Questo libro è nato col singolare scopo di sconfiggere l'immagine negativa della vecchiaia. Non tanto con l'uso di ricette mediche o di farmaci, quanto aiutando le persone che sono o si sentono vecchie a vivere la loro età come un singolare dono per crescere, maturare e continuare a scoprire la vita, che è bella in ogni sua età, ed è tutta e sempre da scoprire. Protagonista del libro è la persona del vecchio, tanto interessante e vivo da potersi chiamare giovane: un giovane che vive motivato e sereno perché ha imparato l'arte di invecchiare bene. L'Autore, Mons. Novello Pederzini, è un sacerdote che, a dispetto dell'anagrafe, si sente più che mai «giovane» e innamorato della vita. In queste pagine egli trasmette tutta la ricchezza che gli viene dallo studio (è dottore in Teologia e in Diritto canonico) e dall'intensa attività pastorale che svolge come parroco a Bologna. È particolarmente impegnato nella nuova evangelizzazione: ha scritto numerosi testi di religione per le scuole, moderni sussidi di divulgazione teologica (l'elenco è alla fine del presente volumetto). Da alcuni anni è una delle voci più attese di Radio Maria. I libri di don Novello hanno una larga diffusione per la chiarezza dei contenuti e per lo stile semplice che ne rendono la lettura facile e comprensibile a tutti. Sono tradotti in varie lingue e diffusi soprattutto oltre Oceano.
Con questo Libro l'autrice si propone di esaminare la validità delle ragioni del pensiero filo-protestante. Lo fa a partire dai documenti, analizzando da vicino gli scritti di Lutero - anche quelli che stampa e manuali guardano con serena distanza -, puntando a far emergere le idee forti del credo luterano a partire dall'analisi puntuale dei testi. L'autrice non si occupa del Lutero privato perché il fondatore della riforma e' un uomo pubblico e le sue idee, le sue azioni ed i suoi scritti hanno provocato enormi ricadute, con implicite, quanto logiche ed inesorabili, conseguenze. Da questo lavoro emerge una verità scomoda e non raccontata dalla storiografia ufficiale, una verità a tinte forti che mette in risalto le incongruenze e gli aspetti meno conosciuti del pensiero di Lutero e della riforma.
Con testi di Enzo Bianchi e Giannino Piana. La sessualità, la bioetica, il valore della confessione, l'accoglienza dei "diversi", la dannazione eterna: sono solo alcuni dei temi scottanti trattati in questo piccolo ma denso saggio di un grande filosofo cattolico che delinea con acutezza uno "scisma sommerso", quella distanza che si va creando fra la dottrina ufficiale della chiesa, restia ai cambiamenti, e le coscienze vive dei fedeli, nel pieno della riforma di papa Francesco. Nuova edizione di un testo a suo tempo profetico.
Il Libro di Enoch è un testo apocrifo di origine ebraica la cui versione definitiva risale al primo secolo a.C., raggiunto oggi in pieno in una versione in lingua Ge'ez (antica lingua Etiope), da cui il nome Enoch etiopico. Il primo libro di Enoch è un apocrifo dell'Antico Testamento, non incluso nella Bibbia ebraica, non è parte della Bibbia in greco chiamato dei (Settanta) e non è parte di, almeno oggi, anche della Bibbia cristiana. Gli storici ebrei Flavio Giuseppe e Filone di Alessandria non lo menzionano tra i libri canonici del giudaismo nel primo secolo d.C., anche se sappiamo che in passato è stato spesso utilizzato nel mondo ebraico e anche i primi padri della chiesa cristiana, ci sono infatti alcune analogie tra passi e idiomi caratteristici del Nuovo Testamento, e questo libro. In epoca medievale si sono perse le tracce misteriosamente tranne qualche rara citazione, come quelli di Sincello e Cedreno del IX secolo non è più stato utilizzato, e 1 Enoch è rimasto un testo sconosciuto e misterioso fino a '700. La tradizione dice il patriarca Enoch autore di oltre trecento sessantasei libri.
“L’autorità femminile è una forza propulsiva che scaturisce dal profondo del pensiero della differenza sessuale, il cui apparire ha rivoluzionato ogni visione maschile patriarcale di paternità assoluta e piramidale, compresa quella gerarchica e sacrale della chiesa cattolica. Oggi non possiamo più discutere se rendere la società e le chiese più o meno democratiche: bisogna invece alimentare una pratica politica di autocoscienza maschile.”
Mira Furlani, abituale diminutivo di Casimira Furlani, vive a Firenze. La sua storia è legata alla vicenda sociale e religiosa di un quartiere della sua città, l’Isolotto: da qui è nato, nel 1968, il movimento delle Comunità cristiane di base (Cdb), come lei stessa racconta nel presente testo. Nel 1959 aveva fondato, insieme a un’amica, la prima casa-famiglia per bambini e bambine orfani e abbandonati. Grazie ai fondi sociali europei ha collaborato a organizzare per un ente locale, corsi per inserire nel lavoro donne adulte e disoccupate. Negli anni ’70 ha incontrato il femminismo dell’autocoscienza e dal 1988 prosegue il suo impegno verso la libertà femminile insieme a gruppi di donne, laiche e religiose.
Sulle vicende dell’Isolotto, la sua parrocchia e il suo primo parroco don Enzo Mazzi e la successiva nascita della prima Comunità cristiana di base in Italia, sono stati scritti molti libri, tradotti in diverse lingue. Nessuno di essi è stato scritto da una donna. E questo libro ne raccoglie i ricordi, riassuntivi di una storia spirituale, civile e religiosa.
Qual è l'importanza delle 95 Tesi che il 31 ottobre 1517 Lutero affisse alla porta della chiesa di Wittenberg e che diedero avvio alla Riforma? Come va letta questa classica pagina luterana che in breve tempo avrebbe influenzato profondamente l'Europa e non solo? A introdurre l'opera, lo storico Giorgio Tourn. A commentarla passo passo, il teologo Paolo Ricca.
Oltre 120 mappe illustrano il panorama di una religione che conta 2,2 miliardi di fedeli, distribuiti su cinque continenti. Una sintesi straordinaria che consente di capire, nella storia e nel tempo attuale, la complessità delle identità cristiane. Come tutte le altre religioni, il cristianesimo ha dovuto di continuo adattarsi alle società nelle quali si è inserito; questo libro cerca proprio di analizzare le condizioni di tale inserimento, per meglio svelarne le tradizioni molteplici e far risaltare le condizioni alla base della diversificazione delle Chiese cristiane nel corso dei secoli. La riflessione si sviluppa in grandi sezioni tematiche, in seno alle quali sono prese in considerazione tutte le aree geografiche e confessioni. La prima sezione parte dai fondamenti della religione cristiana e si dedica alia dinamica missionaria propria del cristianesimo, per mostrarne le logiche e le tappe chiave. La seconda sezione è centrata sulla diversità delle principali Chiese cristiane partendo dall'antichità e analizza le molteplici scissioni che le hanno smembrate e le smembrano ancora. La terza sezione si occupa di alcune pratiche emblematiche, come il monachesimo, il culto dei santi o i pellegrinaggi, che, ciascuna alla sua maniera, hanno contribuito a radicare il cristianesimo. La quarta sezione riguarda i rapporti che le Chiese cristiane intrattengono con le altre religioni monoteiste. L'ultima sezione si occupa di alcune delle sfide alle quali le Chiese sono chiamate a far fronte.
Dalla fede di Maria ha avuto inizio la nostra salvezza. La storia e il presente del nostro popolo documentano in tantissime donne,uomini, famiglie, cosa significhi il "mite coraggio del sì", che esprime la fede e l'umanità compiuta del credente.
Pellegrina della fede fu Maria. Pellegrini della fede siamo noi cristiani. E in quanto pellegrini non abbiamo bastioni da difendere, ma solo vie da percorrere per andare incontro agli uomini e alle donne, nostri contemporanei.