La rinascita di Ebla e della sua cultura è una delle più sensazionali scoperte dell'archeologia contemporanea. La ricostruzione di un mondo complesso di avanzata struttura amministrativa, di sofisticata ideologia e di raffinata cultura materiale è il risultato di una attività di ricerca che dura da oltre venticinque anni. La rivelazione inattesa di Ebla ha stupito il pubblico internazionale e il mondo scientifico non meno dei ritrovamenti di Schliemann a Troia e Micene. La riproposta è in occasione della mostra che si terrà a Roma da marzo a giugno. Nuova introduzione dell'autore e aggiornamento bibliografico.
Con questo libro Ceram si è proposto "di mettere in luce il carattere appassionante, drammatico, profondamente umano" delle ricerche archeologicha. In sua compagnia si assiste ai favolosi trionfi registrati nelle scoperte di civiltà scomparse, si viene trasportati in compagnia di archeologi, scavatori, ostinati studiosi come Schliemann o Thompson, di quanti hanno cercato e trovato i tesori nascosti del passato e hanno rivelato civiltà dimenticate di cinquemila anni orsono.
Il volume sceglie di approfondire le due città più importanti del periodo detto epiclassico, affidandosi agli autori che rispettivamente hanno studiato la loro realtà archeologica e storica. Si ha così la possibilità di penetrare i due insediamenti chiave per comprendere quanto avvenne prima dell'avvento degli aztechi nel secolo XIII, considerando la complessità storica e sociale di questi mondi.
Carlo Pavolini offre uno spaccato della vita quotidiana del porto di Roma, che divenne col tempo uno straordinario centro cosmopolita, in contatto con l'intero Mediterraneo. Grazie anche a un ampio corredo di immagini, in questo libro parlano al lettore i resti piccoli o grandi della città, le epigrafi, gli strumenti di lavoro, le suppellettili domestiche, la ceramica, mosaici, le pitture. Edizioni precedenti nelle "Grandi Opere" (1986) e in "Storia e società" (1991).