disturbi psichici si stanno rapidamente diffondendo: quelle legate agli insuccessi professionali o alla perdita del lavoro. Disoccupazione, inoccupazione, underemployment: uno stato di continuo stress che può portare alla depressione e, nei casi più gravi, all'auto-annientamento. Per questo, dal 2009, Francesco Campione, esperto nella gestione psicologica delle situazioni di crisi, è a capo del progetto "Primomaggio", un pool di dieci psicologi che si occupa di dare sostegno gratuito a lavoratori licenziati, cassintegrati e a chi a breve non avrà più un'occupazione. Ma quali sono le corde da toccare per ridare speranza a queste persone? Tra filosofia, psicologia e casi concreti, tutte le strategie per uscire dal baratro e scoprire che la disoccupazione è un'opportunità per ritrovare il senso del proprio lavoro e di se stessi.
Inquadramento e definizioni: La funzione genitoriale; Il processo di transizione alla genitorialità; Genitorialità e procreazione medicalmente assistita; La genitorialità adottiva. Modelli e metodi di osservazione e valutazione: Il colloquio sulla funzione genitoriale; Metodi di indagine al confine tra rappresentazione e interazione; Metodi osservativi dell'interazione adulto-bambino (Global Rating Scales of Mother-Infant Interaction, Emotional Availability Scale, Procedura del Lausanne Trilogue Play). Fattori di rischio della funzione genitoriale: Le patologie mediche croniche e acute del bambino. Fattori di rischio nella genitorialità; I disturbi dello sviluppo; La psicopatologia genitoriale. Ansia e depressione perinatale; La dipendenza da sostanze. Patologie della genitorialità: La genitorialità nei disturbi dell'attaccamento infantile; I disturbi funzionali del bambino come disturbi della relazione; Maltrattamento, abuso e carenza di cure.
Un nuovo libro della Comunità di Caresto – specializzata e conosciuta per gli incontri e i corsi matrimoniali collegati alla famiglia e alle sue problematiche – che affronta uno dei temi più avvertiti, come l’affettività e la sessualità, soprattutto tra gli educatori alla fede e coloro che hanno a cuore la felicità dei ragazzi.
Si tratta di due libri in uno: una parte è rivolta all’educatore mentre un’altra parte è rivolta al ragazzo. Un’audace e intelligente proposta di accompagnamento in undici tappe che non parte dalle esigenze degli adulti bensì dalla vita stessa dei più giovani e delle difficoltà che devono affrontare.
Questo libro parla del desiderio omosessuale, di che cos'è, di come "conviverci" e di come parlarne, presentando anche la posizione della Chiesa cattolica sull'omosessualità. Attraverso un linguaggio di verità, queste pagine possono aiutare le persone che si sentono direttamente coinvolte dal desiderio omosessuale a orientare la propria vita e le relazioni con gli altri. L'autore rivendica la propria appartenenza alla cultura omosessuale, di cui in Francia è uno dei massimi esperti. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni sull'argomento e diverse partecipazioni a programmi televisivi e radiofonici. Cura un sito internet molto seguito: araigneedudesert.fr. La maggior parte delle persone omosessuali aspetta una parola di Verità, anche se non sa chiederla.
Il decalogo pratico per dimagrire senza dieta, passo dopo passo. Inventati ogni giorno qualcosa di nuovo: un piatto, un discorso, una passione. Smettila di voler essere perfetta e di paragonarti alle altre. Ogni tanto preparati i tuoi piatti preferiti e mangiali da sola, senza i tuoi familiari... Raffaele Morelli scrive questo libro pieno di consigli, esercizi e trucchi psicologici per perdere peso con la tecnica delll'approccio psicosomatico.
Punta i piedi per un no. Urla non appena vi allontanate. Viene travolto da un'onda di incontenibile rabbia quando lo aiutate a mangiare o a vestirsi. Spesso i capricci dei bambini sono così spiazzanti che i genitori non sanno più che comportamento adottare. Gli autoritari aumentano la fermezza, i permissivi si colpevolizzano. Ma il problema resta. E alla fine alzano bandiera bianca: "Le ho provate tutte! Non so più cosa fare". Ma farsi ubbidire non basta, la vera domanda resta: perché il bambino si comporta così? Vuole davvero provocare o sfidare il genitore? È in grado di architettare strategie? E se il suo comportamento avesse un'origine fisiologica, o fosse una reazione a provocazioni inconsapevoli da parte del genitore? Con linguaggio semplice e chiaro, Isabelle Filliozat, psicologa e psicoterapeuta di lunga esperienza, affronta i comportamenti più difficili dei bambini tra 1 e 5 anni e offre un punto di vista diverso sulle situazioni della vita quotidiana che mandano in crisi mamma e papà. Grazie ai molti esempi concreti, illustrati con simpatici disegni, risolvere i conflitti con il proprio bambino diventerà semplice come un gioco e regalerà a tutti tempo e serenità.
Lavarsi le mani continuamente, controllare il gas, verificare la chiusura di porte e finestre più del necessario, seguire un ordine preciso nel compiere banali azioni quotidiane. Sono i rituali più diffusi di chi soffre di ossessioni. A livello patologico esse possono portare forte disagio, ansia e disturbi dell'umore. Ma tali manie ci hanno accompagnato in tutto il corso dell'evoluzione? Da dove sorgono? Quali sono i farmaci e le terapie psicologiche efficaci se non per una totale guarigione almeno per un sostanziale sollievo?
Nelle relazioni interpersonali e sociali molto spesso le persone non vengono considerate per le caratteristiche di personalità, per i contenuti del proprio pensiero e per il proprio modo di comportarsi. Ciò che viene enfatizzato è piuttosto l'aspetto fisico e l'appartenenza al genere femminile o maschile, trascurando la persona nella sua interezza e complessità. Questo libro approfondisce il fenomeno dell'oggettivazione sessuale e ne chiarisce gli aspetti cognitivi, motivazionali e sociali, illustrandone le conseguenze negative sul benessere psicologico e delineando le possibili strategie atte a contrastarlo.
Passiamo più tempo immersi in un universo di finzione che nel mondo reale. "L'isola che non c'è" è la nostra vera nicchia ecologica, il nostro habitat. Nessun altro animale dipende dalla narrazione quanto l'essere umano, lo "storytelling animal". Questo strano comportamento, che ci porta a mettere al centro della nostra esistenza cose che non esistono, è innato e antichissimo; ci sono segni di finzione fin dai primordi dell'umanità e basta osservare un bambino nel suo quotidiano gioco del "facciamo finta che" per capire che si tratta di un istinto primordiale, che ha già dentro di sé quando viene al mondo. Ma a che scopo? Jonathan Gottschall studia la narrazione da molti punti di vista e ha un'idea originale e affascinante per spiegare come si sia sviluppata questa strana abilità. Appoggiandosi, da letterato, alle ricerche più avanzate della biologia e delle neuroscienze, Gottschall evoca i ben tangibili vantaggi del mondo fantastico, e lo fa con il piglio del grande narratore. Raccontando storie, ad esempio, i bambini imparano a gestire i rapporti sociali; con le fantasie a occhi aperti esploriamo mondi alternativi che sarebbe troppo rischioso vivere in prima persona, ma che risulteranno utilissimi nella vita reale; nei romanzi e nei film cementiamo una morale comune che permette alla società di funzionare col minimo possibile di contrasti; e poi è provato che la letteratura ci cambia, fisicamente e in meglio.
Con questa terza edizione del manuale di Miller e Rollnick, il "Colloquio Motivazionale" si presenta nella sua piena maturità, con significative evoluzioni dei concelli chiave e il perfezionamento di strategie e approcci. La matrice umanistica e rogersiana si rafforza e si consolida, conferendo nuovo spessore e profondità filosofica all'approccio motivazionale, maggiormente in grado di abbracciare nella sua esposizione la complessità della natura umana e dei processi di cambiamento. Non per questo vengono meno il rigore scientifico e l'amore per la ricerca che da sempre contraddistinguono il modello, sostenuto da centinaia di studi sperimentali e revisioni sistematiche, e arricchito da una grande varietà di applicazioni in campi nuovi e inaspettati. Dalle prime esperienze nel campo delle dipendenze patologiche, il metodo del Colloquio Motivazionale si è esteso alle discipline socio-sanitarie, in un ampio ventaglio di applicazioni, ponendo il focus sul sostegno del percorso di cambiamento di stili di vita dannosi per la salute e il benessere. Il Colloquio Motivazionale si dimostra uno strumento versatile, applicabile in associazione con altri approcci (come quello della farmacoterapia) e in integrazione con diversi modelli psicoterapeutici o di counseling. Le caratteristiche del Colloquio Motivazionale, il suo spirito centrato sulla persona e le sue abilità pratiche sono espressi nel volume con naturalezza e semplicità.