Da millenni ci consideriamo l'unica specie costituita da un'essenza immateriale e un corpo. Da una parte una natura umana volatile, capace di tutto, pronta a morire per la libertà ma che adora la futilità e coltiva l'eccesso. Dall'altra il corpo, una "macchina" programmata da geni immutabili ereditati dai nostri genitori. Ma la scienza del XXI secolo scopre una materia che "finalmente ci assomiglia, una biologia probabilista, scolpita dalle esperienze, che ci spiega chi siamo e perché facciamo quello che facciamo". Una nuova prospettiva che non sminuisce la mente riducendola alla materia, bensì che "eleva" la materia al livello della mente. L'uomo è sempre unico, superiore figlio degli dei ma non a causa di un'immaterialità ormai obsoleta: lo è grazie alla sua biologia. In queste pagine, Pier Vincenzo Piazza ci racconta come la biologia sia alla base delle nostre aspirazioni e dei nostri eccessi, come ci spinga verso attività irrazionali, spaccati in due tra spiritualismo conservatore e progressismo materialista. Un altro tipo di uomo si pone in alternativa "un Sapiens completo, che vede la vita in stereoscopia, senza ideologie". Con lui scopriamo, per esempio, come conciliare ecologia e aspirazioni umane, che diventiamo obesi perché siamo troppo intelligenti e che la tossicomania non è un vizio ma una vera malattia di cui conosciamo ormai la biologia. "Homo Biologicus" conferisce alla biologia il potere di dare un senso universale alla vita e guidare la nostra specie verso un nuovo futuro.
Notte fonda, strade tenebrose di città. Acquattato nell'ombra, invisibile al mondo, il Fantasma si prepara a proteggere i cittadini ignari dei pericoli che li attendono. Una maschera gli copre il viso, una pettorina gli protegge le spalle e il torace, il suo fido destriero è la bicicletta. Nel suo mirino: un gruppo di teppistelli di quart'ordine che sta per lanciare dei sassi dalla ferrovia. Il Fantasma avanza deciso, rimprovera i malfattori e si dilegua nell'oscurità... senza aver spaventato proprio nessuno e senza aver sortito alcun effetto. Già, perché sotto il costume da supereroe improvvisato si cela Sam Holloway, un ventiseienne goffo e abitudinario, che tre notti a settimana si lascia alle spalle la sua esistenza grigia e assolutamente ordinaria per agire da paladino della giustizia estemporaneo, a beneficio di vecchiette, cani e senzatetto. Per Sam, la maschera di Fantasma è una sorta di valvola di sfogo che gli permette di affrontare la solitudine e la sua vita insignificante, scandita da una ferrea routine e da un lavoro banale in un'azienda che rivende componenti elettronici giapponesi. Finché, un giorno, conosce Sarah, bibliotecaria che gli fa battere il cuore. Pur di conquistarla, Sam è disposto a gettare al vento ogni cautela, e la sua quotidianità semi-tranquilla piomba nel caos. Privato delle sue certezze e in balia degli eventi, Sam dovrà decidere se continuare a nascondersi nell'ombra o se togliersi la maschera, compiendo per amore il suo più grande atto di coraggio. Un romanzo che ci ricorda quanto eroismo possa esserci in un piccolo gesto di gentilezza.
La preghiera, la mortificazione e il combattimento di uno dei maggiori asceti della prima metà del 1900.
Il Monte Athos è da sempre definito “il giardino della Tuttasanta”, perché in questo luogo apparentemente così inospitale, fatto di gole selvagge e di aspra montagna sferzata dal vento del mare, la Vergine Maria coltiva i suoi più bei fiori di santità. Sono uomini che hanno scelto la strada faticosa e preziosa dell’ascesi per arrivare a essere tutt’uno con Dio, come il termine monaco significa. Dopo Giuseppe l’esicasta, ecco allora Efrem di Katounakia, suo discepolo prediletto, che nella prima metà del Novecento è stato tra le figure più rilevanti della spiritualità orientale e tra i maggiori Padri della sua epoca. La sua esperienza di vita racconta preghiera incessante, obbedienza e rinuncia, lotta e mortificazione, ma soprattutto gioia profonda per l’incontro con Cristo vivo e vero. Perché, come dicono i Padri della Chiesa, “che cosa c’è di più grande e di più dolce della Sua visione?”.
Da Adam Smith al mercantilismo tedesco, questo libro intreccia la teoria economica alle drammatiche vicende della crisi europea, dell'euro, del declino del nostro Paese. Muovendo dalle teorie di Sraffa e Keynes e da una visione moderna della moneta, mostra la debolezza della teoria dominante e la natura conservatrice della costruzione europea. Senza ottimismo della volontà, ma come testimonianza della ragione, il volume indica la possibilità, persino in quest'Europa, di implementare politiche economiche e fiscali più soddisfacenti.
Non servono bussole, gps o rose dei venti. Ogni viaggio in Grecia è, prima di tutto, un viaggio dell’anima. Fra querce che sussurrano il nome delle divinità, grotte misteriose, antichi templi e racconti di poeti, questo viaggio è un salto nel blu del mare di Grecia, alla ricerca dei suoi dèi, degli eroi, dei miti e, anche, un po’ di noi: di quel che siamo stati e, talvolta, vorremmo di nuovo essere.
Il tempo di una sosta sotto un albero ombroso, accanto alle rovine di un tempio, ma anche, semplicemente, la fantasia di un viaggio, dalla poltrona di casa: è la magia del mito, sempre diverso e sempre lo stesso a ogni nuovo racconto, ovunque ci si metta in ascolto.
Giulio Guidorizzi e Silvia Romani ci accompagnano nella terra in cui ogni pietra custodisce una storia da raccontare e ci invitano a rallentare il ritmo, a concederci il piacere di fermarci per un attimo ad aspettare il passaggio, invisibile, di un dio. Una guida mitologica della Grecia in cui i luoghi sono descritti con gli occhi e i miti di coloro che li hanno fabbricati, in un tempo lontano.
Gli esseri umani preferiscono le tenebre alla luce? La schiavitù alla libertà? La vita morta alla vita viva? Dopo L’uomo senza inconscio, Massimo Recalcati ritorna con questo libro a interrogare la clinica psicoanalitica nel suo rapporto con le trasformazioni cruciali della società contemporanea e della psicologia delle masse. Al centro non è più la dimensione perversa di un godimento neo-libertino che rifiuta la Legge, ma il ritiro sociale del soggetto, la sua introversione melanconica.
Il muro emerge come il simbolo inquietante del nostro tempo; è il muro della chiusura della vita nei confronti della vita; è la tendenza neo-melanconica al rifiuto della trascendenza dell’esistenza; è la pulsione securitaria che vorrebbe trasformare il confine da luogo vitale di scambio a bastione, filo spinato, porto chiuso. La sagoma perturbante della pulsione di morte, che la psicoanalisi dopo Freud avrebbe voluto ripudiare, ritorna prepotente sulla scena della vita individuale e collettiva.
"Incontrando Alessandro e Beatrice per la prima volta, ho visto due persone in difficoltà, che tentavano di parare, per quanto era possibile, i colpi che la vita stava loro dando. Sui loro visi ho letto insicurezza, ho visto sofferenza, ho percepito la richiesta di felicità, ho visto la delusione di non essere compresi fino in fondo, ho visto un uomo e una donna ammirati da molti per la loro bravura e per la loro bellezza, ma che non avevano consapevolezza piena di un bene e di una bellezza molto più grandi che erano dentro di loro e che dovevano solo essere tirati fuori. Un bene e una bellezza che Dio vedeva perfettamente e che Lui, allora, mi fece solo intuire. Ma giorno dopo giorno, passo dopo passo, Dio ha reso Alessandro e Beatrice capaci di pazienza, di umiltà e di saper donare se stessi. Li ha forgiati, plasmandoli, è riuscito a tirare fuori la bellezza nascosta (non ai Suoi occhi) che era in loro. Dio li ha resi capaci di accoglienza, ha dato loro il coraggio di aprire le porte della loro casa, ma soprattutto del loro cuore, a molti fratelli. Spero che in tanti, leggendo queste pagine, possano sentire il desiderio di lasciarsi prendere il cuore e la vita dall'amore di Dio e, ne sono sicuro, chi avrà questo coraggio vedrà anche per la sua vita una storia meravigliosa, degna, come quella di Alessandro e Beatrice, di essere raccontata."
"La vita è un sogno, o i sogni aiutano a vivere meglio?". Gigi Marzullo, storico giornalista della Rai, che accompagna le nostre notti televisive da ormai quasi trent'anni, è diventato un'icona della Tv anche e soprattutto per le domande che rivolge agli ospiti delle sue trasmissioni: ironiche, speculative, intime, sempre spiazzanti e a volte un po' surreali. In "Non ho capito la domanda", Marzullo raccoglie le più originali ed evocative tra quelle inanellate in tanti anni di trasmissioni, alcune delle quali sono entrate nell'immaginario comune e sono diventate parte del nostro parlato. Un volume dall'aspetto accattivante e dal contenuto irresistibile, in cui trovare per ogni occasione la giusta domanda... per potersi, ovviamente, dare la migliore risposta.
Il Natale è l'occasione per riunirsi, e cosa c'è di meglio che trascorrerlo sfidandosi nei giochi contenuti in questa preziosa scatola? Potrai intraprendere una vera e propria caccia al tesoro di Natale, e percorrere le caselle del tabellone fino a raggiungere la meta finale: la slitta di Babbo Natale carica di doni. Oppure provare a battere gli avversari nel Memory a tema natalizio. Con tante sfide, trappole e teneri canti natalizi. Età di lettura: da 4 anni.
Il libriccino, corredato da una marionetta, ha semplici testi in rima che raccontano le avventure dei personaggi simbolo del Natale. Età di lettura: da 3 anni.
Il libriccino, corredato da una marionetta, ha semplici testi in rima che raccontano le avventure dei personaggi simbolo del Natale. Età di lettura: da 3 anni.