La letteratura ci insegna ad amare: è una maestra di sentimenti, una fonte di sapienza, il giardino in cui Dio respira di nascosto. Seguendo questa intuizione, don Paolo Alliata ci conduce tra le pagine dei grandi romanzi, cercando il soffio che ci nutre. Perché l'amore trova sempre il modo per raggiungerci, declinandosi nelle forme, nelle storie, nelle voci più diverse. L'amore di Romain Gary è memoria e resistenza, nel volo degli aquiloni che inseguono l'azzurro. L'amore che scalda il cuore del professor Stoner è un sonetto di Shakespeare che schiude la porta sull'eterno. L'amore di Kundera oscilla tra leggerezza e pesantezza, vulnerabilità e compassione: è la voce bambina che canta. L'amore che aleggia nella resurrezione secondo Tolstoj è metamorfosi, grazia, primavera che arriva anche in città. L'amore, per Steinbeck, è profezia, preghiera in movimento, marcia collettiva verso la libertà. L'amore che sostiene C.S. Lewis è pianto che volge in letizia, legame che scavalca la morte, fede. L'amore è quella forza che ci spinge a tuffarci nelle cose così come sono. Che ci rende vivi, non nelle aspettative, ma nella nostalgia di infinito, un infinito tanto più potente quanto incolmabile. Con una prefazione di Isabella Guanzini.
"La canna della Smith & Wesson 38 special che sfiora la nuca di Sergio Segio. L'irruzione momento per momento nei covi delle Brigate Rosse. Lo sguardo del terrorista di al-Qaida che incrociai a pochi metri dall'ambasciata italiana a Beirut, mentre stava cercando il punto giusto per farla esplodere piazzandoci 400 chili di esplosivo. L'azione di contrasto nei confronti di servizi segreti russi che tentavano di penetrare l'Italia." Tutto questo grazie al "controspionaggio offensivo": un metodo affinato dall'agente segreto italiano Marco Mancini che lo ha messo in pratica con successo per molti anni. Mancini ha partecipato a operazioni cruciali per la sicurezza del nostro Paese fin dai suoi esordi nella Sezione speciale anticrimine dei carabinieri di Milano fondata dal Generale Carlo Alberto dalla Chiesa per combattere il terrorismo e poi come agente segreto dello spionaggio e del controspionaggio in Africa, nei Paesi dell'Est Europa e nel Medioriente allargato. Ha costruito un sistema clandestino di spie nei teatri di guerra per acquisire informazioni utili alla liberazione degli ostaggi. Il risultato è una storia d'Italia inedita, raccontata da chi ha vissuto in trincea il grande gioco dei servizi segreti internazionali, dedicando ogni energia a sventare attentati e impedire conflitti. Perché sono tante le guerre che Mancini ha combattuto per proteggere gli italiani da rischi ben peggiori. Alcune di queste attività sono giunte alla ribalta della cronaca, altre, come il sequestro di Abu Omar, sono ancora misteriosamente coperte dal segreto di Stato.
Dai comizi politici alle manifestazioni di piazza, dai cartelloni pubblicitari alle sfilate di moda e all'avvento di nuove tecnologie, l'uso di riferimenti religiosi ha acquistato negli ultimi anni visibilità sulla scena pubblica facendo scalpore e accendendo talvolta anche vivaci polemiche. Le ragioni di questa rinnovata visibilità sono da cercare anzitutto nel riconoscimento dell'importanza della dimensione simbolica nella costruzione della realtà. Ciò porta una molteplicità di attori sociali, collettivi e individuali, a fare pubblicamente uso di segni e immagini attinenti al mondo delle religioni al di fuori dei loro contesti originari. Il volume, in cui si intrecciano analisi condotte a livello internazionale, documenta questa tesi generale attribuendo ai mezzi di comunicazione un ruolo propulsore di tali processi. Senza dimenticare che anche le religioni tentano dal canto loro di percorrere, con qualche rischio, vie finora inedite.
Questo libro nasce da una ricerca sui testi di Fabrizio De Andrè, Pagine documentate, ricche di citazioni e di passione, che permettono di scoprire la capacità del cantautore genovese di raccontare senza condannare e di coinvolgere empaticamente nelle storie dei vinti. La forza evocativa dei suoi versi lascia emergere dal profondo dei personaggi le istanze esistenziali più autentiche. Tra queste, vi è la domanda di Dio, della sua paternità, della sua giustizia, del suo punto di vista. Il libro, alla sua seconda edizione, ha viaggiato in tutta Italia e ha permesso l'incontro tra diverse età, appartenenze culturali, religiose e politiche. Tutti diversi ma accumunati dall'amore per la musica, la letteratura, l'arte e per Faber. Lo spazio comune e comunitario che crea la sua opera poetica e profetica è motivo per condividere la bellezza e la gioia del Vangelo.
Federico Faggin, padre del microprocessore e non solo, stravolge ancora una volta il nostro modo di vedere i computer, la vita e noi stessi. Dopo anni di studi e ricerche avanzate ha concluso che c'è qualcosa di irriducibile nell'essere umano, qualcosa per cui nessuna macchina potrà mai sostituirci completamente. "Irriducibile" è un saggio entusiasmante, capace di tenere assieme rigore scientifico, visionarietà tecnologica e afflato spirituale, che suggerisce una irrinunciabile e inedita fisica del mondo interiore.
Con l'edizione del 2023 la Fondazione Migrantes arriva alla settima edizione del rapporto dedicato al mondo dei richiedenti asilo e dei rifugiati. Un lavoro scritto da un'equipe di autrici ed autori che si lasciano "toccare e interrogare" dalle sofferenze e dalle contraddizioni che le persone in fuga nel mondo raccontano o portano scritte nei loro volti e nei loro corpi. Anche quest'anno un simile sguardo è cruciale per leggere dati, norme, politiche e storie di un'Unione europea e un'Italia che non solo stanno erodendo il diritto d'asilo, ma stanno addirittura tentando di smantellarne i capisaldi. In questo quadro di pesanti violazioni dei diritti umani e delle convenzioni internazionali, ogni strumento sembra valido per perseguire lo scopo di escludere e per contrarre lo spazio della protezione internazionale e dei diritti di richiedenti asilo e rifugiati: dagli accordi tra Paesi a prassi discutibili, sia nella gestione alle frontiere che fuori dalle questure, che nell'accesso ad accoglienze sempre più precarie e prive di servizi essenziali, quali l'orientamento legale, il supporto psicologico e la mediazione linguistica. E tutto ciò avviene in un quadro in cui le guerre e altre crisi hanno portato il numero delle persone in fuga nel mondo al più elevato livello di sempre - oltre i 110 milioni di persone in fuga nel mondo - benché siano sempre pochi in proporzione i migranti che cercano ottengono protezione in Europa e in Italia. Non rinuncia questo volume a proporre in ogni settore - dall'ambito più legale a quello più sociale ed etico - possibili modalità per uscire dall'impasse, prendendo ancora una volta spunto dalle parole di papa Francesco proposte per la Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato (GMMR) del 2023 Liberi di scegliere se migrare o restare: parole che rappresentano l'orizzonte di senso in cui si riuscirebbero a risolvere molte delle questioni poste dall'attuale scenario, ma che necessitano con urgenza di azioni concrete per ridare dignità a chi è in fuga e cerca protezione che al momento -anziché essere libero di pensare se migrare o restare - si trova sempre più spesso "intrappolato" e "trattenuto". L'augurio è che questo volume possa anche quest'anno aiutare a costruire un sapere fondato rispetto a chi è in fuga, a chi arriva a chiedere protezione nel nostro continente e nel nostro Paese, che ci aiuti a restare o ritornare "umani", capaci di costruire finalmente quelle azioni concrete che ci facciano togliere il punto interrogativo che abbiamo inserito nel sottotitolo - liberi di pensare se migrare o restare?
Gli autori ricostruiscono il contesto, i contenuti, il lascito e le possibilità di rilancio del più coraggioso tentativo di reinventare il fragile Stato italiano secondo il modello delle scienze aziendali: separazione tra indirizzo (politico) e attuazione (amministrativa), autonomia e responsabilità della dirigenza, contabilità economica analitica per centri di costo, reingegnerizzazione digitale e uso dei big data, "privatizzazione" del rapporto di lavoro, normali relazioni sindacali fondate sul "buon datore di lavoro".
"Cura" è una parola abusata. sembra che tutto sia cura e tutto vada curato. Ma quali sono i fondamentali del prendersi cura? Da sempre "cura" significa essere capaci di attenzione anche a ciò che appare casuale e secondario. Oggi, soprattutto nella cura del disagio psichico ed esistenziale, anche gli scarti dell'esperienza che si manifestano nei sogni e nelle immagini sono diventati importanti strumenti di cura. "Cura" è sempre capacità di assumersi rischi e di nutrire fiducia. Proprio perché nella cura e nell'educazione sta la radice del diventare umani dalla prima infanzia alla fine della vita, ogni sapere - scientifico e umanistico - è convocato a cooperare in una prospettiva transdisciplinare.
«Perché devo far fatica, quando basta un click?». A chi ci rivolge questa domanda noi rispondiamo così: siamo per il tempo e l'approfondimento, in piena contrapposizione con chi esalta, al contrario, la rapidità e la superficialità. «Futuri sumus» dicevano i latini: «Il futuro siamo noi». E se non combatteremo il diffondersi di questa ignoranza dovuta all'illusione di avere a portata di mano una forma virtuale di sapere onnisciente, allora tutto il nostro capitale umano sparirà. È molto bello e romantico pensare a un mondo che, arrivato sul punto di autodistruggersi, riesca a trovare proprio nei millennials la forza di fermarsi e di ripartire con consapevolezza, nel rispetto del pianeta...
Il libro dell'anno Treccani che presenta e approfondisce gli eventi salienti del 2023 nella cultura e nell'arte, in politica e in economia, nella scienza e nella tecnologia, in Italia e nel mondo, tante sono le novità di questa edizione. A partire in primo luogo dal cambio di Direzione scientifica, affidata da quest'anno all'esperienza di Marcello Sorgi, già Direttore del TG 1 e del quotidiano La Stampa di cui è tuttora editorialista, e dal coinvolgimento di molti nuovi e prestigiosi collaboratori. Importante è anche il nuovo progetto grafico che trasforma ogni mese in un magazine con una propria copertina, un colore distintivo, tanti approfondimenti firmati, 'fotonotizie' di grande impatto visivo, avvenimenti seguiti giorno per giorno. Nella sezione I fatti vengono ricostruiti giorno per giorno tutti i principali eventi del 2023, con oltre 80 approfondimenti affidati a grandi firme del giornalismo, della cultura, della scienza, del diritto e dell'economia.
Sicuramente, tutto nella vita è in movimento e in costante evoluzione. Il nostro corpo, la nostra mente, le nostre emozioni, le nostre relazioni e il mondo attorno a noi, istante dopo istante cambiano. L'essere umano, però, cerca di resistere al cambiamento anche quando ne riconosce la necessità. In natura gli organismi viventi cercano di preservare l'equilibrio creato e di mantenere un'omeostasi tra interno ed esterno; per questa ragione sviluppano una resistenza al cambiamento, presente anche quando l'equilibrio è disfunzionale. Il cambiamento è percepito come un rischio quando si ha paura di star peggio, quando il dolore provato impedisce di andare oltre, in presenza dell'inaccettabile (ingiustizie, delusioni, rischio di perdere le conquiste) che fa esplodere la rabbia. Essere orientati strategicamente al cambiamento richiede la capacità di tener conto della temporaneità, di prevedere gli effetti del cambiamento e rifl ettere su di essi, di individuare e calcolare il percorso per raggiungere il massimo col minimo. In questo senso le parole, in quanto parti più piccole di una lingua, rappresentano lo strumento chiave anche dei grandi cambiamenti: stimolano alla riflessione, trasmettono conoscenze, così diventano agenti di cambiamento che favoriscono e creano cambiamento. Per promuovere una cultura del cambiamento funzionale, si dovrà educare al cambiamento, si dovrà spostare il focus dai problemi alle opportunità. Chi ne comprende il valore potrebbe fornire stimoli che aiutino a comprendere l'essenza del presente, da intendere come sintesi di esperienze passate per progetti futuri. Questo testo si pone l'obiettivo di aiutare il lettore a visualizzare e a cavalcare i cambiamenti che inondano la vita, a prescindere dall'essere essi desiderati, temuti e/o subiti. Prefazione di Giorgio Nardone.
Il Rapporto Italiani nel Mondo giunge, nel 2023, alla diciottesima edizione. Vi hanno partecipato autori e autrici che, dall'Italia e dall'estero, hanno lavorato a diversi saggi articolati in quattro sezioni: Flussi e presenze; Riflessioni su mobilità e ritorno; Speciale "diversamente presenti e ri-presenti"; Allegati socio-statistici. L'edizione di quest'anno è dedicata ai temi della mobilità e del ritorno. Partendo dall'analisi di una Italia sempre più fragile a causa della longevità e dello spopolamento dei suoi territori, si è cercato di capire se, nonostante la strutturalità della mobilità italiana del passato e di oggi, il ritorno ha ancora un impatto importante dal punto di vista quantitativo e qualitativo. Lo Speciale 2023 entra nello specifico della dimensione territoriale. Attraverso venti diversi saggi sulle altrettante realtà regionali italiane, diversi autori e autrici sono stati chiamati a descrivere quanto e come il tema del ritorno fa parte e si manifesta oggi nella storia e nell'identità delle singole esperienze territoriali. Si parla del passato e di oggi, di personaggi rientrati e imperi ricostruiti, di ricchezze riportate in patria, di presenze e testimonianze del legame con l'emigrazione. Nel volume si descrive anche il ritorno che si manifesta non come presenza fisica, ma come segni depositati nella quotidianità: innesti linguistici, nuove tradizioni, usi e costumi, persino una pastorale nuova realizzata a seguito del rientro in Italia di missionari italiani che hanno sperimentato su di loro i rischi, le opportunità e le fragilità della migrazione. Il volume raccoglie le analisi socio-statistiche delle fonti ufficiali, nazionali e internazionali, più accreditate sulla mobilità dall'Italia. La trattazione di questi temi procede a livello statistico, di riflessione teorica e di azione empirica attraverso indagini quali-quantitative.