"La leggenda del santo bevitore" di J. Roth va ben al di là di una semplice novella, si presta a una lettura più profonda, a molteplici livelli: un racconto che può definirsi al contempo favola drammatica, saggio sulla vita, opera religiosa e manifestazione di fede. L'autore narra le nefandezze di cui è capace l'essere umano e la qualità della redenzione di un'anima semplice e pura. Il protagonista Andreas, scontata una condanna per omicidio, ce la mette tutta per tornare a essere, come lui si definisce, un "uomo d'onore". Durante il suo "percorso di espiazione" usa spesso il pernod per annebbiare i suoi pensieri, come a volersi lasciare condurre dalla vita, invece di agire. Tuttavia, il manifestarsi di una serie di miracoli e fortune che permettono all'uomo di non piegarsi alle regole e ai doveri dei comuni esseri umani, renderà il bevitore di Roth "santo". "La leggenda del santo bevitore" di J. Roth va ben al di là di una semplice novella, si presta a una lettura più profonda, a molteplici livelli: un racconto che può definirsi al contempo favola drammatica, saggio sulla vita, opera religiosa e manifestazione di fede. L'autore narra le nefandezze di cui è capace l'essere umano e la qualità della redenzione di un'anima semplice e pura. Il protagonista Andreas, scontata una condanna per omicidio, ce la mette tutta per tornare a essere, come lui si definisce, un "uomo d'onore". Durante il suo "percorso di espiazione" usa spesso il pernod per annebbiare i suoi pensieri, come a volersi lasciare condurre dalla vita, invece di agire. Tuttavia, il manifestarsi di una serie di miracoli e fortune che permettono all'uomo di non piegarsi alle regole e ai doveri dei comuni esseri umani, renderà il bevitore di Roth "santo".
Il "Lelius de amicitia", fortunatissimo dialogo ciceroniano risalente al 44 a.C. e dedicato ad Attico, s'immagina condotto da tre illustri interlocutori, Fannio, Scevola e Lelio, che disquisiscono sul tema dell'amicizia: cos'è, da cosa nasce e a quali fini tende. Mentre l'amicizia per i Romani è innanzitutto la creazione di legami personali a scopo di sostegno politico, la tesi di Cicerone espressa per bocca di Lelio e ispirata soprattutto a fonti di orientamento platonico e storico, è assai innovativa: la vera amicizia è un sentimento del tutto disinteressato, un rapporto insostituibile che, dopo la sapienza, rappresenta il massimo bene cui l'uomo possa aspirare. Sforzandosi di allargare la base sociale dell'amicizia al di là della ristretta cerchia della nobilitas, ponendo come sue fondamenta valori come virtus e probitas, l'amicizia viene sdoganata dall'ambito esclusivamente politico per diventare una sorta di spinta al miglioramento individuale. Introduzione di Isabella Vilardi, premessa di Anna Giordano Rampioni.
Obiettivo del sussidio è: introdurre bambini e ragazzi alla vita cristiana a partire dalla messa domenicale. La messa è: un allenamento per la vita, per imparare a vivere come Gesù: ha vissuto. Il libretto è: illustrato, vivace e ricco di spunti per attività: pratiche.
L’opera raccoglie alcune delle conferenze sul Sacramento della Riconciliazione pronunciate nei Corsi sul foro interno organizzati dalla Penitenzieria Apostolica. Divisa in diverse parti affronta il tema della Misericordia di Dio, la formazione dei sacerdoti, il sacramento della Riconciliazione, la dottrina e le prassi giuridiche.
Cosa significa essere Italiani oggi? Quale è la vera identità nazionale di un popolo che spesso si denigra? Quale è il nostro Spirito? Chi siamo noi Italiani?
Il libro fornisce risposte basate su molti dati statistici inconfutabili e sulle analisi di 21 prestigiosi ed autorevoli studiosi, che sono stati intervistati. Il volume lascia sorpresi ed orgogliosi, intende essere un “manualetto di italianità”, fa scoprire molto dell’animo italiano, rifiuta il nazionalismo ma induce all’orgoglio nazionale.
Gli Italiani hanno un DNA di stampo realistico e pertanto sono flessibili; hanno un carattere comunicativo. La nostra Nazione ha una congenita sintonia con la Bellezza, per questo ha potuto creare tante opere d’arte.
Il volume espone i molti oggettivi dati di fatto che dovrebbero imporci di essere fieri dell’italianità; presenta l’Italia come non l’avete mai vista, opposta agli stereotipi correnti. Punta il faro sulla nostra attuale identità. Mentre quasi tutti sottolineano solo i problemi del Paese, questo libro sfida i luoghi comuni e mette in luce quel tanto che c’è di buono in Italia e nel nostro essere Italiani.
L’autore rivolge un invito: gli Italiani compiano il Miracolo Spirituale di credere in sé e costruiscano un nuovo Rinascimento italiano.
Tutti i popoli hanno virtù e difetti; anche il popolo italiano ha difetti; il principale consiste nel fatto che ignora il proprio grande valore.
Il libro potrebbe interessare in primis studenti del triennio finale di scuole secondarie di II grado ed i loro docenti, in particolare quelli di storia e filosofia.
L’attualità e la complessità delle questioni riguardanti la sfera della vita morale rendono urgente un ripensamento dei suoi fondamenti e sollecitano l’individuazione di criteri adeguati ad affrontare i nodi critici emergenti.
Questo “alfabeto” intende fornire ad un pubblico il più vasto possibile (non dunque specialistico) uno strumento utile a cogliere il senso di alcune parole chiave, che definiscono il campo dell’etica, mettendone a fuoco l’impianto strutturale. Sono peraltro fornite indicazioni concrete per accedere alla valutazione di ciò che avviene nei vari ambiti nei quali si sviluppa l’attività umana o per giungere alla chiarificazione di alcune tematiche di particolare rilevanza personale e sociale.
Capita, leggendo l’AT, di trovarsi di fronte ad affermazioni che fatichiamo a comprendere. Alcune di esse riguardano anche la preghiera. Perché parole buone non ottengono i risultati sperati? La nostra indagine studia brevemente la preghiera nell’AT in genere, per poi presentare alcuni casi in cui, sotto la superficie delle espressioni, è possibile cogliere aspetti problematici, false sicurezze che rendono inautentica la relazione con Dio.
Il testo si inserisce nella collana "Le parole di Papa Francesco" e raccoglie tutti gli Angelus, i Regina Caeli e le Catechesi del mercoledì, pronunciate dal Papa dal 1° marzo al 27 settembre 2017. Di seguito un estratto del discorso pronunciato da Papa Francesco nell'Udienza generale di Piazza San Pietro, il 1° marzo 2017: "Possiamo immaginare il Signore Risorto che ci chiama ad uscire dalle nostre tenebre, e noi ci mettiamo in cammino verso di Lui, che è la Luce. Tutto questo cammino è compiuto nella speranza: la speranza di raggiungere la Terra, e proprio in questo senso è un "esodo", un'uscita dalla schiavitù alla libertà. Un cammino certo impegnativo, come è giusto che sia, perché l'amore è impegnativo, ma un cammino pieno di speranza. Sentendoci parte del popolo santo di Dio, iniziamo con gioia questo cammino di speranza."
Ansia, paure, tristezze, ira... Tutti abbiamo condizionamenti che ci bloccano, limitano la nostra libertà e ci impediscono di raggiungere una vita più piena. Come risolvere i nostri complessi e crescere nell'autostima, in modo da essere più liberi e perciò più felici? Questo libro è un buon aiuto per ottenere la libertà interiore. L'autore offre delle strategie semplici per raggiungere una maggiore soddisfazione nella vita quotidiana, migliorare i rapporti in famiglia, con gli amici e sul lavoro, ottimizzare il rendimento professionale e, soprattutto, convincerci che possiamo dare molto agli altri, qualunque siano le nostre capacità o abilità.
"Frutto di un ciclo di catechesi trasmesse su Radio Maria, in queste pagine l'autore presenta le più importanti ricorrenze ebraiche, evidenziando alcuni tratti della liturgia ebraica non solo antica ma anche attuale, e mostrandone il compimento in Gesù Cristo. Un contributo per il vasto pubblico, che conosce ancora troppo poco la ricchezza della tradizione e della liturgia ebraiche, affinché la Chiesa, per usare una felice espressione di Papa Francesco, consideri sempre più «il popolo dell'Alleanza e la sua fede come una radice sacra della propria identità cristiana» (Evangelii Gaudium, n. 247)." (dalla prefazione del Card. Paul Josef Cordes)
Il card. Sarah - prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti - e il card. Müller - tra i massimi esperti in materia di dottrina della fede - affrontano in queste pagine un tema non scontato: la Chiesa può ancora oggi essere considerata madre e maestra? È una fonte di verità attendibile e certa? Negli ultimi anni sembra che questa antica sicurezza sia in qualche modo venuta meno, molte persone non credono più nella Chiesa pur rimanendo cattolici, a volte praticanti. Gli autori, commentando le parole del Credo, argomentano il fatto che un cattolicesimo senza Chiesa sarebbe inconsistente, impossibile e ci spiegano perché ancora oggi la Chiesa sia l'unico vero legame tra l'uomo e Dio.