Frutto di un lavoro di compilazione, l'opera restituisce la profonda ammirazione e l'empatia intellettuale ed estetica che spinsero Maria Zambrano a interessarsi al pensiero unamuniano e ad analizzarne le pieghe più recondite, facendo emergere i suoi risvolti più interessanti. Alla ricostruzione delle coordinate storiche, culturali e filosofiche del suo tempo segue l'analisi di alcuni concetti chiave della sua produzione, tra cui i rapporti tra filosofia e religione, fra poesia e conoscenza, fra tragedia ed esistenza.
Il volume raccoglie i contributi di studiose e studiosi, italiani e stranieri, che a vario titolo si occupano di pratiche filosofiche. Mentre alcuni contributi approfondiscono tematiche più tradizionali, come la filosofia pratica e le pratiche religiose e filosofiche del mondo antico e cristiano, altri orientano il loro interesse alle pratiche filosofiche contemporanee. Tra queste ultime vengono prese in esame non solo la consulenza filosofica e la Philosophy for children, ma anche altre pratiche meno note come l'analisi biografica a orientamento filosofico e alcune forme attuali di esercizi spirituali.
Fonti teologiche nell'opera di Giambattista Vico. Quale significato ha avuto il cristianesimo nella modernita? Quanto ha contribuito alla tematizzazione delle sue molteplici prospettive di pensiero? E' possibile un illuminismo cristiano? Lo studio dell fonti teologiche del pensiero di Vico rivela come la rivelazione e la tradizione teologica, soprattutto quella agostiniana, costituiscono l'orizzonte per dar vita a un pensiero che manifesta la fecondita speculativa della visione cristiana in prospettiva metafisica, epistemologica e antropologica.
Un'indagine attenta e precisa di quattro pensatori contemporanei (Quine, Davidson, Rorty e Putnam) che si propone di inquadrare il dibattito su cio che significa pensare logicamente, e su dove un tale pensiero ci conduce. Partendo dalle opere di quattro tra i filosofi piu importanti degli ultimi 50 anni, l'autore mette in evidenza le conseguenze logiche delle loro riflessioni sulla conoscenza, concludendo che qualsiasi conoscenza vera deve essere fondata sul sapere di senso comune.
Cos'è successo in questi anni che hanno aperto il nuovo millennio? Che senso dare ad accadimenti catastrofici o irrisori, tragici o futili, alle guerre, alle mode, alle nuove parole d'ordine? Come tenere insieme nella lingua di ogni giorno fatti, notizie e concetti incomparabili? Con cadenza diaristica Rocco Ronchi, filosofo e comunicatore internettiano, ha registrato settimana dopo settimana gli avvenimenti planetari - dall'attacco terroristico al ritrovamento di un polpo gigante su una spiaggia cilena -, e le parole-chiave attraverso cui quegli avvenimenti diventavano leggibili. L'attualità è opaca. I media aggravano questa specie di accecamento. La comunicazione diventa il principale campo di battaglia di un'umanità sempre più divisa. Per questo è necessario rivolgere l'arma della critica contro la banalizzazione della lingua, che è la premessa di ogni altra distruzione morale e materiale. Non per aggiungere un'altra opinione alle tante già espresse, ma per compiere ogni volta da capo, con semplicità, l'esercizio filosofico praticandolo sui materiali della vita quotidiana. Il risultato è un lessico di inesauribile ricchezza, che può essere consultato in vari modi: per argomento, per cronologia (2000-2006), attraverso i personaggi della scena pubblica. È al tempo stesso un diario speculativo e un dizionario della contemporaneità che, nelle sue centosessantasette voci, coniuga concisione, profondità e chiarezza.
E' uno dei pochissimi studi che confrontano sistematicamente le soluzioni di due pensatori francesi, Ricoeur e Derrida, circa il tempo e il linguaggio, elementi centrali per la comprensione della loro opera. Paul Ricoeur (1913-2005) e Jacques Derrida (1930-2004) sono annoverati tra i filosofi piu significativi della seconda meta del Novecento. Il tempo e le Parole" presenta l'evolversi delle rispettive posizioni sul tempo e sul linguaggio, elementi centrali per la comprensione dell'opera di entrambi i filosofi. Il volume intende mostrare come lo sviluppo del pensiero di Derrida - erede dei cosiddetti "maestri del sospetto" ed esponente del postmoderno - non possa prescindere dalla considerazione dell'opera di Ricoeur. Tra i pochissimi testi che confrontano sistematicamente le soluzioni dei due pensatori francesi, questo studio offre uno stimolante percorso tra le domande e le prospettive teoretiche dell'ultima parte del XX secolo. "
Questo volume riprende e amplia gli interventi di un convegno tenutosi presso la Facoltà Teologica torinese nel 2005 sul metodo e il pensiero del gesuita canadese Bernard J. F. Lonergan, teologo, filosofo, metodologo ed epistemologo. Si è voluto presentare la feconda riflessione metodologica ed epistemologica del pensatore canadese, frutto di un'acuta intelligenza e di una vasta esperienza di insegnamento prima in Canada e poi all'Università Gregoriana di Roma.
Analogia e casualita dei fondamenti logici e ontologici della scienza. Il volume e un tassello che da un grande contributo al tentativo, sollecitato da piu parti, di iniziare una ricerca interdisciplinare che coinvolga teologia, filosofia, scienza. Questo obiettivo assume ancora piu importanza alla luce dell'invito fatto da Papa Benedetto XVI nella famoso Lectio Magistralis tenuta presso l'Aula Magna della Universita di Ratisbona.
Scritti di Filosofia, Prose varie, Poesie di Contrada.
Il contesto culturale contemporaneo è segnato, in non pochi settori, dalle critiche alla metafisica succedutesi negli ultimi tre secoli. Tuttavia, non mancano segni espliciti o impliciti della consapevolezza del carattere insufficiente di una ragione che non si interroga sulla base su cui essa stessa poggia, e della problematicità di una cultura frammentata in cui l'io vive se stesso in modo lacerato. Il volume affronta questa tematica da una prospettiva ben precisa: l'indole sapienziale della filosofia prima nel suo rapporto con la teologia, l'antropologia e l'etica.
Il processo cosmico, come processo di realizzazione del vero e del buono nella forma concreta del bello, è un processo estetico. Iniziato dalla natura, tale processo prosegue attraverso l'opera dell'uomo. La bellezza prodotta dall'arte, al pari di ogni altra bellezza, non è né mera materialità né mera soggettività, ma "luce materializzata" e "materia illuminata". L'arte ha dunque la funzione di contribuire attraverso la bellezza alla piena realizzazione del processo cosmico; tuttavia, tale realizzazione è più prefigurata e profeticamente anticipata che non compiuta: luogo di intersezione tra il cielo e la terra, il bello che ci è dato dall'arte apre la via verso la bellezza futura, simile in questo all'altro facitore di ponti, l'amore.
Il primo libro italiano di uno dei maggiori protagonisti del dibattito filosofico e teologico internazionale attuale. In esso viene presentata l'originale proposta dell'autore per affrontare le sfide teoriche e pratiche poste dalla globalizzazione delle culture e delle teologie. Un contributo di particolare rilevanza per comprendere i modi attraverso i quali ridefinire la filosofia e la teologia in prospettiva interculturale.