In principio fu la topa: autentica categoria kantiana del pensar satirico del più scandaloso, imprevedibile, libertario giornale italiano, foglio dissacrante diventato negli anni autentico fenomeno di culto. Dito nell'occhio dei potenti di ogni scuderia e di ogni cilindrata, antidoto all'impero del pappa e ciccia, Il Vernacoliere ha saputo raccontare mirabilmente mostri, miti e troiai vari del Belpaese, con la sua informazione ferocemente paradossale che - per dirla con le parole del grande Oreste del Buono -"sfugge alla banalità, vera volgarità del nostro parlare quotidiano". La sua satira, e le sue irresistibili copertine, poggiano saldamente su alcuni grandi tormentoni, solidissimi pilastri, temi guida di un dissacrante e illuminante racconto dei vizi e delle virtù della società. La topa e il pipi, certamente, ma anche i pisani, metafora dell'"altro" (perché ognuno, in fondo, c'ha il suo pisano), i politici e la politica, la salute e il lavoro, le guerre e i militari, i preti, il carrozzone mediatico, la realtà quotidiana, con le sue imposizioni e sofisticazioni. È il grido liberatorio di chi, per coniugare riforme e rivoluzione nel migliore dei mondi possibili, proclama: "Trombare meno, trombare tutti".
Dal crollo del Muro e le lacrime della Bolognina al primo post-comunista al Quirinale, "Il libretto rosso (ovvero: la Cazzata Potiomkin)" ripercorre trent'anni di storia della sinistra da Seconda Repubblica. Una sinistra, come scrive Giulietto Chiesa nel suo saggio introduttivo, 'infessita a tal punto da non essere più capace di capire cosa sta succedendo, in che mondo si trova, quali sono i rapporti di forza'. È una storia in tempo reale. Perché, come ha sentenziato Mao Tse Tung, 'la critica va fatta a tempo; è vizio vano quello di criticare dopo'.
La follia italiana vista attraverso al comicità, le maschere e i fantastici "mostri" di Antonio Albanese, dall'inizio della sua carriera ad oggi. Un viaggio satirico per raccontare il Paese, la politica, il lavoro, l'amore.
Attraverso le testimonianze e le memorie di infermieri, medici e pazienti, Celestini si è reso conto non solo che l'istituzione manicomiale è di fatto ancora attiva, ma sopratutto che le parole e le paure dei "matti" sono ben vive dentro ognuno. Ed è per questo che le storie che vengono raccontate in questo libro hanno il proposito di commuovere e divertire.
Chi ha provato a beccarsi una nota sul registro, a scuola, sa bene quale piccolo dramma si consumi dietro quelle poche righe scritte a penna dal professore. Eppure, una nota disciplinare può far ridere fino alle lacrime se non siamo noi a prenderla! Lo dimostra questo libro, tratto da un blog già notissimo agli utenti della rete - con decine di migliaia di contatti registrati in poche settimane -, che raccoglie le imprese scolastiche più incredibili, assurde e divertenti d'Italia, documentate dalle note autentiche che diligenti professori, rassegnati, sconvolti, indignati, a volte spaventati, hanno redatto con notevole precisione e rigore. Le avventure tra i banchi, infatti, non hanno limiti: c'è chi lascia l'aula durante una lezione per andare a farsi un nuovo taglio di capelli, chi ordina una pizza, chi è occupato a vessare i compagni nei modi più fantasiosi e perversi. E ancora, chi si impegna a smontare la cattedra per restaurarla e chi inventa scuse surreali per giustificare un'assenza. L'effetto comico è irresistibile: il registro linguistico degli increduli professori spazia dall'ironico al letterario, dal burocratico all'aulico, delineando così una gamma di tipologie umane all'interno della quale tutti riconosceremo almeno un personaggio delle nostre memorie scolastiche. Qualche volta le note, piccoli capolavori di sintesi, fanno trapelare una malcelata ammirazione per la creatività, l'intelligenza e la simpatia degli studenti.
Fin da bambini siamo stati tiranneggiati dalla presunta virtù dell'alzarsi presto la mattina. Poi ci hanno insegnato a trasformare il pranzo in una pausa rapida nel pieno del lavoro, a non sprecare il tempo dormendo, sempre in nome di una logica per cui lo scopo della vita è lavorare, produrre, guadagnare. Ma, come insegna il nobile esempio di grandi personaggi - da Cartesio a Oscar Wilde, da Whitman a Stevenson, da Chesterton a Nietzsche - tutto ciò è profondamente contrario alla vera natura dell'uomo. In questo libro, Tom Hodgkinson rivaluta l'ozio, che non è il padre dei vizi ma la condizione per riappropriarci della vita e lasciare campo libero alle più elevate attività.
Una raccolta di barzellette dove si ride proprio di tutto: dalla scuola al dottore, dagli animali allo sport, dagli annunci sui giornali a quegli alieni meglio noti come "i grandi".
Flavio Oreglio presenta una sorta di write-show suddiviso in tre parti. La prima è un excursus satirico-umoristico sulla quotidianità. Prendendo spunto dalla dilagante superficialità e dal pressappochismo che ci circonda, l'artista si sofferma sulle contraddizioni della società moderna, per arrivare alla seconda parte, dove esprime in modo lineare la propria posizione su tematiche che vanno dalla filosofia alla scienza, alla religione. Nella terza parte sono presenti i testi delle canzoni del nuovo, omonimo, spettacolo.
Flavio Oreglio presenta una sorta di write-show suddiviso in tre parti. La prima è un excursus satirico-umoristico sulla quotidianità. Prendendo spunto dalla dilagante superficialità e dal pressappochismo che ci circonda, l'artista si sofferma sulle contraddizioni della società moderna, per arrivare alla seconda parte, dove esprime in modo lineare la propria posizione su tematiche che vanno dalla filosofia alla scienza, alla religione. Nella terza parte sono presenti i testi delle canzoni del nuovo, omonimo, spettacolo.
Il giorno della liberazione di Roma dentro gli occhi di un ragazzino. Una storia raccontata per trent'anni, poi ramificata nella memoria e nella fantasia, dove il bombardamento di San Lorenzo può stare accanto alla leggenda del barbiere dalle mani belle e il rastrellamento del Quadraro si trasforma nella parabola delle mosche pacifiche e perfette. Il dvd comprende uno speciale con immagini del backstage e l'intervista che Celestini ha fatto a Sisto Quaranta. Il libro non è la ripresa del testo già pubblicato in "Arcipelago", ma comprende il diario delle riprese e la trascrizione del racconto del padre dell'autore sul Quadraro.
Il DVD propone la ripresa dello spettacolo "Amo", al teatro comunale Maria Caniglia di Sulmona il 17 e 18 gennaio 2006. Concentrati in quasi due ore, gli sketches con Serena Dandini e Neri Marcorè, via via trasfigurato negli onorevoli Gasparri, Fassino, Casini, Schifani, nel cantante Amedeo Minghi, nel presentatore di Controcampo Sandro Piccinini e nel divulgatore Alberto Angela. Il libro presenta il testo integrale dello spettacolo, un'intervista a Serena Dandini e Neri Marcorè, una biografia non autorizzata di Verissimo, una variante aggiornata del pensiero dell'onorevole Casini in versione 2.0 e altri contributi che aiutano a comprendere perché questa coppia di artisti continua a frequentarsi.