Il Libro della via e della virtù risale probabilmente al IV sec. a. C. ed è una raccolta di aforismi e poesie esoteriche antiche, accompagnati da commenti, suddivisi in 81 capitoli. La sua solida visione dell'universo, del posto occupato dall'uomo e dell'economia della vita lo rendono il testo fondamentale del Taoismo.
Questo libro, già tradotto in 35 lingue, è forse l'opera più nota e apprezzata del monaco e poeta vietnamita Thich Nhat Hanh. Con un linguaggio facilmente accessibile al lettore occidentale, l'autore propone una serie di esercizi che introducono gradualmente alla pratica dell'attenzione meditativa e insegnano a fare delle attività più comuni della vita quotidiana, come lavare i piatti o ascoltare musica, altrettante occasioni di crescita spirituale. I temi e gli oggetti di contemplazione sono quelli 'classici' del Satipatthana Sutta, il testo base sulla presenza mentale della tradizione theravada (primo fra tutti il respiro) e cari al Buddhismo mahayana (l'interdipendenza di tutti gli esseri, la compassione): lo spirito e le modalità con cui vengono presentati sono particolarmente vicini alla sensibilità e alle esigenze del praticante laico.