Chi è don Giacomo Alberione, il mistico Beato che ha attraversato il Novecento inventando nuovi modi per portare a tutti la Parola di Dio che salva? A tale domanda vuole rispondere questo volume, raccontando l'epopea dell'uomo che ha dato alla Chiesa nuovi mezzi per esprimersi, fondando case editrici e giornali, pubblicando libri, producendo fi lm e dischi, programmi radio e TV, aprendo catene di librerie nel mondo e traducendo la Bibbia in tutte le lingue, fi no a diffonderne centinaia di milioni di copie. I dialoghi con Dio per i nuovi progetti («Parla col Signore per sapere cosa fare»), ma anche le minacce, i processi, i debiti, le cattiverie subite. Il racconto biografi co dell'uomo che non hai mai avuto paura della modernità («Mi protendo in avanti », diceva), mentre il mondo e la Chiesa sono alle prese con un nuovo, impetuoso, travolgente cambiamento d'epoca. L'esperienza di don Alberione viene raccontata guardando al futuro, andando in cerca del codice genetico di quel carisma che è molto più attuale oggi di quando è nato.
Riflessioni sul tempo e sull'eterno di uno dei protagonisti della stagione del dissenso cattolico: "Mi scopro viandante, ogni giorno più carico di tempo, di pensieri, di ricordi ... ma anche di responsabilità. Vorrei mettermi a correre, ma come fare? Penso a due viaggiatori emblematici: Ulisse parte. Abramo parte. Un viaggio e un esilio. L'uno con la speranza di ritorno, l'altro verso un'altra terra, una terra straniera che diventerà sua. Dal racconto con o senza biglietto di ritorno del filosofo ebreo Emmanuel Levinas si ricava la differenza dei loro viaggi. Uno ritorna, l'altro non cessa di camminare. Uno a casa sua, l'altro altrove. Il primo fa l'esperienza del ritorno alle stesse cose, e il secondo l'esperienza di un'alterità infinita che, alla fine, non è tanto quella della meta quanto quella di Dio. Due partenze. Poi, un ritorno e una chiamata. Il viaggio di Ulisse è circolare; egli ritorna a quello che conosce, ed è appagato da questo ritorno. Abramo è libero riguardo ai luoghi: qui o là, quello che importa è Colui che guida. Il cammino di Abramo è desiderio; non ha mai finito di lasciarsi sorprendere dall'inaudito di Dio, e non vuole un luogo dove fissare Dio. Dio chiama altrove. Abramo è condotto al di là di quello che pensava, di quello che avrebbe potuto prevedere ascoltando la promessa che l'ha messo in cammino. Poiché Dio stesso è sempre ancora al di là di quanto scopriremo su di lui in tal luogo o in tale passaggio: Dio è sempre più grande. Sui passi di Abramo, il cammino ci trasforma veramente se ci lasciamo condurre al di là delle nostre attese. Occorre aprirsi al Mistero nella storia". (Arnaldo Nesti)
Periferia «è una frontiera da osare, rischiando fallimenti, delusioni: è quella frontiera che abbiamo cercato quando non ci siamo più accontentati di ridurre il nostro annuncio alla scuola, ma l'abbiamo misurato sulla realtà del quartiere, perché sempre più parte di noi e della nostra città» scrivevano nel 1973 i fondatori di quella che avrebbe preso, da allora, il nome di Comunità di Sant'Egidio. La nuova edizione di questo Vangelo in periferia, rivisitando alcuni testi espressivi di un modo di comunicare il Vangelo a persone considerate "lontane", è un contributo non occasionale su un tema-chiave come il rapporto tra Chiesa e mondo operaio prima, e poi Chiesa e nuove periferie della società. È la parabola di una Chiesa "in missione", al centro del pontificato di Francesco, su cui fa luce l'ampio saggio introduttivo di Mario Marazziti attraverso una riflessione storico-ecclesiologica. Catechesi molto dirette, fedeli ai testi biblici, riguardanti la vita quotidiana di donne, ragazzi, uomini che sopportano lavoro precario e fatica, bisognosi di punti di riferimento: la Chiesa e la Bibbia possono essere centro della vita e antidoto allo spaesamento. È questa l'intuizione che sta alla base della Comunità di Sant'Egidio: la rivoluzione biblica, il Vangelo e la Bibbia per tutti, nessuno escluso. Una proposta di cristianesimo popolare e comunitario, che ha lo stile di un'autentica "antropologia dialogica" capace di creare ponti tra le periferie urbane e umane, le "periferie esistenziali" del nostro tempo.
Un giorno mi trovavo in compagnia di amici e, notando il mio sguardo perso, uno di loro mi ha chiesto che cosa stessi facendo. «Sto pensando», ho risposto. «Beato te che c'hai tempo». Una risposta che mi ha colpito come un pugno in faccia, e al malessere che il mio sguardo perso nascondeva si è aggiunto quello per il mio amico, che vedeva quel mio pensare come una perdita di tempo. È nato così un viaggio nel mio mondo interiore che è poi diventato una sorta di diario, attraverso continui riferimenti alla mia vicenda esistenziale e a quella delle persone che, nella mia vita da prete, incontravo ogni giorno. In queste pagine troverete il mio personale tentativo di ritornare dentro di me; evitando trappole e ulteriori nascondimenti e perlustrando con attenzione le tappe di un cammino interiore che è il solo che può donare pace. Proprio per questo il libro andrebbe letto con lentezza e senza fretta. Cercando di fare soste prolungate nelle zone ecologiche che vi si trovano, ricordando che «quello che conta è il percorso del viaggio e non l'arrivo» (Thomas S. Eliot).
Questo strumento vuole essere un tentativo di risposta al desiderio di preghiera e di interiorità espresso da molti in un mondo frammentato e caotico. Nasce dall'esperienza fatta in questi anni in cui assistiamo ad un crescente desiderio di riscoperta di una fede che non sia una vaga appartenenza culturale.
La pandemia è stata un "acceleratore di processi" già in atto da anni. Li ha accentuati. Fratel MichaelDavide ci regala uno strumento per "rimetterci in viaggio". Con lucidità e finezza mette in luce aspetti su cui la Chiesa, da tempo, aveva bisogno di ripensarsi e di riformarsi. E alla fine arriva a considerare il tempo della pandemia aiutando tutti noi a lasciarci provocare. È una lettura che fa rinascere una sincera passione per il rinnovamento della Chiesa, sempre letta come "segno della compassione di Dio per gli uomini e le donne. Un libro che è una intensa iniezione di fiducia". Dalla Prefazione di Mons. Derio Olivero.
Nuova edizione del primo libro scritto da de Mello. Si tratta di un cammino spirituale (sàdhana) che propone specifici esercizi ascetici, finalizzati a favorire la preghiera e la comunione con Dio rendendo l'esercitante il più possibile disponibile al contatto con lui. Poiché spesso i maggiori ostacoli nell'ascesa verso Dio sono l'io e la mente raziocinante, gli esercizi si prefiggono di guidare a una maggiore consapevolezza di sé e del proprio sentire. A tale scopo vengono riabilitati sensi, fantasia e sentimenti, troppo spesso mortificati da un eccesso di razionalità. Frutto della sua esperienza di maestro spirituale e sintesi di prassi meditative dell'Occidente e dell'Oriente, questo libro, come gli altri di de Mello, risulta sempre stimolante e accessibile a molti, non essendo diretto a un pubblico con interessi specificamente religiosi, ma a chiunque sia aperto a vie nuove nella spiritualità e nella ricerca di Dio e abbia il desiderio di capire di più se stesso e gli altri. 6a edizione di cui viene fatto restyling grafico.
Uno dei libri più amati di Anthony de Mello, articolato in due volumi, di cui qui si presenta il secondo. Le storie e gli aneddoti raccontati in questo libro appartengono al patrimonio culturale e spirituale di tutta l'umanità. Dietro la semplicità e l'immediatezza di molti racconti, spesso divertenti, non si fatica a scoprire un'intenzione nascosta (ma non troppo), volta non a dare certezze né a istruire, ma a illuminare. Accanto all'esperienza del guru induista e del maestro zen, c'è anche quella degli uomini e delle donne occidentali di oggi che sentono ancora vivo il bisogno di cercare e di crescere.
Più che una riflessione sulla preghiera, queste pagine sono un invito alla preghiera. Nascono dalla convinzione che la preghiera è il primo desiderio del cuore e il primo impegno del cristiano. Il respiro della preghiera permette di portare frutti di vita nuova per mezzo dello Spirito, animando l'impegno di evangelizzazione della comunità cristiana. L'arte della preghiera è un'opera propria del cuore umano abitato dallo Spirito, un'arte che rende vivo ogni cristiano in Cristo. Vogliamo offrire queste pagine come un sentiero da percorrere, accompagnati dalla testimonianza dei Padri e dei Santi, per apprendere l'arte della preghiera attraverso cui poter vivere pienamente la vita in Cristo. La preghiera diventa così il respiro della fede, col cuore che ama Cristo e desidera sempre più vivere in lui e per lui.
Alzare lo sguardo verso le stelle è da sempre un segno che nell’uomo di ogni epoca e di ogni età si fa strada il richiamo dell’infinito. Guardando l’immensità del cielo stellato si alimenta il senso del mistero e la domanda di Dio.
L’autrice raccoglie nel libro tutte le sollecitazioni che ha ricevuto riguardo al rapporto con le stelle, da preghiere a canti, da osservazioni dirette a testi che descrivono la volta celeste, da racconti che ci fanno immedesimare nel loro svolgersi a descrizioni anche scientifiche dell’universo che mantengono intatto se non amplificano il senso di immensità a cui siamo di fronte.
Opera Mariana e Trinitaria, il presente volume - secondo l'auspicio dell'autore - è un'opera di meditazione dei messaggi di Maria a Medjugorje, attraverso la quale «si sono ottenute bellissime preghiere con le stesse parole e sentimenti della Gospa, in linea con le parole di papa Francesco, che in una catechesi ha detto: "La Parola divina si è fatta carne e nella carne dell'uomo la Parola torna a Dio nella preghiera!-». A partire da questo spunto e dalla consapevolezza che le parole che possiamo rivolgere a Dio ci vengono esse stesse suggerite dallo Spirito, per poter essere parole di verità, Aldo Ottomanelli ci accompagna in un originale viaggio orante che attraversa i quarant'anni delle apparizioni medjugorjane. Ne viene un libro che accompagna i devoti a Maria (e non solo) in una riflessione sempre attenta e profonda e in una preghiera che tende alla contemplazione.