Età di lettura: da 4 anni.
Istituita il 30 settembre del 2019 da papa Francesco con il Motu proprio Aperuit illis, La Domenica della Parola di Dio è una giornata «dedicata alla celebrazione, riflessione e divulgazione della Parola di Dio per far crescere nel popolo di Dio la religiosa e assidua familiarità con le Sacre Scritture». La Domenica della Parola di Dio permette ancora una volta ai cristiani di rinsaldare l'invito tenace di Gesù ad ascoltare e custodire la sua Parola per offrire al mondo una testimonianza di speranza che permetta di andare oltre le difficoltà del momento presente. Il testo contiene: il Rito di intronizzazione della Parola di Dio, la Lectio Divina sul Vangelo della III domenica del Tempo ordinario, un testo a commento del Salmo domenicale, una proposta pastorale, le indicazioni per accogliere la Parola di Dio in famiglia e il metodo della lettura popolare e comunitaria della Bibbia e infine una testimonianza di fede e dei brevi testi degli ultimi Sommi Pontefici a commento della lettura della domenica.
Questo libro è scritto per chi sta elaborando un lutto, per chi fa i conti da una vita intera con le conseguenze dannose del disamore o viceversa dell'amore soffocante che ha ricevuto, per chi da sempre ha paura di non farcela, per chi è convinto di non valere nulla, per chi ha fatto del male alle persone che ama, per chi non sa a che santo votarsi per dare un'interpretazione al dolore assurdo che gli è capitato in sorte. Questo libro intende arditamente sostenere che c'è una sapienza che segue il decorso del dolore, che gli è collaterale e che può allargare la nostra capacità di amare e gli orizzonti della nostra speranza.
Quando 22 dicembre 1977 il il segretario di Stato del papa Jean-Marie Villot scrisse all'arcivescovo di Parigi François Marty a nome di Paolo VI, citò Jules Isaac definendo il suo lavoro una fonte di ispirazione per tutti gli uomini di buona volontà che cercano di promuovere il rispetto reciproco, la stima e l'amicizia tra ebrei e cristiani. Questa autorevole considerazione nasce anche dall'influenza che il pensiero di J. Isaac ebbe nella stesura del paragrafo sugli ebrei della dichiarazione conciliare Nostra Aetate. Le pagine di questo libro ripercorrono il modo in cui la chiesa cattolica sia arrivata a chiarire e ad abbracciare il ruolo di Israele nella storia della salvezza, a superare il concetto della colpa collettiva degli ebrei per la morte di Gesù e a offrire una nuova visione teologica e un novo atteggiamento pastorale nei confronti degli ebrei e dell'ebraismo. Nel farlo Norman C. Tobias ricostruisce la biografia di Jules Isaac, un pioniere del dialogo ebraico-cristiano, una delle persone a cui si deve il rinnovamento della riflessione cattolica sugli ebrei e sul giudaismo dopo secoli di incomprensioni.
Giuseppe ci racconta con la sua vita che ogni padre sulla terra è solo l'ombra del Padre nostro che continua ad insegnaci che ogni gesto non è affatto scontato, ma tutte le nostre azioni sono audaci, rischiose, libere e già pagate a caro prezzo. L'esempio di san Giuseppe, padre amorevole e straordinario, ci aiuta così a comprendere il significato vero della paternità e soprattutto a viverlo con tutto il nostro impegno. Egli visse pienamente la sua missione e la continua ancora oggi a favore di tutta la Chiesa e di tutta la famiglia umana: «Tutti possono trovare in San Giuseppe, l'uomo che passa inosservato, l'uomo della presenza quotidiana, discreta e nascosta, un intercessore, un sostegno e una guida nei momenti di difficoltà. San Giuseppe ci ricorda che tutti coloro che stanno apparentemente nascosti o in "seconda linea" hanno un protagonismo senza pari nella storia della salvezza» (Patris corde).
Discernimento, giudizio e scelta morale sono da sempre temi centrali nella riflessione filosofica, antropologica e teologica. Sono diventati campo di indagine anche delle neuroscienze, specialmente se applicate all'etica. Studi che dimostrano ormai che l'essere umano e i suoi comportamenti, anche morali, sono la risultante della relazione inscindibile e non prevedibile tra genetica, cultura ed esperienza. Gli scenari che si aprono sono inediti e carichi di grosse sfide. Prefazione di Paolo Benanti.
Il Natale ci riporta all'essenza del cristianesimo: la persona di Gesù, carne di Dio. Dio, scegliendo il cammino dell'umiltà, viene ad abbracciare l'umanità. Noi oggi, come un tempo i Magi, siamo cercatori di Dio, ma nel Natale spesso vediamo solo la poesia di un bambino avvolto da un abbraccio. Maria, la madre, ci aiuta però a capire il significato di questo abbraccio: lei è l'abbraccio che fa vivere. Gesù vive per l'amore di sua madre... Da questo abbraccio gli verrà, insieme alla fede, forza per vivere. Ancora adesso Dio vive per il nostro amore, sta a noi aiutarlo a incarnarsi nelle nostre case, valorizzando il feriale, il carnale, l'umiltà di Dio, la compenetrazione di cielo e terra. Questo è il messaggio straordinario del Natale, che padre Ermes Ronchi poeticamente sottolinea.
Il "Messalino francescano" contiene i formulari per le messe e le letture dei santi e dei beati delle diverse famiglie francescane, l'ordinario della messa, le letture dei comuni. Nuova edizione, aggiornata anche alla luce della nuova traduzione del Messale Romano del 2020.
Di storie e vite di Gesù Cristo ne sono state scritte tante, ognuna con la propria impostazione: il vescovo Fulton Sheen propone qui un'opera che non ha nulla a che vedere con la critica biblica ma che appare invece come una biografia "interiore" di Cristo, il racconto di una vita vissuta nella contraddizione il cui simbolo è la Croce, allo stesso tempo mortale (conclusione nel tempo) e immortale (origine e scopo della sua venuta). La Croce è dunque il perno, la prospettiva e il messaggio che si presenta anche alla nostra epoca, la quale ha invece snaturato il fine della venuta di Cristo e ne ha cancellato il Sacrificio: in questo modo l'uomo moderno ha trasformato Gesù in un semplice filantropo e ha smarrito l'intero senso dell'esistenza.
La Bibbia, base essenziale del cristianesimo, a volte non è per niente facile da capire. Nell'Antico Testamento, specialmente, vi sono dei passi oscuri e difficili che incutono paura, che rappresentano per noi una provocazione, che ci urtano, ci scandalizzano. Anche nel Nuovo Testamento, però, ci sono pagine che contraddicono quello che noi riteniamo l'essenziale. Si pensi, per esempio, alla costruzione della torre di Babele, o al sacrificio di Isacco, o ai salmi che reclamano vendetta, oppure anche a certi discorsi minacciosi di Gesù o al detto sul peccato contro lo Spirito Santo o all'atteggiamento di Paolo verso le donne. Questi passi alcuni cristiani li saltano a pie' pari, altri li "addomesticano" smussandone gli angoli ed edulcorandone il retrogusto amaro, di altri ancora piegano l'interpretazione in modo da adattarla alla propria visione delle cose. Eppure, proprio sotto un guscio duro è possibile che si celi un frutto delizioso. Anselm Grün interpreta quei passi con un approccio personalissimo. Fa suo il motto di sant'Agostino: «Finché sei nemico di te stesso, anche la parola di Dio è tua nemica. Sii amico di te stesso, e allora la parola di Dio sarà in armonia con te». Il benedettino tedesco, autore di autentici best-seller, ingaggia una lotta con i passi "difficili", li esamina da diversi lati e fa vedere una cosa importante: lo scopo della Bibbia è sempre quello di aprirci gli occhi e di farci guardare la nostra vita come essa è intesa da Dio.
Album di 48 pagine a colori e 200 figurine da attaccare.
Comprende quattro quaderni in cui, uno dei direttori spirituali di Padre Pio, ha descritto le estasi, la misteriosa malattia, le apparizioni diaboliche, le prove e le tentazioni del Santo.