Quest'opera, di carattere spiccatamente divulgativo, è divisa in due ampie sezioni. La prima è dedicata alla letteratura cristiana antica dei primi tre secoli, l'epoca delle persecuzioni e delle prime controversie con gli eretici. Nella seconda parte vengono presentate le grandi figure dei Padri che hanno illuminato la vita della comunità cristiana nei secoli quarto e quinto, epoca della libertà della Chiesa, dei grandi concili ecumenici e dell'espansione del monachesimo. Ogni capitolo è corredato da una scelta di letture tratte dalle opere dei Padri. Inoltre, un ricco apparato di cartine e fotografie rende più piacevole e agevole la lettura.
In occasione del primo millennio dalla nascita di Pier Damiani (1007-1072), il Centro studi e ricerche antica provincia ecclesiastica ravennate ha interamente dedicato il proprio 29° convegno alla figura del santo, vescovo e dottore della Chiesa.
La riforma monastica ed ecclesiastica del secolo XI, l'azione politica e spirituale, le relazioni di ampio respiro sono solo alcuni dei motivi che segnalano Pier Damiani fra gli intellettuali più raffinati e dinamici del tempo. Eremita, teologo, riformatore: questi i nuclei attorno a cui si sono mossi i vari contribuiti degli studiosi, che ben sintetizzano la complessità di una vita spesa "tra cielo e terra".
In un'epoca di grande instabilità sociale l'autore si preoccupa dell'ingiusta distribuzione dei beni fra ricchi e poveri e si fa promotore di un ambizioso progetto di trasformazione della città, alla luce della testimonianza evangelica.
Un'itinerario spirituale fra i più seguiti e consigliati dai direttori spirituali moderni e contemporanei.
Il volume presenta e traduce la Pratica della Regola di san Benedetto di Claude Martin. Oltre a illustrare il modo di compiere gli esercizi che scandiscono la vita in comune, per l'istruzione dei novizi, il testo doveva rappresentare "come la teoria", per la "perfezione della vita religiosa" secondo la tradizione benedettina. Il libro, apparso nel 1674, ebbe grande successo e fu tradotto anche in Italia ove divenne il manuale della Congregazione di Santa Giustina. Lo si ripropone alla lettura fidando che se ne vorrà penetrare il nesso di esperienza e teoria: vi soggiace e la chiede per la corretta comprensione. La forma del libro è quella di un manuale dell'età cartesiana, ma l'esperienza spirituale dell'autore, quella di chi sapeva di avere mente e cuore, li aveva in sé unificati. Invitando a coltivare il desiderio di virtù cristiana, nel di-sincanto sui vizi possibili, fondava sulla devozione - di cui la presenza di Dio coltivata è l'anima - la riuscita felice dell'esistenza.
Dalla conversione alle più alte vette della mistica, il singolare itinerario di una laica-sposa, madre, vedova, senza figli, terziaria francescana.
Nel VII centenario della morte di Angela da Foligno, si propone una nuova edizione della traduzione de Il Libro di Angela da Foligno. È l'occasione per permettere ai lettori di ripercorrere il singolare itinerario di una laica - sposa e madre, poi vedova e senza figli e, infine, terziaria francescana -, dalla conversione alle più alte vette della mistica e invogliarli a conoscere i luoghi che la videro operare. Il Libro si compone di tre parti. La prima è costituita dal "memoriale" ad un frate rimasto anonimo. Contiene, racchiusa in trenta "passi", l'esperienza di Angela che va dalla conversione alla sua visione di Dio. È la parte più importante del Libro. La seconda parte comprende lettere, note ed esortazioni spirituali che Angela rivolge ai suoi figli spirituali che si son venuti raccogliendo intorno a lei. È una chiara testimonianza del magistero di Angela. La terza parte del Libro raccoglie gli scritti che riguardano gli ultimi anni di vita di Angela, il suo "testamento" e la narrazione della sua morte avvenuta il 4 gennaio 1309.
Tutti gli scritti di Sant'Agostino sull'anima, attingendo principalmente a La grandezza dell'anima e testi successivi.
Tra l'abbondante letteratura dedicata alla poliedrica figura di Edith Stein soprattutto dopo la sua canonizzazione nel 1998 da parte di Giovanni Paolo II - sono pochi gli studi che hanno affrontato il suo pensiero in prospettiva teologico-fondamentale, individuando la linea di continuità che lega le ricerche filosofiche prima della conversione e quelle successive relative alla metafisica e ai commenti delle opere dei grandi mistici carmelitani Teresa d'Avila e san Giovani della Croce, Tiziana Caputo ricostruisce in modo originalissimo con metodo storico-genetico e con un approccio teologico-fondamentale l'itinerario intellettuale che porta Edith Stein dallo studio della fenomenologia alla filosofia cristiana da Agostino a Tommaso, fino all'approfondimento dell'esperienza mistica. Tre vie che si rivelano come altrettante vie a Dio e che questo volume presenta in una analisi che offre un contributo a disegnare il sofferto itinerario di ricerca della verità da parte della Stein fino al sovranamente personale incontro con il Dio cristiano.
Tempo di meditazione, di preghiera, di conversione e di preparazione alla Pasqua, la Quaresima è un momento prezioso per crescere nel dialogo e rapporto con Dio. Ma come viverlo "al meglio"? Il Curatore ha preparato un sussidio di testi tratti dalle opere di s. Agostino allo scopo di arricchire la riflessione e la meditazione personale su alcuni temi tratti dal Lezionario feriale e festivo del tempo di Quaresima. Per ciascuna delle settimane quaresimali ha individuato un tema da sviluppare ricorrendo all'insegnamento del vescovo di Ippona, prediligendo brani tratti da opere omiletiche ed esegetiche. Un iniziale riferimento alla Sacra Scrittura o alle preghiere liturgiche del giorno suggerisce una possibile traccia di riflessione, alla quale seguo-no una breve spiegazione del brano di Agostino. Infine un pensiero agostiniano, inerente ad un contesto di invocazione o di lode al Signore, suggella la lettura e apre alla meditazione personale, per una maggiore conoscenza e approfondimento del mistero pasquale.
Questo libro raccoglie brevi messaggi di fede tratti dagli scritti di san Francesco di Sales. Sono pagine dense di dottrina e di consigli pratici, e comprendono anche tre delle più celebri parabole del Santo, che amava legare il pensiero a immagini che dessero ragione delle difficoltà di percorso e aiutassero a superarle in atteggiamento evangelico.
Uno degli aforismi più celebri di sant’Agostino esprime il senso della morte in Croce di Gesù come dono d’amore senza misura e, per questo, messaggio forte di speranza per i fedeli di oggi.
In questa Via Crucis i commenti alle stazioni tradizionali sono attinti dagli scritti di sant’Agostino.
La ricchezza spirituale e teologica delle lunghe meditazioni agostiniane riportate in ogni stazione ne fanno un sussidio particolarmente indicato per le comunità più preparate e per la preghiera personale.
La ricerca di una “intelligenza della fede”, che già appare con chiarezza dagli inizi della storia della teologia, raggiunge un suo vertice nel secolo XIII: il secolo in cui, o per le versioni latine dagli originali o per le varie mediazioni arabe ed ebraiche, si trovano largamente disponibili le fonti del pensiero antico, soprattutto aristotelico. Questo ingresso filosofico tocca e coinvolge lo stesso sapere teologico, riguardo al quale sorge una serie di quaestiones relative al suo carattere “scientifico”, al suo statuto, alla sua proprietà e identità, alla sua connessione con le altre forme di sapere.
Da qui il senso del titolo del nostro volume "La nuova razionalità": “nuova” per i tratti sintomatici e “inediti” che la teologia assume in questo secolo.
Il volume si compone di saggi: si possono considerare come introduzioni metodologico-storiche i lavori di Jacques Verger e di Jozef Brams, che presentano, rispettivamente, le istituzioni e le connotazioni del sapere nel secolo XIII, e il grande evento della riscoperta di Aristotele, che in questo secolo si porta a compimento. Del pensiero teologico e filosofico arabo ed ebraico medievale trattano invece rispettivamente Jean Jolivet e Maurice-Ruben Hayoun. Agli inizi teologici di Oxford è dedicato il contributo di James McEvoy, mentre a Inos Biffi si deve il profilo della teologia nel suo avviarsi e istituirsi a Parigi, con speciale risalto della scuola francescana e dei grandi maestri Alessandro Halense e Bonaventura e della scuola domenicana ancora parigina e oxoniana.
Dello stesso autore sono i due capitoli che chiudono il volume: quello su Alberto Magno, che ci riporta agli studia dei Predicatori a Parigi e a Colonia, e quello, ugualmente conciso ed essenziale, su Tommaso d’Aquino, con il quale la sacra doctrina nel secolo XIII raggiunge un suo, se non il suo, vertice.
Si può in ogni caso dire che, nel suo insieme, il secolo XIII, grazie all’appassionata ricerca dell’intellectus fidei, ha provocato un vigoroso, anzi, uno dei più vigorosi progetti culturali, che in una parola potremmo definire come “umanesimo”, dalle multiformi sfaccettature.