Il mondo delle sette. Drammatiche vicende di cronaca come il caso delle Bestie di Satana, annidate nelle brughiere del Varesotto, hanno svelato una realtà sconosciuta, popolata da gruppi e gruppuscoli, atomi, schegge in assoluta libertà. Se le sette non smettono di proliferare, di fare adepti, di conquistare corpi e menti, è perché c'è stato da parte loro un costante, puntuale adeguamento ai tempi. Oggi, infatti, è ormai consolidata la realtà delle psicosette, gruppi piramidali che reclutano soprattutto fra i giovani, prospettando prestigiose carriere da manager, grandi arricchimenti o miglioramenti personali. In questo libro Gabriele Moroni, storico inviato de «Il Giorno», impegnato da anni sul fronte del settarismo, ne esplora le nuove frontiere. Lo fa raccogliendo sul campo voci e testimonianze di studiosi, psicologi, inquirenti, ma anche quelle di chi ha vissuto dall'interno un'esperienza settaria ed è riuscito a uscirne, o di chi, dopo avere perduto un affetto caro, attratto e scomparso in questa oscura galassia, ha dedicato la vita a farla conoscere e contrastarla.
Esiste una sola razza ed è costituita da tutti gli esseri umani, che pur nelle disomogeneità nei tratti somatici e nel colore della pelle, tali restano.
Molti dei testi che introducono alla filosofia hanno un carattere storico. In questo volume, invece, l'autore segue un percorso tematico, attraverso l'esame e la lettura di diversi nodi concettuali (l'essere e la libertà, il male e la giustizia, la coscienza e la verità) che hanno accompagnato il pensiero dell'uomo attraverso i secoli. Il concetto, in filosofia, è una rappresentazione razionale di una realtà complessa, potenzialmente infinita, e nasce quando si pensa essa nella sua totalità, quando si ragiona secondo il tutto. Questo libro è dunque un approccio all'esercizio del pensiero critico sui temi più importanti della filosofia, per coglierne l'importanza e concettualizzarli, al fine di imparare a ragionare meglio e affinare quegli strumenti necessari a leggere la complessità, argomentando in modo corretto ed efficace il proprio pensiero.
La vicenda dei Longobardi ebbe un impatto decisivo sulla storia italiana. La loro influenza fu duratura nelle istituzioni, negli usi e nel diritto, e il loro retaggio si può percepire nella lingua che parliamo e nei monumenti che costruirono, alcuni dei quali dal 2011 sono inclusi nel Patrimonio Mondiale dell'Unesco. La loro fu un'invasione improvvisa e violenta o una migrazione progressiva? Si trattava davvero di una stirpe granitica e vicina alla "barbarie primitiva", o di un popolo che seppe adattarsi e trasformarsi "sul campo"? Rappresentando una sintesi tra eredità classica e nuovi apporti "barbarici", i Longobardi risultarono decisivi come "ponte" tra Mediterraneo e nord Europa e si fecero protagonisti dei cambiamenti geopolitici che, agli albori del Medioevo, hanno costituito la base per la formazione della futura identità del Continente. Questo libro ripercorre l'epopea longobarda in maniera accessibile, alla luce di aggiornate acquisizioni del dibattito storiografico e di recenti ritrovamenti archeologici.
L'uomo, fin dagli albori della propria coscienza, ha sempre avuto il bisogno di dare un senso alla propria esistenza, a ciò che la determina e la circonda: alla sofferenza, alla morte, al male come all'amore, al perché accadono cose ed eventi che non hanno una spiegazione, al perché della vita e del mondo. Esso ha cercato le possibili risposte attraverso la religione, quel raggio di fede che illumina e trasforma le grandi domande in fonte di significato. L'intento di questo libro è cogliere le caratteristiche delle religioni oggi più diffuse e praticate e, con un linguaggio chiaro e divulgativo, spiegare come e quando sono nate e quali sono gli aspetti che le accomunano, in quanto espressione profonda del nostro essere umani.
Un manoscritto creduto perduto e misteriosamente ritrovato, due storie legate tra loro. Salai, discepolo indisciplinato del maestro Leonardo, violento e ladro, si trova suo malgrado a investigare insieme a lui sul misterioso avvelenamento di Bianca Giovanna Sforza, presunta modella della famosa Gioconda. Circondati da situazioni oscure e magiche, la loro avventura si dipana in una Milano del 1496, descritta in modo accurato, con i suoi Sestieri e Contrade e in mezzo ai suoi meravigliosi Navigli. Leonardo e Salai scopriranno che dietro a tutto vi è lo zampino della Francia, con il preciso intento di spodestare il Moro e di entrare a Milano, cosa che avverrà nel 1499. A causa di ciò, Leonardo sarà costretto a fuggire e, dopo mille peripezie, dovrà rifugiarsi nella stessa Francia con il suo nuovo discepolo, Francesco Melzi. Qui la Gioconda, ovvero il dipinto di Bianca Giovanna Sforza, sarà la chiave di tutti i misteri, al centro dei quali vi sarà l’oscura presenza della della strega Arima, che continuerà a tormentare Leonardo fino alla mortale resa dei conti.
Questa è la storia di Ugo Forno, il martire dodicenne romano del ponte dell’Aniene, una via di comunicazione essenziale per permettere l’avanzata degli Alleati. In quel 5 giugno 1944 il piccolo Ughetto non esitò ad esporsi senza protezione contro il nemico nazista che si stava allontanando, a predisporre addirittura un piano d’azione. Tutto questo a dodici anni. Dunque non c’è un’età per ottenere quella consapevolezza che ti porta a scelte definitive. Così come non c’è età per scoprire in te stesso la passione per una fede o, al contrario, la tendenza all’opportunismo. Ciò che più colpisce nell’ultima giornata di Ugo Forno è la perfetta comprensione della complessità, e soprattutto dell’irripetibilità, del momento storico che sta vivendo, e di cui diventa straordinario protagonista senza un attimo di esitazione. Questa biografia andrebbe diffusa nelle scuole medie e in quelle superiori: proprio per raccontare che se la capitale d’Italia venne liberata dall’occupazione nazista lo si deve anche al puro eroismo di un ragazzo di dodici anni. In tempi in cui l’immaginario dei ragazzi si nutre di realtà virtuali e di fiction, a vari livelli tecnologici, offrire una testimonianza di vita e di morte autentiche è un regalo per il futuro delle nuove generazioni, e per una loro autentica crescita civile.