Proseguendo la riflessione sulla realtà familiare e sul matrimonio, inaugurata con la I Giornata interdisciplinare di studi sull'Antropologia Giuridica, svoltasi presso la Pontificia Università della Santa Croce nel 2018, il Centro di Studi Giuridici sulla Famiglia (CSGF) ha organizzato un Convegno di Studi sul tema I fondamenti relazionali del diritto di famiglia, proponendone un'indagine in prospettiva interdisciplinare. La complessità della realtà familiare è tale, infatti, da coinvolgere simultaneamente una pluralità di discipline, non essendo possibile, al di fuori di una visione integrata del sapere scientifico, coglierne perfettamente la natura e il senso. Nel contesto specifico della realtà ecclesiale, la famiglia acquista rilievo giuridico non soltanto in correlazione alla natura sacramentale del matrimonio, ma anche per effetto dell'innegabile dimensione giuridica intrinseca in ogni famiglia, che prescinde da qualsivoglia riconoscimento giuridico positivo. Non a caso le questioni giuridiche ecclesiali di maggiore rilievo attinenti a questa materia scaturiscono dalle relazioni fondamentali rinvenibili all'interno del nucleo familiare (coniugalità, paternità, maternità, filiazione, fraternità, ecc.); esse sono qualificabili come singoli rapporti di giustizia che trovano il loro momento unificante nella famiglia, quale realtà antropologica e sociale primordiale che diviene soggetto di diritto nella Chiesa e nella comunità civile. I lavori raccolti nel presente volume riflettono la fecondità di un'analisi che valorizza la dimensione intrinsecamente relazionale della famiglia, giovandosi dell'apporto della scienza antropologica, sociologica, teologica, giuridica e psicologica, e dimostrano l'importanza di mantenere un dialogo costante e aperto fra queste discipline, anche al fine di promuovere e sostenere lo sviluppo di un diritto di famiglia nella Chiesa.
Io sono il pane di vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà mai più sete. Gv 6,35
"E' attuale il diritto penale della Chiesa? Il diritto penale é sempre attuale,
perché l’uomo é purtroppo sempre incline al male e tende a collocarsi fuori della legalità
e del rapporto pacifico con gli altri. Per assicurare la pacifica convivenza è necessario il diritto penale. Ma proprio coloro per i quali esso si dimostra necessario non lo ritengono attuale. Tuttavia, non è difficile accorgersi che là dove il diritto penale dovesse imporsi proprio per l’imperversare della criminalità, esso di fatto non riuscirebbe al suo scopo. L'attualità o meno di un diritto penale può essere misurata solo all’interno di una visione antropologica, da cui emana e alla cui protezione esso si colloca" Velasio De Paolis
Questo volume esamina i principali elementi sostanziali e procedurali della disciplina penale canonica con particolare attenzione ai compiti dei Pastori e alla tutela dei minori nella Chiesa, alla luce della revisione del Libro VI del Codice di Diritto canonico (diritto penale), che entrerà in vigore il prossimo 8 dicembre 2021. Tale revisione è stata realizzata allo scopo di permettere ai Pastori di poter disporre di un "più agile strumento salvifico e correttivo, da impiegare tempestivamente e con carità pastorale ad evitare più gravi mali e lenire le ferite provocate dall'umana debolezza" (cost. Pascitegregem Dei).
"Nel presente volume vengono pubblicati gli atti degli incontri di formazione che si sono svolti nel periodo gennaio-aprile 2019, organizzati dai Tribunali di Prima Istanza e di Appello del Vicariato di Roma in collaborazione con Coetus Advocatorum. Il titolo generale dato a questo percorso è "Giudicare, accompagnare e raggiungere la verità"... ciò a cui il titolo in maniera sintetica fa riferimento è l'accompagnamento da parte dell'intera comunità ecclesiale di quei fedeli che hanno sperimentato il fallimento della loro unione coniugale, affinché possano scoprire e dunque raggiungere la verità circa la loro identità (coniugale o non coniugale) attraverso lo specifico servizio svolto dal Tribunale ecclesiastico che è chiamato a dare un giudizio autorevole".
(dalla Prefazione)
"L'apposizione in una sentenza di nullità matrimoniale di un divieto a contrarre un nuovo matrimonio canonico costituisce per il fedele una significativa occasione di verifica e un momento di potenziale crescita antropologica: occasione di verifica, perché consente di valutare se e fino a che punto il subente sia in possesso di tutte le qualità richieste al fine di contrarre il sacramento del matrimonio; momento di crescita antropologica perché offre al medesimo l'opportunità di acquisire, mediante adeguati percorsi di aiuto, proprio i predetti requisisti".
(dalla Prefazione)
Nell'introduzione alla quinta edizione del Codice di diritto canonico commentato si assicuravano i lettori che le eventuali innovazioni legislative concernenti il testo del Codice sarebbero state segnalate. La promulgazione di un intero nuovo Libro del Codice (il VI, sul diritto penale) ha richiesto di approntare il presente complemento al Codice di diritto canonico commentato. Al testo ufficiale latino del nuovo Libro VI, con l'indicazione della correzione di un errore materiale, è affiancata la traduzione italiana, integralmente ripresa inalterata da Bollettino Sala Stampa della Santa Sede B0348 del 1° giugno 2021. Sono state inserite le interpretazioni autentiche ai canoni 1367 (ora can. 1382 § 1) e 1398 (ora can. 1397 § 2), in quanto il testo normativo al quale si riferiscono è rimasto immutato.
L’Arcisodalizio della Curia Romana, pur nel periodo di globale, eccezionale gravità determinato dalla pandemia, non ha inteso venir meno al proprio impegno nello studio ed approfondimento di tematiche di peculiare rilevanza, non circoscritte all’àmbito della canonistica. Le riunioni culturali ed i contributi scientifici sono stati rivolti ad un tema di fondamentale importanza quale la sessualità, affrontato ed analizzato sotto una molteplicità di aspetti: teologici, antropologici e magisteriali; medico-legali e psichiatrici; infine giuridici, con uno sguardo comparatistico. Il volume, pensato e curato da Roberto Palombi, si struttura ed articola in quattro parti.
L’opera, senza pretesa di esaustività, si propone come contributo per quanti – operatori del foro canonico e studiosi – vogliano approfondire una tematica tanto complessa in base ad un approccio multidisciplinare e scientificamente qualificato.
L'opera Studi sul diritto del governo e dell'organizzazione della Chiesa, in due volumi, contiene 90 saggi originali di giuristi - principalmente canonisti - di 14 paesi diversi. Illustra l'attualità di un settore di ricerca e di prassi del diritto della Chiesa bisognoso di riflessione e di approfondimento. Il pregio dell'opera, con i contributi dei singoli autori, è inscindibilmente legato all'occasione che ha portato a promuoverla: il settantesimo compleanno di S.E.R. Mons. Juan Ignacio Arrieta. Un ampio settore della comunità scientifica, dedita allo studio del diritto della Chiesa nelle sue diverse declinazioni, ha accolto la chiamata a farsi interpellare da argomenti che hanno occupato la maggior parte dell'impegno accademico del Prof. Arrieta, nonché del suo servizio in diverse istanze della Curia romana e di altre entità di governo ecclesiale. Tale chiamata è anche legata al ruolo di iniziatore che Mons. Arrieta ha svolto nelle due entità accademiche che promuovono l'opera: la Facoltà di Diritto canonico della Pontificia Università della Santa Croce e la Facoltà di Diritto canonico S. Pio X di Venezia. Per tutti questi motivi, oltre ai saggi pubblicati, il volume contiene la testimonianza di un'altra ottantina di qualificati presuli e cultori del sapere giuridico ecclesiale e civile che non hanno voluto mancare alla ricorrenza.
La nozione di Fondazione Pia: un lungo percorso per l'elaborazione del concetto di bene ecclesiastico in relazione al fine perseguito di pia volontà e al titolare del bene stesso, nella distinzione tra proprietà e iurisdictio. Ciò a partire dall'esame delle fonti desunte dall'Archivio Vaticano Segreto, ma soprattutto col fondamentale apporto fornito dalla ricognizione del fondo Serédi in Pannonhalma, allo scopo di mostrare le varie fasi evolutive della scelta e dell'apposizione delle fonti ai canoni, sino alla definitiva stesura del Codice del 1917. Il tutto permette di constatare come nel corso dei secoli i capisaldi della disciplina giuridica in materia rimangano costanti ma non statici.
Il volume contiene il testo revisionato del Libro VI del Codice di Diritto Canonico così come è stato ordinato e rivisto dalla Costituzione Apostolica Pascite gregem Dei del Sommo Pontefice Francesco.