Le "Meditazioni Cartesiane" riprendono il corso di quelle "Meditationes de Prima Philosophia" con cui René Descartes ha di fatto inaugurato la moderna filosofia della soggettività. Edmund Husserl adotta però il suo metodo fenomenologico, andando alla datità stessa delle cose per trovare un fondamento assoluto: la datità dell'io che medita e fa esperienza. Da qui si sviluppa il corso della quinta Meditazione Cartesiana, a ragione considerata uno dei vertici della produzione filosofica di ogni tempo: il tentativo di rendere conto dell'estraneo a partire da noi stessi, e del corpo dell'altro a partire dal nostro.
È una fredda notte di febbraio del 1943 quando la famiglia Brilleslijper arriva all'Alto Nido, una villa nascosta nel bosco poco fuori il villaggio di Nardeen, a est di Amsterdam. È al riparo delle sue mura che le giovani sorelle Brilleslijper, Lien e Janny, metteranno in piedi una delle operazioni di salvataggio più audaci della resistenza olandese all'occupazione nazista, proprio sotto il naso dei leader dell'NSB, il Movimento nazionalsocialista olandese, che abitano a poche centinaia di metri dalla grande casa. L'Alto Nido diventa infatti il nascondiglio per dozzine di ebrei in fuga, che là trovano non solo un posto sicuro dove vivere ma anche il calore di una famiglia allargata e la vitalità di una comune di artisti: mentre la guerra infuria la villa si riempie di gioia di vivere e della musica che Lien e i suoi ospiti compongono e suonano tra le risate dei bambini. A giugno del 1944 però la sicurezza dell'Alto Nido viene compromessa. Lien e Janny sono arrestate insieme alle loro famiglie e portate nel campo di concentramento di Westerbork. È lì che incontrano Anne e Margot Frank, con cui verranno deportate ad Auschwitz e poi a Bergen-Belsen, dove Jenny e Lien, che saranno fra i pochissimi a sopravvivere all'inferno dei campi e a fare ritorno ad Amsterdam, si prenderanno cura delle sorelle Frank nei loro ultimi giorni di vita.
Nella campagna inglese c'è un castello avvolto nel mistero. Antiche leggende narrano che tra le sue mura si aggiri uno spettro... Come reagirà all'arrivo dei nuovi proprietari? Un classico liberamente adattato da Geronimo Stilton. Età di lettura: da 7 anni.
A Medjugorje, la Regina della Pace ha affermato che quelle avvenute nel villaggio della Bosnia Erzegovina sono le sue apparizioni finali sulla terra, perché è venuta a chiamare il mondo alla conversione per l'ultima volta. L'umanità è ormai giunta a un bivio decisivo, a un punto di non ritorno: è chiamata a scegliere tra la vita e la morte, la luce e le tenebre, Gesù e l'anticristo. A decidere se fare del pianeta uno splendido giardino o un cumulo di macerie. Segni evidenti dell'avvicinarsi degli «ultimi tempi» - quelli del definitivo scatenamento del demonio contro gli esseri umani - sono le guerre, le persecuzioni, gli sconvolgimenti naturali causati dall'incuria degli uomini, ma soprattutto la dilagante impostura anticristica, cioè il rifiuto di Cristo, della sua divinità. La gravità della situazione presente però non deve farci dimenticare che la storia del mondo tende a un fine, a un compimento, che è una storia di salvezza. Nei messaggi che ci affida Maria assicura il trionfo del suo Cuore Immacolato, e mentre annuncia il periodo di prove per la fede più duro di sempre, promette anche un futuro di pace e di prosperità. Scendendo in campo contro le potenze delle tenebre e assicurando la sua materna assistenza alla Chiesa e all'umanità, ci chiede di impegnarci, di essere vigilanti: «Figli miei, siate pronti: questo tempo è un punto di svolta. Perciò io vi invito nuovamente alla fede e alla speranza, vi mostro la via per la quale dovete andare, ossia le parole del Vangelo».
Cercate una ricetta magica per avere successo in rete o un mantra motivazionale? Non li troverete qui. Quello che Marco Montemagno offre in queste pagine è una raccolta dei più interessanti concetti contenuti nei suoi video e nei suoi workshop, e tutte le lezioni imparate sul campo in questi anni. In poche parole, il «dietro le quinte» di uno dei più autorevoli e seguiti protagonisti del mondo digitale, che si è fatto strada grazie alla sua visione costruttiva e bilanciata del futuro, alla sua capacità di anticipare i trend tecnologici e alla sua grande efficacia comunicativa. Un racconto sincero, senza fuffa, destinato ad aiutare chi vuole mettersi in proprio facendo leva sull'online, e diventare imprenditore di se stesso.
Aprile 1975. A soli quarantotto anni, Matilde Carbiana sta per diventare nonna. Il nipote ha deciso di nascere proprio il giorno del suo compleanno. Eppure, quello che dovrebbe essere un momento di grande gioia pare turbarla. E il turbamento arriva da lontano…
Estate 1943. La cittadina di Venosa è occupata dai nazisti, che terrorizzano gli abitanti. Matilde, giovane e determinata, non ha intenzione di rimanere confinata nella provincia lucana: vuole convincere il padre, viceprefetto della cittadina, a lasciarla andare a Bari per completare gli studi. Fausto Carbiana accetta, ma a patto che la accompagni suo fratello Antonio. A Bari, nella pensione che li ospita, vivono altri studenti, tra cui Gregorio, un giovane medico. L’antipatia iniziale che Matilde nutre per lui si trasforma ben presto in un sentimento profondo. Ma la guerra e gli eventi avversi rischiano di separarli proprio quando hanno capito di non poter più fare a meno l’una dell’altro. Matilde si troverà suo malgrado di fronte a scelte più grandi di lei, che cambieranno per sempre la sua vita. E non soltanto la sua…
È possibile riappropriarsi del parto come evento non solo clinico ma anzitutto umano? Il volume, a due voci, prova a descrivere questo mutamento di prospettiva, che trova corrispondenze nelle recenti linee guida dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), mettendo a fuoco tre temi attraverso i quali si può diversamente parlare della nascita: fisiologia, etica, affettività. Concetti in grado di ridefinire la stessa idea e pratica della "cura ostetrica", come cura dell'altro e cura di sé, e di istruire una esperienza felice del parto per ogni donna.
Questo volume offre una versione riveduta e ampliata degli Atti del Convegno internazionale che si è tenuto presso il Pontificio Istituto Biblico, in onore del grande maestro, il padre Luis Alonso Schökel ricordando i sessanta anni dall'insegnamento (1957) e il ventennio della sua morte (Salamanca, 10 luglio 1998) e della pubblicazione del suo ultimo libro intitolato Simbolos Matrimaniales en la Biblia.