Il DSM-5 ha introdotto una nuova categoria clinica chiamata "dipendenza comportamentale" (esplicitamente quella dal gioco d'azzardo, implicitamente le altre, fra cui il gioco online e l'uso di Internet), ponendo immediate esigenze di aggiornamento professionale per psicoterapeuti e psichiatri. In cosa differisce una dipendenza comportamentale da un disturbo del controllo degli impulsi? Quali sono i criteri per determinare che alcuni comportamenti sono dipendenze? Che cosa comportano tali differenze in termini di trattamento efficace? Questo testo si propone come punto di riferimento del settore in ambito professionale (e potenzialmente accademico). Questo lavoro spiega esaurientemente i criteri utilizzati per determinare la dipendenza, le prove per identificare comportamenti assortiti come dipendenze, e il trattamento evidence-based per ciascuno di essi. Si rivolge a qualsiasi professionista clinico (psicoterapeuta, psichiatra, medico) che cura le dipendenze. Rassegna esaustiva delle varie dipendenze comportamentali. Definizione dei criteri diagnostici. Diagnosi e trattamento evidence-based per ogni dipendenza comportamentale.
Informatica, diritto e filosofia sono legati a filo doppio. La prima offre al secondo strumenti per meglio archiviare e fruire del materiale giuridico, software didattici che integrano i tradizionali modelli di insegnamento e apprendimento, sistemi di aiuto alla redazione di testi normativi e di ausilio alla decisione. Il diritto, d'altra parte, nel disciplinare i diversi settori non può non tener conto degli strumenti e delle tecnologie via via impiegati. Mutano così le regole riguardanti la formazione, la trasmissione, la conservazione, la duplicazione, la riproduzione e la validazione (anche temporale) dei documenti. Si trasforma pure il diritto alla riservatezza. Il trionfo di Internet e il flusso continuo, oltre che abbondante, di dati personali fa sì che il concetto di privacy conquisti ulteriori significati. E nel momento in cui il progresso mette a disposizione dell'uomo nuove tecnologie che modificano il suo modo di abitare la terra e riconfigurano le identità individuali e collettive, la filosofia è costretta a interrogarsi su possibilità e rischi del brave new world elettronico.
Dall'Unità ad oggi, la storia dei partiti italiani viene qui ripercorsa, nei suoi passaggi fondamentali, attraverso lo svolgimento cronologico delle diverse fasi politiche: dai problemi e le questioni emerse all'indomani dell'unificazione, passando attraverso la crisi del liberalismo e l'avvento dei partiti di massa, superando la soppressione della vita democratica messa in atto dal regime fascista, e arrivando, infine, alla creazione, al consolidamento e alla crisi del sistema dei partiti dell'Italia repubblicana. Un percorso difficile e tortuoso, caratterizzato, dall'irrisolto nodo della creazione di un reale spirito di appartenenza comune. Ripercorrendo questo "iter" e affrontando una disamina delle interpretazioni e delle metodologie di ricerca storiografica, il volume intende fornire un contributo per un rinnovato dibattito (aperto agli specialisti del settore, nonché al vasto campo di studiosi di scienze sociali) relativo al "caso italiano" e a quei caratteri peculiari che continuano a determinarne l'assoluta specificità nel panorama dei sistemi politici europei.
L'opera intende illustrare la materia del codice civile e le principali leggi speciali che regolano i rapporti di diritto privato. Essa è stata concepita essenzialmente a scopi didattici ma la trattazione problematica e la considerazione degli orientamenti di dottrina e di giurisprudenza (con particolare attenzione a quella costituzionale) ne fanno un utile strumento anche per una preparazione post-universitaria. Gli argomenti sono infatti illustrati a livello strettamente istituzionale ma con un crescente approfondimento che permette al lettore di progredire nello studio secondo lo scopo che egli si prefigge. La diciassettesima edizione è rivista e aggiornata con le novità giurisprudenziali e legislative, specie per quanto riguarda la filiazione, la fecondazione eterologa, la negoziazione assistita e l'accordo di separazione e divorzio, i contratti di godimento ln funzione della successiva alienazione di immobile, il condhotel, la riforma del lavoro (jobs act), la responsabilità del magistrato.
L'intento di questo libro è di fornire ai lettori alcuni elementi di conoscenza e spunti di riflessione per capire meglio le logiche di funzionamento delle organizzazioni. A questo fine, si sottolineano i vantaggi di un utilizzo sistematico e ad ampio spettro delle teorie sull'argomento. Viene quindi proposto un set di strumenti analitici, corredato da alcune "istruzioni per l'uso", impiegabile da chi voglia esercitarsi nell'osservare le organizzazioni in chiave diagnostica e secondo una prospettiva sociologica. Il libro, caratterizzato da uno stile fruibile, riporta numerosi esempi e studi di caso che lo rendono adatto anche ad un uso in ambito didattico. Contributi di Federica Amistani, Valentina Cipolat Mis, Alice Giazzon, Mario Marcolin, Michela Monsalvi, Luciana Pennelli, Riccardo Tomaselli, Chiara Zanetti.
La nona edizione del volume, aggiornata agli ultimi sviluppi giurisprudenziali e normativi, contiene una trattazione completa ed esaustiva in tema di società.
Il volume propone una lettura della L. 107/2015, meglio nota come "La buona scuola", secondo la logica dei "commentari", mediante una trattazione sistematica e comparata della normativa scolastica che possa essere di aiuto ad un'ampia platea di lettori: personale delle istituzioni scolastiche, decisori politici, esperti del settore, candidati a concorsi pubblici in ambito scolastico. Il commento al testo di legge è stato organizzato per temi principali: Autonomia delle istituzioni scolastiche, Ordinamenti didattici, Dirigenti scolastici, Personale docente, Istruzione terziaria, Iniziative di sistema, Risorse economiche, Edilizia scolastica, Regioni e Province autonome, Coperture-decorrenze-norme tecniche. Ciascun capitolo è a sua volta suddiviso in paragrafi, per commi dal contenuto omogeneo, opportunamente spiegati e collegati alla normativa vigente e previgente. L'inquadramento storico consente di comprendere la genesi delle norme e offre uno spaccato della "storia dell'istruzione". L'analisi giuridica è attenta a valutare gli effetti delle innovazioni introdotte, evidenziandone le possibili criticità, e a offrire delle ipotesi di soluzione e di attuazione concreta.
Il contesto generale del discorso di Dalarun è costituito dal medioevo occidentale. A partire da tale contesto si propone la domanda capitale: come e perché governare diviene sinonimo di servire. Alcuni prelievi circoscritti da un ciclo di lezioni di Michel Foucault, pubblicato postumo nel 2004, suggeriscono l'andamento di questo libro. Si tratta in particolare della distinzione tra sovranità e governo. Sovranità infatti implica dominio. Governo comporta un'arte di governare gli uomini che li avvolge e li coinvolge ma non li domina. Ed è qui che Dalarun coglie un'analogia con le elaborazioni che l'idea e la pratica di governo avevano conosciuto nell'ambito degli Ordini religiosi medievali. È un libro prezioso, prezioso perché offre un esempio spinto all'estremo di scomposizione di alcuni testi medievali per darne una lettura e un'interpretazione le più fondate ed esaurienti possibili (e che si tratti di testi in fondo "minori" - alcuni passi riguardanti la vita di Chiara, il biglietto di Francesco a frate Leone - accentua la preziosità dell'impresa). È un libro infine fitto di pagine illuminanti ma anche non privo di affermazioni che non mancheranno di suscitare discussioni.